Marzo 2024

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    ADM, avviata riforma che porta a fusione uffici Dogane e Monopoli

    (Teleborsa) – Approvata dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli la riforma dell’intera Amministrazione finanziaria, in applicazione del Titolo V della Costituzione e dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza che prevedono la valorizzazione del territorio. Secondo quanto riporta un comunicato, la riforma, attuativa di un decreto del 2012, ha disposto l’incorporazione dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato nell’Agenzia delle dogane e ha, in sostanza, avviato la fusione degli uffici delle Dogane e dei Monopoli presenti sul territorio e fino a oggi rimasti separati per competenze.La Riforma – si legge – è stata deliberata dal Comitato di Gestione dell’Adm, presieduto dal direttore dell’Agenzia, Roberto Alesse. Il processo di riforma, previsto dalla norma del 2012, non era ancora stato attuato per l’estrema complessità ed eterogeneità delle amministrazioni da accorpare. Con la direzione di Alesse, prosegue il comunicato, si mette in moto, finalmente, un ampio e atteso processo di riordino dell’Agenzia. Presto l’ADM sarà presente sul territorio con uffici unici e i suoi strategici centri decisionali, che hanno competenze nelle diverse materie dei giochi, dei tabacchi, delle dogane e delle accise, saranno fruibili dai cittadini in modo più semplice e veloce. “Dopo 12 anni di attendismo, ho voluto portare a compimento una riforma strategica per il Paese, che punta a disciplinare tutti i procedimenti amministrativi, tributari ed extratributari di competenza dell’Agenzia, per assicurare agli utenti un servizio chiaro ed efficiente su tutto il territorio nazionale” ha detto Alesse a conclusione dell’iter deliberativo. LEGGI TUTTO

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    Crypto, Buch (BCE): “servono regole per prevenire potenziali rischi sistemici”

    (Teleborsa) – “I cripto asset non rappresentano ancora un pericolo di rilevanza sistemica data la loro limitata capitalizzazione di mercato”. Ma “la storia ci insegna a essere vigilanti”. Lo ha affermato Claudia Buch, presidente del ramo di vigilanza bancaria della BCE nel suo intervento a una cerimonia organizzata per il suo commiato dall Bundesbank, la banca centrale tedesca sottolineando che “per i regolatori il compito coinvolge una valutazione ampia dei futuri potenziali rischi sistemici, che richiede una regolamentazione preventiva per intervenire su questi rischi prima che si materializzino”. “Questo implica uno stretto monitoraggio e cooperazione internazionale per chiudere le lacune regolamentari. E uno sforzo concertato per prevenire l’arbitrio delle autorità. In questa ottica la MICA (la regolamentazione sul settore elaborata dall’Unione europea, ndr) è una risposta chiave per i servizi di cripto asset”.Intanto, secondo un recente studio il 2,5% della popolazione in Italia possiede criptovalute. Sono 1,5 milioni, infatti, gli italiani che operano nel mercato delle monete digitali, per un controvalore di circa 912 milioni di euro. Ma il mondo cripto coinvolge tutte le fasce di età, e in che misura? YouHodler, piattaforma FinTech web3, ha risposto a questa domanda attraverso, appunto, uno studio sui detentori di criptovalute che prende in considerazione le operazioni avvenute in Italia negli ultimi tre mesi. Dall’analisi effettuata emerge che il 44,5% degli investitori in cripto fa parte dei Millennials (o Generazione Y), i quali effettuano principalmente transazioni su asset come BTC (Bitcoin, 37%), ETH (Ethereum, 16%), SOL (Solana, 8%), XRP (Ripple, 5%) e SUI (Sui, 5%).(Foto: Kanchanara on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Carraro, fatturato 2023 sale a 846 milioni di euro. Previsto calo nel 2024

    (Teleborsa) – Carraro, società italiana attiva nei sistemi di trasmissione per veicoli off-highway e trattori specializzati, ha chiuso il 2023 con un fatturato consolidato pari a 846,3 milioni di euro, in incremento del 15,8% rispetto al precedente esercizio. L’EBITDA è pari a 81,1 milioni di euro (9,6% sul fatturato), in incremento del 43,3% rispetto ai 56,6 milioni di euro (7,7% sul fatturato) del 2022.La posizione finanziaria netta consolidata della gestione al 31 dicembre 2023, a debito per 234,451 milioni di euro, (al 31 dicembre 2022 era a debito per 205,378 milioni di euro), risente degli importanti investimenti industriali.”Chiudiamo l’ennesimo esercizio in crescita. Il 2023 che lasciamo alle spalle evidenzia il consolidamento dei nostri volumi, con un fatturato che supera gli 845 milioni di euro, ma soprattutto un importante miglioramento della marginalità, con un EBITDA pari a 81 milioni di euro, in crescita di oltre il 43% rispetto al 2022 – ha commentato Enrico Carraro, Presidente del gruppo – Ciò è il risultato di un ottimo lavoro di squadra, guidato dal nostro Amministratore Delegato Andrea Conchetto, che ci ha portato a crescere all’interno dei mercati di riferimento del gruppo grazie ad un’offerta prodotto in linea con le attese dei nostri clienti”. “In tale contesto la nostra solida capacità industriale, grazie all’entrata a regime degli importanti investimenti degli ultimi anni, ci ha consentito di registrare una redditività in crescita più che proporzionale rispetto a quella del fatturato raggiungendo, in termini percentuali, risultati di assoluto rilievo rispetto alla serie storica degli esercizi precedenti – ha aggiunto – Forti dei successi registrati negli ultimi esercizi, anche nel 2024 continueremo ad investire in modo importante, raggiungendo i 50 milioni di euro a sostegno della capacità produttiva e dello sviluppo tecnologico del gruppo”.Grazie alle azioni intraprese dal gruppo si prevede nel 2024 il mantenimento di una buona marginalità in linea con il 2023. I trend segnalano un rallentamento della domanda per il 2024 soprattutto per il mercato agricolo che si rifletterà prevedibilmente in una leggera contrazione del fatturato. LEGGI TUTTO

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    Carel Industries, investitori istituzionali depositano lista per rinnovo CdA

    (Teleborsa) – Gli investitori istituzionali hanno depositato liste di minoranza di soli candidati indipendenti per il rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale di CAREL Industries, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti per raggiungere alta efficienza energetica nei mercati del condizionamento dell’aria e della refrigerazione, previsto nella prossima assemblea ordinaria dei soci. I gestori che hanno presentato le liste sono titolari di circa il 2,7% delle azioni ordinarie della società.La lista presentata per il consiglio di amministrazione è composta da Gianluigi Vittorio Castelli. La lista presentata per il collegio sindacale è composta da: Sindaco effettivo Paolo Prandi, Sindaco supplente Elena Angela Maria Valenti. Le liste sono state composte con il supporto di Korn Ferry, advisor esterno e indipendente. Lo comunica il coordinatore del Comitato dei gestori, Emilio Franco, per conto di: Amundi Asset Management SGR, Anima SGR, Algebris Core Italy Fund, Arca Fondi SGR, AXA Investment Managers, BancoPosta Fondi SGR, Eurizon Capital SA, Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management (Ireland), Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management SGR, Interfund Sicav, Mediolanum International Funds Limited e Mediolanum Gestione Fondi SGR. LEGGI TUTTO

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    Gaza, veto di Russia e Cina alla risoluzione Usa all’Onu su cessate il fuoco immediato

    (Teleborsa) – Bloccata con il veto di Russia e Cina in Consiglio di Sicurezza Onu la risoluzione elaborata dagli Usa sulla tregua a Gaza che “determina l’imperativo di un cessate il fuoco immediato e prolungato per proteggere i civili di tutte le parti, consentire la consegna di assistenza umanitaria essenziale e alleviare la sofferenza umanitaria”. Il testo ha ottenuto 11 voti a favore, 3 voti contrari (l’Algeria oltre al veto di Russia e Cina), e un astenuto, la Guyana. “Ci sono due ragioni profondamente ciniche dietro questo veto: primo Russia e Cina non vogliono condannare Hamas per gli attacchi del 7 ottobre. Inoltre semplicemente non vogliono vedere adottato un testo elaborato dagli Stati Uniti – ha commentato l’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield –. Sappiamo benissimo che dietro tutta la retorica, Russia e Cina non fanno nulla di diplomatico per una pace duratura o per contribuire sinceramente agli sforzi umanitari”. Thomas-Greenfield ha poi anticipato che l’altra bozza elaborata da alcuni membri non permanenti del Cds che chiede una tregua per il Ramadan a Gaza non usa un linguaggio corretto: “non possiamo adottare un prodotto che metta a rischio gli sforzi diplomatici nella regione”.”Il testo americano sul cessate il fuoco a Gaza è ambiguo e non è all’altezza delle aspettative della comunità internazionale – ha replicato l’ambasciatore cinese all’Onu Zhang Jun –. Inoltre il testo è sbilanciato su molti altri aspetti, ad esempio il fatto di non esprimere una chiara opposizione del Consiglio di Sicurezza a un attacco israeliano a Rafah manda un segnale sbagliato”. LEGGI TUTTO

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    Prysmian, investitori istituzionali depositano lista per rinnovo CdA

    (Teleborsa) – Gli investitori istituzionali hanno depositato una lista di minoranza di soli candidati indipendenti per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Prysmian, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, previsto nella prossima assemblea ordinaria dei soci. I gestori che hanno presentato le liste sono titolari di oltre il 2,7% delle azioni ordinarie della società.La lista presentata per il consiglio di amministrazione è composta da: Paolo Amato, Susannah Hall Stewart, Maria Elena Pisonero Ruiz. La lista è stata composta con il supporto di Heidrick & Struggles International, advisor esterno e indipendente.Lo comunica il coordinatore del Comitato dei gestori, Emilio Franco, per conto di: Amundi Asset Management SGR, Anima SGR, APG Asset Management, Arca Fondi SGR, AXA Investment Managers, BancoPosta Fondi SGR, BNP Paribas Asset Management, Etica SGR, Eurizon Capital SA, Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management (Ireland), Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management SGR, Interfund Sicav, Fineco Asset Management, Generali Asset Management SGR, Kairos Partners SGR, Legal&General Assurance (Pensions Management) Limited, Mediolanum Gestione Fondi SGR e Mediolanum International Funds Limited. LEGGI TUTTO

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    FOPE, utile 2023 scende a 10,1 milioni. Dividendo pari a 0,85 euro

    (Teleborsa) – FOPE, società orafa vicentina attiva nel settore della gioielleria di alta gamma e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il 2023 con ricavi netti pari a 66,8 milioni di euro, in crescita del 7,4% rispetto al 2022. La crescita è stata registrata sia sui mercati internazionali che sul mercato italiano, il quale si è distinto per le ottime performance di vendita, generate sia dalla boutique di Venezia che in generaledai concessionari, e favorite dalla buona presenza in Italia di turisti stranieri.L’EBITDA si attesta a 17 milioni di euro, +7,6% sul 2022. Significativo il mantenimento dell’EBITDA margin che si attesta al 25,4% nonostante l’incremento rispetto all’esercizio 2022 delle spese sostenute per le attività di marketing e comunicazione. L’Utile Netto si attesta a 10,1 milioni di euro, rispetto ai 10,8 milioni di euro nel 2022. L’utile netto consolidato del 2022 godeva di particolari benefici fiscali, con una riduzione pari a 1,25 milioni di euro delle imposte computate.”Esprimiamo un giudizio molto positivo sui risultati di bilancio dell’esercizio 2023, che evidenzia una crescita sul volume dei ricavi e dei buoni indici di marginalità e solidità patrimoniale – ha commentato l’AD Diego Nardin – I risultati di vendita sono allineati alle aspettative di budget elaborate ad inizio 2023, che tenevano conto di una congiuntura economica a livello internazionale complessa e confermata da indicatori che hanno segnato dei rallentamenti in particolare nel secondo semestre. La politica di copertura sui fabbisogni di oro ha neutralizzato le fluttuazioni delle quotazioni dell’oro e il margine primario delle vendite non ha subito scostamenti rispetto ai valori di budget”.La Posizione Finanziaria Netta è pari a zero rispetto alla posizione cash positive di 1,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022.Il CdA ha approvato la distribuzione di un dividendo lordo pari a 0,85 euro per azione alle 5.399.608 azioni ordinarie in circolazione. A fronte del dividendo ordinario che verrà posto in pagamento a partire dal 2 maggio 2024 – data stacco cedola n. 7 il giorno 29 aprile 2024 e record date il 30 aprile 2024 – il dividend yield risulta pari al 2,89%, mentre il payout ratio risulta pari al 49,89%. LEGGI TUTTO

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    TISG, Intermonte alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intermonte ha incrementato a 12,5 euro per azione (da 12,0 euro) il prezzo obiettivo su The Italian Sea Group (TISG), operatore globale della nautica di lusso quotato su Euronext Milan, mantenendo il giudizio sul titolo a “Buy”. L’aggiornamento della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha pubblicato risultati 2023, che hanno confermato quanto indicato nella pubblicazione preliminare.Nel Capital Markets Day di inizio mese, il management ha delineato gli obiettivi per il 2024 e il 2025 “che riteniamo siano chiaramente raggiungibili e lascino spazio per un potenziale rialzo”, si legge nella ricerca. Nel 2024 TISG punta a ricavi di 400-420 milioni di euro (confermando le precedenti indicazioni) con un EBITDA margin al 17-17,5%; Al 2025 i ricavi sono attesi a 430-450 milioni di euro con un EBITDA margin al 18-18,5%; leva finanziaria confermata su livelli neutrali per tutto il periodo. Il dividendo annuale si conferma al 40-60%, in linea con il passato.Il broker evidenzia che TISG ha finora ottenuto “un’impressionante crescita dei ricavi” (CAGR 2009-23 21,6%; CAGR 2020-23 +45,6%) affermandosi tra i principali produttori globali di super/megayacht (il terzo cantiere navale più grande al mondo per yacht di oltre 50mt). Ancora più importante, “l’azienda si è dimostrata affidabile e ha raggiunto tutti gli obiettivi e i progetti annunciati (anche quelli più stimolanti e visionari) e crediamo che questo track record continuerà”. Tutte le strutture necessarie per la prossima fase di crescita sono state completate e operative, lasciando che il management si concentri completamente sulla realizzazione e sulla crescita, il che dovrebbe aiutare a superare il traguardo dei 500 milioni di euro di ricavi entro il 2027 (potenzialmente prima).”Grazie al suo posizionamento tra i principali attori nella fascia più alta del settore della nautica da diporto, al suo business e alle sue strutture uniche e complete, nonché all’elevata visibilità sulle prospettive e alla generazione di cassa confermata negli obiettivi aziendali, TISG sembra molto ben posizionata per sfruttare tutto il potenziale di un settore in costante crescita – viene sottolineato – La chiara opportunità di sfruttare ulteriori opportunità attraverso i marchi Perini Navi e Picchiotti, così come nuovi progetti semi-custom, aggiungono ulteriore vantaggio alla storia”. LEGGI TUTTO