Marzo 2024

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    Intelligenza artificiale, Ferri (EY): “Ricerca fattore chiave di successo per trasformazione aziende”

    (Teleborsa) – “L’economia dei dati è un’occasione irripetibile: oggi rappresenta il 3,2 % del PIL italiano, ma mettendo al centro l’IA può passare al 5,9% entro il 2030. Questo a condizione di creare coerenza tra l’opportunità tecnologica e il tessuto imprenditoriale e industriale del Paese”. È quanto ha dichiarato Donato Ferri, EY Europe West Consulting Managing Partner, intervenendo all’evento “L’Intelligenza Artificiale per l’Italia”, promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri e AgID – Agenzia per l’Italia Digitale.”Ecco, quindi, – ha proseguito Ferri – perché la ricerca è il fattore chiave oggi e domani: i fondi del PNRR e quelli aggiuntivi che l’attuale governo metterà in campo rappresentano un patrimonio di opportunità che dobbiamo valorizzare, raccordando il filone della ricerca pubblica con quello della ricerca privata, sia sulla parte di intelligenza artificiale sia sulla parte di supercalcolo. Questi investimenti ci consentiranno di accelerare la trasformazione delle grandi imprese ma anche delle piccole e medie, a partire da un quadro regolatorio chiaro e coerente con l’attenzione che in Italia dedichiamo agli aspetti di privacy, di tutela dei diritti intellettuali ed etici. A cornice di tutto, abbiamo la responsabilità di ragionare nel lungo termine su quelli che saranno gli impatti occupazionali, le necessità di creare nuove competenze e di reskilling di quelle esistenti”. LEGGI TUTTO

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    Poco mossa la Borsa americana dopo CPI superiore alle attese

    (Teleborsa) – È poco mossa Wall Street, con gli investitori che digeriscono una lettura dell’inflazione statunitense leggermente più calda del previsto. L’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 3,2% a febbraio 2024, più rapidamente delle stime secondo cui sarebbe rimasto al ritmo del 3,1% registrato a gennaio, mentre il dato core, che esclude le voci volatili come cibo e carburante, è sceso al 3,8% dal 3,9%, ma è risultato al di sopra delle proiezioni del 3,7%.”L’inflazione statunitense ha mostrato che la sorpresa positiva di gennaio non era un’anomalia, ma gli investitori sono probabilmente meno preoccupati dei numeri dell’inflazione reale e sono più concentrati sulla possibilità che questo cambi le aspettative di un taglio dei tassi della Fed a giugno – ha commentato Bret Kenwell, US investment analyst di eToro – Ricordiamo che i mercati desiderano la certezza. Quindi, a prescindere dal fatto che i dati sull’inflazione siano ideali, gli investitori vogliono sapere se possono contare su ciò che ci si aspetta, e in questo momento si tratta di un taglio dei tassi a giugno”.Secondo il FedWatch Tool del CME, gli operatori vedono una probabilità del 66% per un taglio di almeno 25 punti base a giungo, in leggera diminuzione rispetto al 72% di una settimana fa.Sul fronte dei risultati societari, Oracle ha segnalato un aumento della domanda dei suoi servizi di cloud computing sulla scia del boom dell’IA generativa, mentre Kohl’s prevede che le vendite nette dell’esercizio in corso si muoveranno in un range da un calo dell’1% a un aumento dell’1%.Guardando ai principali indici, il Dow Jones che si ferma a 38.746 punti; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità l’S&P-500, che continua la giornata a 5.123 punti. Senza direzione il Nasdaq 100 (+0,09%); in moderato rialzo l’S&P 100 (+0,22%). LEGGI TUTTO

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    Campbell Soup ha completato l’acquisizione di Sovos Brands

    (Teleborsa) – Campbell Soup, storica azienda conserviera statunitense famosa per le sue zuppe, ha completato l’acquisizione di Sovos Brands per 23 dollari per azione in una transazione interamente in contanti, che rappresenta un valore aziendale totale di circa 2,7 miliardi di dollari.”Questa importante pietra miliare nella storia di Campbell aggiunge alla nostra azienda diversi marchi premium leader di mercato e su larga scala – ha affermato il CEO Mark Clouse – Accelera la strategia di successo di Campbell e fornisce una sostanziale pista per una crescita redditizia e sostenuta. Una divisione potenziata di pasti e bevande, abbinata alla nostra divisione differenziata di snack, crea un portafoglio vantaggioso che rende Campbell uno dei nomi di valore a grande capitalizzazione più affidabili e orientati alla crescita nel settore alimentare”.Il portafoglio dei marchi Sovos è costituito da una varietà di prodotti premium tra cui sughi per pasta, pasta secca, zuppe, antipasti surgelati, pizza surgelata e yogurt con i marchi Rao’s, Michael Angelo’s e noosa. Sovos Brands ha recentemente registrato vendite nette per 1 miliardi di dollari per l’anno terminato il 30 dicembre 2023, con un aumento organico delle vendite nette del 25% anno su anno. Le vendite nette organiche di Rao sono aumentate del 37%, generando 775 milioni di dollari di entrate annuali mentre continuava la sua marcia verso il diventare un marchio da 1 miliardo di dollari.(Foto: Kelly Common on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Borse europee toniche, focus sull’inflazione

    (Teleborsa) – Bilancio positivo per i mercati finanziari del Vecchio Continente. Gli acquisti diffusi interessano anche il FTSE MIB, che si muove sulla stessa onda rialzista degli altri listini di Eurolandia. È arrivata una lettura leggermente più elevata delle attese dal report sull’inflazione degli Stati Uniti nel mese di febbraio 2024, con la crescita su base annua al 3,2% (+3,1% il consensus) e l’indice core al +3,8% (vs +3,7% stimato dagli analisti). Il mercato si attende che la Fed mantenga i tassi di interesse stabili per la quinta riunione consecutiva alla prossima riunione del 19-20 marzo.Sempre sul fronte macroeconomico, in Germania la lettura finale dell’inflazione di febbraio ha confermato le variazioni emerse in sede preliminare (+2,5% su anno).L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,093. Lieve calo dell’oro, che scende a 2.173,8 dollari l’oncia. Seduta in frazionale ribasso per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che lascia, per ora, sul parterre lo 0,28%.Lieve calo dello spread, che scende a +132 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,59%.Tra le principali Borse europee si muove in modesto rialzo Francoforte, evidenziando un incremento dello 0,41%, ben impostata Londra, che mostra un incremento dell’1,12%, e sostanzialmente invariato Parigi, che riporta un moderato +0,13%.Il listino milanese mostra un timido guadagno, con il FTSE MIB che sta mettendo a segno un +0,59%; sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 35.638 punti. In frazionale progresso il FTSE Italia Mid Cap (+0,46%); come pure, poco sopra la parità il FTSE Italia Star (+0,4%).Tra i best performers di Milano, in evidenza Banca MPS (+3,33%), BPER (+2,83%), Saipem (+2,40%) e Amplifon (+2,15%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Iveco, che ottiene -1,65%. Seduta negativa per Unipol, che mostra una perdita dell’1,65%. Discesa modesta per Interpump, che cede un piccolo -0,73%. Pensosa Fineco, con un calo frazionale dello 0,53%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, GVS (+4,48%), Seco (+3,86%), Cementir (+2,07%) e Ferretti (+1,94%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Juventus, che prosegue le contrattazioni a -5,03%. Sotto pressione Philogen, che accusa un calo del 2,25%. Scivola Sesa, con un netto svantaggio dell’1,69%. Tentenna Carel Industries, con un modesto ribasso dell’1,40%. LEGGI TUTTO

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    De’ Longhi, utile 2023 sale a 250 milioni. Dividendo di 0,67 euro

    (Teleborsa) – De’ Longhi, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nel settore del piccolo elettrodomestico dedicato al mondo del caffè, della cucina, della climatizzazione e della cura della casa, ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 3.075,9 milioni di euro, in flessione rispetto all’anno precedente (-2,6%). La componente valutaria ha sottratto nei dodici mesi circa 2,4 punti percentuali di crescita, a causa principalmente degli impatti derivanti dalla svalutazione di alcune valute (tra le principali si segnalano dollaro americano, Yen, dollaro australiano).L’EBITDA adjusted è stato pari a 444,2 milioni, ovvero il 14,4% dei ricavi, in miglioramento rispetto all’11,5% dell’anno precedente. Il costante incremento della profittabilità realizzato nell’arco dell’anno è stato anche favorito da una parziale riduzione degli investimenti in media e comunicazione (A&P) (in calo al 12,8% sulle vendite rispetto al 13,5% sulle vendite del 2022), grazie ad una rafforzata efficacia di spesa e un più mirato impiego degli asset e dei canali.L’utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a 250,4 milioni, in crescita del 41,1%. Gli oneri finanziari si sono attestati a 2,3 milioni, rispetto ai 25,3 milioni del 2022, grazie ad un’attenta politica di investimento della liquidità e ad una efficace gestione valutaria.”Nel corso del 2023, il Gruppo ha dimostrato, ancora una volta, di saper cogliere le opportunità di mercato, conseguendo nella seconda parte dell’anno una crescita organica ad un tasso high single digit, sostenuta dalla continua espansione della categoria delle macchine da caffè e dal ritorno alla crescita del comparto della nutrition e preparazione dei cibi – ha commentato l’AD Fabio de’ Longhi – Nell’anno è stato inoltre realizzato un significativo miglioramento della marginalità, mediante un rigoroso controllo dei costi ed un’attenta strategia sugli investimenti, che hanno permesso di recuperare rapidamente la flessione del 2022″.Il Gruppo ha chiuso l’esercizio 2023 con una Posizione Finanziaria Netta attiva per 662,6 milioni, in aumento di 363,8 milioni nei 12 mesi a seguito di una significativa generazione di cassa realizzata nel quarto trimestre. La spesa per investimenti nei dodici mesi ha assorbito € 132,3 milioni, in netto calo rispetto ai 156,2 milioni dello scorso anno.Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti (che si terrà in data 19 aprile 2024) un dividendo di 0,67 euro per azione, pagabile a partire dal 22 maggio 2024, con stacco della cedola n. 24 il 20 maggio e con la c.d. record date al 21 maggio, pari ad un pay-out ratio del 40% dell’utile netto consolidato di Gruppo.”Il miglioramento delle dinamiche di crescita e profittabilità ottenute dal Gruppo negli ultimi trimestri, ci portano a stimare per il 2024 una crescita dei ricavi, comprensiva dell’allargamento del perimetro con la business combination tra La Marzocco ed Eversys, nell’intervallo 9%-11% – ha detto l’AD – A livello di marginalità, ci attendiamo un miglioramento che possa guidare ad un adjusted EBITDA nell’intorno di € 500-530 milioni per il nuovo perimetro”.(Foto: Tyler Nix su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, inflazione sopra le attese a febbraio: +3,2% su anno

    (Teleborsa) – Risulta superiore alle attese l’inflazione negli Stati Uniti nel mese di febbraio 2024. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un +0,4% su base mensile, contro la variazione del +0,3% registrata il mese precedente e il +0,4% atteso dagli analisti.L’indice relativo agli alloggi è aumentato a febbraio, così come l’indice della benzina. Insieme, questi due indici hanno contribuito per oltre il 60% all’aumento mensile dell’indice per tutte le voci. L’indice energetico è cresciuto del 2,3% nel corso del mese, poiché tutti gli indici che lo compongono sono aumentati. L’indice alimentare è rimasto invariato a febbraio, così come l’indice del cibo in casa. L’indice relativo al cibo fuori casa è aumentato dello 0,1% nel corso del mese.Su base annua, la crescita dell’inflazione è stata del 3,2% (+3,1% il consensus), dopo aver riportato una espansione del 3,1% a gennaio.Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla Fed, ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile, (+0,3% stimato dal mercato) contro il +0,4% del mese precedente. La variazione tendenziale si attesta al +3,8%, dopo il +3,9% di gennaio e più del 3,7% stimato dagli analisti.L’indice energetico è diminuito dell’1,9% nei 12 mesi terminati a febbraio, mentre l’indice alimentare è aumentato del 2,2% nell’ultimo anno. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, al via programma internazionale assunzione giovani

    (Teleborsa) – IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo lancia “I’M IN Graduate Program”: 10 giovani neolaureate e neolaureati saranno assunti nella Divisione e accederanno a un percorso di formazione intensiva dalla durata di 18 mesi. Dopo una selezione in più fasi, le persone verranno inserite, con contratto a tempo indeterminato, nelle sedi di Londra o Milano, come Analyst nei team di Global Markets o Advisory & ESG e avranno la possibilità di intraprendere un programma di crescita personalizzato, stimolante e dinamico che liporterà a lavorare con rotazioni internazionali e inter-funzionali.In linea con le iniziative del Gruppo Intesa Sanpaolo, la Divisione IMI CIB – fa sapere Intesa Sanpaolo in una nota – avvia così un percorso che seleziona i migliori talenti per inserirli in un circuito di esperienze in Italia e all’estero per costruire la leadership della banca del futuro.Tra i requisiti richiesti ai candidati: una laurea magistrale in discipline economico-finanziarie, statistiche e quantitative, un’ottima conoscenza della lingua inglese, nonché la disponibilità alla mobilità internazionale. La conoscenza di una seconda lingua è considerata un ulteriore plus così come pregresse esperienze lavorative o stage.Le candidature potranno essere presentate fino al 3 aprile 2024 attraverso la sezione Careers del sitoIntesa Sanpaolo.”I’M IN Graduate Program è un percorso di formazione pensato per attrarre nuovi talenti determinati a costruire il loro futuro lavorativo nelle aree di elevata specializzazione della Divisione IMI Corporate & Investment Banking. Il programma è un’ulteriore conferma del nostro impegno per l’orientamento professionale dei giovani attraverso iniziative strategiche che ci permettano di far conoscere, in particolare ai neolaureati, la ricchezza delle nostre professioni, le competenze e i valori che ci contraddistinguono” ha dichiarato Mauro Micillo, Chief della Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo.L’iniziativa, in linea con il Piano d’Impresa del Gruppo Intesa Sanpaolo 2022-2025, rientra nel più ampio impegno della Divisione nei confronti dei giovani, siano essi già all’interno dell’organizzazione, sia non ancora inseriti nel mondo del lavoro. Ne è conferma, ad esempio, il recente avvio della seconda edizione del programma biennale Next Generation Executive Program della Divisione IMI CIB in collaborazione con SDA Bocconi e l’iniziativa “La Finanza e le buone storie”, un ciclo di incontri, in collaborazione con Guido Maria Brera, autore del best seller Diavoli, per avvicinare gli studenti dei principali atenei italiani ai meccanismi che regolano i mercati finanziarimoderni. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, remunerazione AD Orcel a 9,95 milioni di euro. Bonus top manager +12%

    (Teleborsa) – Il valore totale del bonus pool per i Group Material Risk Takers di UniCredit, ovvero i dipendenti che hanno un impatto significativo sul profilo di rischio dell’istituto, è di circa 128 milioni nel 2023 (leggermente inferiore rispetto al 2022, data la riduzione della popolazione GMRT da 935 ad 827 risorse), con un bonus medio pro-capite di 155 mila euro, in aumento del +12% rispetto al 2022, coerentemente con la performance positiva sia a livello di Gruppo che a livello di Divisioni. È quanto emerge dalla Relazione sulla Politica di Gruppo in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, pubblicata in vista della prossima assemblea.”Il 2023 è stato il miglior anno di UniCredit di sempre, a coronamento di tre anni di successi e risultati da record, sprigionati in 12 trimestri consecutivi di crescita redditizia sostenibile e di qualità in tutte le regioni, con rendimenti di alto livello per i nostri azionisti – ha scritto Jeffrey Hedberg, Presidente del Comitato Remunerazione – Sotto la guida di Andrea Orcel, UniCredit ha realizzato risultati nel presente, trasformando al contempo la nostra Banca e preparandola per il futuro, con l’obiettivo di raggiungere nuovi traguardi per difendere e far leva sulla leadership raggiunta”.”Il framework di remunerazione di UniCredit è parte di questa strategia, progettato per essere “fit for purpose and fit for future”, adatto allo scopo e al futuro, e continuerà a sostenere l’ambizioso percorso di trasformazione della Banca, dando nuovo stimolo a superare gli obiettivi, continuando ad allineare pienamente gli interessi del management e degli azionisti per la creazione di valore a lungo termine della Banca”, ha aggiunto.La remunerazione totale effettiva dell’Amministratore Delegato Andrea Orcel per il 2023 è di 9.957.000 euro e comprende 3.250.000 euro di remunerazione fissa, 207.000 euro di other fixed/altre componenti fisse a e 6.500.000 euro di remunerazione variabile effettiva assegnata nel 2023.”Abbiamo trasformato UniCredit da Banca lenta e macchinosa a vero e proprio leader e ora vogliamo passare da leader a campioni e nel corso del nostro cammino continueremo a difendere e a far leva sulla leadership raggiunta – si legge nel documento – In questo contesto positivo, sia il management che il CdA sono al lavoro per rivedere l’approccio complessivo alla retribuzione. L’obiettivo è quello di realizzare una politica che incentivi efficacemente i comportamenti più corretti e il raggiungimento dei risultati in modo sostenibile. La meritocrazia e la remunerazione della performance sono al centro di questa revisione, in quanto riteniamo che siano essenziali per attrarre e fidelizzare efficacemente i migliori talenti sul mercato”. LEGGI TUTTO