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Panetta (Bankitalia): vitalità del Testo unico bancario dipenderà da armonizzazione europea

(Teleborsa) – Trent’anni dopo l’approvazione del Testo unico bancario, l’impressione che si può trarre è “senz’altro quella di un legislatore lungimirante, che ha saputo definire uno strumento normativo adeguato allo spirito del suo tempo e in grado di coesistere con gran parte degli innesti normativi successivi”. Lo ha affermato Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia, intervenendo al convegno “A 30 anni dal Testo Unico Bancario (1993-2023): The test of time”.

“L’unione bancaria ha tuttavia fatto emergere temi con cui le legislazioni nazionali si devono confrontare – ha spiegato – La vitalità del Testo unico dipenderà dal processo di armonizzazione europeo: quanto più si procederà nella direzione dell’armonizzazione massima delle regole e della vigilanza, tanto più esso sarà destinato a perdere centralità”.

Secondo Panetta, “non si perderà invece la validità del modello immaginato trent’anni fa, frutto di un grande sforzo di semplificazione normativa e di delegificazione, volto a conferire completezza e centralità alla vigilanza cosiddetta integrata. Un modello fin qui ampiamente promosso dalla prassi applicativa. Un riferimento e uno sprone per il futuro legislatore dell’Unione”.

Il Governatore della Banca d’Italia ha ricordato che “in sede europea si sta lavorando al fine di armonizzare le procedure di insolvenza bancarie dei singoli paesi membri, qualora non venga applicato il meccanismo della risoluzione. Si tratta di una materia delicata, con impatti diretti sulla valutazione dell’interesse pubblico alla risoluzione affidata al Single Resolution Board. E sulla quale il Testo unico ha molto da dire”.

Panetta si è soffermato anche sul tema dell’accountability, che richiama quello del ruolo delle autorità europee in materia bancaria, dei loro rapporti reciproci, della loro relazione con le autorità nazionali che partecipano agli organi di supervisione europei. “Pure su questi temi sarebbe auspicabile – anche qui, sulla falsariga del TUB – un quadro di regole omogeneo per le autorità sia europee sia nazionali che individui i necessari presidi di indipendenza e gli obblighi di rendicontazione – ha affermato – che chiarisca i rapporti con le autorità europee e nazionali che presiedono ad altri segmenti del mercato finanziario (quali le autorità di mercato e di vigilanza sulle compagnie assicurative); che definisca le modalità di interazione con le autorità incaricate della lotta al riciclaggio, auspicabilmente incardinate in un quadro europeo di riferimento con al vertice l’istituenda Anti-Money Laundering Authority”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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