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Banche italiane, Morningstar DBRS: ben posizionate per assorbire ulteriore riserva di capitale

(Teleborsa) – La Banca d’Italia ha avviato negli scorsi giorni una consultazione pubblica sull’intenzione di attivare per tutte le banche e i gruppi bancari autorizzati in Italia una riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (systemic risk buffer, SyRB) pari all’1% delle esposizioni domestiche ponderate per il rischio di credito e di controparte. Il buffer obiettivo dell’1% sarebbe raggiunto gradualmente: lo 0,5 per cento andrebbe rispettato entro il 31 dicembre 2024, mentre il restante 0,5 per cento entro il 30 giugno 2025.
La misura mira a rafforzare la resilienza del settore bancario italiano per far fronte meglio a circostanze di mercato avverse inattese che potrebbero comprometterne la capitalizzazione e limitarne la capacità di prestito. Il buffer di capitale anticiclico (CCyB) è un altro esempio di requisito normativo attivato in cicli economici favorevoli in modo da prevenire effetti prociclici ed evitare un ulteriore peggioramento delle condizioni economiche durante i cicli economici avversi. Tuttavia, l’Italia è tra i paesi che al momento non hanno implementato né un CCyB né un SyRB, fa notare un’analisi di Morningstar DBRS.

Sulla base dei dati della Banca d’Italia, il capitale bancario italiano superiore ai requisiti regolamentari ammontava a circa 47 miliardi di euro a fine settembre 2023 e l’implementazione del SyRB comporterebbe una diminuzione del capitale libero a circa il 3,2% delle attività ponderate per il rischio (RWA) a livello di sistema, dal 3,8%.

“Nel complesso, riteniamo che le banche italiane siano ben posizionate per assorbire l’impatto derivante dalla potenziale implementazione del SyRB, grazie alla sostenuta generazione organica di capitale registrata nel 2023, che ha contribuito a rafforzare le riserve di capitale nonostante le distribuzioni più generose agli azionisti tramite dividendi e anche riacquisti di azioni proprie presso alcune banche”, si legge in una ricerca.

Sulla base del campione di banche monitorate da Morningstar DBRS, i coefficienti medi di Common Equity Tier 1 (CET1) e Total Capital erano rispettivamente del 16,3% e del 19,3% alla fine del 2023, in aumento rispetto al 14,3% e al 16,8% della fine del 2019. L’agendia di rating stima che l’implementazione del SyRB costerebbe fino a circa 7,8 miliardi di euro o 86 pb di capitale, un valore che regge favorevolmente il confronto con buffer medi superiori ai requisiti di vigilanza di circa 770 pb per il CET1 e 640 pb per il Total Capital, sulla base degli RWA totali alla fine. 2023. Tuttavia, l’impatto effettivo sarebbe inferiore a 86 pb considerando che la misura si applica solo agli RWA domestici.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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