19 Marzo 2024

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    Reporting di sostenibilità, dai commercialisti focus su analisi di materialità e doppia rilevanza

    (Teleborsa) – L’analisi di materialità rappresenta un momento chiave delle fasi che precedono la preparazione dell’Informativa di Sostenibilità. È quanto viene evidenziato nel terzo numero dell’Informativa Reporting di Sostenibilità (IRS) del Consiglio nazionale dei commercialisti, “Dall’analisi di materialità alla doppia rilevanza: una guida applicativa”, curata da Fabio Ciocca e Ettore Guarini. La Direttiva Europea CSRD – rileva il report – prevede che la materialità sia declinata sia dal punto di vista della rilevanza d’impatto nella prospettiva inside-out che di quella finanziaria nella prospettiva outside-in. La matrice di materialità è il risultato finale di un’analisi che coinvolge oltre che l’impresa stessa anche una pluralità di soggetti rappresentando quindi una grande occasione per rivedere le strategie aziendali, focalizzandole ad obiettivi più ambiziosi rispetto al passato con conseguente evoluzione dei modelli di business sempre più orientati alle tematiche ESG.”La sostenibilità nelle aziende – scrivono gli autori – è ormai un tema di assoluta attualità anche se di estrema complessità, che merita un inquadramento in chiave strategica e operativa piuttosto che di mera conformità alle normative. Per questa ragione diverse aziende hanno affrontato il tema e promosso il loro impegno nelle tematiche di sostenibilità attraverso l’istituzione, all’interno della propria struttura organizzativa, di un team di sostenibilità olistico e centrale che guidi la governance nella definizione della strategia di sostenibilità, stabilendone e adeguandone gli obiettivi. Non esiste una corretta struttura applicabile a ogni azienda; ognuna strutturerà la propria che verosimilmente dovrà adeguare al contesto in cui opera, al modello di business e al territorio in cui si colloca. Nel processo che va dalla definizione della strategia di sostenibilità fino alla misurazione e rappresentazione dei risultati raggiunti, ruolo centrale assume l’individuazione dei temi materiali con la particolare declinazione definita doppia materialità (c.d. double materiality)”. LEGGI TUTTO

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    Terna, Moody’s conferma rating “Baa2” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Moody’s ha confermato il long-term issuer rating di Terna a “Baa2”, con outlook “stabile”, a seguito della presentazione del Piano Industriale 2024-2028, nel quale è previsto un aumento significativo degli investimenti a 16,5 miliardi di euro complessivamente (rispetto ai 10 miliardi di euro dell’ultimo piano industriale 2021-202).”La maggior parte degli investimenti previsti sono focalizzati sul business della rete domestica di Terna – si legge nella nota dell’agenzia di rating – La trasmissione regolata in Italia, Paese con un quadro regolatorio stabile e prevedibile, continuerà a rappresentare oltre il 95% dell’EBITDA di Terna. Il piano manterrà quindi il profilo di rischio d’impresa e la generazione di ricavi di Terna, anche se l’aumento della portata degli investimenti comporta un modesto livello di rischio di esecuzione”.L’outlook stabile riflette l’aspettativa che Terna mantenga parametri finanziari coerenti con il rating attuale. Tiene inoltre conto delle prospettive stabili sul governo italiano dato che la maggior parte degli utili di Terna sono generati in Italia e dei conseguenti legami con il governo sovrano. LEGGI TUTTO

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    Terna, Beccali: metriche rimarranno coerenti con attuali rating nonostante aumento capex

    (Teleborsa) – “Nel nuovo piano di Terna c’è una forte accelerazione degli investimenti, con quelli in attività regolate in aumento del 60% a 15,5 miliardi di euro complessivi al 2028″. Lo ha affermato Francesco Beccali, CFO di Terna, presentando il nuovo piano industriale Piano Industriale 2024-2028.”Grazie a tutti gli investimenti previsti, il valore degli asset regolati (RAB) raggiungerà i 30,6 miliardi di euro nel 2028, con un CAGR nell’arco di Piano pari all’8% – ha spiegato – Dei 15,5 miliardi di euro complessivi per le attività regolate, l’area Development conta per 10,8 miliardi di euro, Asset Renewal and Efficiency per 2,9 miliardi di euro e Defence per 1,7 miliardi di euro”.La nuova politica dei dividendi intendere “garantire un mix equilibrato di rendimento e crescita”. Il CFO ha evidenziato che nell’arco di piano la nuova politica prevede una crescita annua minima del dividendo per azione (DPS) pari al 4%, assumendo il 2023 come anno di riferimento. Per il 2024, il dividendo per azione (DPS) sarà pari al valore più alto tra la crescita del 4% rispetto al 2023 e un payout del 75%. L’eventuale maggior dividendo distribuito nel 2024 non avrà impatto sui dividendi dal 2025 in poi.Terna intende “mantenere la stabilità finanziaria e un profilo a basso rischio” e “nonostante l’aumento del capex, le metriche rimarranno coerenti con gli attuali livelli di rating”. “Il maggiore fattore che le agenzie di rating tengono in considerazione è il FFO/Net Debt, che a fine piano è previsto si attesti intorno all’11% – ha detto Beccali – Venivamo da tempi dove era nell’intorno del 14%, quindi stiamo ottimizzando la struttura finanziaria”.In merito al rispetto delle metriche, “la cessione di asset è qualcosa che abbiamo fatto, e lo potremmo considerare se fosse necessario, ma non è la priorità al momento perchè vogliamo investire nelle attività non regolamentate”, ha detto rispondendo a una domanda sul tema. LEGGI TUTTO

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    Terna, S&P conferma rating BBB+ con outlook stabile

    (Teleborsa) – L’agenzia di rating S&P ha confermato il rating “BBB+” con outlook “stabile” su Terna, a seguito della presentazione del Piano Industriale 2024-2028, nel quale è previsto un aumento significativo degli investimenti a 16,5 miliardi di euro complessivamente. LEGGI TUTTO

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    Terna, digitalizzazione e innovazione pilastri per transizione: 12% dei capex previsti

    (Teleborsa) – Per raggiungere gli obiettivi della Twin Transition, energetica e digitale, in uno scenario sempre più complesso e decentralizzato, Terna ha pianificato un investimento di circa 2 miliardi di euro nel nuovo Piano Industriale 2024-2028, circa il 12% del totale dei capex previsti, per le iniziative di digitalizzazione e innovazione – in crescita in termini assoluti – in linea con l’incidenza percentuale di spesa storica e coerente con l’ambizione di spesa digitale dei principali concorrenti europei e con le previsioni dell’Agenzia Internazionale dell’Energia a livello globale. Gli investimenti riguarderanno una serie di iniziative ambiziose lungo l’intera catena del valore e interesseranno anche l’organizzazione del Gruppo. Tra le iniziative di rilievo, l’ingegneria di rete introdurrà software a supporto della pianificazione (BIM, Building Information Modelling) per digitalizzare i cantieri e ottimizzare la gestione delle commesse, per contribuire alla realizzazione dei progetti in linea con la tempistica pianificata. Il dispacciamento incrementerà le capacità algoritmiche dei suoi sistemi, inclusi sviluppi in intelligenza artificiale per potenziare la capacità di trasmissione. L’asset management, di fronte all’incremento di complessità previsto per la gestione della rete, continuerà ad avvalersi di tecnologie digitali quali Digital Twin, Internet of Things (IoT) e strumenti predittivi. In ultimo, la digitalizzazione coinvolgerà anche i processi di gestione delle risorse umane.Il Piano introdurrà nuovi strumenti e soluzioni digitali con un forte impegno ad aumentarne il tasso di adozione e di utilizzo, in linea con l’obiettivo di una trasformazione, anche culturale, dei modelli di lavoro e di un aumento dell’efficienza e dell’efficacia nei processi decisionali. LEGGI TUTTO

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    Terna, utile 2023 sale a 885,4 milioni di euro. Dividendo totale di 33,96 centesimi

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 3.186,7 milioni di euro, registrano un aumento di 222,2 milioni di euro (+7,5%) rispetto al 2022. Tale risultato è dovuto prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate, ascrivibile principalmente all’incremento della base asset regolata (RAB) del periodo, al netto dell’effetto volume e ai maggiori meccanismi incentivanti output-based. L’EBITDA si attesta a 2.168,6 milioni di euro, in crescita di 109,4 milioni di euro rispetto al 2022 (+5,3%), per un miglior risultato delle Attività Regolate. L’utile netto di Gruppo è pari a 885,4 milioni di euro, in crescita di 28,4 milioni di euro (+3,3%) rispetto agli 857,0 milioni di euro del 2022.Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nell’esercizio sono stati pari a 2.290,0 milioni di euro, in forte crescita (+30,4%) rispetto ai 1.756,8 milioni di euro del 2022.Per finanziare la significativa crescita degli investimenti a sostegno dello sviluppo di Terna e di un sistema elettrico sempre più efficiente che garantisca la sicurezza energetica del Paese, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 si è attestato a 10.494,3 milioni di euro, rispetto agli 8.576,3 milioni di euro a fine 2022.Per il 2024 è previsto che Terna possa conseguire ricavi per 3,55 miliardi di euro, un EBITDA pari a 2,42 miliardi di euro e un EPS pari a 0,49 euro. Con specifico riferimento al Piano Investimenti, il Gruppo ha un target 2024 pari a circa 2,6 miliardi di euro. Tali obiettivi saranno perseguiti mantenendo l’impegno alla massimizzazione della generazione di cassa necessaria ad assicurare una sana ed equilibrata struttura finanziaria, si legge nella nota sui conti.Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli azionisti l’approvazione di un dividendo complessivo per l’esercizio 2023 di 682.593.283,20 euro pari a 33,96 centesimi di euro per azione (+8% rispetto al 2022) e la distribuzione – al netto dell’acconto sul dividendo ordinario relativo all’esercizio 2023 pari a 11,46 centesimi di euro per azione già posto in pagamento dal 22 novembre 2023 – dei rimanenti 22,50 centesimi di euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, da mettere in pagamento dal 26 giugno 2024 con data stacco 24 giugno 2024 della cedola n. 40 (record date 25 giugno 2024). LEGGI TUTTO

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    Xiaomi annuncia risuoltati 2023 in forte crescita e accelera su R&S

    (Teleborsa) – I produttore cinese di smartphone Xiaomi Corporation ha chiuso l’esercizio 2023 con un fatturato totale di 271 miliardi di renminbi (RMB) ed un utile netto rettificatodi 19,3 miliardi RMB, n crescita del 126,3%. L’aumento dell’utile netto ha superato di gran lunga le aspettative del mercato e ha segnato il secondo livello di redditività più alto dalla quotazione del Gruppo. Nel quarto trimestre del 2023, i ricavi totali di Xiaomi sono cresciuti per due trimestri consecutivi, raggiungendo 73,2 miliardi di RMB, con un aumento del 10,9% rispetto all’anno precedente, e l’utile netto rettificato è aumentato del 236,1% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 4,9 miliardi di RMB.Nel corso del 2023, Xiaomi ha continuato con diligenza la sua strategia operativa, che prevede una doppia enfasi su scala e redditività. È stato anche l’anno inaugurale della strategia aziendale aggiornata del Gruppo, che spinge su un ecosistema intelligente “Human × Car × Home”.Nel comparto smartphone, le spedizioni globali di Xiaomi hanno raggiunto circa 145,6 milioni di unità nel 2023, con un fatturato annuale di 157,5 miliardi di RMB e un margine di profitto lordo del 14,6%. La quota di mercato di Xiaomi nelle spedizioni di smartphone attraverso i canali offline nella Cina continentale è salita all’8,4%.Il numero di dispositivi IoT connessi (esclusi smartphone, tablet e laptop) sulla piattaforma AIoT ha raggiunto un livello record di 739,7 milioni, con un incremento del 25,5% rispetto all’anno precedente, ed ha raccolto ampi consensi nei mercati internazionali. Nel 2023, il fatturato dei prodotti IoT e lifestyle di Xiaomi è stato di 80,1 miliardi di RMB e il margine di profitto lordo ha raggiunto il 16,3%, toccando un livello record. Nel 2023, i servizi internet del Gruppo hanno raggiunto livelli eccezionali sia per quanto riguarda i ricavi che il margine di profitto lordo, con un fatturato di 30,1 miliardi di RMB e un margine di profitto lordo dei servizi internet pari al 74,2%.Nel 2023 Xiaomi ha presentato i nuovi obiettivi per il periodo 2020-2030. Il Gruppo si impegna a investire in modo sostenibile nelle tecnologie di base fondamentali e a diventare leader nel settore in continua evoluzione delle tecnologie all’avanguardia globali. Nel 2023, le spese di ricerca e sviluppo (“R&S”) di Xiaomi sono state pari a 19,1 miliardi di RMB, con un aumento del 19,2% rispetto all’anno precedente. Al 31 dicembre 2023, il Gruppo aveva 17.800 addetti alla R&S, pari al 53% dei suoi dipendenti. LEGGI TUTTO

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    Terna, Di Foggia: piano più investimenti nella storia, crescita delle tecnologie digitali

    (Teleborsa) – “Sono orgogliosa di presentare il Piano Industriale con gli investimenti più alti mai registrati nella storia di Terna: 16,5 miliardi di euro in cinque anni, con circa l’80% delle opere già autorizzate e oltre il 70% già coperto da contratti con i fornitori. Lo sviluppo della rete dovrà essere inevitabilmente accompagnato da una significativa crescita delle tecnologie digitali per sostenere e accelerare il processo di transizione energetica del Paese: una Twin Transition, energetica e digitale, garantirà una transizione più rapida, sostenibile, giusta e inclusiva per tutti i nostri stakeholder”. Lo ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, commentando il piano al 2028.”I risultati ottenuti nel 2023 confermano, inoltre, l’eccellenza del lavoro svolto dalle persone di Terna e il loro grande merito nel conseguimento degli obiettivi del Gruppo, generando ulteriore valore per gli azionisti e contribuendo allo sviluppo del Paese – ha aggiunto – Siamo di fronte a una sfida per il futuro di tutti, che richiede a Terna una visione più ampia e l’impegno di elevare la nostra missione a nuovi livelli di eccellenza”. LEGGI TUTTO