Maggio 2025

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    Intuit in rally grazie a trimestrale e guidance sopra attese

    (Teleborsa) – Grande giornata per Intuit che sta mettendo a segno un rialzo dell’8,63%.L’azienda specializzata in software per fisco e contabilità viene premiata dal mercato per aver battuto il consensus con i conti del terzo trimestre. Il gruppo di Mountain View ha registrato un EPS rettificato di 11,65 dollari contro i 10,93 dollari stimati dagli analisti. I ricavi sono cresciuti da 6,73 a 7,75 miliardi e rispetto ai 7,57 miliardi attesi dal mercato. Per l’anno fiscale, la società prevede un utile per azione (EPS) nella forchetta 20,07-20,12 dollari, contro i 19,40 previsti dagli analisti.Comparando l’andamento del titolo con il Nasdaq 100, su base settimanale, si nota che la società produttrice di software finanziari mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +9,41%, rispetto a -1,93% dell’indice dei titoli tecnologici USA).L’analisi di medio periodo conferma la tendenza positiva di Intuit. Sebbene il breve periodo mette in risalto un allentamento della linea rialzista al test del top 733,8 USD. Primo supporto visto a 713,6. Tecnicamente si prevede uno sviluppo negativo in tempi brevi verso il supporto 703,7. LEGGI TUTTO

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    FS: nuove obbligazioni Eurofima da 400 milioni con scadenza 2040

    (Teleborsa) – Ferrovie dello Stato Italiane ha concluso con Eurofima un’emissione obbligazionaria in private placement da 400 milioni di euro, a tasso variabile e con una durata di quindici anni.I fondi raccolti saranno destinati agli investimenti in materiale rotabile per il servizio pubblico gestito da Trenitalia. I treni finanziati rispettano i criteri della Tassonomia Europea e favoriscono la sostenibilità ambientale e sociale, incentivando lo spostamento del trasporto passeggeri dalla strada alla ferrovia (modal shift to rail). LEGGI TUTTO

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    Immobiliare USA, vendita case nuove in aprile sopra attese

    (Teleborsa) – Si rafforza la vendita di case nuove negli Stati Uniti nel mese di aprile. Il dato ha evidenziato un incremento del 10,9% a 743 mila unità rispetto alle 670 mila unità di marzo, quando si era registrato un aumento del 2,6%. Lo ha comunicato il Census Bureau degli Stati Uniti. Le attese degli analisti erano per un aumento meno robusto, ovvero fino a 694 mila unità. LEGGI TUTTO

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    In calo la Borsa di New York, pesano le nuove minacce di Trump

    (Teleborsa) – Partenza in forte calo per la borsa di Wall Street, nell’ultima seduta della settimana, come peraltro atteso dal ribasso registrato dai future statunitensi, dopo che il presidente americano, Donald Trump ha affermato di voler imporre dazi al 50% sulle importazioni dalla Unione europea, lamentando mancanza di progressi nelle trattative, a partire dal primo giugno. Separatamente, Trump ha dichiarato che Apple dovrà pagare un dazio del 25% se i telefoni venduti nel Paese non saranno prodotti all’interno dei suoi confini. “Ho informato tempo fa Tim Cook di Apple che mi aspetto che i loro iPhone venduti negli Stati Uniti d’America saranno fabbricati e costruiti negli Stati Uniti, non in India o in qualsiasi altro luogo – ha scritto sempre su Truth. In caso contrario, Apple dovrà pagare agli Stati Uniti un dazio di almeno il 25%”.Sul fronte macroeconomico, l’unico dato in agenda oggi è relativo all’andamento della vendita di case nuove, nel mese di aprile. Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones è in calo (-1%) e si attesta su 41.442 punti: l’indice americano prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata martedì scorso, di quattro ribassi consecutivi; sulla stessa linea, vendite diffuse sull’S&P-500, che continua la giornata a 5.780 punti. Variazioni negative per il Nasdaq 100 (-1,36%); sulla stessa tendenza, in ribasso l’S&P 100 (-1,14%). LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, Urso: serve massima responsabilità, negoziati in corso

    (Teleborsa) – Sull’ex Ilva “faccio un appello a tutti perché ci vuole la massima responsabilità, anche perché il negoziato è in corso e se si danno segnali così negativi è chiaro che poi la strada per i negoziatori è più difficile e io però sono convinto di giungere in porto”. Lo ha detto Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, a margine di un evento al Festival dell’Economia.”Con i sindacati abbiamo costruito un percorso assieme in questi anni, il tentativo di salvare la siderurgia italiana e produrre impianti green”, ha spiegato. Per l’Ilva di Taranto la “sfida è più difficile, ma lo vogliamo fare con il pieno concorso dei sindacati e mi auguro, e sono certo che ci riusciremo, con la regione, la provincia e il comune. Serve la piena responsabilità e collaborazione di tutti, e le dichiarazioni del presidente Emiliano mi confortano che questa strada sia percorribile”. “Potremo così diventare nei prossimi anni il primo paese a produzione totalmente green d’Europa, il più avanzato ma ci vuole la piena responsabilità di tutti”, ha concluso Urso.Sui dazi – “L’Europa con l’Italia deve concludere al meglio il negoziato con gli Usa, come è stato fatto dalla Gran Bretagna, riducendo i dazi e non innescando una spirale di ritorsione che si propagherebbe in tutto il mondo e su questo Meloni ha indicato la strada”, ha detto Urso per il quale “bisogna trattare con Trump perché è l’America, Trump è stato votato dagli americani in libere elezioni, non è un usurpatore, è con lui che l’Europa deve trattare”. “La rotta è unire l’Occidente non dividerlo – ha sottolineato Urso -, quindi puntare a un negoziato, ridurre quanto più possibile in questa fase i dazi e non innescare un meccanismo di ritorsione tra le due sponde dell’Atlantico. Serve ridurre la tensione, ridurre i dazi per poi quando ci saranno le condizioni, mi auguro il prima possibile, realizzare quell’obiettivo ‘zero dazi zero’ tra le due sponde dell’Atlantico e creare il più grande bacino commerciale, produttivo, tecnologico del mondo”. LEGGI TUTTO

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    A2A: presentato il settimo Bilancio di Sostenibilità Territoriale del Piemonte

    (Teleborsa) – È stata presentata oggi da Fulvio Roncari, presidente e amministratore delegato di A2A Ambiente, la settima edizione del Bilancio di Sostenibilità Territoriale del Piemonte, che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali del Gruppo sul territorio nel 2024 e i piani di attività previsti per i prossimi anni. “Accelerare la transizione ecologica significa investire nei territori, dotandoli di infrastrutture sempre più innovative e sostenibili e rafforzando le filiere strategiche. Nel 2024, il Gruppo A2A in Piemonte ha quasi raddoppiato gli investimenti rispetto al 2023, portandoli a 32 milioni di euro, e generato un valore economico complessivo di 187 milioni, in crescita del 17%. – ha dichiarato Roncari –. Un impegno concreto che si riflette nel potenziamento dei nostri asset presenti nella Regione, a partire dal polo di Cavaglià, dove stiamo consolidando un hub avanzato per l’economia circolare: al revamping delle linee per il trattamento della plastica si affiancano ora il progetto Rebag, dedicato alla trasformazione degli scarti in sacchetti e contenitori, e lo sviluppo del primo impianto pilota per il recupero dei rifiuti tessili”.La presentazione è stata preceduta da una discussione sulle prospettive della transizione sostenibile, a cui hanno partecipato anche Steven Palmieri, vicepresidente di ANCI Piemonte, Lara Ponti, vicepresidente per la Transizione Ambientale e gli Obiettivi ESG di Confindustria, e Marco Bardelle, amministratore di Tintoria e Finissaggio 2000.Il Piemonte si conferma un territorio strategico per A2A, con un valore economico complessivo generato pari a 187 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto all’anno precedente. Gli investimenti del 2024 raggiungono i 32 milioni di euro – erano 16,7 milioni nel 2023 – destinati a impianti, servizi, innovazione e progetti a beneficio dell’ambiente e delle comunità locali. Nel polo per l’economia circolare di Cavaglià, il Gruppo ha investito in nuove tecnologie per il recupero della plastica e dei rifiuti tessili.A marzo 2025 è stato completato il revamping dell’impianto di selezione della plastica per aumentare la resa di selezione dei metalli e dei diversi polimeri e il numero di prodotti selezionabili. Nel 2024 sono state selezionate e valorizzate 48mila tonnellate di plastica. È statoinoltre avviato il progetto Rebag, che mira a trasformare scarti e imballaggi in nuovi prodotti e materie per la produzione di sacchetti e contenitori, grazie a processi di recupero sempre più avanzati.Alla plastica si affianca ora anche la filiera dei tessuti, con la progettazione di un primo impianto pilota dedicato al riciclo dei rifiuti tessili per la produzione di materiale End of Waste, da reimpiegare nelle aziende del territorio.Anche il centro di trattamento del vetro di Asti ha visto nel 2024 il revamping della linea di trattamento, volto a migliorare l’efficienza nella produzione di vetro “pronto al forno”. Nel corso dell’anno ne sono state prodotte 75mila tonnellate e il fotovoltaico installato nella struttura ha permesso di produrre 384 MWh di energia green, evitando l’emissione di 172 tonnellate di CO2. Il piano di rinnovamento proseguirà nel prossimo biennio con nuove dotazioni impiantistiche e aggiornamenti tecnologici destinati a incrementare ulteriormente la qualità del recupero.A2A ha prodotto ulteriori 30 GWh di energia rinnovabile da matrici agricole e zootecniche nei siti di trattamento gestiti in Piemonte. La Società ha inoltre ottenuto le autorizzazioni per la conversione da biogas a biometano di tre impianti, con l’obiettivo di immettere annualmente nella rete di distribuzione circa 9,5 milioni di metri cubi di biometano, con un investimento complessivoprevisto che supera i 25 milioni di euro.Il valore economico generato sul territorio si riflette sulla rete di imprese locali: sono 185 i fornitori attivati, di cui oltre la metà (58%) micro o piccole imprese, per un totale di 162 milioni di euro di ordini in forniture, in crescita del 18% rispetto all’anno precedente.A conferma dell’attenzione verso le proprie persone, A2A ha ottenuto la certificazione Top Employeers per tutte le Società del Gruppo. Il 100% delle assunzioni nel corso dell’anno è stato a tempo indeterminato e sono state erogate in media 43 ore di formazione pro capite. Nel 2024 è stato anche lanciato A2A Life Caring, il piano a sostegno della genitorialità che prevede investimenti per 120 milioni di euro entro il 2035, e recentemente è stato approvato A2A Life Sharing, il piano di azionariato diffuso che mira a rafforzare il senso di appartenenza e la partecipazione attiva dei dipendenti alla crescita dell’azienda.Infine, il Gruppo ha rinnovato il proprio impegno formativo verso le nuove generazioni con più di 7.500 tra studenti e docenti coinvolti nella Regione, attraverso visite agli impianti e approfondimenti sui temi della transizione ecologica. Nell’ambito della seconda edizione del progetto nazionale “Futuro in Circolo”, si è anche svolto un laboratorio didattico a Chivasso. Il progetto è statopromosso anche dal divulgatore Vincenzo Schettini, conosciuto per il format La Fisica Che Ci Piace, con cui A2A collabora per sensibilizzare giovani e cittadini sui temi della transizione energetica e dell’economia circolare attraverso un linguaggio multimediale e partecipativo. LEGGI TUTTO

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    Nucleare, Pichetto: serve presa di coscienza

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha dichiarato che sul nucleare serve “una presa di coscienza” se si vuole affrontare con razionalità il tema del raddoppio dei consumielettrici da parte dell’Italia tra 15-20 anni. Intervenuto al convegno “Una transizione ecologica giusta e raggiungibile”, il ministro ha affermato di aver notato con stupore “un’apertura completamente diversa” da parte dei più giovani. “Noi oggi consumiamo 310-15 Terawattora di energia elettrica, siamo dei grandi consumatori, sono miliardi di kilowattora e tutti gli indicatori ci danno tra 15-20 anni più che raddoppierà. Ma come lo raggiungiamo?”, ha sottolineato Pichetto. Il ministro ha sottolineato la resistenza dei tanti comitati che sono contrari a “fotovoltaico, pala eolica, va bene tutto purché sia nell’altro comune”. “C’è gente che mi manda l’e-mail dicendo non voglio il deposito dei rifiuti nucleari nella mia città o nella mia regione e per caso è all’uscita dell’ospedale dove è andato a fare la radiografia. È questa la necessità di una di una presa di coscienza”, ha spiegato.”Alcune barre che abbiamo ancora devono andare per ultime in Francia a essere vetrificata. Di fatto sono in Francia e sono in Inghilterra. Stiamo rinnovando l’accordo con la Francia visto che scade il 31 dicembre 2025. È interessante la parte della trattativa di rinnovo perché la stessa Francia chiede diritto di prelievo”, ha affermato il ministro.”I francesi dicono: sì te le tengo qui mi paghi pure un affitto, ma io voglio prelevare perché queste scorie delle nostre centrali smantellate 37 anni fa, dopo il referendum, sono una materia prima per i nuovi reattori”. Il ministro ha spiegato che serve una soluzione per le scorie a bassa intensità che “produciamo in quantità colossale, perché, ad esempio, non c’é ospedale che non abbia reparto che non produce rifiuti. Questi sono stoccati provvisoriamente un po’ dappertutto”. Secondo il ministro va trovata una soluzione anche “per le grandi scorie geologiche. È chiaro che in questo caso il deposito deve essere uno solo, ma si sta valutando di fare un geologico per più paesi, anche a livello europeo dei 27”. LEGGI TUTTO

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    Ross Stores ritira guidance annuale per pressione dazi su redditività

    (Teleborsa) – Ross Stores, importante azienda statunitense di vendita di vestiti e prodotti per la casa a prezzi scontati, ha annunciato un utile per azione di 1,47 dollari per le 13 settimane concluse il 3 maggio 2025, rispetto a 1,46 dollari di utile per azione per le 13 settimane concluse il 4 maggio 2024. L’utile netto del periodo è stato di 479 milioni di dollari, rispetto ai 488 milioni di dollari dell’anno scorso. Le vendite del primo trimestre del 2025 sono state di 5,0 miliardi di dollari, con un fatturato a parità di negozi invariato rispetto all’anno scorso.”Nonostante l’inizio più lento della stagione delle vendite primaverili a febbraio, le nostre performance mensili in termini di vendite sono migliorate notevolmente, mese dopo mese, per il resto del trimestre – ha commentato il CEO Jim Conroy – Nel primo trimestre, le vendite e gli utili si sono attestati al di sopra delle nostre aspettative, mentre il margine operativo del 12,2% è rimasto invariato rispetto all’anno precedente”.Guardando al futuro, Conroy ha commentato: “Persiste una forte incertezza macroeconomica e geopolitica, in particolare a causa dell’inflazione prolungata e dell’evoluzione delle politiche commerciali. Sebbene importiamo direttamente solo una piccola parte delle nostre merci, più della metà dei beni che vendiamo proviene dalla Cina. Pertanto, prevediamo una pressione sulla nostra redditività se i dazi rimarranno a livelli elevati. Data la natura variabile degli annunci tariffari, al momento forniamo solo previsioni per il secondo trimestre e ritiriamo le nostre precedenti previsioni annuali su vendite e utili”.Per le 13 settimane che terminano il 2 agosto 2025, Ross Stores prevede che le vendite comparabili dei negozi rimarranno stabili o saliranno del 3%, in aggiunta all’aumento del 4% registrato nel secondo trimestre dello scorso anno. L’utile per azione per il secondo trimestre è ora previsto tra 1,40 e 1,55 dollari, rispetto all’utile per azione di 1,59 dollari per il periodo dell’anno precedente conclusosi il 3 agosto 2024. Questa previsione di utile include un impatto sui costi per azione di circa 0,11-0,16 dollari dovuto ai dazi annunciati.(Foto: Dimitris Vetsikas / Pixabay) LEGGI TUTTO