Marzo 2024

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    Kering, calo dei ricavi del 10% nel primo trimestre guidato da Gucci

    (Teleborsa) – In un primo semestre che Kering si aspettava sarebbe stato impegnativo, le tendenze attuali portano il gruppo del lusso francese a stimare che i suoi ricavi consolidati nel primo trimestre del 2024 dovrebbero diminuire di circa il 10% su base comparabile, rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Questa performance riflette principalmente un calo più marcato delle vendite di Gucci, in particolare nella regione Asia-Pacifico. La società prevede che i ricavi comparabili di Gucci nel primo trimestre diminuiranno di quasi il 20% su base annua.I primi prodotti, principalmente ready-to-wear, della collezione Ancora sono in offerta in selezionati negozi Gucci da metà febbraio. La nuova collezione, la cui disponibilità aumenterà gradualmente nei prossimi mesi, sta incontrando un’accoglienza molto favorevole.Kering pubblicherà i ricavi del primo trimestre 2024 il 23 aprile after market. I ricavi riportati includeranno il contributo positivo del consolidamento di Creed su base trimestrale nonché un impatto negativo sui cambi. L’effetto combinato di questi due elementi è stimato tra il -1 e il -2%. LEGGI TUTTO

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    Eurotech, nel 2023 la perdita si allarga a 3,12 milioni di euro

    (Teleborsa) – Eurotech, società quotata su Euronext STAR Milan che progetta, sviluppa e fornisce Edge Computer e soluzioni per l’Internet of Things (IoT), ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 93,76 milioni di euro, rispetto a 94,26 milioni del 2022 (-0,5% a cambi storici e +3,6% a cambi costanti). Considerando che nel 2022 la controllata tedesca InoNet era stata consolidata solo da settembre a dicembre, la dinamica dei ricavi al netto della controllata tedesca mostrerebbe un calo del 14,7% a cambi costanti.L’EBITDA ammonta a 5,28 milioni di euro (5,6% dei ricavi), rispetto a 6,26 milioni nel 2022 (6,6% dei ricavi). Al netto dei costi non ricorrenti, l’EBITDA adjusted del 2023 è stato di 5,53 milioni di euro (5,9% dei ricavi), rispetto a 7,18 milioni nel 2022 (7,6% dei ricavi). In termini di risultato netto di Gruppo, il valore dei dodici mesi del 2023 è negativo per 3,12 milioni di euro (-3,3% dei ricavi), mentre era negativo per 1,62 milioni nello stesso periodo del 2022 (-1,7%) dei ricavi).Il Gruppo presenta al 31 dicembre 2023 una posizione finanziaria netta con un debito netto di 20,6 milioni di euro, rispetto ad un debito netto di 14,4 milioni al 31 dicembre 2022. La variazione della posizione finanziaria netta è stata determinata prevalentemente dall’aumento del capitale circolante, correlato a sua volta dalla riduzione dei debiti fornitori.La società spiega che “la visibilità data dagli ordini in portafoglio e dai commitment dei clienti è limitata ed è per ora inferiore rispetto a quanto si riscontrava un anno fa nello stesso periodo, in conseguenza dell’attuale preferenza dei clienti per un rilascio last-minute degli ordini”. “Va sottolineato tuttavia che nelle ultime quattro settimane la dinamica di raccolta ordini è migliorata e questo lascia spazio per un miglioramento dello scenario verso la seconda metà dell’anno”, viene aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Reporting di sostenibilità, dai commercialisti focus su analisi di materialità e doppia rilevanza

    (Teleborsa) – L’analisi di materialità rappresenta un momento chiave delle fasi che precedono la preparazione dell’Informativa di Sostenibilità. È quanto viene evidenziato nel terzo numero dell’Informativa Reporting di Sostenibilità (IRS) del Consiglio nazionale dei commercialisti, “Dall’analisi di materialità alla doppia rilevanza: una guida applicativa”, curata da Fabio Ciocca e Ettore Guarini. La Direttiva Europea CSRD – rileva il report – prevede che la materialità sia declinata sia dal punto di vista della rilevanza d’impatto nella prospettiva inside-out che di quella finanziaria nella prospettiva outside-in. La matrice di materialità è il risultato finale di un’analisi che coinvolge oltre che l’impresa stessa anche una pluralità di soggetti rappresentando quindi una grande occasione per rivedere le strategie aziendali, focalizzandole ad obiettivi più ambiziosi rispetto al passato con conseguente evoluzione dei modelli di business sempre più orientati alle tematiche ESG.”La sostenibilità nelle aziende – scrivono gli autori – è ormai un tema di assoluta attualità anche se di estrema complessità, che merita un inquadramento in chiave strategica e operativa piuttosto che di mera conformità alle normative. Per questa ragione diverse aziende hanno affrontato il tema e promosso il loro impegno nelle tematiche di sostenibilità attraverso l’istituzione, all’interno della propria struttura organizzativa, di un team di sostenibilità olistico e centrale che guidi la governance nella definizione della strategia di sostenibilità, stabilendone e adeguandone gli obiettivi. Non esiste una corretta struttura applicabile a ogni azienda; ognuna strutturerà la propria che verosimilmente dovrà adeguare al contesto in cui opera, al modello di business e al territorio in cui si colloca. Nel processo che va dalla definizione della strategia di sostenibilità fino alla misurazione e rappresentazione dei risultati raggiunti, ruolo centrale assume l’individuazione dei temi materiali con la particolare declinazione definita doppia materialità (c.d. double materiality)”. LEGGI TUTTO

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    Terna, Moody’s conferma rating “Baa2” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Moody’s ha confermato il long-term issuer rating di Terna a “Baa2”, con outlook “stabile”, a seguito della presentazione del Piano Industriale 2024-2028, nel quale è previsto un aumento significativo degli investimenti a 16,5 miliardi di euro complessivamente (rispetto ai 10 miliardi di euro dell’ultimo piano industriale 2021-202).”La maggior parte degli investimenti previsti sono focalizzati sul business della rete domestica di Terna – si legge nella nota dell’agenzia di rating – La trasmissione regolata in Italia, Paese con un quadro regolatorio stabile e prevedibile, continuerà a rappresentare oltre il 95% dell’EBITDA di Terna. Il piano manterrà quindi il profilo di rischio d’impresa e la generazione di ricavi di Terna, anche se l’aumento della portata degli investimenti comporta un modesto livello di rischio di esecuzione”.L’outlook stabile riflette l’aspettativa che Terna mantenga parametri finanziari coerenti con il rating attuale. Tiene inoltre conto delle prospettive stabili sul governo italiano dato che la maggior parte degli utili di Terna sono generati in Italia e dei conseguenti legami con il governo sovrano. LEGGI TUTTO

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    Terna, Beccali: metriche rimarranno coerenti con attuali rating nonostante aumento capex

    (Teleborsa) – “Nel nuovo piano di Terna c’è una forte accelerazione degli investimenti, con quelli in attività regolate in aumento del 60% a 15,5 miliardi di euro complessivi al 2028″. Lo ha affermato Francesco Beccali, CFO di Terna, presentando il nuovo piano industriale Piano Industriale 2024-2028.”Grazie a tutti gli investimenti previsti, il valore degli asset regolati (RAB) raggiungerà i 30,6 miliardi di euro nel 2028, con un CAGR nell’arco di Piano pari all’8% – ha spiegato – Dei 15,5 miliardi di euro complessivi per le attività regolate, l’area Development conta per 10,8 miliardi di euro, Asset Renewal and Efficiency per 2,9 miliardi di euro e Defence per 1,7 miliardi di euro”.La nuova politica dei dividendi intendere “garantire un mix equilibrato di rendimento e crescita”. Il CFO ha evidenziato che nell’arco di piano la nuova politica prevede una crescita annua minima del dividendo per azione (DPS) pari al 4%, assumendo il 2023 come anno di riferimento. Per il 2024, il dividendo per azione (DPS) sarà pari al valore più alto tra la crescita del 4% rispetto al 2023 e un payout del 75%. L’eventuale maggior dividendo distribuito nel 2024 non avrà impatto sui dividendi dal 2025 in poi.Terna intende “mantenere la stabilità finanziaria e un profilo a basso rischio” e “nonostante l’aumento del capex, le metriche rimarranno coerenti con gli attuali livelli di rating”. “Il maggiore fattore che le agenzie di rating tengono in considerazione è il FFO/Net Debt, che a fine piano è previsto si attesti intorno all’11% – ha detto Beccali – Venivamo da tempi dove era nell’intorno del 14%, quindi stiamo ottimizzando la struttura finanziaria”.In merito al rispetto delle metriche, “la cessione di asset è qualcosa che abbiamo fatto, e lo potremmo considerare se fosse necessario, ma non è la priorità al momento perchè vogliamo investire nelle attività non regolamentate”, ha detto rispondendo a una domanda sul tema. LEGGI TUTTO

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    Terna, S&P conferma rating BBB+ con outlook stabile

    (Teleborsa) – L’agenzia di rating S&P ha confermato il rating “BBB+” con outlook “stabile” su Terna, a seguito della presentazione del Piano Industriale 2024-2028, nel quale è previsto un aumento significativo degli investimenti a 16,5 miliardi di euro complessivamente. LEGGI TUTTO

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    Terna, digitalizzazione e innovazione pilastri per transizione: 12% dei capex previsti

    (Teleborsa) – Per raggiungere gli obiettivi della Twin Transition, energetica e digitale, in uno scenario sempre più complesso e decentralizzato, Terna ha pianificato un investimento di circa 2 miliardi di euro nel nuovo Piano Industriale 2024-2028, circa il 12% del totale dei capex previsti, per le iniziative di digitalizzazione e innovazione – in crescita in termini assoluti – in linea con l’incidenza percentuale di spesa storica e coerente con l’ambizione di spesa digitale dei principali concorrenti europei e con le previsioni dell’Agenzia Internazionale dell’Energia a livello globale. Gli investimenti riguarderanno una serie di iniziative ambiziose lungo l’intera catena del valore e interesseranno anche l’organizzazione del Gruppo. Tra le iniziative di rilievo, l’ingegneria di rete introdurrà software a supporto della pianificazione (BIM, Building Information Modelling) per digitalizzare i cantieri e ottimizzare la gestione delle commesse, per contribuire alla realizzazione dei progetti in linea con la tempistica pianificata. Il dispacciamento incrementerà le capacità algoritmiche dei suoi sistemi, inclusi sviluppi in intelligenza artificiale per potenziare la capacità di trasmissione. L’asset management, di fronte all’incremento di complessità previsto per la gestione della rete, continuerà ad avvalersi di tecnologie digitali quali Digital Twin, Internet of Things (IoT) e strumenti predittivi. In ultimo, la digitalizzazione coinvolgerà anche i processi di gestione delle risorse umane.Il Piano introdurrà nuovi strumenti e soluzioni digitali con un forte impegno ad aumentarne il tasso di adozione e di utilizzo, in linea con l’obiettivo di una trasformazione, anche culturale, dei modelli di lavoro e di un aumento dell’efficienza e dell’efficacia nei processi decisionali. LEGGI TUTTO

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    Terna, utile 2023 sale a 885,4 milioni di euro. Dividendo totale di 33,96 centesimi

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 3.186,7 milioni di euro, registrano un aumento di 222,2 milioni di euro (+7,5%) rispetto al 2022. Tale risultato è dovuto prevalentemente alla crescita delle Attività Regolate, ascrivibile principalmente all’incremento della base asset regolata (RAB) del periodo, al netto dell’effetto volume e ai maggiori meccanismi incentivanti output-based. L’EBITDA si attesta a 2.168,6 milioni di euro, in crescita di 109,4 milioni di euro rispetto al 2022 (+5,3%), per un miglior risultato delle Attività Regolate. L’utile netto di Gruppo è pari a 885,4 milioni di euro, in crescita di 28,4 milioni di euro (+3,3%) rispetto agli 857,0 milioni di euro del 2022.Gli investimenti complessivi effettuati dal Gruppo Terna nell’esercizio sono stati pari a 2.290,0 milioni di euro, in forte crescita (+30,4%) rispetto ai 1.756,8 milioni di euro del 2022.Per finanziare la significativa crescita degli investimenti a sostegno dello sviluppo di Terna e di un sistema elettrico sempre più efficiente che garantisca la sicurezza energetica del Paese, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 si è attestato a 10.494,3 milioni di euro, rispetto agli 8.576,3 milioni di euro a fine 2022.Per il 2024 è previsto che Terna possa conseguire ricavi per 3,55 miliardi di euro, un EBITDA pari a 2,42 miliardi di euro e un EPS pari a 0,49 euro. Con specifico riferimento al Piano Investimenti, il Gruppo ha un target 2024 pari a circa 2,6 miliardi di euro. Tali obiettivi saranno perseguiti mantenendo l’impegno alla massimizzazione della generazione di cassa necessaria ad assicurare una sana ed equilibrata struttura finanziaria, si legge nella nota sui conti.Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea degli azionisti l’approvazione di un dividendo complessivo per l’esercizio 2023 di 682.593.283,20 euro pari a 33,96 centesimi di euro per azione (+8% rispetto al 2022) e la distribuzione – al netto dell’acconto sul dividendo ordinario relativo all’esercizio 2023 pari a 11,46 centesimi di euro per azione già posto in pagamento dal 22 novembre 2023 – dei rimanenti 22,50 centesimi di euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, da mettere in pagamento dal 26 giugno 2024 con data stacco 24 giugno 2024 della cedola n. 40 (record date 25 giugno 2024). LEGGI TUTTO