29 Ottobre 2024

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    OPAS Unieuro, confermati risultati provvisori: Fnac al 71,5%

    (Teleborsa) – I risultati definitivi dell’offerta di Fnac Darty e Ruby confermano i risultati provvisori: gli offerenti si assicurano il 71,5% del capitale sociale di Unieuro. Lo si legge in una nota di Fnac, nella quale si specificano i risultati definitivi dell’offerta: 67,1% del capitale sociale di Unieuro portato in adesione, il quale, sommato al 4,4% già detenuto da Fnac Darty, rappresenta il 71,5% del capitale sociale di Unieuro. L’offerta è divenuta efficace e il pagamento del corrispettivo verrà effettuato il 1° novembre. La riapertura dei termini avrà luogo tra il 4 e l’8 novembre, con la possibilità per i restanti azionisti di aderire all’offerta alle medesime condizioni del periodo di adesione. LEGGI TUTTO

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    ICT Business cresce e vola oltre i 42 miliardi

    (Teleborsa) – Il mercato ICT italiano continua a crescere a ritmi superiori a quelli dell’economia nazionale, consolidando il suo ruolo strategico per lo sviluppo economico e l’innovazione delle imprese. Si evidenzia in particolare una crescita del +4,1% per il settore ICT business nel 2024, per un valore complessivo di 42,4 miliardi di euro, e una previsione di crescita del +4,6% nel 2025. Sono i dati di sintesi che emergono dall’Assintel Report 2024 sul digitale, realizzato da Assintel-Confcommercio insieme alle società di ricerca TIG e Istituto Ixé e presentato oggi nel corso di un evento alla Camera dei Deputati.Il report mette in evidenza che le aziende italiane, sebbene si muovano in uno scenario economico complesso e in una cornice prudenziale di controllo dei costi, stanno dimostrando un forte interesse nell’adozione di tecnologie innovative come driver di competitività. La crescita è trainata dagli investimenti tecnologici delle grandi organizzazioni (imprese e PA), che rappresentano il 53% del mercato ICT business e che crescono del +4,9%, pesando 22,5 miliardi di euro.I settori verticali che nel 2024 hanno più investito in ICT sono la Pubblica Amministrazione (+6%), fortemente sostenuta dai fondi PNRR, l’Industria (+5,9%), le Utilities (+5,7%), e il settore finanziario (+5,4%).A livello geografico, il Nord-ovest rimane il mercato principale per volume (+4,9%), mentre il Nord-est segna il tasso più alto di crescita (+5,4%), trainato dall’innovazione delle imprese locali. Il comparto che cresce maggiormente è quello dei Servizi IT (+8,6%), a cui segue quello del Software (+4,6%). Fanalino di coda l’Hardware, meglio dello scorso anno ma a crescita zero.’Per valorizzare il Made in Italy Digitale- commenta la presidente Assintel, Paola Generali- è vitale coltivare una partnership fra il mondo delle imprese e quello della politica a tutti i livelli, da quello territoriale a quello nazionale fino allo sfondo più ampio dell’Unione Europea. Il comparto ICT nazionale è costituito in maggioranza da micro, piccole e medie imprese e startup, che sono protagoniste della modernizzazione del Paese, fianco a fianco delle PMI della domanda sul territorio, sebbene debbano scontrarsi quotidianamente con un contesto che premia solo le grandi organizzazioni. Il Governo può e deve valorizzare maggiormente le peculiarità che caratterizzano il tessuto innovativo del nostro Paese, con politiche che premino l’aggregazione delle imprese ICT, investimenti che garantiscano una vera liquidità e normative che diano loro accesso e pari dignità ai mercati della Pubblica Amministrazione dominati esclusivamente dalle grandi aziende’.”Qui ed ora’- prosegue Generali- è il momento di dare una svolta significativa all’economia digitale del nostro Paese, diversamente qualsiasi strategia digitale nazionale non potrà essere realizzata, perché per realizzarla sono indispensabili le coraggiose, innovative, operose PMI del Digitale, vale a dire il nostro Made in Italy Digitale che supporta il Made Italy della Domanda: in breve la nostra economia nazionale’.Nel dettaglio: le imprese utenti continuano a investire in modo crescente nel digitale, nel 2024 per il 27% di loro la spesa in innovazione è in crescita e per il 62,2% stabile. Solo il 7% dichiara una frenata. Migliora anche la percentuale di imprese completamente analogiche: sono solo 45.000, il 2,9% su totale, contro l’8,5% dello scorso anno.Il cloud e l’intelligenza artificiale sono le tecnologie emergenti con prestazioni migliori. Dal punto di vista delle PMI ICT, esse sono early adopter: le testano e le utilizzano per prime, per poi immetterle nella loro offerta sul mercato.Il 68% del campione ha già integrato soluzioni cloud, mentre il 45% prevede l’adozione di AI entro il 2025. A livello di tassi di crescita del mercato, l’AI cresce del +34,4%, Il Cloud del +25,2%, la Cybersecurity del +13,1% e la BI/Analytics del +8,7%.Sul versante della Domanda, i livelli di adozione delle tecnologie emergenti sono ancora bassi e in larga misura si limitano ad una prima fase di sperimentazione: solo il 4% delle imprese, soprattutto di grandi dimensioni, è già in fase applicativa avanzata.Il report rileva anche gli ostacoli che il mercato ICT italiano deve affrontare, sia lato offerta sia lato domanda. Il 54% delle PMI ICT segnala la scarsità di risorse economiche come principale ostacolo alla crescita, a cui si somma la difficoltà ad accedere a finanziamenti (30%). C’è poi l’aspetto culturale: per il 54% delle aziende fornitrici, un ostacolo alla crescita è anche una cultura aziendale dei clienti poco orientata al cambiamento, a cui si somma la loro difficoltà nel definire strategie digitali collegate ai propri modelli di business (40%). Questi valori trovano corrispondenza anche nelle rilevazioni sulle aziende utenti: le risorse economiche restano al primo posto per il 40,7% del campione, in crescita di quasi 10 punti rispetto allo scorso anno. Al secondo posto il tema della cultura aziendale e delle competenze, significativo per il 31,1% di loro.Trasversale a tutti è il tema delle competenze digitali, che nell’ICT diventa problematico: il 92% delle aziende prevede un’occupazione stabile o in crescita, ma il 39% di loro lamenta difficoltà a trovare risorse con competenze specifiche.’I dati indicano una crescita significativa del mercato ICT italiano, spinta dagli investimenti tecnologici delle grandi aziende. Tuttavia, l’adozione delle PMI di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale è limitata- commenta Giulia Gasparini, Senior Leader SMB EU SOUTH di AWS- AWS supporta le imprese di ogni dimensione nella trasformazione digitale grazie a soluzioni flessibili, all’accesso ad AI e analytics per aumentare la competitività, a programmi di formazione IT. Affinché l’ecosistema ICT italiano possa esprimere appieno il suo potenziale, è tuttavia fondamentale che venga definito un quadro normativo chiaro, adottando un approccio basato sui rischi e che consideri attentamente le esigenze specifiche di tutte le aziende, dalle grandi multinazionali alle PMI, nella definizione dei requisiti e degli obblighi regolamentari sull’Intelligenza Artificiale’.”Le piccole e medie imprese e i liberi professionisti adesso noleggiano anche i software invece di acquistarli- fa notare Aurelio Agnusdei, country manager di Grenke Italia, società specializzata nel noleggio operativo di beni strumentali per imprese e professionisti e leader di mercato nel nostro Paese- Fotocopiatrici e sistemi EDP (hardware), macchinari industriali, ma anche attrezzature da ufficio restano i beni più noleggiati nel mercato italiano che da gennaio ad agosto 2024 vale quasi 950 milioni di euro (in crescita del 15% rispetto ai primi otto mesi del 2023)’.”Con la continua crescita del mercato ICT in Italia, che supera i 42 miliardi di euro, sta crescendo anche la consapevolezza delle PMI sui temi di sicurezza informatica- commenta Danilo Cattaneo, CEO di InfoCert- Al contempo, è cruciale garantire la sicurezza e l’affidabilità di tutte le transazioni digitali e in questo il digital trust diventa la base su cui costruire il futuro dell’economia digitale, assicurando che l’adozione di nuove tecnologie sia sostenuta da sistemi sicuri e certificati. Solo così possiamo supportare un ecosistema digitale in espansione, dove innovazione e fiducia viaggiano di pari passo, creando valore per imprese, cittadini e istituzioni’.’Vogliamo favorire l’adozione da parte delle PMI di soluzioni digitali innovative, facilitando l’accesso a servizi semplici e alla portata di tutti- afferma Paolo D’Andrea, Responsabile Small & Medium Market di TIM- Le nostre applicazioni, arricchite con funzionalità abilitate da Intelligenza Artificiale, riguardano gli ambiti di sistemi di collaborazione e cloud, marketing digitale, sicurezza e connessioni evolute dedicate.- Soluzioni che rispondono alle esigenze delle PMI e che consentono loro di affrontare con successo le sfide del mercato con maggiore flessibilità nell’organizzazione del lavoro, migliorando la relazione con i clienti e ottimizzando i processi produttivi’. LEGGI TUTTO

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    USA, il mercato guarda ai “Magnifici Sette”. I conti Alphabet a borsa chiusa

    (Teleborsa) – Si muove in rialzo il titolo Alphabet, che passa di mano in progresso dell’1,21%.Il mercato attende i risultati che la società madre di Google annuncerà stasera a mercato chiuso.Si tratta della seconda società del gruppo dei “Magnifici Sette”, i giganti della tecnologia che sono stati i maggiori motori di Wall Street quest’anno, a diffondere i dati; anche Microsoft, Meta Platforms, Apple e Amazon pubblicheranno i risultati questa settimana, Tesla ha pubblicato utili migliori del previsto la scorsa settimana, mentre Nvidia comunicherà i conti il 20 novembre.Comparando l’andamento del titolo con l’S&P 100, su base settimanale, si nota che la Holding statunitense a cui fa capo Google mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +2,76%, rispetto a -0,21% dell’S&P 100).Le implicazioni di breve periodo di Alphabet sottolineano l’evoluzione della fase positiva al test dell’area di resistenza 171 USD. Possibile una discesa fino al bottom 169,2. Ci si attende un rafforzamento della curva al test di nuovi target 172,7. LEGGI TUTTO

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    Ford scivola a Wall Street, pesa guidance deludente

    (Teleborsa) – Pressione su Ford Motor, che perde terreno, mostrando una discesa dell’8,31%.A pesare sulle azioni è la guidance fornita dalla casa automobilistica statunitense che ha deluso il mercato: Ford ha ridotto le previsioni di utili per il 2024 a 10 miliardi, nella parte bassa della forchetta precedentemente annunciata, a causa dell’aumento dei costi e delle interruzioni nella catena di fornitura. La tendenza ad una settimana del principale produttore di automobili al mondo è più fiacca rispetto all’andamento dell’S&P 100. Tale cedimento potrebbe innescare opportunità di vendita del titolo da parte del mercato.L’esame di breve periodo di Ford Motor classifica un rafforzamento della fase rialzista con immediata resistenza vista a 10,59 USD e primo supporto individuato a 10,22. Tecnicamente ci si attende un ulteriore spunto rialzista della curva verso nuovi top stimati in area 10,96. LEGGI TUTTO

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    USA, offerte di lavoro in calo a settembre

    (Teleborsa) – Il numero di offerte di lavoro negli Stati Uniti è sceso a 7,443 milioni nell’ultimo giorno lavorativo di settembre 2024, in calo dai 7,861 milioni del mese precedente e inferiore ai 7,980 milioni attesi dagli analisti.È quanto rilevato dal Report JOLTS dell’U.S. Bureau of Labor Statistics americano, che misura le posizioni di lavoro aperte (Job Openings) e altre metriche del mercato del lavoro.Tale dato anticipa quelli di venerdì sull’occupazione americana. LEGGI TUTTO

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    Assicurazioni europee, BofA: buyback diventano la norma con capitale in eccesso

    (Teleborsa) – Con bilanci solidi come non mai e una generazione di capitale che raggiunge nuovi massimi, i buyback stanno diventando la norma piuttosto che l’eccezione per le compagnie assicurative europee. Lo affermano gli analisti di Bank of America, evidenziando che – oltre a un dividend yield ben finanziato del 5,4% nel 2024 – circa due terzi delle compagnie assicurative europee ora offrono anche buyback.Il settore offre un buyback yield dell’1,7% per il 2025, il che significa total capital return superiori al 7% nei prossimi 12 mesi. “Il settore è in buona forma”, viene sottolineato in una nota dove viene attuato un downgrade di St James’s Place e Zurich (entrambi da Buy a Neutral) e vengono modificati una serie di target price (su Generali alzato a 26 euro per azione dai precedenti 25 euro).Le compagnie assicurative europee sembrano “eccessivamente capitalizzate”, scrivono gli analisti, con un coefficiente Solvency 2 medio che si dirige verso il 218% a fine 2024. La qualità del capitale è elevata, con l’unica compagnia assicurativa per la quale ci sono preoccupazioni circa lo stock di capitale nel prossimo anno è SCOR, ma questo si riflette già nel prezzo depresso delle azioni SCOR.Bank of America non vede la necessità per la maggior parte delle compagnie assicurative di accumulare ulteriore capitale. Una media del 22% di punti all’anno di generazione di capitale operativo 2024-26 può essere ampiamente restituita agli azionisti. Ciò rafforza la fiducia in interessanti rendimenti da dividendi (un pagamento medio del 60% degli utili IFRS) e rafforza la fiducia nelle previsioni di rendimento del capitale. “Ora vediamo circa due terzi del settore pronti a effettuare riacquisti nel prossimo anno, rispetto a poco meno di sei mesi fa”, viene evidenziato.(Foto: by rawpixel on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    “Build your Future”, UCBM e Intesa Sanpaolo per la ricerca sulla salute globale e le competenze del futuro

    (Teleborsa) – Digitalizzazione, dematerializzazione, telemedicina, intelligenza artificiale, big data possono fornire un forte impulso al miglioramento dell’efficienza nei sistemi sanitari in uno scenario di cambiamenti complessi e in rapida evoluzione. Avere tempestivamente accesso alle informazioni necessarie permette di decidere con maggiore consapevolezza: per dare impulso all’innovazione in ambito sanitario, Universita` Campus Bio-Medico di Roma e Intesa Sanpaolo hanno avviato l’Osservatorio sulla salute globale sostenuto dalla Commissione Europea e dal Ministero dell’Universita` e della Ricerca.L’Osservatorio sara` diretto da Leandro Pecchia, professore ordinario di Ingegneria Biomedica e presidente del’omonimo Corso di Laurea Magistrale all’Universita` Campus Bio-Medico di Roma e ha l’obiettivo di favorire l’adozione sostenibile di innovazioni tecnologiche per la riorganizzazione dei servizi sanitari e contribuire a generare un impatto significativo nei settori della salute e del benessere. A inizio 2025 verra` pubblicato il primo studio sulle possibilita` di adottare le tecnologie da parte del sistema sanitario nazionale per supportare la creazione di una filiera italiana per l’innovazione nella silver economy. Il progetto e` stato presentato di fronte a piu` di 800 studenti durante la tappa in UCBM di Build Your Future, il programma di incontri ideato da Intesa Sanpaolo e realizzato in collaborazione con scuole e universita`, per coinvolgere 10mila studenti di tutta Italia e ispirarli sui grandi processi trasformativi della societa` come digitalizzazione, intelligenza artificiale, blue e space economy, life science e altri.Accanto all’Osservatorio e` stato avviato un Laboratorio di ricerca coordinato da Pecchia con l’obiettivo di identificare le barriere che frenano l’adozione delle tecnologie abilitanti nel Sistema Sanitario Nazionale e coinvolgere aziende, agenzie sanitarie e imprese del settore. Il Laboratorio avra` inoltre il ruolo di incubatore per azioni quali l’educazione e la formazione del personale e l’attivita` di divulgazione dei progetti di ricerca. Osservatorio e Laboratorio coinvolgono sei giovani ricercatori provenienti da Italia, Spagna, Brasile, Etiopia, Benin e UK: un team multidisciplinare con medici, ingegneri, economisti, informatici e una filosofa esperta di bioetica. Il laboratorio ha gia` attratto importanti finanziamenti europei per la progettazione e lo sviluppo di nuovi Proof of Concept per Ebola, il greening degli ospedali, le integrazioni delle cure per pazienti cardiovascolari mettendo in rete centri di eccellenza e territorio, la crescita della cultura della didattica basata sulla ricerca in paesi africani. I progetti hanno un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro, dei quali circa il 20% da partner italiani. “Con Build your Future stiamo incontrando giovani in tutta Italia per trasmettere loro una maggior consapevolezza sull’impatto sociale ed economico delle grandi trasformazioni globali e le competenze necessarie per affrontarle. Tra queste, le ‘life science’ – ha dichiarato Elisa Zambito Marsala, responsabile Education Ecosystem and Global Value Programs Intesa Sanpaolo – hanno un ruolo particolare in un Paese che deve affrontare le sfide demografiche derivanti dall’invecchiamento della popolazione. Grazie alla stretta collaborazione con l’Universita` Campus Bio-Medico, tra le migliori realta` accademiche per l’integrazione tra didattica innovativa e ricerca scientifica, abbiamo promosso un Osservatorio sulla salute globale con ricercatori da tutto il mondo. Intesa Sanpaolo crede fortemente nel sostegno alla ricerca, alla valorizzazione del talento, agli scambi internazionali e all’attrazione di talenti”.”La nascita dell’Osservatorio e Laboratorio sulla salute globale che abbiamo creato insieme a Intesa Sanpaolo – ha commentato Andrea Rossi, amministratore delegato e direttore generale Universita` Campus Bio-Medico di Roma – rappresenta, per l’Universita` Campus Bio-Medico di Roma, un ulteriore passo in avanti verso uno dei nostri obiettivi principali: fornire indicazioni precise rispetto ai bisogni di salute del Paese e avviare forme di studio e sperimentazione di soluzioni concrete a favore del benessere delle persone. La sfida e` per tutti: medici, ingegneri, biologi, nutrizionisti, dirigenti sanitari e professionisti sul campo. Vogliamo essere protagonisti dei grandi cambiamenti dei sistemi sanitari come quello italiano, portando un contributo fattivo affinche´ le tecnologie abilitanti possano sostenere l’efficiente funzionamento di un servizio pubblico che tutto il mondo ci invidia e che ha ancora margini di potenziamento”. La sinergia piu` ampia con Universita` Campus Bio-Medico di Roma rientra nell’impegno di Intesa Sanpaolo che, attraverso la struttura Education Ecosystem and Global Value Programs guidata da Zambito Marsala, promuove – in linea con l’agenda strategica per la Ricerca della UE e la quarta Missione del PNRR – le collaborazioni con universita` e scuole attraverso il sostegno alla ricerca, borse di studio, docenze per favorire l’inclusione educativa, la valorizzazione del merito, l’attrattivita` degli atenei e contribuire alla crescita economica e sociale dei territori e del Paese. Intesa Sanpaolo ha promosso un Osservatorio permanente, Look4ward, che ha l’obiettivo di individuare i fabbisogni di nuove competenze e da cui emerge che le professioni del futuro saranno sempre piu` caratterizzate dalla fusione tra conoscenze tecniche verticali, competenze trasversali e capacita` relazionali.Nel 2023 il Gruppo guidato dal consigliere delegato e CEO Carlo Messina ha coinvolto oltre 2mila scuole e universita`, ne sono previste 4mila nell’arco di Piano d’Impresa 2022-2025. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza creazione di joint venture tra KKR e Baupost

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento sulle concentrazioni dell’UE, la creazione di una joint venture da parte della società di private equity KKR e dell’hedge fund The Baupost Group, entrambe degli Stati Uniti.La transazione riguarda principalmente il settore alberghiero. KKR e Baupost acquisiranno, tramite la creazione di una joint venture, un portafoglio alberghiero di 33 asset con sede nel Regno Unito che opera con i marchi “Marriott” e “Delta by Marriott”.La Commissione ha concluso che la transazione notificata non solleverebbe preoccupazioni in materia di concorrenza, dato l’impatto limitato sullo Spazio economico europeo. La transazione notificata è stata esaminata ai sensi della procedura di revisione semplificata delle concentrazioni. LEGGI TUTTO