Maggio 2025

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    Ocse: “Surplus acciaio minaccia stabilità del mercato, lavoro e piani di decarbonizzazione”

    (Teleborsa) – “Lo straordinario aumento della sovracapacità minaccia la stabilità del mercato dell’acciaio, l’occupazione e i piani di decarbonizzazione”. È l’avvertimento lanciato dall’Ocse, nell’Oecd Steel Outlook 2025, il nuovo rapporto sulla siderurgia mondiale, presentato oggi. In tale scenario l’organismo internazionale con sede a Parigi si appella ai Paesi affinché affrontino “con urgenza le misure che hanno portato alla continua crescita della sovracapacità di acciaio, se vogliono impedire un’ulteriore erosione della stabilità del mercato e preservare una concorrenza leale nel settore siderurgico”. Secondo l’Oecd Steel Outlook 2025, si prevede che la capacità in eccesso raggiungerà i 721 milioni di tonnellate (Mt) entro il 2027, circa 290 Mt in più rispetto alla produzione combinata di acciaio dei Paesi Ocse nel 2024. Questo notevole incremento – spiega l’Ocse – è il risultato della “continua espansione della capacità nonostante la debole crescita della domanda globale di acciaio. Gli elevati livelli di sussidi e altre distorsioni politiche nelle economie non Ocse – avverte l’organizzazione – sono i principali fattori che determinano questo squilibrio, mettendo a rischio la stabilità del mercato, l’occupazione, le catene di approvvigionamento e gli sforzi di decarbonizzazione”.”I risultati dell’Oecd Steel Outlook 2025 dimostrano che è urgente arginare la crescita della sovracapacità e superare le distorsioni del mercato per garantire il buon funzionamento dei mercati siderurgici globali – afferma in una nota il segretario generale dell’Ocse, Mathias Cormann –. Attraverso la cooperazione internazionale e un dialogo basato sulle prove, saremo in grado di lavorare per ripristinare una concorrenza leale e migliorare l’efficienza di un settore siderurgico sostenibile a livello globale”. Le imprese siderurgiche dei Paesi Ocse – rileva il rapporto – stanno vedendo la loro redditività avvicinarsi ai minimi storici. Anche l’occupazione è stata influenzata negativamente da queste tendenze, come dimostrato dalla stima di 113mila perdite di posti di lavoro nei paesi membri del Global Forum on Excess Steel Capacity (GFSS) tra il 2013 e il 2021. Inoltre, l’attuale squilibrio mette a repentaglio gli sforzi di decarbonizzazione, con altiforni/convertitori di ossigeno ad alta intensità di emissioni che dovrebbero rappresentare il 40% degli aumenti di capacità pianificati tra il 2025 e il 2027, a scapito degli investimenti in tecnologie a basse emissioni di Co2. L’Ocse sollecita un’azione internazionale mirata lungo tre linee principali: “eliminare i sussidi che distorcono le forze di mercato e gli aiuti che incoraggiano la capacità eccedente, garantire un efficace coordinamento internazionale e la definizione di regole del gioco eque”. Infine, per quanto riguarda la cooperazione internazionale, “consentire di accelerare lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie a basse emissioni di carboni”. Secondo l’Ocse la concorrenza nell’industria siderurgica “continua a soffrire di una mancanza di equità delle condizioni”. Pertanto “regole del gioco eque sono oggi necessarie per migliorare le prospettive dell’industria siderurgica mondial”. Per l’organismo internazionale con sede a Parigi, le difficoltà nel settore “dovrebbero probabilmente continuare nel 2025 e anche oltre”.Nel mondo, dal 2025 al 2027, sono previsti sostanziali aumenti della capacità di produzione dell’acciaio, fino al 6,7 % (165 milioni di tonnellate metriche). Se ciò dovesse verificarsi, – sottolinea il report – “peggiorerà la capacità in eccesso mondiale”. Nel dettaglio le economie asiatiche dovrebbero rappresentare il 58% della nuova capacità, spinte da aumenti sostanziali in Cina e in India. Per l’Ocse, “con una crescita della domanda alla meglio debole, il tasso di utilizzo delle capacità potrebbe nuovamente contrarsi verso il 70%, esercitando una enorme pressione anche sulle acciaierie più competitive”. Le sovvenzioni, allerta l’Ocse, continuano a “falsare la concorrenza e hanno contribuito in modo significativo alla capacità in eccesso nelle economie extra-Ocse”. Tra l’altro, secondo l’Ocse, l’aumento delle esportazioni cinesi causa un forte aumento delle misure commerciali su scala mondiale. “L’export d’acciaio cinese – precisa l’organismo – ha raggiunto un livello record di 118 milioni di tonnellate nel 2024”. LEGGI TUTTO

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    BTP Italia, Intesa: duration inferiore rispetto a BTPei comparabile con diversa tempistica flussi

    (Teleborsa) – Sulla base dell’inflazione stimata per i prossimi sette anni e ipotizzando una cedola definitiva pari a quella minima, il nuovo BTP Italia potrebbe generare un rendimento lordo annuo del 3,18% (escluso il premio fedeltà) rispetto al rendimento nominale interpolato del BTP del 3,04%. Lo si legge in una ricerca di Intesa Sanpaolo, firmata da Chiara Manenti, Head of Rates, FX and Commodities Research.Viene fatto notare che, rispetto alla struttura del BTPei, il nuovo BTP Italia offre il vantaggio di flussi di pagamento anticipati e, dal punto di vista finanziario, la diversa tempistica dei flussi di pagamento si traduce in una duration del BTP Italia inferiore rispetto a quella di un BTPei comparabile.Il rischio principale che grava sulla performance del titolo è legato al rischio emittente, sebbene la base di investitori prevalentemente domestica e la quotazione sui mercati retail lasceranno il titolo esposto a una minore volatilità rispetto ai corrispondenti BTP nominali.Le curve del BTP Italia offrono un premio positivo in termini di rendimento reale rispetto alla curva del BTPei, viene sottolineato. L’interpolazione della curva del BTP Italia rispetto a quella del BTPei mostra uno spread positivo su tutta la curva: ipotizzando una cedola pari al minimo, il nuovo BTP Italia pagherebbe un premio in termini di tasso reale di circa 62 punti base rispetto alla curva dei rendimenti interpolata del BTPei. LEGGI TUTTO

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    Il governo spagnolo esaminerà l’offerta di BBVA per Sabadell

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Economia spagnolo ha deciso di deferire al Consiglio dei Ministri la decisione sulla fusione tra BBVA e Sabadell. Dopo che le parti sono state informate, il Consiglio dei ministri ha 30 giorni di calendario per emettere il proprio parere. Finora Madrid si è opposta all’accordo, annunciato per la prima volta da BBVA 12 mesi fa e che valuta Sabadell oltre 14 miliardi di euroNell’ordinanza, il Ministro giustifica la decisione con motivi di interesse generale diversi dalla tutela della concorrenza, relativi al “potenziale impatto dell’operazione sulla garanzia del corretto mantenimento degli obiettivi normativi settoriali, della tutela dei lavoratori, della coesione territoriale, della promozione della ricerca e dello sviluppo tecnologico e degli obiettivi di politica sociale”, si legge in una nota.La decisione è stata presa dopo aver ricevuto il fascicolo e la risoluzione del Consiglio della Comisión Nacional de los Mercados y la Competencia (CNMC). Quest’ultima prevedeva vari impegni, il cui adempimento era subordinato all’autorizzazione dell’operazione. LEGGI TUTTO

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    Tessellis, emesse 10 obbligazioni convertibili per 1 milione di euro

    (Teleborsa) – Tessellis, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nei settori Telecomunicazioni e Media&Tech, ha comunicato che sono state emesse in favore di Nice & Green 10 obbligazioni convertibili in azioni Tessellis del valore unitario di 100.000 euro ciascuna, in esecuzione delle delibere delle assemblee straordinarie del 16 maggio 2022 e 17 giugno 2024.Il POC è costituito da 31 tranche da 2.000.000 euro – sottoscrivibili anche in frazioni di tranche – per un importo complessivo massimo di 62.000.000 euro, ed è riservato all’investitore. LEGGI TUTTO

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    INL: salgono del 17% le ispezioni nel primo trimestre 2025

    (Teleborsa) – Si conferma il rafforzamento dell’azione ispettiva in termini quantitativi e di efficacia dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. I risultati dell’attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale nel primo trimestre 2025 segnano il +17% delle ispezioni e il +20%delle pratiche irregolari accertate nel confronto rispetto allo stesso periodo del 2024, con un calo generalizzato dei casi di lavoro nero rilevati.”I dati resi oggi dall’INL confermano che stiamo portando avanti la strategia condivisa fin dall’inizio del mandato del governo Meloni: maggiori controlli, utilizzo della tecnologia per renderli più efficaci e investimento forte sul lavoro sicuro. A breve – afferma la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, commentando i dati del monitoraggio trimestrale dell’INL – terremo i tavoli tecnici con le parti sociali per creare un progetto condiviso e concreto che punti a migliorare ancora le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, rafforzando gli investimenti in prevenzione e formazione dei lavoratori e sostenendo le aziende che applicano sistemi di gestione e tutele virtuosi”. Accessi EffettuatiNel primo trimestre del 2025 sono state effettuate 35.744 ispezioni (38.263 se si contano anche verifiche amministrativo-contabili), in aumento del 17% rispetto alle 30.545 dello stesso periodo del 2024 (33.183 se si contano anche verifiche amministrativo-contabili). Irregolarità accertateLe pratiche già concluse con esito irregolare sono cresciute da 13.265 nel 2024 a 15.882 nel 2025, con un aumento del 20%, permesso anche dal miglioramento della capacità di intelligence nell’individuazione di obiettivi ispettivi.Rafforzamento della Vigilanza in Salute e SicurezzaParticolarmente significativo è il miglioramento registrato nella vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Le ispezioni specifiche in questo ambito sono cresciute del 28%, passando da 10.439 a 13.367.Contributi e premi recuperatiL’attività ispettiva del solo personale dell’INL ha permesso il recupero di 42.711.527 euro in contributi e premi nei primi tre mesi del 2025, rispetto ai 38.102.436 euro del 2024, segnando un incremento del 12%. LEGGI TUTTO

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    Unipol Assicurazioni, Moody’s migliora l’outlook a positivo da stabile

    (Teleborsa) – Moody’s ha confermato l’insurance financial strength rating (IFSR) di Unipol Assicurazioni a “Baa2” e modificato l’outlook a positivo da stabile. La modifica dell’outlook segue la modifica dell’outlook sull’Italia (Baa3) del 23 maggio 2025.Il profilo creditizio di Unipol è parzialmente vincolato dal rating sovrano italiano a causa della concentrazione di attività e passività del gruppo in Italia, che influisce sulla qualità degli attivi, sulla capitalizzazione e sulla flessibilità finanziaria del gruppo. Un miglioramento della qualità del credito sovrano italiano ha quindi un impatto positivo sulla qualità del credito di Unipol.L’esposizione di Unipol ai titoli di Stato italiani si è leggermente ridotta nel 2024, rappresentando il 30% dei suoi investimenti e il 181% del suo patrimonio netto alla fine del 2024.Moody’s attualmente valuta la solidità finanziaria assicurativa di Unipol un livello superiore al rating sovrano italiano, a riflettere il solido profilo commerciale del gruppo, caratterizzato dalla sua posizione di leadership nel mercato danni italiano, dal forte controllo della sua distribuzione grazie alla sua rete di agenti vincolati e da un rischio di prodotto relativamente basso grazie alla focalizzazione sul business retail e a un basso tasso garantito medio nel segmento vita. Tra gli altri punti di forza del gruppo figurano una buona redditività (RoC del 7,7% nel 2024) e un’ottima capitalizzazione, come dimostrato da un indice di Solvency II consolidato del 212% a fine dicembre 2024.Inoltre, a seguito della fusione tra la principale holding del gruppo e la sua principale società operativa, Unipol ha annunciato l’intenzione di non sostituire le obbligazioni senior in circolazione. 1 miliardo di euro di debito senior è scaduto a marzo 2025 e altri 1,5 miliardi di euro scadranno tra il 2027 e il 2030. Ciò ridurrà ulteriormente la leva finanziaria del gruppo, che si attestava al 27% a fine 2024 e che Moody’s stima intorno al 21% a seguito del rimborso di marzo su base proforma. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in rally con aumento maggiore delle attese della fiducia dei consumatori

    (Teleborsa) – Wall Street si muove in rialzo al ritorno agli scambi dopo la chiusura di ieri per il Memorial Day. Nel weekend il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ridimensionato la minaccia di dazi sulle importazioni dall’UE, disinnescando le tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e il blocco europeo e rafforzando la fiducia degli investitori. Inoltre, la fiducia dei consumatori americani è aumentata più delle attese nel mese di maggio, secondo il sondaggio del Conference Board degli Stati Uniti (incremento dell’indice a 98 punti nel mese, rispetto agli 85,7 punti del mese di aprile e contro una salita più contenuta a 87,1 punti attesa dal consensus)Sempre sul fronte macroeconomico, gli ordini di beni durevoli sono scesi meno delle attese ad aprile negli Stati Uniti, mentre i prezzi delle case hanno registrato un +3,7% su anno a marzo secondo l’indice FHFA e un +4,1% a/a secondo il report di S&P Case-Shiller.Dal punti di vista della banca centrale, l’appuntamento clou della settimana è domani, quando saranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve. Inoltre, sono in calendario interventi di diversi funzionari della Fed. Ieri, il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, ha chiesto di mantenere stabili i tassi di interesse fino a quando non ci sarà chiarezza sull’impatto dei dazi più elevati sull’inflazione.Sul fronte degli annunci societari, Salesforce ha annunciato che acquisirà Informatica per circa 8 miliardi di dollari, puntando sulla piattaforma di gestione dati per affinare il proprio vantaggio competitivo nel mercato dell’intelligenza artificiale, mentre Trump Media & Technology Group ha reso noto che prevede di raccogliere 2 miliardi di dollari in azioni e 1 miliardo di dollari tramite obbligazioni convertibili per acquistare criptovalute.Guardando ai principali indici, il listino USA mostra un guadagno dell’1,51% sul Dow Jones; sulla stessa linea, si muove con il vento in poppa l’S&P-500, che arriva a 5.907 punti. In netto miglioramento il Nasdaq 100 (+2,14%); come pure, balza in alto l’S&P 100 (+1,9%).In luce sul listino nordamericano S&P 500 i comparti beni di consumo secondari (+2,71%), informatica (+2,39%) e telecomunicazioni (+1,79%).Al top tra i giganti di Wall Street, Nike (+4,00%), Caterpillar (+2,76%), Apple (+2,62%) e Amazon (+2,61%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su United Health, che prosegue le contrattazioni a -0,82%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Marvell Technology (+7,02%), Warner Bros Discovery (+6,73%), ON Semiconductor (+6,06%) e Ross Stores (+5,71%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su PDD Holdings, che prosegue le contrattazioni a -14,20%. Pensosa O’Reilly Automotive, con un calo frazionale dell’1,17%. Tentenna Copart, con un modesto ribasso dello 0,88%. LEGGI TUTTO

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    Telesia, Borsa: niente ordini senza limite di prezzo

    (Teleborsa) – Borsa Italiana comunica che da domani 28 maggio 2025 e fino a successiva comunicazione sulle azioni ordinarie Telesia, azienda quotata su Euronext Growth Milan e specializzata in soluzioni multimediali per la comunicazione out of home, il Digital Signage e Digital Broadcasting, non sarà consentita l’immissione di ordini senza limite di prezzo.Oggi le azioni Telesia hanno chiuso la seduta a quota 1,28 euro per azione, in rialzo del 16,36%, risultando il migliori titolo dell’indice FTSE Italia Growth. Il controvalore odierno è stato di circa 40 mila euro, più alto del controvalore medio mensile. LEGGI TUTTO