Luglio 2024

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    MPS colloca covered social bond per 750 milioni di euro. Ordini a 1,2 miliardi

    (Teleborsa) – Banca Monte dei Paschi di Siena ha concluso con successo il collocamento di un’emissione di Social Conditional Pass Through (CPT) European Covered Bond con scadenza 6 anni (16 luglio 2030), destinata ad investitori istituzionali italiani ed esteri, per un ammontare pari a 750 milioni di euro.Si tratta della prima emissione di Social European Covered Bond (Premium) realizzata dalla banca. L’operazione rientra nella strategia delineata dalla banca volta a consolidare l’impegno per la sostenibilità sociale ed ambientale attraverso l’ingaggio di tutte le aree di business del gruppo MPS in ambito ESG.L’emissione ha raccolto un “forte interesse” da parte di investitori italiani ed esteri – si legge in una nota – con ordini che hanno superato la soglia di 1,2 miliardi di euro permettendo di fissare la cedola al livello di 3,3750%, ad un prezzo di re-offer di 99,445% corrispondente ad uno spread di 65 basis points sul tasso mid swap a 6 anni, spread inferiore a quello della precedente emissione di covered bond della banca con scadenza a 5 anni.La distribuzione geografica della domanda evidenzia un diffuso interesse nazionale e internazionale con Italia al 36%, Regno Unito al 29% e altri paesi europei 35%.Banca Monte Dei Paschi di Siena, BNP Paribas, HSBC, LBBW, Mediobanca, NatWest and Santander hanno curato il collocamento in qualità di Joint Bookrunners. La quotazione avverrà presso la Borsa di Lussemburgo. LEGGI TUTTO

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    Italmobiliare, Morgan Stanley ha quota potenziale del 7,358%

    (Teleborsa) – Morgan Stanley ha una quota potenziale pari al 7,358% nel capitale di Italmobiliare, holding di partecipazioni quotata su Euronext STAR Milan e il cui controllo fa capo alla famiglia Pesenti. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 3 luglio 2024.In particolare, il 5,048% sono diritti di voto riferibili ad azioni, mentre il 2,310% è costituito da azioni oggetto di contratti di prestito titoli senza data di scadenza e con possibilità di restituzione in qualsiasi momento a discrezione del prestatore.La partecipazione è detenuta tramite le società controllate Morgan Stanley & Co. International PLC (7.271%), Prime Dealer Services Corp. e Morgan Stanley & CO. LLC.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, emesso bond AT1 per 400 milioni di euro. Ordini per oltre 2,8 miliardi

    (Teleborsa) – Banco BPM ha portato a termine con successo una nuova emissione di uno strumento di capitale Additional Tier 1 con durata perpetua e richiamabile “callable” a partire da gennaio 2031, per un ammontare pari a 400 milioni di euro. Contestualmente, ha annunciato un’offerta di riacquisto di un prestito obbligazionario perpetuo con un importo nominale complessivo in circolazione di 400 milioni di euro (ISIN XS2089968270). L’operazione contribuisce al mantenimento di una struttura di capitale completamente ottimizzata, si legge in una nota.Il titolo, destinato a investitori istituzionali, è stato emesso alla pari con cedola fissa al 7,25% fino al 16 luglio 2031, pagabile semestralmente; qualora l’emittente decidesse di non esercitare l’opzione di rimborso anticipato, la cedola verrebbe rideterminata sulla base del tasso swap in euro a 5 anni al momento della data di ricalcolo, aumentato di uno spread pari a 455,3 bps e resterà fissa per i successivi 5 anni (fino alla successiva data di ricalcolo). Il pagamento della cedola è totalmente discrezionale e soggetto a talune limitazioni.Il titolo prevede inoltre la riduzione a titolo temporaneo del valore nominale qualora il coefficiente CET1 del gruppo scendesse al di sotto del 5,125%.Gli investitori che hanno partecipato all’operazione sono principalmente fund managers (80%) e banche (16%), mentre la distribuzione geografica vede la presenza prevalente di investitori esteri (tra cui Regno Unito e Irlanda con il 49%, Francia con il 15%) e dell’Italia (18%).Morgan Stanley e Barclays hanno agito in qualità di Global Coordinators; Banca Akros (parte correlata dell’emittente), Barclays, BNP Paribas, Deutsche Bank, Goldman Sachs e Morgan Stanley hanno agito in qualità di Joint Bookrunners. LEGGI TUTTO

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    Wall Street poco mossa, Powell non si sbilancia sui tassi

    (Teleborsa) – Seduta poco mossa a Wall Street, dove S&P-500 e Nasdaq continuano a essere sui massimi storici. Nessun impatto dall’audizione del presidente della Fed, Jerome Powell, al Congresso. Il banchiere centrale ha affermato che “più dati positivi” rafforzerebbero la fiducia che l’inflazione si sta spostando verso l’obiettivo del 2%, e le letture recenti indicano “ulteriori progressi modesti” sui prezzi. Inoltre, ha sottolineato che tagliare i tassi troppo presto o troppo potrebbe arrestare o invertire l’andamento dell’inflazione. Oggi Powell ha parlato al Comitato bancario del Senato, mentre domani è atteso alla Camera.Gli investitori guardano anche all’avvio delle trimestrali, che partiranno venerdì con i risultati di alcune tra le maggiori banche americane (Citigroup, JPMorgan, Wells Fargo e Bank of New York Mellon). Gli analisti, in media, vedono le società dell’S&P 500 aumentare i loro utili aggregati per azione del 10,1% nel secondo trimestre, rispetto a un aumento dell’8,2% nel primo trimestre, secondo i dati LSEG.In una giornata quasi completamente priva di dati macro, negli Stati Uniti l’indice di fiducia delle piccole e medie imprese NFIB è salito in giugno a 91,5, risultato superiore al consenso e terzo aumento consecutivo.Guardando ai principali indici, Wall Street continua la seduta con un guadagno frazionale sul Dow Jones dello 0,25%, mentre, al contrario, incolore l’S&P-500, che continua la seduta a 5.580 punti, sui livelli della vigilia. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (-0,1%); con analoga direzione, consolida i livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,13%).Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti finanziario (+1,12%), utilities (+1,06%) e beni di consumo secondari (+0,58%). Nel listino, i settori materiali (-0,47%) e informatica (-0,45%) sono tra i più venduti.Al top tra i giganti di Wall Street, Goldman Sachs (+2,36%), JP Morgan (+2,10%), American Express (+1,15%) e United Health (+1,00%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Salesforce, che ottiene -1,68%. Tentenna McDonald’s, con un modesto ribasso dell’1,32%. Giornata fiacca per Dow, che segna un calo dell’1,21%. Piccola perdita per Microsoft, che scambia con un -1,18%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Tesla Motors (+4,24%), Sirius XM Radio (+2,92%), Constellation Energy (+2,70%) e Nvidia (+2,30%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Datadog, che prosegue le contrattazioni a -4,39%. Seduta negativa per MongoDB, che scende del 4,14%. In rosso ON Semiconductor, che evidenzia un deciso ribasso del 2,68%. Spicca la prestazione negativa di Zscaler, che scende del 2,49%. LEGGI TUTTO

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    TIM, upgrade di S&P a “BB” dopo la cessione di Netco. Outlook stabile

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha alzato il rating su TIM a “BB” da “B+”, dopo che il 1° luglio 2024 la società ha perfezionato la cessione dei propri asset relativi alle infrastrutture di rete fissa (NetCo) a KKR. Allo stesso tempo, ha rimosso tutti i rating dal CreditWatch positivo, dove erano stati inseriti il ??9 novembre 2023.L’upgrade riflette il miglioramento del profilo creditizio di TIM, guidato dalla prevista significativa riduzione del debito attraverso i proventi della cessione di Netco e dall’impegno di TIM a mantenere una leva finanziaria moderata. La cessione di Netco ha ridotto sostanzialmente le dimensioni, gli utili, la base patrimoniale e le operazioni del gruppo, il che ci ha portato a rivedere al ribasso il suo profilo di rischio aziendale. Tuttavia, l’obiettivo del gruppo di una struttura di capitale moderata a seguito della transazione compensa questo risultato. Il gruppo prevede di ridurre il debito di circa 14 miliardi di euro (al netto dei leasing) a seguito della cessione di Netco. Ciò ridurrà sostanzialmente il debito rettificato rispetto all’EBITDA a meno di 4,0x nel 2024 e nel 2025 rispetto ai circa 5,0x precedenti.L’agenzia di rating scrive che le considerevoli dimensioni e la solida posizione del gruppo nel mercato interno e in Brasile continuano a sostenere il suo profilo di rischio. A seguito della cessione, il gruppo manterrà dimensioni considerevoli, con ricavi reported superiori a 14 miliardi di euro e un EBITDA reported di oltre 4 miliardi di euro. Ciò riflette le considerevoli attività di TIM nei settori consumer e enterprise a livello nazionale, nonché le grandi operazioni brasiliane, che si prevede contribuiranno per oltre il 50% dell’EBITDA reported. S&P ritiene che il gruppo manterrà la sua forte posizione come operatore storico di telecomunicazioni nel mercato nazionale italiano e anche la sua forte posizione in Brasile. Ritiene inoltre che abbia una solida diversità geografica e di business, con un’esposizione significativa al segmento enterprise e un forte contributo dalla sua filiale brasiliana in crescita.Detto questo, il contesto competitivo molto impegnativo in Italia, che ha portato a un grave deterioramento dei ricavi e dell’EBITDA per il gruppo consolidato preesistente dal 2017, continua a limitare il profilo di rischio aziendale. Sebbene si intravedano potenziali ulteriori operazioni di M&A di consolidamento nel mercato interno che potrebbero alleviare la pressione competitiva, i tempi rimangono incerti. Indipendentemente da ciò, i potenziali benefici derivanti dai previsti minori vincoli normativi sulle sue operazioni fisse dopo la cessione di Netco potrebbero migliorare le capacità di bundling del gruppo, supportando la crescita dell’ARPU, limitando le perdite di clienti in futuro e di conseguenza fornendo stabilizzazione del business nazionale.L’outlook stabile riflette l’aspettativa che TIM riorienterà il proprio business domestico in linea con le aspettative, dimostrato da una stabilizzazione della base clienti e dell’ARPU, pur mantenendo un solido trading in Brasile, tale da registrare una leva finanziaria di sotto del 4,0x nel 2024 e rafforzando ulteriormente i parametri del credito nel 2025 e nel 2026. LEGGI TUTTO

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    Nato: l’adesione dell’Ucraina è “irreversibile”

    (Teleborsa) – La premier Giorgia Meloni, presente a Washington per il vertice della Nato, ha espresso forti aspettative riguardo all’unità dell’Alleanza Atlantica e al continuo supporto all’Ucraina. Mentre la Nato conferma l’irreversibilità del percorso di adesione dell’Ucraina, il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha ribadito il convinto sostegno dell’Italia.Il vertice Nato di Washington si è aperto con dichiarazioni di grande rilevanza riguardo al futuro dell’Ucraina. Un funzionario ucraino ha riferito a Politico che gli alleati della Nato dichiareranno ufficialmente l’irreversibilità del percorso di adesione dell’Ucraina all’Alleanza. Questa importante decisione sarà formalizzata nella dichiarazione finale del summit, con una scadenza precisa per l’ingresso di Kiev nella Nato.Alla vigilia del vertice, la premier italiana Giorgia Meloni ha espresso la sua aspettativa di un messaggio forte di unità e adattamento da parte della Nato. “La mia aspettativa è che la Nato nel suo 75esimo anniversario, e in un momento storico molto particolare, mandi un grande messaggio di unità e di capacità di adattamento ad un mondo che sta cambiando”, ha dichiarato Meloni da Washington. La premier ha sottolineato l’importanza del sostegno all’Ucraina, ribadendo che l’Italia ha portato l’attenzione necessaria sul fronte sud dell’Alleanza, un tema che è stato inserito nelle conclusioni del vertice.Meloni ha anche espresso orrore per le immagini dei bambini malati oncologici per strada a seguito del bombardamento dell’ospedale pediatrico di Kiev. “Le immagini dei bambini malati oncologici per strada a seguito del bombardamento dell’ospedale pediatrico di Kiev mi sembrano spaventose”, ha affermato la premier, criticando la violenza indiscriminata contro i civili ucraini e mettendo in dubbio la sincerità delle dichiarazioni di pace da parte della Russia.Il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha ribadito il sostegno dell’Italia all’Ucraina durante il suo intervento al panel dei leader dei Parlamenti del Nato Parliamentary Summit. “Rimane, convinto, il sostegno all’Ucraina a cui oggi torniamo a confermare la nostra concreta vicinanza e la piena volontà di essere al suo fianco nel grande sforzo di resistenza che sta compiendo”, ha dichiarato Fontana. Ha inoltre evidenziato il ruolo di primo piano dell’Italia, Paese fondatore della Nato, e la responsabilità condivisa nel sostenere Kiev.Nel frattempo, il Cremlino ha dichiarato che seguirà “con la massima attenzione” il vertice Nato, come riportato dall’agenzia Tass. Questa dichiarazione evidenzia la tensione internazionale che circonda le decisioni della Nato riguardo all’Ucraina.Mentre il vertice procede, resta chiara l’intenzione dell’Alleanza di rafforzare il proprio sostegno a Kiev e di consolidare l’unità tra i Paesi membri in un contesto geopolitico sempre più complesso. LEGGI TUTTO

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    Lottomatica, Morgan Stanley ha quota potenziale dell’8,639%

    (Teleborsa) – Morgan Stanley ha una partecipazione potenziale pari all’8,639% in Lottomatica, gruppo quotato su Euronext Milan e il maggiore operatore del mercato italiano dei giochi. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale all’1 luglio 2024.In particolare, la quota comprende un 4,985% in diritti di voto riferibili ad azioni e un 3,654% di azioni oggetto di contratti di prestito titoli senza data di scadenza e con possibilità di restituzione in qualsiasi momento a discrezione del prestatore.La partecipazione è detenuta tramite le società controllate controllate Morgan Stanley & Co. International PLC (8,634%), Prime Dealer Services Corp. e Morgan Stanley & CO. LLC. LEGGI TUTTO

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    Eprcomunicazione, vertici: rinnovata stagione di crescita, si valutano “tante ipotesi”

    (Teleborsa) – Il riassetto della controllante di Eprcomunicazione, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella comunicazione e relazioni pubbliche, è l’occasione per affrontare “con maggiore slancio gli impegni che ci aspettano per la realizzazione del piano industriale presentato agli investitori, che prevede crescita per linee esterne e il rafforzamento del management”. Lo ha affermato l’AD Camillo Ricci, che è stato anche nominato AD di Eprcomunicazione Holding (che detiene il 71,35% di Eprcomunicazione).”In questo senso nei prossimi mesi verranno ridisegnate tutte le deleghe delle aziende del Gruppo, per accelerare sull’innovazione, favorire il cambio generazionale e l’integrazione di genere e per migliorare ulteriormente la redditività”, ha aggiunto Ricci.Aldo Iaquinta è stato invece nominato presidente di Eprcomunicazione Holding con delega per le attività di M&A e ai rapporti con gli investitori.”Dopo il periodo di consolidamento che ha seguito la quotazione, durante il quale si è completata l’integrazione tra le attività di relazioni pubbliche e quelle digital, si apre una rinnovata stagione di crescita per il Gruppo, con grande attenzione a tutte le opportunità che il mercato potrà offrire – ha detto Iaquinta – Su questo stiamo lavorando con grande impegno, valutando le tante ipotesi sul tavolo”.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO