10 Febbraio 2024

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    Patuelli (ABI): condivido incoraggiamento Panetta a utilizzare buon 2023 per rafforzarne patrimonio

    (Teleborsa) – “Io sono veramente molto soddisfatto. Questo è un discorso da Assiom Forex, ma anche da inizio mandato, in quanto un discorso monografico e di grandissimo rilievo. Di rilievo innanzitutto macroeconomico, per quello che riguarda le decisioni che dovrà prendere la BCE. I tre punti indicati metodologicamente mi sembrano solidissimi e in più – nell’ultima pagina – vi è scritto che bisogna stare attenti a non arrivare in ritardo a iniziare a ridurre i tassi. Tutto questo mi conforta molto, perché è qualche settimana che sono sintonizzato su questa chiave”. Lo ha affermato Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), commentando l’intervento di Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia, al congresso annuale di Assiom Forex.”Per quello che riguarda le banche, l’incoraggiamento a utilizzare il buon anno 2023 per rafforzarne il patrimonio è da me assolutamente condiviso – ha spiegato – Così come la valutazione dei rischi di rimbalzi di momenti reccessivi in altri paesi, e di difficoltà che possano derivare da effetti imprevedibili – o anche prevedibili – come la crisi del canale di Suez, che è quella economicamente più forte e su cui siamo come Italia i più vulnerabili in questo momento”.L’invito a usare il capitale in eccesso per rafforzarsi “è a testata multipla. È rivolto esplicitamente al mondo bancario, a ognuno per il suo perché non bisogna mai sottovalutare l’importanza di soglie sempre più alte di carattere patrimoniale. Poi teniamo conto che il 2025 è bancariamente domani, con l’inizio dell’applicazione di Basilea III. E quindi è una previsione indispensabile”.”Ma lasciate ipotizzare al sottoscritto che sia anche una sottolineatura molto importante della trasformazione iniziale dell’imposta straordinaria sui ricavi bancari in opzione anche per rafforzare fortemente la solidità patrimoniale delle banche, quindi la solidità patrimoniale delle banche è un valore strategico prioritario – ha aggiunto – Questo mi sembra che sia un dato fortemente strategico e che fa parte della tradizione della Banca d’Italia e delle innovazioni della Banca centrale europea e di quasi dieci anni di unione bancaria europea, che ha portato come prima misura un fortissimo innalzamento delle soglie minime patrimoniali, che prima dell’unione bancaria erano assolutamente più basse”.A una domanda sull’aspettativa che il governo possa ripresentare tassa sugli extra profitti, ha risposto: “No, perché ieri l’altro in Parlamento è stato respinto – in una importante commissione – un emendamento teso a ripresentare la stessa misura evoluta poi nel 2023”.Sul Ddl Capitali e la riforma dei mercati, ha detto che “è un disegno di legge delega, non è un disegno di legge e non è una legge esaustiva. I disegni di legge delega hanno molte possibilità di applicazione e hanno anche un tempo di elaborazione su cui è incardinato il governo e successivamente vengono presentati in Parlamento per pareri obbligatori ancorché non vincolanti, e quindi il percorso è molto lungo e non è concluso per nulla”.”Ho una riserva di metodo costituzionale sulle leggi deleghe, perché io sono per il diritto positivo, ovverosia per norme che siano esplicitamente chiare e definitive fin dall’inizio. Quando ci sono i disegni di legge delega la discussione vera non è solo sui principi iniziali che sono per forza generici, ma la discussione vera è sulle bozze dei decreti delegati, che sono bozze, perché non vengono emanate esclusivamente dal governo, ma hanno un ulteriore iter parlamentare, e questa è la mia opinione su tutti quelli che sono i disegni di legge delega, anche quelli in materia fiscale”. LEGGI TUTTO

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    Testa (Borsa Italiana): fare sistema e superare limiti strutturali del mercato italiano

    (Teleborsa) – “Un discorso, quello del Governatore della Banca d’Italia, attento alle evoluzioni tecnologiche in atto e consapevole dell’attuale complesso scenario macroeconomico. Mai come ora è necessario fare sistema per essere forti in Europa e contrastare così le divisioni geopolitiche in atto che pongono rischi per le economie dell’Europa e dell’Italia”. Lo afferma Fabrizio Testa, Amministratore Delegato di Borsa Italiana-Gruppo Euronext, a margine del congresso annuale di Assiom Forex, l’associazione degli operatori dei mercati finanziari, in corso a Genova.”In tal senso, Euronext è ben posizionata e impegnata a creare un mercato unico dei capitali nell’Ue, ed è evidente il ruolo sempre più centrale di Borsa Italiana in questo contesto – ha spiegato – Con la migrazione dei nostri mercati alla piattaforma di trading Euronext Optiq, facciamo oggi parte del più grande single liquidity pool d’Europa. L’espansione della Clearing House italiana, in parte già avvenuta e che si concluderà quest’anno, permetterà di servire i mercati europei. Inoltre, la recente decisione della Commissione Europea di negoziare i Next Gen Bond su MTS EU, accompagnata dall’eccezionale performance finora registrata, sta dando notevole rilievo ai bond europei, a conferma delle efficienti e innovative infrastrutture italiane”. “Sul fronte delle quotazioni, gli ultimi tre anni hanno visto Borsa Italiana tra i listini più dinamici d’Europa – ha aggiunto – Tuttavia, per essere davvero competitivi è fondamentale incoraggiare e sostenere riforme di sistema. Iniziative quali il Ddl Capitali, appena approvato alla Camera, e il Manifesto per il mercato dei Capitali, sono cruciali per dare ulteriore slancio e potenziare il nostro mercato. Colgo, dalle riflessioni ascoltate in questo Assiom Forex 2024, la consapevolezza del ruolo sociale del mercato dei capitali a supporto della crescita e dello sviluppo delle aziende, con conseguente creazione di valore e maggior gettito. Colgo, inoltre, la voglia degli operatori e degli stakeholder di fare sistema e superare i limiti strutturali del mercato italiano”. LEGGI TUTTO

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    Banche, Panetta: capitale può essere rafforzato attingendo da reddito eccezionale 2023

    (Teleborsa) – “In vista dei rischi che si delineano per l’attività bancaria, va salvaguardata la solidità del capitale”. Lo ha affermato Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia, durante il congresso annuale di Assiom Forex, l’associazione degli operatori dei mercati finanziari, in corso a Genova.”Dal 2020 l’aumento dei coefficienti patrimoniali è stato guidato dal calo delle esposizioni a rischio – il denominatore dei coefficienti – essenzialmente per effetto dell’erogazione di prestiti garantiti dallo Stato, che stanno via via scadendo. L’ammontare del patrimonio è al contempo diminuito – ha sostenuto – La dinamica del capitale può essere invertita attingendo all’eccezionale reddito di esercizio dello scorso anno, rafforzando così la capacità delle banche di assorbire eventuali perdite future”.”Al di là della prospettiva microprudenziale, per consentire alle banche di sostenere l’economia in caso di shock esterni al sistema finanziario sono necessarie riserve patrimoniali macroprudenziali – ha aggiunto – Queste possono essere costituite dagli intermediari utilizzando il capitale in eccesso, senza raccoglierne di nuovo”.Panetta ha affermato che “la Banca d’Italia ha avviato una riflessione sull’orientamento della politica macroprudenziale in Italia. I risultati verranno resi noti nelle prossime settimane”. LEGGI TUTTO

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    Panetta: Genova è città importante per sistema finanziario e Banca d’Italia

    (Teleborsa) – “A Genova c’è l’origine della Borsa Italiana. Il Banco di San Giorgio divenne sede della prima Borsa Merci della penisola, perché l’Italia ancora non c’era. La Borsa Merci nacque a Genova nel 16° secolo, mentre nel 1840 sempre a Genova nacque la prima Borsa Valori. Poi sappiamo che si è sviluppata e ha operato fino alla crisi finanziaria, fino a primi del Novecento”. Lo ha raccontato Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia, durante il congresso annuale di Assiom Forex, l’associazione degli operatori dei mercati finanziari, in corso a Genova.”A Genova ebbe anche origine la Banca d’Italia – ha proseguito – Per volere di Cavour, a metà dell’ottocento la Banca di Sconto di Genova, l’istituto di emissioni più importanti della penisola, si fuse con la Banca di Sconto di Torino e nacque la Banca Nazionale degli Stati Sardi. Dopo 40 anni, questa – che aveva nel frattempo cambiato denominazione in Banca Nazionale nel Regno d’Italia – si fuse con due istituti di emissioni toscani e nacque nel 1893 la Banca d’Italia.”Quindi sono particolarmente contento di iniziare il mio percorso di Governatore in una città bella, ospitala e così importante per il sistema finanziario e per la Banca d’Italia”, ha sottolineato.Il Governatore ha fatto un breve riferimento anche alle vicende più recenti, “perché Genova evoca anche lo sforzo che è stato fatto da molti – anche la Banca d’Italia – per mantenere in vita, un motore creditizio e finanziario per la città di Genova, per la Liguria e per l’Italia. E oggi siamo ospiti del gruppo che comprende la banca a cui faccio riferimento”. Panetta, senza nominarlo, si è riferito al salvataggio di Banca Carige da parte del Gruppo BPER Banca. LEGGI TUTTO

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    Panetta (Bankitalia): va data certezza a investitori su traiettoria discendente del debito

    (Teleborsa) – “Per il 2023 le informazioni disponibili suggeriscono che il disavanzo e il debito pubblico sarebbero diminuiti in rapporto al prodotto. Nei prossimi anni il debito sarebbe pressoché stazionario, nonostante l’attesa di un calo del disavanzo; questo in larga misura per l’utilizzo di ingenti crediti di imposta per l’edilizia maturati negli anni scorsi. Per imprimere un’accelerazione al consolidamento dei conti pubblici occorre muoversi lungo più fronti: una gestione prudente della finanza pubblica, volta a conseguire adeguati livelli di avanzo primario, dovrà procedere al passo con riforme e investimenti capaci di rilanciare la crescita”. Lo ha affermato Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia, durante il congresso annuale di Assiom Forex, l’associazione degli operatori dei mercati finanziari, in corso a Genova.La situazione italiana si inserisce poi in un contesto in cui l’attività economica dell’area euro ristagna da ben cinque trimestri, risentendo della debolezza della domanda estera e interna. “La debolezza dell’economia europea si estende al nostro paese”, ha spiegato Panetta, ribadendo che “per intraprendere un sentiero di crescita sostenuta dobbiamo agire lungo due direzioni. Va data certezza agli investitori su una traiettoria discendente del debito pubblico; la riduzione dei premi per il rischio che ne potrebbe derivare renderebbe meno arduo il percorso. Vanno stimolati gli investimenti in grado di accrescere l’innovazione e la produttività”.Secondo il Governatore della Banca d’Italia, in anni recenti sono comunque “emersi segnali positivi: la maggiore accumulazione di capitale, la forza del mercato del lavoro, la capacità competitiva di molte imprese sui mercati internazionali, la solidità dei bilanci bancari. Si tratta di elementi significativi, che possono svolgere un ruolo importante per rilanciare lo sviluppo dell’Italia”.Non va inoltre dimenticato che “l’economia mondiale è frenata dalla restrizione monetaria in atto in più paesi e dall’incertezza sollevata dai conflitti in corso. Stanno emergendo fratture geopolitiche a livello globale che, se non affrontate, potrebbero compromettere le prospettive di sviluppo, l’integrazione tra paesi e l’architettura multilaterale che sorregge le relazioni internazionali dal secondo dopoguerra”. LEGGI TUTTO

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    Banche, Panetta: prudenza nella classificazione prestiti, realismo su raccolta

    (Teleborsa) – “I principali indicatori di bilancio offrono un’immagine positiva del sistema bancario italiano. Il capitale è salito al 15,8 per cento delle attività a rischio, in linea con le altre banche europee. I prestiti deteriorati in rapporto a quelli complessivi sono scesi all’1,4 per cento, completando il processo di risanamento avviato da quasi un decennio. I coefficienti di liquidità superano ampiamente i requisiti regolamentari”. Lo ha affermato Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia, durante il congresso annuale di Assiom Forex, l’associazione degli operatori dei mercati finanziari, in corso a Genova.”Anche la redditività è migliorata: il rendimento del capitale sfiora il 13 per cento, un valore mai rilevato dopo la crisi finanziaria – ha spiegato – Parte di questo irrobustimento riflette i guadagni di efficienza conseguiti sul fronte dei costi e nella gestione del rischio di credito, oltre che gli effetti positivi delle riforme regolamentari e di un’incisiva azione di vigilanza. Ma riflette anche fattori di natura eccezionale. Le banche hanno infatti beneficiato delle politiche macroeconomiche intraprese per contrastare la crisi e delle inusuali condizioni di mercato dello scorso biennio, caratterizzate da un’ampia offerta di liquidità e tassi di interesse in rapida crescita”.Panetta si è soffermato sul tema della liquidità e della raccolta: “In una fase in cui l’Eurosistema sta riassorbendo la liquidità in eccesso, i piani di raccolta delle banche vanno definiti con realismo ed eseguiti per tempo. Occorre evitare di incorrere nel problema della fallacia della composizione: difficilmente tutti gli intermediari saranno in grado di rivolgersi al mercato contemporaneamente e a basso costo”.Inoltre, “la liquidità aggregata si ridurrà gradualmente, ma non si può escludere che la capacità di reperire risorse liquide sul mercato subisca variazioni discontinue a mano a mano che si assottiglieranno le riserve in eccesso detenute dalle banche o in presenza di turbolenze sui mercati”.Sul fronte del crediti deteriorati, ha evidenziato che “l’esperienza passata indica che un aumento dei tassi di interesse ha effetti positivi sui bilanci bancari nel breve periodo, ma che su orizzonti estesi finisce spesso per ripercuotersi negativamente sulle condizioni finanziarie di famiglie e imprese, con effetti di retroazione sul credito. Secondo nostre stime la qualità dei prestiti peggiorerebbe nel prossimo biennio. L’incidenza dei crediti deteriorati si manterrebbe ben inferiore ai picchi raggiunti dopo la crisi dei debiti sovrani, ma eventi imprevisti potrebbero condurre a scenari più sfavorevoli”.”Alle banche – ha sostenuto – è richiesta prudenza nella classificazione dei prestiti e una scrupolosa applicazione dei principi contabili internazionali, secondo cui occorre riconoscere le perdite attese ed effettuare le relative rettifiche di valore anche quando le perdite non si sono ancora materializzate. Laddove i modelli non fossero in grado di cogliere appieno gli effetti di nuovi fattori di rischio sulla probabilità di insolvenza, gli intermediari sono chiamati a effettuare specifici aggiustamenti. Questo tipo di interventi è utilizzato da alcune banche, ma in modo eterogeneo. La Banca d’Italia sta conducendo approfondimenti per diffondere le migliori pratiche sotto questo profilo”.Lo sguardo non è però rivolto sono alle banche, che negli scorsi anni hanno significativamente ripulito i propri bilanci dagli NPL. “La Banca d’Italia sta intensificando i controlli sui soggetti che operano nel recupero dei crediti, i cosiddetti master servicers – ha detto Panetta – Sono emerse carenze organizzative che richiedono di rafforzare i controlli e migliorare la gestione dei rischi e le strategie di recupero, soprattutto laddove queste ultime siano affidate a terzi”.”La sfida più difficile, e quella che più rileva per i suoi effetti sull’economia reale, rimane la gestione dei finanziamenti a clienti in difficoltà ma con prospettive di ripresa – ha aggiunto – Per poter definire efficaci piani di risanamento dei debitori, gli operatori di questo segmento dovranno rafforzare le proprie capacità gestionali, finanziarie e consulenziali”. LEGGI TUTTO

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    BCE, Panetta: si sta rapidamente avvicinando il momento di un’inversione di rotta

    (Teleborsa) – “L’esame delle condizioni macroeconomiche indica che la disinflazione è in una fase avanzata e che il cammino verso l’obiettivo del 2 per cento prosegue con speditezza. Si sta rapidamente avvicinando il momento di un’inversione di rotta nell’orientamento della politica monetaria”. Lo ha affermato Fabio Panetta, Governatore della Banca d’Italia, durante il congresso annuale di Assiom Forex, l’associazione degli operatori dei mercati finanziari, in corso a Genova.”L’esercizio di previsione che la BCE effettuerà in marzo offrirà utili elementi per valutare le prossime azioni di politica monetaria – ha aggiunto – Sarà opportuno vagliare non solo la prima mossa, ma anche le diverse opzioni per l’intero sentiero di normalizzazione monetaria. Andranno soppesati benefici e controindicazioni di un taglio dei tassi tempestivo e graduale rispetto a un allentamento tardivo e aggressivo, che potrebbe accrescere la volatilità dei mercati finanziari e dell’attività economica”.Quanto alla trasmissione della politica monetaria, Panetta ha sottolineato che “gli effetti della restrizione si stanno rivelando più forti rispetto sia all’esperienza storica sia a quanto stimato in passato dalla BCE. Per di più, i rialzi dei tassi e la riduzione dell’offerta di liquidità continueranno a pesare sull’economia almeno per tutto il 2024.Secondo il Governatore della Banca d’Italia, “è cruciale che le prossime decisioni siano coerenti con il quadro macroeconomico che abbiamo di fronte” e “nell’attuale contesto di incertezza ogni congettura sul momento in cui avviare l’allentamento monetario è un esercizio sterile, oltre che irrispettoso della collegialità del Consiglio della BCE. Ciò che invece dobbiamo ora discutere è quali siano le condizioni necessarie per avviare un allentamento monetario evitando rischi per la stabilità dei prezzi e inutili danni all’economia reale”.Panetta ha elencato tre condizioni necessarie. La prima è che “il processo di disinfalzione sia in una fase avanzata”, la seconda è che “il calo dell’inflazione stia continuando” e la terza è che “il raggiungimento dell’obiettivo di inflazione non sia compromesso da un eventuale taglio dei tassi”. LEGGI TUTTO

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    Assiom Forex, Mocio: navigare in questi mercati agitati richiede grande disciplina

    (Teleborsa) – “Dall’ultimo trimestre del 2023 i mercati obbligazionari e azionari hanno iniziato a riflettere attese di consistenti tagli dei tassi d’interesse, di entità ben superiore rispetto alle intenzioni dichiarate dai banchieri centrali. È di tutta evidenza che nel caso in cui queste previsioni vengano smentite, ci sarà da attendersi un’elevata volatilità su tutta la curva dei mercati obbligazionari, una volatilità che già lo scorso anno è stata molto elevata e addirittura superiore a quella del mercato azionario”. Lo ha affermato Massimo Mocio, presidente di Assiom Forex, durante il congresso annuale dell’associazione degli operatori dei mercati finanziari, in corso a Genova.”Viviamo una fase dei mercati finanziari che non registravamo da molti anni: navigare in questi mercati agitati richiede grande disciplina, competenza ed esperienza. Questa competenza ed esperienza è quella che Noi come Assiom Forex cerchiamo tutti i giorni di trasmettere ai colleghi più giovani – ha spiegato – In questo contesto, se la restrizione monetaria dovesse protrarsi per un tempo eccessivo, potrebbe comprimere troppo la domanda aggregata e in tal caso, anche la realizzazione delle necessarie trasformazioni strutturali, indispensabili per una crescita robusta e sostenibile nel lungo periodo, potrebbe subire una battuta d’arresto”.Mocio ha toccato anche il tema della solidità degli istituti di credito, dicendo che “le nostre banche sono nelle condizioni di garantire le risorse necessarie, affinché quest’anno, l’erogazione di credito ricominci a crescere”.L’esperto ha ricordato che “nei giorni scorsi una banca regionale statunitense – la NY Community Bancorp – ha visto il proprio valore di borsa dimezzarsi dopo aver comunicato l’innalzamento degli accantonamenti per possibili perdite da prestiti legati al settore immobiliare. Questa banca e tutto il settore del lending al Commercial Real Estate continuano ad essere osservati speciali. Al contrario le banche italiane si sono dimostrate più resilienti e – permettetemi di dire – meglio gestite”.”Il settore bancario italiano si presenta – pertanto – resiliente e ben posizionato per aiutare il nostro Paese ad affrontare le sfide con cui ci dovremo confrontare, nel nuovo anno”, ha aggiunto.”Se è vero che le banche italiane sono pronte a impegnarsi per sostenere questa crescita, è però vieppiù necessario che il quadro normativo e di sorveglianza non crei ulteriori e più pesanti vincoli alle attività di finanziamento dell’economia reale ed all’operatività sui mercati dei capitali”, ha sottolineato Mocio.Secondo il presidente di Assiom Forex, “affinché gli istituti italiani, ed europei, possano affrontare il nuovo contesto di mercato e normativo, provvedendo al necessario finanziamento dello sviluppo dell’economia europea – lo ribadiamo con forza anche quest’anno – è condizione necessaria fare importanti progressi verso un vero e proprio “Single Capital Market” Europeo”. LEGGI TUTTO