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Phillips 66, Elliott chiede posti in CdA dopo acquisito quota da 1 miliardo di dollari

(Teleborsa) – Elliott Investment Management, che gestisce fondi che complessivamente detengono un investimento di circa 1 miliardo di dollari in Phillips 66, società energetica americana, ha inviato oggi una lettera al consiglio di amministrazione di per proporre una serie di cambiamenti che potrebbero portare a una rivalutazione del titolo.

Nella sua lettera, Elliott ha delineato un percorso attraverso il quale Phillips 66 può rimediare alla sua sotto-performance, migliorare la sua esecuzione, ripristinando la fiducia con gli investitori e sbloccando un valore significativo e sostenibile per i suoi azionisti. Elliott vede un upside di circa il 75% rispetto all’attuale prezzo delle azioni (o superiore a 200 dollari per azione).

Nella sua lettera, Elliott ha affermato che, sebbene gli obiettivi della società per il 2025 siano ammirevoli, gli investitori sono scettici sulla capacità della società di raggiungerli. “Al momento – ha scritto Elliott – crediamo che Lashier (il CEO Mark Lashier, ndr) e il resto del team di gestione meritino il sostegno degli investitori purché dimostrino progressi significativi rispetto a questi obiettivi. Allo stesso tempo, riteniamo comprensibile lo scetticismo del mercato e riteniamo che il consiglio debba adottare diverse misure per rassicurare gli investitori che Phillips 66 è nella migliore posizione possibile per realizzare il suo potenziale di creazione di valore”.

Tra le misure raccomandate da Elliott c’è la nomina nel consiglio di amministrazione della Phillips 66 di due nuovi amministratori altamente qualificati. Se Phillips 66 non fosse in grado di raggiungere i suoi obiettivi per il 2025, Elliott ritiene che la società potrebbe implementare con successo un percorso simile a quello seguito da dopo il suo impegno con Elliott nel 2019.

Se si rendesse necessario, Elliott è fiducioso che Phillips 66 possa seguire un percorso simile: apportare le opportune modifiche al management; colmare l’attuale divario EBITDA della raffinazione di 2-3 dollari al barile tra Phillips 66 e ; generazione di proventi in contanti al netto delle imposte da 15 a 20 miliardi di dollari dalla vendita della partecipazione di CPChem di Phillips 66, dei convenience stores europei e di una parte delle sue partecipazioni nel midstream non gestite.

(Foto: © rawpixel)


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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