12 Febbraio 2024

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    Lavoro, “mismatch” domanda-offerta: ecco quanto ci costa

    (Teleborsa) – “Il mancato incontro tra domanda e offerta di lavoro, il cosiddetto mismatch, vale un punto e mezzo di PIL, ovvero circa 27,8 miliardi di euro, secondo le stime al 2023”. Così il presidente di Assolavoro Francesco Baroni sottolineando che “per ridurre la forbice occorre un’azione imponente di orientamento per i giovani, che spesso poco o nulla sanno sulle professioni e sulle competenze. E su questo bene ha fatto il Ministro Valditara a introdurre misure concrete di potenziamento”.”La formazione professionale è prioritaria: e andrebbe finanziata con soldi pubblici. Nel nostro settore formiamo più di 300mila persone in un anno e oltre il 30% poi accede a un contratto di lavoro dipendente – continua Baroni. “È importante lavorare sull’inclusione sia con piani di lungo periodo che puntino a invertire la curva demografica, sia più immediatamente con azioni sistemiche per favorire l’accesso e la permanenza al lavoro delle donne. A questo si deve ovviamente aggiungere l’impegno per ridurre i neet e per gestire un’immigrazione armonica orientata a coprire con tempestività le opportunità di lavoro che restano scoperte in Italia. Su questo il Piano Mattei del Governo può essere una occasione formidabile. Attraverso le Agenzie si entra prima e meglio nel mondo del lavoro e i contratti a tempo indeterminato con noi sono più stabili rispetto a quelli firmati dalle aziende. E confidiamo in una azione vigorosa contro il lavoro precario o sotto tutelato come quello delle cooperative spurie che pagano il 20% in meno i lavoratori, delle finte partite iva e delle false collaborazioni che mascherano il lavoro subordinato”, conclude. LEGGI TUTTO

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    BEI, Vigliotti: non solo credito a banche, hanno bisogno di prodotti innovativi

    (Teleborsa) – “Siamo una banca che raccoglie fondi sul mercato, e li raccoglie con un buon vantaggio finanziario essendo un’istituzione con tripla A e per il fatto che non puntiamo a fare profitti ma a trasferire i vantaggi ai nostri clienti, sia imprese che intermediari finanziari. Questi ultimi sono importanti perché non possiamo rintracciare le PMI sul territorio e quindi dobbiamo trovare intermediari che condividono i nostri stessi valori”. Lo ha affermato Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della Banca europea per gli investimenti (BEI), alla conferenza stampa di presentazione degli accordi da 650 milioni di euro per sostenere l’erogazione di credito a PMI e Mid Cap.”È sempre più nostro interesse sostenere non solo la competitività di queste imprese, ma anche il bisogno di investire in innovazione e sostenibilità, e sempre più quando entriamo in partnership con gli intermediari chiediamo di sviluppare programmi che aiutano i destinatari a essere più sostenibili, che non è un vincolo ma un’opportunità”, ha spiegato.”La capillarità di BPER, anche nel Mezzogiorno, è per noi un asset fondamentale, che ci permetterà di raggiungere il maggior numero di clienti, e di promuovere processi di innovazione tecnologica, di sostenibilità e coesione”, ha detto Vigliotti, sostenendo che “le banche hanno bisogno non solo di linee di credito, ma anche di prodotti più innovativi, come la garanzia “Linked Risk Sharing”, che permette di liberare parte del capitale e promuovere sempre più attività”.Vigliotti ha detto che “Il ruolo di BEI è anticiclico, quindi il nostro supporto è in momenti di rallentamento dell’economia o tassi alti, o con difficoltà di accesso al credito, e questo vale soprattutto per le PMI. Nello scenario futuro andremo incontro a un periodo di nuovi tassi, ma non sappiamo se l’economia sarà in crescita o meno. Il nostro supporto è sempre disponibile, e mediamente abbiamo vantaggi competitivi perché siamo un grande emittente sovranazionale con rating tripla A, quindi i nostri tassi sono molto positivi, e riusciamo a fare passare parte del vantaggio agli intermediari”.”Al di là della componente finanziaria, ci sono altri aspetti importanti della partnership che sono la promozione di alcuni obiettivi, come la sostenibilità e l’allineamento con la tassonomia europea, e quindi la nostra azione è davvero un’azione di partnership, che spesso si sostanzia anche in attività di advisory e consulenza. Non nel caso di BPER, che è grande e può andare avnati da sola, ma offriamo anche consulenza che prescinde il puro vantaggio finanziario”. LEGGI TUTTO

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    BPER, Mazzarella: siamo gruppo importante, non solo credito ma ruolo consulenziale

    (Teleborsa) – Quella siglata oggi con la Banca europea per gli investimenti (BEI) è “una partnership importantissima” per BPER Banca, che “arriva in contesto macroeconomico in continua evoluzione – con andamento dei tassi ancora molto elevato, guerre in corso, problemi nel Mar Rosso e costo delle materie prime in molte situazioni ancora molto elevato – quindi come gruppo bancario abbiamo grande sensibilità al mondo delle piccole e medie imprese, alle quali abbiamo vogliamo e abbiamo la necessità di affiancarci, con un ruolo consulenziale che vada oltre il credito”. Lo ha affermato Flavia Mazzarella, presidente di BPER Banca, alla firma degli accordi per complessivi 650 milioni di euro per sostenere l’erogazione di credito a PMI e Mid Cap.Dopo l’acquisizione degli sportelli Intesa-UBI e di Banca Carige, “siamo diventati un gruppo importante e questa crescita trova un’ottima corrispondenza sul tessuto produttivo, con le imprese che ci cercano come partner affidabili. Anche sulla sostenibilità siamo molto attenti, e infatti proprio alla sostenibilità abbiamo dato ampio spazio nel piano industriale, con risultati che possono essere misurabili”.I finanziamenti di BEI a BPER contribuiranno infatti a mobilitare investimenti per oltre 1,4 miliardi di euro nell’economia reale, di cui circa il 30% dedicato a progetti che contribuiscono agli obiettivi ambientali, e circa il 40% dedicato a progetti sviluppati nelle regioni del Mezzogiorno. LEGGI TUTTO

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    Saras, Equita alza target price.: prevediamo adesione OPA elevata

    (Teleborsa) – Si muove in ribasso Saras, che tratta in perdita del 4,51% sui valori precedenti, dopo che la famiglia Moratti ha raggiunto un accordo per cedere al trader di materie prime Vitol il 35% della società a un prezzo di 1,75 euro ad azione. Dopo il via libera alla cessione del 35% di Saras da parte della famiglia Moratti, “riteniamo che l’adesione all’OPA – sul resto delle azioni – possa essere abbastanza elevata, data la condizione di controllo della società e la volontà fonderla per il delisting”. Lo evidenziano gli analisti di Equita in un focus dedicato a Saras dopo l’annuncio arrivato ieri in serata, con l’accordo tra i Moratti e Vitol per il 35% della societa’ a 1,75 euro per azione. “Il prezzo di 1,75 euro per share rappresenta un premio del 10% rispetto al prezzo del 6 febbraio 2024 (data precedente alla notizia pubblicata da Bloomberg riguardante una potenziale vendita da parte della Famiglia Moratti). Calcolando a ritroso dalla data del 6 febbraio – evidenziano gli analisti – il prezzo rappresenta un premio medio ponderato per i volumi del 7% rispetto al mese precedente; 12% rispetto ai 3 mesi precedenti; 21% rispetto ai 6 mesi precedenti; 30% rispetto ai 12 mesi precedenti”.Comparando l’andamento del titolo con il FTSE Italia All-Share, su base settimanale, si nota che la società energetica mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +11,7%, rispetto a +1,9% dell’indice azionario italiano).Lo status tecnico di breve periodo di Saras mette in risalto un ampliamento della performance positiva della curva con prima area di resistenza individuata a quota 1,734 Euro. Rischio di eventuale correzione fino al target 1,679. Le attese sono per un aumento della trendline rialzista verso l’area di resistenza 1,788. LEGGI TUTTO

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    Kuhn (BPER): con accordi BEI credito a 500 aziende a tassi più convenienti

    (Teleborsa) – Gli accordi per complessivi 650 milioni di euro siglati oggi a Milano dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) e da BPER Banca per sostenere l’erogazione di credito a PMI e Mid Cap “sono un momento importate perché per la seconda volta BPER è il primo istituto italiano a mettere a terra prodotti innovativi”. Lo ha affermato Stefano Vittorio Kuhn, Chief Retail & Commercial Banking Officer di BPER Banca, riferendosi alla garanzia denominata “Linked Risk Sharing”, che coprirà fino al 50% dei prestiti alle imprese.Si tratta infatti della seconda volta che BEI sceglie BPER come banca pilota per l’Italia per i suoi strumenti in garanzia, e il Linked Risk sharing arriva dopo il Life 4 energy, prodotto di finanziamento per l’efficienza energetica che BPER ha gestito in esclusiva dal 2017 al 2023.”Sia la possibilità di utilizzare la provvista BEI che la garanzia ci consentiranno di proporre tassi positivamente più mitigati per le aziende”, ha sottolineato Kuhn, aggiungendo che “i finanziamenti raggiungeranno circa 500 aziende in Italia, sulla base della dimensione media di prestiti che vediamo sul territorio”.”BPER ha una storia di banca di prossimità, con finanziamenti del taglio di qualche milione di euro – ha spiegato il manager in conferenza stampa – In uno scenario di tassi alti, saremo in grado di offrire condizioni sensibilmente più convenienti rispetto alle condizioni di mercato”. LEGGI TUTTO

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    Tod’s, Equita allinea target price a prezzo OPA

    (Teleborsa) – Grande giornata per Tod’s, che sta mettendo a segno un rialzo del 17,82%.Gli analisti di Equita hanno rivisto al rialzo il target price sul titolo della società allineandolo ai 43 euro per azione proposti da L Catterton nell’OPA amichevole lanciata nel weekend di concerto con la famiglia Della Valle sulla totalità delle azioni della maison. Gli esperti dell’ufficio studi hanno portato il prezzo obiettivo a 43 euro per azione e confermato il giudizaio “hold”.L’offerta lanciata da Crown Bidco, società interamente controllata da un fondo privato gestito da una società affiliata di L Catterton Management Limited, riguarda il 36% del capitale di Tod’s ad un prezzo di 43 euro per azione, con un premio del 17,59% che fissa il valore dell’operazione a 512 milioni di euro.A livello comparativo su base settimanale, il trend dell’azienda di calzature di lusso evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del FTSE Italia All-Share. Ciò dimostra la maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso Tod’s rispetto all’indice.La tendenza di breve della società marchigiana è in rafforzamento con area di resistenza vista a 43,06 Euro, mentre il supporto più immediato si intravede a 42,52. Attesa una continuazione della tendenza al rialzo verso quota 43,6. LEGGI TUTTO

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    BEI e BPER, accordo da 650 milioni di euro per sostenere credito a PMI e Mid Cap

    (Teleborsa) – Supportare la crescita economica e la transizione ecologica delle imprese italiane, con particolare attenzione a progetti basati nel Mezzogiorno e alla transizione climatica. Sono questi gli obiettivi principali degli accordi per complessivi 650 milioni di euro siglati oggi a Milano da Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente BEI, e Flavia Mazzarella, Presidente di BPER Banca. A fronte di questo intervento finanziario della BEI, le due realtà stimano che verranno attivati investimenti nell’economia per oltre 1,7 miliardi di euro, di cui un terzo nelle regioni del Mezzogiorno. L’accordo permette alle imprese accesso a finanziamenti a condizioni vantaggiose sotto forma di tassi di interesse ridotti, scadenze più lunghe, e minori requisiti di garanzie.Nel dettaglio, la BEI fornirà un finanziamento diretto al Gruppo BPER Banca (BPER Banca e Banco di Sardegna) fino a 500 milioni di euro nei prossimi tre anni, di cui la prima tranche da 200 milioni firmata oggi, e un contratto di garanzia da 150 milioni di euro.Quest’ultimo rappresenta il primo accordo firmato in Italia sotto forma di garanzia diretta BEI prestito per prestito su nuova finanza concessa a Mid Cap. La garanzia, denominata Linked Risk Sharing, coprirà fino al 50% del nuovo prestito, ovvero finanziamenti per investimenti e sostegno al capitale circolante di Mid Cap italiane, ossia quelle imprese che impiegano da 250 a 3.000 addetti.”La fiducia accordata dalla BEI a BPER, anche attraverso la firma per la prima volta in Italia di un’intesa sotto forma di garanzia diretta, rafforza ulteriormente il nostro impegno nel sostenere le Pmi e le Mid Cap, giocando un ruolo cruciale nel favorire la competitività e nello stimolare lo sviluppo sostenibile – ha affermato Mazzarella – Vogliamo infatti rafforzare ulteriormente il nostro ruolo chiave nella promozione della coesione economica e di importante partner e consulente delle imprese, impegnandoci a fornire soluzioni finanziarie su misura per le esigenze di quelle aziende che desiderano svilupparsi in un ambiente economico in rapida evoluzione”. È la seconda volta che BEI sceglie BPER come banca pilota per l’Italia per i suoi strumenti in garanzia, il Linked Risk sharing arriva dopo il Life 4 energy, prodotto di finanziamento per l’efficienza energetica che BPER ha gestito in esclusiva dal 2017 al 2023.Il finanziamento da 200 milioni di euro rappresenta invece la prima tranche di un limite di credito più ampio, fino a 500 milioni di euro, che mira a finanziare il fabbisogno di investimenti e capitale circolante delle piccole e medie imprese (PMI) italiane. Le risorse della BEI verranno veicolate a favore delle imprese attraverso le reti e le filiali di BPER Banca e Banco di Sardegna, e di Sardaleasing, fabbrica prodotto del Gruppo BPER. L’operazione contribuirà a mobilitare investimenti per oltre 1,4 miliardi di euro nell’economia reale, di cui circa il 30% dedicato a progetti che contribuiscono agli obiettivi ambientali, e circa il 40% dedicato a progetti sviluppati nelle regioni del Mezzogiorno.”Gli accordi siglati oggi contribuiscono a rafforzare ulteriormente la relazione con BPER e dimostrano la vicinanza della BEI alle piccole e medie imprese italiane, che sosteniamo ogni anno in media con circa 3 miliardi di euro – ha commentato Vigliotti – La collaborazione con il sistema bancario è fondamentale per raggiungere il maggior numero di imprese sul territorio e promuovere i due grandi obiettivi trasversali della BEI, ovvero l’azione climatica e la coesione economica”. LEGGI TUTTO