24 Ottobre 2024

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    EEMS Italia, il CdA delibera di agire nei confronti di GGHL

    (Teleborsa) – Il CdA di EEMS Italia, società quotata sul mercato Euronext Milan e attiva quale grossista nel mercato energetico, ha deliberato di procedere, in ogni sede competente, per far valere i diritti a tutela di EEMS, conferendo mandato all’amministratore delegato per individuare un professionista al fine di esperire ogni azione legale a tal fine necessaria, dopo aver preso atto della comunicazione ricevuta da Global Growth Holding Limited (GGHL) relativa alla sua volontà di interrompere le discussioni in corso, confermando la propria volontà di risolvere unilateralmente l’accordo sottoscritto il 13 settembre 2022.La società segnala che, sebbene il prestito obbligazionario convertibile con GGHL (il POC) rappresentasse lo strumento principale ai fini della continuità aziendale e alle azioni di sviluppo previste dal Piano Industriale (il quale sarà oggetto di riesame), già nella relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024 la società indicava la propria volontà di implementare azioni di sviluppo a copertura delle spese operative al fine di dipendere sempre meno dal POC. Il management intende pertanto, da un lato, accelerare le trattative in corso con possibili partner finanziari finalizzate ad ottenere nuove risorse (se del caso, sempre sotto forma di POC) e, dall’altro, proseguire celermente le interlocuzioni in corso con l’azionista di riferimento – il quale ha informalmente comunicato alla società la propria intenzione di formalizzare, in tempi brevi, il proprio impegno vincolante ad un versamento in conto futuro aumento di capitale da eseguirsi entro l’esercizio corrente. LEGGI TUTTO

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    Eni, KKR rileva il 25% di Enilive. Corrispettivo di 2,94 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Eni, colosso energetico italiano, e KKR, big statunitense del private equity, hanno firmato il contratto per l’ingresso di KKR nel 25% del capitale sociale di Enilive. Il corrispettivo complessivo convenuto è pari a 2,938 miliardi di euro, da corrispondere attraverso: 1) la sottoscrizione di un aumento di capitale in Enilive riservato a KKR pari a 500 milioni di euro; 2) l’acquisto di azioni Enilive da Eni a fronte del pagamento di 2,438 miliardi di euro, corrispondente ad una valutazione post-money pari a 11,75 miliardi di euro in termini di Equity Value per il 100% del capitale sociale di Enilive.L’accordo prevede altresì che prima del completamento dell’operazione Eni effettuerà un aumento di capitale pari a 500 milioni di euro per azzerare la posizione finanziaria netta.Enilive è la società di Eni dedicata alla bioraffinazione, alla produzione di biometano, alle soluzioni di smart mobility, tra cui il car sharing Enjoy, e alla commercializzazione e distribuzione di tutti i vettori energetici per la mobilità, anche attraverso le oltre 5.000 Enilive Station in Europa.L’operazione unisce la capacità di Eni di sviluppare business energetici a elevata crescita con l’esperienza di KKR in qualità di investitore di lungo termine con un solido track record nei settori dell’energia e delle infrastrutture, contribuendo ulteriormente alla crescita di Enilive, si legge in una nota.Inoltre, l’investimento ottimizza la struttura del capitale di Eni, riducendone la posizione finanziaria netta e mantenendo in capo a Eni il consolidamento e il controllo di Enilive. L’operazione rappresenta uno sviluppo significativo del modello satellitare di Eni, che si pone l’obiettivo di creare le condizioni per una crescita indipendente dei business a elevato potenziale, garantendo l’accesso a nuovi bacini di capitale strategico e dando evidenza del loro effettivo valore di mercato. “Questo accordo rappresenta un nuovo e importante passo avanti nella nostra strategia di business legata alla transizione energetica – ha commentato l’AD Claudio Descalzi – Enilive, insieme a Plenitude, è fondamentale per il nostro impegno nel fornire soluzioni energetiche decarbonizzate e ridurre progressivamente le emissioni generate dall’uso finale dei nostri prodotti: entrambe le società hanno incontrato un grande interesse da parte di partner internazionali di primo piano e conseguito valutazioni di mercato importanti, e questo significa che c’è apprezzamento per come stiamo affrontando la transizione energetica”. “E crediamo che per affrontarla con successo questa sia la strada giusta: creare dei business low o zero carbon che rispondano a una domanda reale ed esistente di prodotti energetici e crescano in modo autonomo, in ragione del successo dei loro modelli e dei loro prodotti – ha aggiunto – Con il supporto di KKR, Enilive è nelle condizioni di valorizzare i propri ambiziosi piani di crescita e proseguirà nell’offerta di soluzioni reali e scalabili, legate alla transizione energetica”. LEGGI TUTTO

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    Intesa, Fioravanti: competenze nel tech dei nuovi assunti saranno elemento qualificante

    (Teleborsa) – “Entro il 2027 entreranno in Intesa Sanpaolo 3.500 giovani che porteranno idee, competenze e nuove energie, persone native digitali che potranno interpretare le esigenze di famiglie e imprese trovando per loro le migliori soluzioni. Le competenze nell’innovazione e nelle tecnologie dei nuovi assunti sono e saranno un elemento qualificante della nostra crescita”. Lo afferma Nicola Fioravanti, Chief Governance, Operating and Transformation Officer di Intesa Sanpaolo, dopo l’accordo coi sindacati e il più ampio piano da 9.000 uscite entro il 2027.”Intesa Sanpaolo ha sempre ritenuto fondamentale la tutela dell’occupazione: negli ultimi tre anni abbiamo creato opportunità di lavoro per oltre 5.300 persone che lavorano in banca attraverso programmi di riqualificazione dedicati con oltre 31 milioni di ore di formazione”, ha spiegato.”Siamo stati i promotori di un importante rinnovo contrattuale con significativo incremento economico, questo perché consideriamo un valore legare la crescita della nostra redditività ad un consistente miglioramento delle condizioni economiche di chi lavora in banca – ha aggiunto – Crediamo nel valore delle relazioni con i sindacati come evidenziato anche in questo nuovo accordo e come dimostrato dagli 1.265 accordi firmati da quando è nata Intesa Sanpaolo nel 2007″. LEGGI TUTTO

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    TIM: gruppo da considerarsi “estraneo e parte lesa” a presunta corruzione fra privati

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha preso atto dell’indagine della Procura di Roma su una presunta corruzione fra privati che ha portato a una perquisizione a carico di un dirigente della società. Il CdA, come già espresso ieri mattina, garantisce l’assoluta collaborazione con le Autorità inquirenti, anche con l’obiettivo di ricostruire eventuali responsabilità ai danni del gruppo, che nella vicenda è da considerarsi estraneo e parte lesa. In tale contesto la società aveva già attivato specifiche attività di audit alla luce delle indiscrezioni di stampa sulla cosiddetta vicenda Sogei.Il Consiglio ha anche proceduto alla nomina di Giampaolo Leone quale Responsabile Procurement & Logistics del Gruppo. Leone, in precedenza Responsabile della Direzione Compliance e titolare di 246.755 azioni ordinarie TIM, si qualifica come Dirigente con responsabilità strategiche. La Direzione Compliance viene affidata ad interim a Massimiliano Turconi, che mantiene la responsabilità della Direzione Audit. LEGGI TUTTO