Febbraio 2025

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    Mondadori, buyback per 105 mila euro

    (Teleborsa) – Arnoldo Mondadori Editore, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, tra il 27 e il 31 gennaio 2025, complessivamente 52.500 azioni ordinarie (pari allo 0,020% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 2,1416 euro per un controvalore pari a 105.053,81 euro.A seguito delle operazioni finora effettuate, il gruppo editoriale detiene 1.023.424 azioni proprie pari allo 0,3914% del capitale sociale.A Piazza Affari, oggi, frazionale rialzo per Mondadori, che mette a segno un modesto profit a +0,45%. LEGGI TUTTO

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    Liquidazioni giudiziali delle imprese 2024, Report Cribis: 9.162 nel 2024 (+19,7%)

    (Teleborsa) – Le liquidazioni giudiziali registrate nel corso del 2024 sono 9.162 ,un valore in forte crescita (+19,7%) rispetto al 2023, e in progressivo allineamento con il periodo pre-pandemia, nel 2019 le liquidazioni giudiziali erano state 11.044. È quanto emerge dall’Analisi sulle Liquidazioni giudiziali realizzata da CRIBIS, società del Gruppo CRIF specializzata nelle informazioni commerciali su aziende italiane ed estere e aggiornata a dicembre 2024.Nel corso del quarto trimestre del 2024 lo stock di aziende in liquidazione giudiziale è stato 2.888 +32,3% rispetto allo stesso periodo del 2023 e +70% rispetto al medesimo periodo nel 2022. Anche in tal caso i dati mostrano allineamento nel numero di liquidazioni al periodo subito precedente alla pandemia: nel 2019 le liquidazioni nel quarto trimestre furono 3.002, -3,8% rispetto al Q4 del 2024.I concordati preventivi nel corso del 2024 sono stati 327, di cui 76 nell’ultimo trimestre (in calo del 32,7% rispetto al Q4 2022 e del 39,7% rispetto al Q4 2019).Le Regioni che hanno registrato il maggior numero di liquidazioni giudiziali nel 2024 sono la Lombardia (1.911, 620 nel Q4), Lazio (1.137, 396 nel Q4) e Campania (778, 240 nel Q4), mentre le aree geografiche con il minor numero sono Trentino-Alto Adige (72), Basilicata (43), Molise (49) e Valle d’Aosta (9).Per quanto riguarda i settori con un maggior numero di società in liquidazione giudiziale, è il Commercio quello che risulta particolarmente in crisi con 2.956 liquidazioni giudiziali, seguito dai Servizi (2.084), dall’Edilizia (1.722) dall’Industria (1.557).”I dati del 2024 – ha commentato Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS – evidenziano un incremento del tasso di crescita delle aziende in liquidazioni giudiziali, causato principalmente dalle sfide poste dall’attuale contesto macroeconomico. L’instabilità geopolitica, l’aumento dei costi energetici e dei materiali, e l’innalzamento dei tassi di interesse, che ha reso più oneroso l’accesso al credito, stanno aggravando le difficoltà finanziarie di molte imprese. Un trend che non sta colpendo solo l’Italia, ma anche altre economie europee. Per quanto riguarda il nostro Paese, i settori come l’edilizia, il commercio e l’industria sono stati particolarmente colpiti. In questo scenario, le aziende devono adeguarsi a governare l’incertezza macroeconomica in cui stiamo navigando. Nonostante le sfide del periodo, l’Italia sta registrando segnali positivi in termini di crescita del PIL e occupazionale, un messaggio positivo per tutto l’ecosistema”. LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità, Commercialisti: “Adottati dalla RGS due nuovi principi per la rendicontazione”

    (Teleborsa) – Il Consiglio nazionale dei commercialisti comunica che, con due diverse Determine della Ragioneria generale dello Stato (RGS) dello scorso 30 gennaio, sono stati adottati il Principio Italiano di Etica e Indipendenza per l’attestazione della conformità della rendicontazione di sostenibilità e quello di attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità.Il Principio italiano di etica e indipendenza per l’attestazione della rendicontazione di sostenibilità è stato elaborato da Consiglio nazionale dei commercialisti, Assirevi e INRL, unitamente al MEF e alla Consob, sulla base delle convenzioni già in essere ed estende al revisore della sostenibilità, in via transitoria e con alcune specificazioni, le previsioni dettate per il revisore legale nell’esercizio dell’attività di revisione del bilancio dal Codice italiano di etica e indipendenza adottato con determina della RGS del 23 marzo 2023.Il principio entra in vigore per gli incarichi di attestazione della rendicontazione di sostenibilità relativi ai periodi amministrativi che iniziano il 1 gennaio 2024 o successivamente.Il Principio Nazionale di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità, elaborato anch’esso da Consiglio nazionale dei commercialisti, Assirevi e INRL, con MEF e Consob, descrive le procedure per lo svolgimento degli incarichi di attestazione della rendicontazione di sostenibilità conferiti ai sensi dell’art. 8, comma 3, del D.lgs. 6 settembre 2024, n. 125 che ha recepito nel nostro Paese la direttiva Corporate Sustainability Reporting (CSRD). Il principio consentirà al revisore della sostenibilità di esprimere le proprie conclusioni, basate su un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza limitato, circa la conformità della rendicontazione di sostenibilità alle norme ed ai principi che ne disciplinano i criteri di redazione nonché agli obblighi di informativa previsti dal Regolamento Tassonomia (Regolamento UE 2020/852).Anche le regole e le linee guida dettate dal principio di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità entrano in vigore per gli incarichi di attestazione della rendicontazione di sostenibilità dei periodi amministrativi che iniziano in data 1 gennaio 2024 o successivamente.”Salutiamo con estremo favore l’adozione da tempo attesa di questi due nuovi principi. L’attestazione della conformità della rendicontazione di sostenibilità – sottolinea il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio – è un’esclusiva dei Commercialisti, nel loro ruolo di revisori legali. Un riconoscimento dell’importanza della nostra professione nel garantire che le aziende siano davvero allineate agli obiettivi ESG”. LEGGI TUTTO

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    Auto e tech in caduta sui mercati USA per timori dazi

    (Teleborsa) – L’annuncio di nuovi dazi sulle importazioni da Mesico, Canada e Cina da parte di Trump sta avendo impatti pesantemente negativi sul mercato americano, dopo aver zavorrato quelli europei. I settori più penalizzati sono quelli più legati al commercio oltreconfine, come le auto ed i titoli tecnologici, soprattutto i chip. Fra i peggiori alla Borsa di New York spiccano oggi le auto: General Motors perde l’1,82% e Ford scivola dell’1,04%. Performance che comunque si rivelano migliori dei produttori d’auto europei – Stellantis, Volkswagen, Porsche – che perdono circa il 4%. Scivolano anche i chip come Nvidia (-2,3) e AMD (-1,4%), cui fa eco a Milano STM che arretra del 2,8%. Fra i tecnologici diversi soffrono Alphabet (Google), e Amazon.(Foto: © Ton Snoei | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Constellation Brands scivola dopo downgrade a neutral

    (Teleborsa) – Seduta in ribasso per Constellation Brands, che mostra al Nasdaq un decremento del 3,54%, in scia al downgrade di Piper Sandler a “neutral” from “overweight”. Il giudizio tiene conto dei dazi annunciati da Trump contro il Canada, n mercato chiave per il gigante delle bevande alcoliche che detiene fra gli altri il marchio di bitta Corona.Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all’indice S&P-500, evidenzia un rallentamento del trend della società rispetto all’indice statunitense, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori. Lo status tecnico di Constellation Brands mostra segnali di peggioramento con area di supporto fissata a 168,5 USD, mentre al rialzo l’area di resistenza è individuata a 177,9. Per la prossima seduta potremmo assistere ad un nuovo spunto ribassista con target stimato verosimilmente a 162,6. LEGGI TUTTO

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    Open Fiber porta la fibra ottica ad Anzano di Puglia

    (Teleborsa) – La rivoluzione digitale innova Anzano di Puglia, in provincia di Foggia, dove è già operativa la nuova rete pubblica di telecomunicazioni a banda ultra larga. Open Fiber ha concluso i lavori della nuova infrastruttura in fibra ottica che raggiunge oltre 900 unità immobiliari tra abitazioni, imprese, uffici pubblici e scuole, consentendo di accedere ai collegamenti Internet con prestazioni efficaci e all’avanguardia. L’intervento ha interessato le zone espressamente indicate nel bando aggiudicato da Open Fiber.I principali operatori partner di Open Fiber, insieme agli Internet Service Provider locali, stanno già commercializzando i servizi sulla rete ultraveloce realizzata ad Anzano di Puglia: gli utenti interessati possono verificare la copertura del proprio indirizzo sul sito openfiber.it, contattare uno degli operatori disponibili e scegliere il piano tariffario preferito per iniziare a navigare ad altissima velocità.La rete ultraveloce oggi disponibile ad Anzano di Puglia è realizzata con la tecnologia FTTH (Fiber-to-the-home, la fibra ottica stesa fino all’interno degli edifici), unica soluzione in grado di garantire velocità di connessione oltre 1 Gigabit al secondo.Si tratta – spiega Open Fiber in una nota – di un investimento strategico per la digitalizzazione dei territori che non grava sul bilancio del Comune. L’infrastruttura tecnologica, infatti, è stata finanziata con fondi regionali e statali nell’ambito del Piano Banda Ultra Larga (BUL) gestito da Infratel Italia, società del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il coordinamento della Regione Puglia. Molto ridotto l’impatto per la posa della fibra, grazie a tecniche di scavo innovative e sostenibili che hanno consentito ad Open Fiber di riutilizzare le infrastrutture esistenti.”Il Covid ha facilitato molto l’introduzione della modalità di lavoro da remoto e tale metodologia sta incentivando i nostri concittadini e molti forestieri a trasferirsi in paese. Una scelta in controtendenza che fa ben sperare in un ritorno nei piccoli comuni – dice il sindaco Paolo Lavanga –. Quindi l’avvio della commercializzazione dei servizi di connettività ultraveloce rappresenta un passo fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio. È un segnale tangibile del nostro impegno per rendere Anzano sempre più attrattiva per vivere, lavorare e investire. L’importante investimento di Open Fiber apre nuove prospettive perché consente alle famiglie di vivere un’esperienza digitale più ricca, alle imprese di ottimizzare i processi produttivi e ai lavoratori di contare su una connessione affidabile e sicura per svolgere le loro attività da casa”.”Il progetto di cablaggio di Anzano realizzato da Open Fiber dimostra come le infrastrutture digitali siano un asset indispensabile per ridurre il divario tra le aree urbane e rurali, offrendo a tutti i cittadini, indipendentemente dal luogo di residenza, l’opportunità di accedere a servizi innovativi che migliorano la qualità della vita e stimolano lo sviluppo economico», spiega Carmine Atlante, field manager coordinator dell’azienda guidata dall’amministratore delegato Giuseppe Gola. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, indice ISM manifatturiero supera attese e torna in area espansione

    (Teleborsa) – Confermata in miglioramento l’attività manifatturiera negli Stati Uniti a dicembre 2024. Lo segnala l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile, che appare in linea con il report di S&P sul PMI manifatturiero.L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero elaborato dall’ISM si è attestato a 50,9 punti, rispetto ai 49,2 punti del mese precedente, risultando superiore alle attese degli analisti che stimavano un aumento marginale a 49,3 punti. L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, si porta anche sopra la soglia chiave di 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini sale a 55,1 punti da 52,1, mentre quella sull’occupazione aumenta a 50,3 da 45,4 e la componente relativa ai prezzi sale a 54,9 da 52,5 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, spese costruzioni in crescita dello 0,5% oltre consensus

    (Teleborsa) – Aumenta più delle attese la spesa per costruzioni in USA a dicembre 2024. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 2.192 miliardi di dollari, registrando una crescita dello 0,5% su base mensile, rispetto al +0,3% delle stime degli analisti e dopo il +0,2% di novembre. Su base annua si è visto invece un incremento del 4,3%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono salite dello 0,9% a 1.688 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono salite dell’1,5% a 939 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un decremento dello 0,5% a 503 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO