Luglio 2024

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    Eligo, società di revisione RSM dichiara impossibilità di esprimere giudizio su bilancio

    (Teleborsa) – La società di revisione RSM ha dichiarato l’impossibilità di esprimere un giudizio sul bilancio 2023 di Eligo, Fashion Tech Company quotata su Euronext Growth Milan – Segmento Professionale, in quanto ritiene di non aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il proprio giudizio.I revisori affermano che l’indebitamento finanziario netto complessivo della società risulta negativo per 810 migliaia di euro, contrariamente a quanto indicato in relazione sulla gestione per un valore negativo di 645 migliaia; inoltre, l’indebitamento complessivo al 31 dicembre 2023 risulta pari a 1.857 migliaia di euro ed è costituito, principalmente, da debiti verso fornitori per 1.073 migliaia, da debitiverso banche per 582 migliaia, da debiti verso altri finanziatori per 117 migliaia e da debiti verso erario ed istituti previdenziali per 32 migliaia.RSM scrive anche che non sono state fornite evidenze e descritte in nota integrativa le azioni che gli amministratori intendono intraprendere a sostegno della continuità aziendale, né è stato fornito un piano che evidenzi gli impatti delle stesse sulla situazione economico-finanziari e patrimoniale futura della società, avendo disatteso il plano approvato nell’esercizio precedente, mostrando l’evoluzione prevedibile della gestione e la capacità della società di recuperare gli attivi e di far fronte al debiti scaduti e alle obbligazioni in essere, iscritti nel bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2023.Inoltre, la società di revisione non ha ricevuto la risposta dei legali alla richiesta di informazioni inviata e non è stata in grado di acquisire elementi probativi sufficienti e appropriati a supporto della valutazione di un contenzioso passivo con un fornitore in cui è stata coinvolta la società. Considerando quanto riportato in precedenza, la perdita dell’esercizio 2023 sarebbe stata pari a 3.741 migliaia di euro e il patrimonio netto negativo per 484 migliaia di euro. LEGGI TUTTO

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    Ferrari lancia nuovi servizi di garanzia estesa per vetture ibride

    (Teleborsa) – Ferrari ha lanciato due nuovi servizi di garanzia estesa dedicati ai possessori di vetture ibride plug-in (PHEV) della Casa di Maranello, vale a dire SF90 Stradale, SF90 Spider, SF90 XX Stradale, SF90 XX Spider, 296 GTB e 296 GTS.I due programmi, chiamati Warranty Extension Hybrid e Power Hybrid, puntano a “conservare inalterate nel tempo le performance e l’eccellenza di queste Ferrari supersportive”, si legge in una nota. I servizi, acquistabili in pacchetti rinnovabili da due a quattro anni, sono attivabili presso ogni concessionario della rete Ferrari ufficiale, indipendentemente dall’anno di produzione della vettura.Il proprietario di una vettura PHEV del Cavallino Rampante, che già gode di una garanzia di fabbrica pari a cinque anni sulla componente ibrida della vettura, può decidere di avvalersi del nuovo Warranty Extension Hybrid per mantenere attiva la garanzia di fabbrica sull’intera vettura; nel caso in cui decida di proseguire fino all’ottavo anno, si vedrà sostituire il pacco batteria ad alto voltaggio (HVB) senza costi aggiuntivi.Il nuovo Power Hybrid consente invece di estendere la garanzia sulle componenti principali del powertrain, comprese quelle ibride, dall’ottavo al sedicesimo anno di vita delle Ferrari PHEV. Anche questo programma prevede la sostituzione senza costi aggiuntivi del pacco batteria ibrido (HVB) al compimento del sedicesimo anno di vita della vettura.Entrambi i programmi garantiscono ai clienti che, in caso di futuri sviluppi tecnologici delle batterie, il HVB sostitutivo sarà un componente all’avanguardia che consentirà di mantenere intatte le prestazioni della vettura. LEGGI TUTTO

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    BlackRock lancia ETF azionario con copertura del 100% dal rischio di ribasso

    (Teleborsa) – BlackRock, il più grande asset manager al mondo, ha ampliato la sua piattaforma ETF attiva con una serie di ETF buffer che mirano a fornire agli investitori un’esposizione al potenziale di crescita azionaria cercando al contempo di massimizzare la protezione dai ribassi. Il primo della serie, l’ETF iShares Large Cap Max Buffer Jun (Cboe: MAXJ), è stato lanciato oggi, rendendolo l’ETF max buffer più conveniente che mira a una protezione dai ribassi fino al 100% sul mercato.Utilizzando una combinazione di opzioni, gli ETF iShares Large Cap Max Buffer cercano di replicare il rendimento del prezzo delle azioni dell’ETF sottostante, l’ETF iShares Core S&P 500, fino a un certo upside cap, cercando al contempo fornire un buffer fino al 100% contro le perdite per ciascun periodo di copertura applicabile.”Con livelli record di liquidità in disparte, molti investitori sono alla ricerca di strumenti che li aiutino a superare la volatilità del mercato prima di rientrare nel mercato – ha affermato Rachel Aguirre, Head of U.S. iShares Product presso BlackRock – Gli ETF iShares Max Buffer semplificano l’accesso alle tradizionali strategie di gestione del rischio istituzionale nella comodità del wrapper ETF, fornendo agli investitori strumenti di portafoglio resilienti per aiutarli a rimanere investiti in qualsiasi ciclo di mercato”. LEGGI TUTTO

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    Franchetti, ok da assemblea a potenziamento voto plurimo e AuCap da 10 milioni

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Franchetti, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella manutenzione di reti infrastrutturali, ha approvato a maggioranza dei soci presenti (con il 98,000% dei diritti di voto presenti in assemblea pari al 93,547% dei diritti di voto complessivi) la proposta di incremento del numero di voti attribuiti alle azioni a voto plurimo emesse dalla società da 3 a 10 voti.Via libera anche all’attribuzione della delega al Consiglio di Amministrazione ad aumentare il capitale sociale a pagamento, anche con esclusione del diritto di opzione per un importo massimo di complessivi 10 milioni di euro, comprensivi dell’eventuale sovrapprezzo.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    Airbus: accordo con Spirit AeroSystems

    (Teleborsa) – Airbus SE ha firmato un accordo preliminare vincolante con Spirit AeroSystems per una potenziale acquisizione di importanti attività correlate ad Airbus, in particolare la produzione di sezioni di fusoliera dell’A350 a Kinston, North Carolina, USA, e a St. Nazaire, Francia; delle ali e della sezione centrale della fusoliera dell’A220 a Belfast, Irlanda del Nord, e Casablanca, Marocco; nonché dei piloni dell’A220 a Wichita, Kansas, USA.Con questo accordo, Airbus – spiega la nota – mira a garantire la stabilità dell’approvvigionamento per i suoi programmi di aeromobili commerciali attraverso una soluzione più sostenibile, sia operativamente che finanziariamente, per i vari pacchetti di lavoro di Airbus di cui Spirit AeroSystems è attualmente responsabile.La transazione coprirà l’acquisizione di queste attività. Airbus riceverà un compenso di 559 milioni di dollari da Spirit AeroSystems, per un importo nominale di USD 1,00, soggetto ad aggiustamenti anche in base al perimetro finale della transazione.La conclusione di accordi definitivi rimane subordinata a un processo di due diligence. Pur non essendoci alcuna garanzia che l’operazione sarà conclusa, “tutte le parti sono disposte e interessate a lavorare in buona fede per progredire e completare questo processo nel modo più tempestivo possibile”, conclude la nota. LEGGI TUTTO

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    TXT e-solutions acquista Refine Direct per 21,8 milioni di euro

    (Teleborsa) – TXT e-Solutions, azienda italiana di informatica quotata su Euronext STAR Milan, ha sottoscritto il contratto per l’acquisizione del 100% del capitale di Refine Direct. TXT ne consoliderà i risultati all’interno della sua divisione Smart Solutions a partire dal 1° luglio 2024. Si tratta di una società nata nel 2016 da un progetto degli attuali soci venditori che ad oggi vanta tecnologie proprietarie e competenze specializzate nel campo del digital marketing, con un’offerta legata ad una piattaforma multi-canale basata su algoritmi di Intelligenza Artificiale per l’analisi dei dati.Nel 2023 i ricavi delle vendite si sono attestati a 16,7 milioni di euro (+11,5% YoY), con EBITDA Adjusted pari a circa 3,4 milioni (EBITDA margin Adjusted pari al 20,1%). Per l’anno in corso e nel biennio 2025-2026 si prevede un CAGR a doppia cifra, guidato dalla crescita organica e dalle sinergie con il gruppo TXT, che prevedono ulteriori investimenti nel polo MarTech e l’espansione internazionale dell’offerta.L’investimento in Refine complementa e rafforza l’offerta MarTech del gruppo TXT avviata con la recente acquisizione I MILLE e Uasabi e rappresenta un importante milestone per la crescita e la diversificazione dell’offerta TXT di Smart Solutions a favore del segmento MarTech, si legge in una nota.”Stiamo costruendo un polo MarTech partendo da realtà consolidate che faremo evolvere in un ecosistema che combina tecnologie innovative, creatività e solida capacità di execution – dichiara l’AD Daniele Misani – Il gruppo TXT con Refine Direct incrementa il portfolio proprietario di Smart Solutions e aggiunge al team di management una squadra di grande valore, che crede fortemente nel progetto sinergico del gruppo TXT, come dimostra il loro importante nuovo ruolo di azionisti TXT. Continueremo ad investire per incrementare le sinergie, la crescita di volumi e l’espansione su scala internazionale”.Il corrispettivo base pagato al closing per l’acquisto del 100% di Refine, al netto degli earnout e della PFN che sarà regolata in denaro, è stato convenuto tra le parti in 21,8 milioni di euro, di cui 12,1 milioni (55,4%) pagati in denaro e 9,7 milioni (44,6%) mediante corresponsione di azioni TXT e-solutions cedute al prezzo concordato tra le parti pari a 23 euro per azione. La Posizione Finanziaria Netta che risulterà al closing sarà regolata in denaro. LEGGI TUTTO

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    Commercio multicanale, Oroarezzo: “Per i gioiellieri è il presente e il futuro”

    (Teleborsa) – Commercio nei punti vendita fisici contro commercio online, la distinzione è superata. “Il commercio è uno solo, multicanale” dice Pierluigi Ascani dell’istituto di ricerche di mercato Format Research, durante Oroarezzo 2024, il salone internazionale di Italian Exhibition Group dedicato alla manifattura orafo-gioielliera tenutosi ad Arezzo Fiere e Congressi. Le gioiellerie più strutturate riescono a dotarsi oggi del livello di organizzazione per far fronte alle nuove richieste dei consumatori. Lo certificano i numeri, presentati in anteprima da Federpreziosi a Oroarezzo: fatto 100 il numero di addetti nel 2013, in 10 anni ha perso 14 punti base, ma il numero delle gioiellerie ha perso 24 punti base. Il numero degli addetti è superiore al numero gioiellerie, “dunque meno gioiellerie ma più strutturate e con più dipendenti, e questa è una buona notizia”, ha detto Ascani.In un mercato da 6,3 miliardi solo per le gioiellerie, la distribuzione sul territorio nazionale vede al Sud e nelle Isole il 40,5% delle gioiellerie a fronte del 30,4% degli addetti, nelle regioni del Nord Ovest si registra una situazione più equilibrata con il 22,6% delle gioiellerie e il 23,9% degli occupati; a Nord Est il 15,6% di gioiellerie e il 25,8% di occupati; nel Centro Italia 21,3% gioiellerie e quasi il 20% degli occupati. Dei 6,3 miliardi, 938 milioni arrivano dal commercio elettronico. È il valore del solo commercio elettronico prodotto da gioiellerie, che confermano un appeal riconoscibile sul cliente anche per la vendita online. Appeal che si sostiene sugli investimenti in comunicazione: tecnologia, formazione e professionalità servono a costruire un flusso di comunicazione che sia ibrido e integrato nei diversi canali online (il cui presidio, secondo i consumatori e il mercato, oggi è dato per scontato) e che conduca fino al negozio fisico. Ai talk sul tema hanno partecipato Stefano Andreis, presidente Federpreziosi Confcommercio, Elena Spanò, presidente Federpreziosi Confcommercio Firenze Arezzo e Simone Haddad, vicepresidente Federpreziosi Confcommercio Roma. LEGGI TUTTO

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    USA, spese costruzioni in diminuzione a maggio

    (Teleborsa) – Diminuisce, contro attese per un aumento, la spesa per costruzioni in USA a maggio 2024. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 2.139,8 miliardi di dollari, registrando una diminuzione dello 0,1% su base mensile, rispetto al +0,3% delle stime degli analisti, dopo il +0,3% di aprile. Su base annua si è visto invece un incremento del 6,4%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono scese dello 0,3% a 1.652,1 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono scese dello 0,2% a 918,2 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un incremento dello 0,5% a 487,6 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO