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Covid, UE cerca linea comune sugli arrivi dalla Cina

(Teleborsa) – L’Ue lavora alla stretta sugli arrivi dalla Cina. Il meccanismo sulle crisi europee (Ipcr) è stato convocato oggi alle 15 per discutere una linea comune nei confronti dei viaggiatori provenienti dalla Cina, dopo l’esplosione dei contagi Covid nel paese.

La riunione tecnica, che non prevede la presenza di ministri, terminerà intorno alle 18,30: non è prevista una conferenza stampa ma la diffusione di informazioni dalla presidenza.

“L’abolizione delle restrizioni alle partenze dalla Cina, in combinazione con la crescente diffusione del Covid-19 nel Paese, ha reso concreta la necessità di un’azione europea congiunta” ha dichiarato il primo ministro svedese e presidente di turno del Consiglio dell’Ue, Ulf Kristersson.

L’Europa si è finora mossa in ordine sparso sui controlli negli aeroporti con Italia, Francia e Spagna che richiedono un tampone negativo per chiunque arrivi dagli scali cinesi, mentre la Germania non ha ancora imposto l’obbligo di tampone. È, dunque, necessario trovare una linea comune per evitare una nuova ondata pandemica ma anche la divisione dei Ventisette nelle misure adottate.

“Le misure che potrebbero essere adottate – ha detto il portavoce della Commissione europea Tim McPhee – sono in linea con quelle che sono state definite dalla commissaria alla Salute Stella Kyriakides in una lettera che ha inviato ai ministri della salute dopo la riunione del 29 dicembre” dal Comitato per la sicurezza sanitaria. E “potrebbero includere il potenziamento del monitoraggio delle acque reflue o la sorveglianza genomica. Continueremo a svolgere il nostro ruolo di facilitatori di queste discussioni tra gli Stati membri e siamo pronti a convocare ulteriori riunioni se necessario”.

Ieri il Comitato per la sicurezza sanitaria – ha fatto sapere la commissaria Ue alla Salute – ha trovato convergenza sulle azioni da intraprendere, tra cui: ?test prima della partenza per i viaggiatori provenienti dalla Cina; accelerazione del monitoraggio delle acque reflue; aumento della sorveglianza interna.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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