6 Maggio 2025

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    BdM Banca, l’utile sale a 15 milioni di euro nel primo trimestre

    (Teleborsa) – BdM Banca (ex Banca Popolare di Bari, oggi nel Gruppo Mediocredito Centrale) ha chiuso il primo trimestre 2025 con un utile netto pari a 15 milioni di euro, in crescita rispetto agli 8,7 milioni di euro registrati al 31 marzo 2024. In particolare: +8,3% il Margine di interesse, pari a 59,1 milioni di euro al 31 marzo 2025 rispetto a 54,5 milioni di euro al 31 marzo 2024; +21,5% le Commissioni nette pari a 31,6 milioni di euro in confronto ai 26 milioni di euro al 31 marzo 2024; +26,5% il Margine di intermediazione pari a 98,1 milioni di euro rispetto ai 77,5 milioni di euro al 31 marzo 2024.In forte riduzione il cost/income che scende dall’ 81,3% del 31 marzo 2024 al 62,7% del 31 marzo 2025. +3,9% gli Impieghi netti a clientela, con 5.875,4 milioni di euro al 31 marzo 2025 rispetto a 5.657,3 milioni di euro al 31 dicembre 2024. In lieve crescita la Raccolta totale da clientela, pari a 11.172,1 milioni di euro al 31 marzo 2025 rispetto a 11.159,2 milioni di euro al 31 dicembre 2024. In calo l’NPE ratio lordo e netto, rispettivamente, al 6,8% e al 3,5% (6,9% e 3,8% al 31 dicembre 2024 e al 9% e 4,6% al 31 marzo 2024). LEGGI TUTTO

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    Snam, presentato primo Innovation Plan: investimenti per 400 milioni di euro

    (Teleborsa) – Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, ha presentato il suo primo Innovation Plan, una roadmap che illustra in dettaglio l’orientamento e i progetti del Gruppo in materia di innovazione trasformativa, che al pari della sostenibilità rappresenta una leva strategica trasversale identificata per il business del Gruppo. Con il Transition Plan e il Piano Strategico 2025-2029, presentati rispettivamente a ottobre 2024 e gennaio 2025, l’Innovation Plan completa il framework nel quale il Gruppo inquadra i propri investimenti nel medio-lungo periodo in sicurezza e transizione energetica, garantendo una coerenza complessiva tra le diverse prospettive e i diversi programmi di azione.”L’innovazione è da sempre nel DNA di Snam, sin dai suoi primi anni, ma le complessità crescenti della fase attuale, caratterizzata dalla fragilità degli equilibri complessivi e da un percorso di transizione energetica sempre meno lineare, hanno ulteriormente accresciuto l’importanza di un costante upgrade tecnologico di asset, processi e sistemi, sviluppando un innovativo modello di gestione e visione della prospettiva – ha dichiarato l’AD Stefano Venier – Nasce sotto questi presupposti anche il nostro Innovation Plan, una roadmap flessibile che include e mobilita risorse sia interne che esterne, che condividono con noi l’idea di non subire il cambiamento, ma di avere l’ambizione di guidarlo”.Relativamente al solo piano strategico 2025-2029, sono già stati pianificati investimenti in innovazione per 400 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto a quelli previsti dal piano precedente. Di questi, grazie all’approccio dual-track adottato da Snam, 338 milioni sostengono iniziative di proven innovation mentre 62 milioni alimentano progetti di explorative innovation, il tutto nel segno di un modello “people-centric”, che persegue il costante aggiornamento delle competenze di tutte le persone Snam e il conseguente livellamento dei gap generazionali.Con la proven innovation, in particolare, Snam si concentra su soluzioni tecnologiche scalabili, affidabili e già pronte per il mercato, che rispondono alle esigenze operative – sicurezza, affidabilità, ottimizzazione dei costi e riduzione delle emissioni – degli asset e dei processi industriali. Il suo cuore pulsante è SnamTEC, il programma di innovazione applicato alle operation attivo dal 2018, articolato in circa 50 progetti e dal quale è già nata l’Asset Control Room, una piattaforma digitale che grazie anche all’AI supporta oltre 2.000 persone nel monitoraggio e nella gestione data driven, da remoto e su device mobili, di asset fisici e di 47 processi end-to-end. L’Intelligenza Artificiale (IA) già oggi è incorporata nel 15% degli applicativi aziendali e che salirà al 40% entro 5 anni.Con l’explorative innovation Snam presidia invece una vasta gamma di idee nuove e tecnologie emergenti, da nuove applicazioni basate sull’AI alle clean tech per la produzione, l’uso finale e la trasformazione di molecole decarbonizzate. L’attenzione – attraverso iniziative come Centrale delle Idee, HyAccelerator, Innova.Lab e Decarbonisation Research Program, è rivolta ai programmi di R&S, scouting e testing condotti con startup, acceleratori, università e risorse interne. Le tematiche affrontate dall’innovazione esplorativa, oggi articolata in oltre 35 progetti, variano dalle cleantech /energy-tech – idrogeno, carbon capture utilization and storage (CCUS) e tecnologie di Long Duration Energy Storage (LDES) – alle tecnologie digitali di frontiera quali l’AI tradizionale e generativa, la robotica e il computing. L’obiettivo è testare e accelerare l’implementazione di soluzioni innovative ad alto potenziale ma non ancora mature o non ancora industrializzate nel contesto energetico, per disporre di opzioni di diversificazione, integrandole – ove possibile – al business stesso di Snam. Il T.LAB – strumento di Snam per collegare explorative e proven innovation – si occupa di questo, scalando e implementando le operational technologies più mature e promettenti fra quelle prese in esame. Fra i progetti attualmente al vaglio del T.LAB, Snam segnala il methane detector, una telecamera iperspettrale per rilevare e quantificare con precisione le perdite di gas su scala industriale, la sensoristica avanzata per il monitoraggio metereologico marino già implementata con successo presso i rigassificatori di Panigaglia e Ravenna, le tecnologie laser-scanner per il monitoraggio della biodiversità successivo ai ripristini vegetazionali effettuati a valle dei cantieri, ma anche valvole a zero emissioni regolate a distanza che non necessitano di sostituzioni, nonché progetti per il miglioramento dei sistemi elettrolitici tesi ad abbattere i costi della produzione di idrogeno verde e, così facendo, a favorire lo sviluppo del suo mercato. LEGGI TUTTO

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    Azimut, ad aprile raccolta netta a 1,2 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Il Gruppo Azimut ha registrato una raccolta netta totale di 1,2 miliardi di euro ad aprile 2025, di cui 1 miliardo di euro (82%) destinati alle soluzionigestite. Questo porta la raccolta netta da inizio anno a 5,7 miliardi di euro. Il patrimonio gestito totale si è attestato a 73,3 miliardi di euro (+4,4% da inizio anno) e, incluse le masse amministrate, ha raggiunto i 106,9 miliardi di euro a fine aprile. Azimut ha inoltre annunciato di aver ottenuto l’autorizzazione regolamentare dalla Capital Markets Authority (CMA) per avviare attività di gestione patrimoniale completamente onshore in Arabia Saudita, segnando l’ingresso del Gruppo nel suo 20° paese e rappresentando un’altra pietra miliare nella sua più ampia strategia internazionale. L’avvio delle attività è previsto per il terzo trimestre del 2025, aprendo la strada alla prossima fase di crescita in un mercato con oltre 1.000 miliardi di dollari di asset istituzionali e oltre 260 miliardi di dollari di opportunità per il mercato retail. Dal 2020, il Gruppo ha costruito una solida presenza istituzionale nel Regno, gestendo oltre 400 milioni di dollari in mandati locali. Con oltre 1,2 miliardi di dollari già investiti nei Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo e in Egitto, Azimut si colloca tra i maggiori gestori patrimoniali domiciliati in Egitto.”Continuiamo a dettare il passo nel settore, con una raccolta netta di aprile di 1,2 miliardi di euro, principalmente in prodotti gestiti. Le nostre soluzioni di fondi hanno suscitato un notevole interesse su tutta la piattaforma, con un notevole slancio in Italia e Turchia. Abbiamo continuato a espandere la nostra piattaforma statunitense e abbiamo ulteriormente ampliato la nostra presenza istituzionale grazie a un’importante acquisizione di mandati in Medio Oriente – ha dichiarato Alessandro Zambotti, CEO e CFO del Gruppo –. L’ottenimento dell’approvazione normativa in Arabia Saudita segna un traguardo fondamentale – il 20° mercato di Azimut – e rafforza ulteriormente la nostra presenza globale, aprendo al contempo le porte a una delle opportunità a lungo termine più interessanti della regione. Con una solida pipeline di strategie pubbliche e private, stiamo entrando nella prossima fase di crescita con fiducia e una chiara visibilità”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in rosso su risultati societari deludenti. Attesa per la Fed

    (Teleborsa) – Seduta negativa a Wall Street, con gli investitori che valutavano una serie di risultati societari in attesa della riunione della Federal Reserve.La Fed inizia la sua riunione di due giorni oggi. Gli analisti si attendono che la banca centrale mantenga invariati i tassi di interesse, dopo che il presidente Jerome Powell ha recentemente segnalato di essere in una fase di attendismo a causa delle preoccupazioni sui dazi, nonostante le pressioni del presidente Trump e del segretario al Tesoro Scott Bessent per un taglio del costo del denaro. L’attenzione si concentrerà sui commenti di Powell per ottenere informazioni sul futuro andamento dei tassi.Rimane alta l’attenzione sulle tensioni commerciali. Il presidente USA Donald Trump incontra il Primo Ministro canadese Mark Carney, segnando l’inizio dei negoziati tra i due leader dopo la vittoria di Carney alle elezioni.Sul fronte macroeconomico, il deficit commerciale statunitense è salito più delle attese a 140,5 miliardi di dollari nel mese di marzo.Tra chi ha pubblicato i risultati prima della campanella, Marriott ha abbassato le previsioni di ricavi per l’intero 2025. Ieri sera, Ford ha tagliato le sue previsioni per l’intero anno, mentre Palantir ha alzato le sue previsioni di vendita annuali. Gli investitori attendono i risultati di Advanced Micro Devices e Super Micro Computer dopo la chiusura.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones continua la seduta con un leggero calo dello 0,61%; sulla stessa linea, giornata negativa per l’S&P-500, che continua la seduta a 5.608 punti, in calo dello 0,75%. In discesa il Nasdaq 100 (-1,1%); con analoga direzione, negativo l’S&P 100 (-0,79%). LEGGI TUTTO

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    Snam, Venier: vogliamo tenere assieme innovazione e sostenibilità affinché siano convergenti

    (Teleborsa) – “Siamo in un contesto assolutamente fragile e instabile, di cui facciamo fatica ad avere una lettura che va al di là del breve periodo, e caratterizzato da due fenomeni come digitalizzazione e decarbonizzazione, a volte convergenti e a volte divergenti. Convergenti perché le tecnologie aiutano a ottimizzare l’uso di energia e progettare nuove soluzioni più efficienti, ma divergenti perché le soluzioni sono particolarmente energy-intensive, facendo crescere la domanda globale di energia”. Lo ha affermato Stefano Venier, CEO di Snam, alla presentazione dell’Innovation Plan della società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan.”Di fronte a questo contesto, c’è bisogno di trovare risposte rapide, tempestive e che siano pragmatiche e coerenti rispetto al contesto – ha spiegato – Da un lato c’è la consapevolezza che molti dei jolly ce li siamo giocati in termini di innovazione e non possiamo commettere errori, ma dall’altro abbiamo davanti a noi una serie di opzioni che non conosciamo e che dobbiamo cercare di costruire e portare sul mercato”.”Abbiamo scelto di dotarci di framework strategico integrato – ha detto Venier – Non vogliamo inventarci una nostra filosofia dell’innovazione, ma integrare in maniera efficiente alcune delle tecnologie che ci aiutano a tenere insieme la transizione con la sicurezza energetica, che è un po’ la nostra missione e una delle sfide più importanti”.”L’Innovation Plan non si contrappone al Transition Plan, ma è complementare e abilitante – ha sottolineato il CEO di Snam – Vogliamo tenere assieme gli elementi di innovazione e sostenibilità, affinché siano convergenti”.”Snam ha l’innovazione nel suo DNA fin dalla sua fondazione – ha aggiunto – Ma l’innovazione è intrinsecamente incerta e non lineare. Se oggi riusciamo a immagine un primo pezzo di percorso, dobbiamo essere pronti a fare il successivo, sperando che il meglio debba ancora venire ed essendo pronti a coglierlo”. LEGGI TUTTO

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    Uber acquista l’85% della turca Trendyol GO per 700 milioni di dollari

    (Teleborsa) – Uber Technologies, società statunitense attiva nei servizi di trasporto in auto e nelle consegne a domicilio, ha stipulato un accordo con Trendyol Group per acquisire una partecipazione di controllo pari all’85% nella sua attività di consegna online di pasti e generi alimentari Trendyol GO in Turchia per circa 700 milioni di dollari in contanti, senza disponibilità liquide né debiti.Trendyol GO ha consegnato oltre 200 milioni di ordini nel 2024, generando 2 miliardi di dollari di prenotazioni lorde, con un aumento di oltre il 50% rispetto all’anno precedente. L’acquisizione di Trendyol GO dovrebbe concludersi nella seconda metà del 2025.”L’unione di Uber e Trendyol GO porterà un’importante evoluzione del settore delle consegne in Turchia, a beneficio di consumatori, corrieri, ristoranti e rivenditori, in particolare per le piccole imprese e le imprese a conduzione familiare – ha commentato il CEO Dara Khosrowshahi – Questo accordo riflette il nostro impegno a lungo termine nei confronti della Turchia. Siamo incredibilmente colpiti da ciò che il team di Trendyol GO ha realizzato e siamo entusiasti di proseguire su questa strada in tutto il Paese”.(Foto: Dan Gold su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    UBS e General Atlantic, partnership per crescere nel credito privato

    (Teleborsa) – UBS Group, colosso bancario svizzero, e General Atlantic, big statunitense del private equity, hanno siglato una partnership strategica focalizzata sulle opportunità nel credito privato. La collaborazione tra i due colossi finanziari mira a migliorare l’accesso dei clienti investitori e dei mutuatari a una gamma più ampia di prestiti diretti e altri prodotti di credito.La partnership formalizza e amplia una lunga collaborazione, riunendo due piattaforme globali leader per creare un’offerta di credito privato di alto livello, combinando le capacità di consulenza e origination di UBS nell’investment banking con l’ampia rete globale di General Atlantic, la sua capacità di sourcing in diversi settori e aree geografiche e la sua riconosciuta leadership come investitore nel credito privato.”Siamo entusiasti di unire la profonda esperienza di General Atlantic negli investimenti nel credito privato con i punti di forza di UBS nell’origination, nelle relazioni con i clienti globali e nei servizi di consulenza”, ha commentato Bill Ford, CEO di General Atlantic. “Questa collaborazione si fonda su una dedizione condivisa alla centralità del cliente, che ci consente di mettere a frutto il meglio delle competenze di entrambe le nostre società, leader di mercato negli investimenti nel credito privato, nei mercati dei capitali e nella gestione patrimoniale”, ha detto Sergio Ermotti, CEO di UBS. LEGGI TUTTO

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    UE, addio al gas russo entro il 2027

    (Teleborsa) – L’UE vuole porre fine alla sua dipendenza dai combustibili fossili russi risparmiando energia, diversificando gli approvvigionamenti e accelerando la transizione verso l’energia pulita. Con questo obiettivo, nel marco 2022, i leader dell’Unione Europea hanno presentato il piano REPowerEU, con cui oggi sono pronti ad accelerare per affrancarsi dalla dipendenza dell’UE dalle importazioni di gas, petrolio e carbone russi.L’Unione Europea è dunque pronta a proporre misure per vietare le importazioni di gas russo, entro la fine del 2027, mentre spinge per recidere i legami con il Paese che un tempo era il suo principale fornitore di energia.L’UE, scrive l’agenzia Bloomberg che cita fonti vicine alla questione, sta portando avanti l’intenzione, a lungo accarezzata, di eliminare gradualmente i combustibili fossili russi, dopo aver rinviato all’inizio di quest’anno la pubblicazione della sua “road map” per valutare l’impatto degli sforzi statunitensi per porre fine alla guerra in Ucraina. I flussi di gas russo verso l’Europa sono diminuiti drasticamente, ma Mosca rappresenta ancora il terzo fornitore di gas (16,6%) dopo Norvegia (45,6%) e Algeria (19,3%). Ed è seconda nelle consegne di gnl ai Ventisette (17,5%), dietro soltanto agli Stati Uniti (45,3%).Ora, la Commissione europea sembra pronta a svelare Strasburgo l’attesa e preannunciata tabella di marcia per tagliare gli ultimi legami energetici rimasti con Mosca. La roadmap sarà presentata dal commissario Ue per l’Energia, Dan Jorgensen, e consiste in una comunicazione non vincolante contenente una serie di opzioni legali per aiutare le aziende europee a rescindere i contratti in essere con la Russia e il suo colosso energetico Gazprom. LEGGI TUTTO