3 Giugno 2024

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    ILBE, passa di mano il 24% del capitale sociale

    (Teleborsa) – Iervolino & Lady Bacardi Entertainment (ILBE), gruppo di produzione cinematografica globale quotato su Euronext Growth Milan ed Euronext Growth Paris, ha reso noto che MB Media S.A. (controllata da Monika Bacardi, che a marzo ha lasciato il CdA) ha venduto 8.625.000 azioni ordinarie a Sport Finance S.A..Di conseguenza, IA Media S.A. (società che fa rifermento al produttore cinematografico e imprenditore Andrea Iervolino) rimane il principale azionista con il 30,66% del capitale (56,99% dei diritti di voto), seguito ora da Sport Finance S.A. con il 24,00% del capitale (14,89% dei diritti di voto) e da MB Media S.A con il 22,19% del capitale (13,77% dei diritti di voto). Il mercato continua ad avere in mano il 23,16% del capitale sociale (14,36% dei diritti di voto). LEGGI TUTTO

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    Bertolotti, Alberto Patrizi nominato Chief Operation Officer della linea Industries

    (Teleborsa) – Bertolotti, società quotata su EGM PRO e specializzata nella realizzazione di sistemi avanzati per il material handling e la manutenzione ferroviaria, ha comunicato che Alberto Patrizi ricopre a partire da oggi l’incarico di Chief Operation Officer della linea di Business Bertolotti Industries come responsabile dei team Commerciale, Ufficio Tecnico, Produzione, Montaggi Esterni, Manutenzione post Vendita.Patrizi, con diversi anni di esperienza internazionale in Regno Unito, Francia e Italia per conto di Thales Alenia Space, ha ricoperto importanti incarichi, spaziando dalla supply chain al project management al program management.”Auguro buon lavoro all’Ingegner Patrizi, la cui professionalità e competenza hanno caratterizzato una brillante carriera internazionale – ha commentato il CEO Luca Barneschi – Il suo contributo costituirà un ulteriore punto di forza per migliorare – nel segno dell’efficienza e della sostenibilità – il percorso di crescita del gruppo, sia in termini qualitativi che quantitativi”.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    BP, S&P taglia outlook per riduzione lenta del debito

    (Teleborsa) – S&P Global ha rivisto al ribasso l’outlook su BP, colosso energetico britannico, citando una riduzione del debito più lenta del previsto. In particolare, l’outlook è passato da “positivo” a “stabile”, con il rating confermato ad “A-“.”È meno probabile che la strategia aggiornata di allocazione della liquidità di BP dia luogo a un’ulteriore riduzione significativa del debito”, si legge in una nota. Il debito netto di BP è salito a 24 miliardi di dollari nel primo trimestre dell’anno, rispetto ai 21,2 miliardi di dollari dell’anno precedente.Inoltre, lo shareholder return ratio “non faciliterebbe una riduzione significativa del debito, come ci aspettavamo in precedenza, anche nelle attuali condizioni di mercato favorevoli”.(Foto: Alexandr Blinov / Dreamstime) LEGGI TUTTO

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    Banche, Scope: M&A transfrontaliero è difficile, spazio per operazioni interne

    (Teleborsa) – Dopo diversi trimestri poco brillanti, i primi cinque mesi del 2024 hanno visto un aumento degli annunci di M&A da parte di grandi banche, riaccendendo la speculazione secondo cui una nuova ondata di consolidamento potrebbe essere imminente per le banche europee. Nonostante questa rinnovata attività, le ragioni per le mega fusioni transfrontaliere rimangono deboli, ma esiste un significativo potenziale di consolidamento nazionale in Italia, Spagna, Germania e Regno Unito. Lo afferma Scope Ratings in un report sul tema.”Gli aspetti economici delle fusioni e acquisizioni bancarie internazionali continuano a essere impegnativi. Le sinergie di costo sono molto più limitate data la mancanza di reti di distribuzione sovrapposte, e il potenziale di barriere normative limita il finanziamento delle sinergie di costo”, ha affermato Marco Troiano, head of financial institutions presso Scope – Inoltre, l’Unione bancaria europea rimane incompleta, il che limita la fungibilità del capitale e della liquidità a livello transfrontaliero”.Troiano ritiene, tuttavia, che ci sia ancora spazio per il consolidamento interno: “Le operazioni nazionali hanno un maggiore potenziale di creazione di valore grazie alle sinergie di costo sia nella distribuzione fisica che nella sovrapposizione di funzioni centralizzate. Sinergie di ricavi sono realizzabili anche in quanto gli accordi nazionali comportano un miglioramento del potere di mercato e di determinazione dei prezzi oltre alle opportunità di cross-selling, mentre le sinergie di finanziamento non sono ostacolate da barriere giurisdizionali”.Secondo Scope, il mercato francese è già in uno stato avanzato di consolidamento, con sei grandi gruppi bancari che dominano il mercato retail. Qualsiasi accordo tra loro è improbabile dati i complessi accordi di governance, quindi le banche francesi hanno cercato opportunità di crescita al di fuori della Francia e sono tra le più diversificate nell’Europa continentale. La loro recente attività indica accordi ben ponderati nei mercati in cui sono già presenti, come l’Italia, piuttosto che ingressi aggressivi in ??nuovi mercati.Il settore bancario del Regno Unito è moderatamente concentrato ma non al punto da escludere un ulteriore consolidamento. “Gli accordi nazionali aggiuntivi sono ancora possibili per le prime cinque banche se presentano forti motivazioni industriali e finanziarie”, ha affermato Troiano, evidenziando anche lo spazio occupato da challenger bank e fintech.In Spagna, l’offerta di BBVA per il Banco de Sabadell testimonia l’attrattiva del mercato spagnolo, che con la sua struttura consolidata, la base di clienti in gran parte al dettaglio e la forte performance economica del paese, offre potenziale per rendimenti elevati e sostenibili. Al di là di BBVA-Sabadell, lo spazio per ulteriori accordi di trasformazione è limitato, poiché il settore è in bilico, con le mega banche da un lato (Santander, BBVA, CaixaBank) e le istituzioni regionali dall’altro.”Ma non escludiamo un ulteriore consolidamento tra le ex casse di risparmio regionali, poiché faticano a eguagliare le offerte di servizi digitali dei concorrenti più grandi – ha affermato Troiano – Allo stesso tempo, l’importanza delle casse di risparmio regionali rimane una caratteristica duratura del settore. Con il recente aumento dei margini e della redditività, non vi è alcuna pressione immediata al consolidamento”.Il settore italiano è analogamente messo a dura prova, con Intesa Sanpaolo e UniCredit che dominano il mercato. “Tuttavia qui vediamo un maggiore spazio di consolidamento, soprattutto tra i gruppi di medie dimensioni, e questo potrebbe portare alla nascita di un terzo grande gruppo”, ha detto Troiano. “Il settore bancario italiano rimane uno dei più frammentati in Europa”, ha sottolineato.Il sistema bancario tedesco a tre pilastri offre un potenziale di M&A molto specifico per i rispettivi settori. Nel settore privato, la speculazione su fusioni e acquisizioni si concentra su Deutsche Bank e Commerzbank o su una possibile transazione che coinvolga entrambe. Una transazione è stata respinta nel 2019, poiché i rischi di esecuzione per tutte le grandi fusioni bancarie rimangono significativi. Tuttavia, Scope ritiene che una transazione sul mercato sia ancora l’opzione più sicura rispetto a una transazione transfrontaliera più rischiosa. LEGGI TUTTO

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    Moody’s conferma rating Baa1 di Enel ed Endesa, outlook migliora a stabile

    (Teleborsa) – Moody’s ha confermato il long-term issuer rating “Baa1” di Enel, colosso energetico italiano. Contestualmente, ha confermato il “Baa1” anche per la controllata spagnola Endesa. L’outlook è stato modificato da “negativo” a “stabile” per entrambe le società.L’azione di rating odierna riflette l’aspettativa di Moody’s secondo cui il profilo finanziario di Enel continuerà a migliorare rispetto a quello osservato nel 2023, come evidenziato dal Funds From Operations (FFO)/indebitamento netto pari al 20,1% alla fine dell’anno, e che Enel manterrà un profilo finanziario nel medio termine ad un livello commisurato all’attuale rating Baa1.Questo miglioramento del profilo finanziario riflette la prevista finalizzazione del programma di dismissione annunciato entro la fine del 2024, sostenuto dal modello di business diversificato di Enel, dalla crescente attenzione agli investimenti sulle attività regolate e dalla riduzione delle spese in conto capitale attraverso la vendita di partecipazioni in progetti nuovi e/o esistenti.Enel ha registrato una solida performance finanziaria nel primo trimestre del 2024, evidenziata da un aumento del 12% dell’EBITDA, rispecchiando la tendenza osservata nel 2023. Negli ultimi 18 mesi, la solida performance è stata trainata da un aumento della regulated asset base (RAB) e capacità rinnovabile aggiuntiva. A ciò si è aggiunta una graduale normalizzazione favorevole delle condizioni operative per quanto riguarda l’hydrology e i prezzi dell’energia, completata da un’indicizzazione positiva all’inflazione dei ricavi della rete italiana e da una maggiore redditività nel settore retail.Contestualmente, Enel ha annunciato il perfezionamento della vendita dei propri asset di generazione in Perù, per un corrispettivo complessivo di 1,2 miliardi di euro. Ancora più importante, Enel ha confermato le aspettative del gruppo secondo cui la cessione delle proprie attività di distribuzione e fornitura in Perù, firmata nell’aprile 2022, si concluderà entro giugno 2024, riducendo il debito netto di ulteriori 3,1 miliardi di euro. Inoltre, nel marzo 2024, Enel ha annunciato la firma di accordi per la cessione del 90% delle proprie attività di distribuzione di energia elettrica in alcuni comuni della Lombardia e del 49% del capitale di Enel Libra Flexsys, impegnata principalmente nello stoccaggio di energia, per un corrispettivo complessivo di 2,3 miliardi di euro. Il gruppo prevede di chiudere entrambe le transazioni entro la fine del 2024. Di conseguenza, Moody’s prevede che Enel ridurrà sostanzialmente il proprio debito netto da 60,1 miliardi di euro e lo manterrà sostanzialmente a questi livelli più bassi negli anni successivi. LEGGI TUTTO

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    NYSE, risolto l’inconveniente tecnico. Interessati 49 titoli

    (Teleborsa) – Il New York Stock Exchange (NYSE) ha dichiarato che il problema tecnico che ha portato a sospensioni e drammatici ribassi su alcuni titoli nella seduta odierna è stato risolto.La Consolidated Tape Association, l’organizzazione utilizzata dalle principali Borse per fornire congiuntamente quotazioni azionarie in tempo reale, ha detto che, tra le 9:30 e le 10:27 ora locale, ha riscontrato un problema con le fasce di prezzo Limit Up/Limit Down che potrebbe essere correlato a una nuova versione del software. Per risolvere il problema, CTA ha eseguito il failover sul data center secondario, che funziona con la versione precedente del software. Sono stati 49 tickers a essere interessati dalle pause di negoziazione tra le 9:30 e le 10:27, in quanto sono stati influenzati da fasce di prezzo errate a causa di questa versione del software.Tra i titoli che hanno registrato problemi ci sono Berkshire Hathaway (che ha mostrato un calo del 99%), Chipotle Mexican Grill, Bank of Montreal, Barrick Gold e Nuscale Power. LEGGI TUTTO

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    Banca Patrimoni Sella acquista Banca Galileo e si rafforza nel private banking

    (Teleborsa) – Banca Patrimoni Sella & C., società del gruppo Sella specializzata nella gestione ed amministrazione dei patrimoni della clientela privata e istituzionale, ha sottoscritto un accordo finalizzato alla fusione per incorporazione di Banca Galileo, istituto di credito che offre alla clientela Private e Corporate servizi bancari tradizionali e consulenza specialistica. L’operazione, di cui non sono stati divulgati i dettagli finanziari, è stata approvata dai consigli di amministrazione delle due banche. Il closing è previsto all’inizio del 2025, a seguito dell’autorizzazione da parte di Banca d’Italia e dell’approvazione della fusione da parte delle assemblee delle due società.Attiva da 20 anni, Banca Galileo ha una presenza territoriale distribuita su quattro sedi – Milano, Bergamo, Mantova e Borgomanero (Novara) – e un ufficio a Pistoia. La raccolta globale ammonta a circa 1 miliardo di euro, mentre gli impieghi verso la clientela sono pari a circa 130 milioni di euro.”Siamo entusiasti di avere raggiunto un accordo con Banca Galileo, poiché rappresenta una straordinaria opportunità di crescita sul territorio per entrambe e di miglioramento continuo della qualità e della varietà dei servizi offerti ai nostri clienti – ha commentato Federico Sella, AD di Banca Patrimoni Sella & C. – Questa operazione ci consentirà di unire le nostre forze proseguendo nel percorso di aggregazione di nuovi partner”.”Questa operazione consente a Banca Galileo di dare continuità all’attività intrapresa, in linea con gli obiettivi originari, unendosi a una realtà di dimensioni e scala maggiori come Banca Patrimoni Sella & C. che possiede una visione e una cultura aziendale perfettamente allineate con il nostro progetto iniziale”, ha affermato Ezio Ronzoni, AD di Banca Galileo. LEGGI TUTTO