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Wall Street in calo, continuano timori di contagio da fallimento SVB

(Teleborsa) – Wall Street si muove in netto calo, con gli investitori che temono un effetto contagio a seguito del crollo della Silicon Valley Bank (SVB) e di altri istituti non-sistemici statunitensi (come Signature Bank). Intanto, sono aumentate le aspettative per una pausa negli aumenti dei tassi di interesse a marzo, in contrasto con il consensus per un aumento di 25 punti base prima degli eventi degli ultimi giorni.

L’inizio di un panico bancario ha indotto il Tesoro e la Fed a definire SVB e Signature “banche sistemiche” e ad annunciare che tutti i depositi delle due banche verranno ripagati, anche quelli non coperti dall’assicurazione della FDIC. Inoltre, durante il weekend hanno istituito un nuovo strumento, denominato Bank Term Funding Plan (BTFP), che consentirà alle banche di vendere alla Fed buoni del Tesoro e altre attività liquide di alta qualità alla pari se hanno bisogno di aumentare la liquidità.

“SVB è un outlier per molti versi, ma è troppo presto per parlare di cessato allarme per il settore – hanno scritto gli analisti di – È un rischio derivante dall’ambiente aggressivo di aumento dei tassi. Finora il sistema sembra a posto, ma deve essere trattato con cautela in anticipo, per ogni evenienza”.

Il trading su è stato interrotto prima dell’avvio delle contrattazioni, ma altri istituto sono oggetto di forti vendite nella seduta odierna, come , e .

Parlando poco prima dell’apertura del mercato, il presidente Joe Biden ha detto che il management delle banche fallite sarà licenziato, gli investitori non saranno protetti (anche se tutti i depositanti saranno integri) e che i contribuenti americani non dovranno affrontare alcuna perdita, in quanto i soldi impiegati per gli interventi annunciati proverranno invece dal gettito delle commissioni bancarie al Fondo di assicurazione dei depositi.

Oggi non ci sono dati macroeconomici di rilievo in uscita. Durante la settimana si concluderà però la tornata di dati di febbraio rilevanti per la riunione del FOMC del 22 marzo. Il focus sarà sull’indice dei prezzi al consumo di febbraio, che dovrebbe confermare un trend ancora forte per i servizi core ex-abitazione, mantenendo elevate le preoccupazioni per il sentiero dell’inflazione.

Il sta lasciando sul parterre lo 0,49%, portando avanti la scia ribassista di cinque cali consecutivi, avviata martedì scorso; sulla stessa linea, si muove in retromarcia l’, che scivola a 3.812 punti (-1,14%). In ribasso il (-0,99%); con analoga direzione, in rosso l’ (-1,1%).

Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:

Martedì 14/03/2023
13:30 USA: Prezzi consumo, annuale (atteso 6%; preced. 6,4%)
13:30 USA: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,5%)

Mercoledì 15/03/2023
13:30 USA: Empire State Index (atteso -7,85 punti; preced. -5,8 punti)
13:30 USA: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,7%)
13:30 USA: Prezzi produzione, annuale (atteso 5,4%; preced. 6%).


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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