Maggio 2025

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    Banco BPM, collocato bond perpetuo AT1 da 400 milioni di euro. Ordini per 3,2 miliardi

    (Teleborsa) – Banco BPM ha portato a termine con successo una nuova emissione di uno strumento di capitale Additional Tier 1 con durata perpetua e richiamabile callable a partire dal quinto anno, per un ammontare pari a 400 milioni di euro. La transazione ha visto la partecipazione di oltre 200 investitori, con ordini che hanno raggiunto al picco i 3,2 miliardi di euro e che hanno consentito l’emissione dell’Additional Tier 1 con lo spread più contenuto dalla nascita del Gruppo.Il titolo, destinato a investitori istituzionali, è stato emesso alla pari con cedola fissa al 6,25% fino al 27 novembre 2030, pagabile semestralmente; qualora l’emittente decidesse di non esercitare l’opzione di rimborso anticipato, la cedola verrebbe rideterminata sulla base del tasso swap in euro a 5 anni al momento della data di ricalcolo, aumentato di uno spread pari a 406,6 bps e resterà fissa per i successivi 5 anni (fino alla successiva data di ricalcolo). Il pagamento della cedola è totalmente discrezionale e soggetto a talune limitazioni. Il titolo prevede inoltre la riduzione a titolo temporaneo del valore nominale qualora il coefficiente CET1 a livello consolidato o individuale scendesse al di sotto del 5,125%.Gli investitori che hanno partecipato all’operazione sono principalmente fund managers (69%) e banche (17%), mentre la distribuzione geografica vede la presenza prevalente di investitori esteri (tra cui Francia con il 25% e Regno Unito con il 14%) e dell’Italia (30%).Morgan Stanley e Barclays hanno agito in qualità di Global Coordinators; Banca Akros e Crédit Agricole (parti correlate dell’emittente), Barclays, BNP Paribas, BofA, Citi e Morgan Stanley hanno agito in qualità di Joint Bookrunners. LEGGI TUTTO

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    Arras Group, nominato l’amministratore giudiziario dopo le denunce di Jean Christophe Babin

    (Teleborsa) – Il Tribunale Di Milano – Sezione Specializzata In Materia Di Impresa ha nominato Ignazio Arcuri come amministratore giudiziario di Arras Group, società tecnologica di sviluppo immobiliare di seconde case e sospesa dalle quotazioni su EGM PRO, per il periodo di sei mesi, con il compito di provvedere all’ordinaria gestione e agli atti eccedenti l’ordinaria amministrazione.La nomina è arrivata nell’ambito del procedimento instaurato con ricorso depositato il 30 gennaio 2025 dal socio di minoranza Jean Christophe Babin (CEO della divisione Watches di LVMH ed ex CEO di Bulgari), che chiedeva la revoca dei componenti del consiglio di amministrazione della società, denunciando gravi irregolarità nella gestione, con danno alla società stessa.L’amministratore giudiziario si occuperà, in particolare, di: predisporre nella società adeguati assetti organizzativi amministrativi, contabili; curare, qualora sia richiesto in considerazione della natura della società, la sostituzione della figura professionale dell’Euronext Growth Advisor (dopo la rinuncia di Integrae SIM per inadempienza di Arras Group); porre in essere ogni azione utile al buon esito della procedura di concordato preventivo.Il 14 maggio l’assemblea ha rinviato la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, mancando professionisti candidati per la carica di consigliere di amministrazione e di amministratore delegato. Il innovo del CdA si era reso necessario dopo le dimissioni irrevocabili di tutti i consiglieri a seguito del deposito, a fine marzo, di ricorso per l’accesso a uno strumento di regolazione della crisi.La società fondata e guidata da Enrico Arras, che deve affrontare le denunce per truffa di vari clienti, ha registrato al 30 novembre 2024 ricavi per 670 mila euro, un margine operativo lordo negativo per 2,33 milioni di euro e un risultato netto negativo per 2,49 milioni di euro, secondo gli ultimi dati disponibili; nel 2023 aveva registrato una perdita netta di 2,6 milioni di euro (bilancio che aveva ricevuto critiche da società di revisione e Collegio Sindacale), mentre nel 2022 la perdita era stata di 0,9 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Fedrigoni, Moody’s assegna rating “B3” con outlook “stabile”

    (Teleborsa) – Moody’s ha assegnato a Fedrigoni, gruppo italiano attivo nella produzione di carte speciali per packaging di lusso e altre applicazioni creative, etichette autoadesive, supporti grafici per la comunicazione visiva e soluzioni RFID, un long-term corporate family rating (CFR) di “B3”. L’outlook è “stabile”.L’azione di rating riflette i deboli parametri di credito della società, con la leva finanziaria lorda rettificata che ha raggiunto 7,6x alla fine del 2024, pro-forma per le recenti acquisizioni, tra cui Poli-Tape e alcune attività di Mohawk, il consolidamento completo di Tageos e il completo rifinanziamento della struttura del debito. Questo valore è significativamente superiore all’intervallo 5x-6x precedentemente ritenuto appropriato per un rating B2. Il rapporto ha superato la precedente previsione di 7x per il 2024, poiché la società ha contratto oltre 316 milioni di euro di debito aggiuntivo attraverso il rifinanziamento e l’operazione di sale-and-leaseback (177 milioni di euro), oltre ad aver raccolto quasi 140 milioni di euro di altri debiti finanziari lo scorso anno. Anche gli utili del 2024 sono stati inferiori alle aspettative, in parte a causa di una debole performance nell’ultimo trimestre, dove l’EBITDA rettificato della società è diminuito del 13%, con un calo del 29% nel segmento del packaging di lusso rispetto al quarto trimestre del 2023.Moody’s prevede un moderato miglioramento della leva finanziaria nei prossimi anni, con un rapporto che scenderà a circa 7x nel 2025 e più vicino a 6x nel 2026, ipotizzando una crescita dei volumi a una sola cifra, margini sostanzialmente stabili e costi straordinari significativamente inferiori. Tuttavia, le previsioni presentano rischi al ribasso dovuti all’indebolimento del contesto macroeconomico, con un’inflazione potenzialmente più elevata e una riduzione della spesa al consumo che potrebbero avere un impatto negativo in particolare sul segmento Luxury Packaging dell’azienda.Ciononostante, Moody’s ritiene che l’adeguata posizione di liquidità di Fedrigoni possa offrire un cuscinetto contro scenari avversi. In assenza di significativi costi di ristrutturazione, prevede che Fedrigoni genererà un free cash flow positivo, supportato da una redditività discreta, da una riduzione degli oneri finanziari a seguito del rifinanziamento dello scorso anno e ipotizzando una riduzione degli investimenti e del capitale circolante nel periodo 2025/26 rispetto ai livelli del 2024. Tuttavia, è importante notare che Fedrigoni dovrà utilizzare parte della sua liquidità per coprire i costi di liquidazione della sua attività Office nel 2025, per la quale l’azienda ha incluso 28 milioni di euro nel calcolo del debito rettificato a dicembre 2024. Inoltre, dovrà finanziare l’acquisizione di un’ulteriore quota del 18% in Tageos, che ne consentirebbe il pieno consolidamento, sebbene Fedrigoni deterrebbe circa il 68% di Tageos. Moody’s ritiene che nei prossimi anni la società possa puntare ad acquisire la quota rimanente e potrebbe prendere in considerazione ulteriori acquisizioni aggiuntive, anche se al momento questa non è una priorità. LEGGI TUTTO

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    Allcore, ricavi salgono a 11,98 milioni di euro nel primo trimestre

    (Teleborsa) – Allcore (già Soluzione Tasse), società attiva nella consulenza aziendale alle PMI e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il primo trimestre del 2025 con ricavi consolidati pari a 11,98 milioni di euro, in incremento del 14,59% rispetto al 31 marzo 2024.I ricavi della linea di business Pianificazione fiscale e gestione contabile sono pari a 9.170 migliaia, rappresentano il 76,56% dei ricavi ed evidenziano un incremento del 9,45%. I ricavi della linea di business Software e Intelligenza Artificiale sono pari a 635 migliaia, rappresentano il 5,30% dei ricavi ed evidenziano un incremento del 72,54%. I ricavi della linea di business Spazi e Membership sono pari a 732 migliaia, equivalenti al 6,11% dei ricavi e in decremento del -20,65%.I ricavi della linea di business Instant Buyer, sono pari a 273 migliaia e rappresentano il 2,28% dei ricavi consolidati, ed evidenziano un incremento del 295,65%. I ricavi della linea di business Recupero Crediti e Informazioni Commerciali, entrata nel gruppo a partire da aprile 2024, sono pari a 308 migliaia e rappresentano il 2,58% dei ricavi di Gruppo. “L’importante intervento di ristrutturazione aziendale avviato lo scorso anno, che ha rifocalizzato l’azienda su core business e sulla tecnologia, non solo ha dato effetti positivi nel 2024 con un significativo incremento dei ricavi e delle marginalità, ma sta portando un’ulteriore accelerazione quest’anno come evidenziano i dati del primo trimestre – ha commentato l’AD Gianluca Massini Rosati – Nei prossimi mesi assisteremo ad un’operazione straordinaria che continuerà sulla scia di quanto iniziato lo scorso anno, daremo ancora più spazio alla tecnologia per massimizzare la redditività e vedremo la divisione di Intelligenza Artificiale continuare a prendere sempre più spazio tra i ricavi consolidati, garantendo all’azienda la metamorfosi richiesta da questo periodo di grande cambiamento del mercato dei servizi”. LEGGI TUTTO

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    GDF avvia stretta anti-speculazione su prezzi carburante dopo riallineamento accise

    (Teleborsa) – La Guardia di finanza ha avviato una stretta anti-speculazione sui prezzi del carburante. L’attività delle Fiamme Gialle seguono l’entrata in vigore del decreto interministeriale, lo scorso 15 maggio, che ha disposto il “riallineamento delle accise”, prevedendo, in particolare, la riduzione dell’aliquota applicata alla benzina di 1,50 centesimi di euro per litro, e il contestuale aumento, per lo stesso importo, dell’accisa relativa al gasolio impiegato come carburante.La Guardia di finanza, per arginare le condotte illecite lesive della leale concorrenza, ha avviato un piano su scala nazionale, finalizzato a verificare il rispetto delle previsioni normative recentemente implementate, con il coinvolgimento degli oltre 660 reparti operativi del Corpo e il costante supporto dei Reparti Speciali.Sulla base delle disposizioni impartite dal Comando Generale, i Reparti territoriali dovranno rilevare gli elementi sintomatici di manovre distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi, sviluppando, conseguentemente, attività volte a risalire la filiera commerciale, con l’individuazione di eventuali spregiudicati speculatori.I controlli della Guardia di finanza – fondati su analisi di rischio elaborate a livello centrale – hanno anche un altro obiettivo: accertare che gli operatori “pubblicizzino” e “comunichino” il prezzo praticato secondo gli obblighi normativi vigenti, volti a favorire la trasparenza del mercato e la corretta informazione del consumatore. L’azione del Corpo è, in ogni caso, trasversale, riguardando anche l’assolvimento degli obblighi fiscali, il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione e la qualità del prodotto venduto.Nel biennio 2023-2024, sono stati eseguiti oltre 20.000 interventi. Contestate, a vario titolo, anche più volte nei confronti dei soggetti recidivi, 9.728 violazioni, di cui 2.416 per mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto ai prezzi indicati e 7.312 relative all’omessa comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. LEGGI TUTTO

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    Svas Biosana, assemblea approva bilancio 2024 e dividendo di 0,25 euro

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Svas Biosana, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella produzione di dispositivi medici destinati alle strutture sanitarie, ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024 e la destinazione dell’utile d’esercizio, stabilendo la distribuzione di un dividendo pari a 0,25 euro per azione. L’assemblea ha stabilito che il pagamento del dividendo avvenga in data 11 giugno 2025, con stacco cedola il 9 giugno 2025 e record date il 10 giugno 2025. LEGGI TUTTO

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    In rosso Wall Street, focus su dichiarazioni Fed e tagli fiscali Trump

    (Teleborsa) – Seduta debole a Wall Street, con l’S&P 500 che interrompe la striscia di sei sedute consecutive in verde. Senza dati macroeconomici significativi in calendario, gli investitori guardano ai diversi interventi da parte di banchieri centrali statunitensi in agenda oggi, tra cui Alberto Musalem (Fed di St. Louis), Thomas Barkin (Fed di Richmond), Raphael Bostic (Fed di Atlanta), Mary Daly (Fed di San Francisco), Adriana Kugler (parte del FOMC).Dopo il declassamento del rating degli Stati Uniti da parte di Moody’s, le preoccupazioni per l’aumento del debito statunitense rimangono al centro dell’attenzione, con il voto sulla radicale proposta di Trump di tagli fiscali alla Camera dei Rappresentanti previsto per questa settimana.Tra chi ha pubblicato la trimestrale prima dell’apertura del mercato, Home Depot ha superato le stime di Wall Street per le vendite del primo trimestre.Guardando ai principali indici, si muove sotto la parità il Dow Jones, che scende a 42.656 punti, con uno scarto percentuale dello 0,32%, arrestando la serie di tre rialzi consecutivi, avviata giovedì scorso; sulla stessa linea, l’S&P-500 ha un andamento depresso e scambia sotto i livelli della vigilia a 5.940 punti (-0,43%). Leggermente negativo il Nasdaq 100 (-0,45%); sulla stessa tendenza, in lieve ribasso l’S&P 100 (-0,4%).In discesa a Wall Street tutti i comparti dell’S&P 500. Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori informatica (-0,68%), energia (-0,58%) e finanziario (-0,53%).Tra i protagonisti del Dow Jones, Nike (+1,19%), United Health (+1,06%), Boeing (+0,80%) e JP Morgan (+0,51%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Amazon, che prosegue le contrattazioni a -1,28%. Sottotono American Express che mostra una limatura dell’1,15%. Deludente Wal-Mart, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. Fiacca Goldman Sachs, che mostra un piccolo decremento dello 0,76%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Moderna (+8,53%), Dollar Tree (+2,83%), Warner Bros Discovery (+2,04%) e Charter Communications (+1,83%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Marvell Technology, che prosegue le contrattazioni a -3,15%. Seduta negativa per AirBnb, che mostra una perdita del 2,84%. Sotto pressione Copart, che accusa un calo del 2,05%. Discesa modesta per Baker Hughes Company, che cede un piccolo -1,46%. LEGGI TUTTO

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    Nedcommunity, Marco Giorgino nominato presidente per triennio 2025-2027

    (Teleborsa) – L’assemblea dei soci di Nedcommunity – la prima associazione italiana degli amministratori non esecutivi e indipendenti che raggruppa oltre 800 membri dei board di aziende quotate ed esperti di governance – ha nominato all’unanimità il docente universitario Marco Giorgino come presidente per il triennio 2025-2027. Giorgino succede ad Alessandro Carretta, che ha guidato l’associazione negli ultimi tre anni.”La corporate governance non è un concetto astratto, un framework da interpretare in modo statico: è, invece, un’infrastruttura centrale per la vita delle imprese, da considerare in modo dinamico ed evolutivo – ha dichiarato il neo presidente – In uno scenario in evoluzione, la corporate governance non solo si deve adattare ai cambiamenti, ma deve essere essa stessa uno strumento per guidarli, contribuendo alla sostenibilità delle imprese nel tempo e alla capacità delle stesse imprese di segnare positivamente i contesti in cui sono inserite”. “Ci sono sfide importanti che ci aspettano all’inizio di questo terzo decennio di vita di Nedcommunity – ha continuato Giorgino – L’obiettivo è quello di accreditare l’associazione come punto di riferimento nell’ambito dell’evoluzione del quadro normativo e regolamentare così come nella identificazione e valorizzazione delle best practices. Un luogo dove sviluppare e condividere conoscenza ed esperienza, uno strumento per far crescere visioni, pratiche e competenze nella corporate governance nel nostro paese. Sono molto orgoglioso di questo Consiglio che rappresenta esperienza e professionalità di alto valore e di lunga tradizione e desidero ringraziare Alessandro Carretta per il prezioso lavoro svolto in questo triennio”.Marco Giorgino, 55 anni, milanese, è Professore Ordinario di Financial Markets and Institutions e Financial Risk Management al Politecnico di Milano dal 2004. Laureato in Economia aziendale presso l’Università Bocconi di Milano, ha intrapreso una carriera accademica al Politecnico di Milano, dove ha contribuito a sviluppare la practice finance nel mondo dell’ingegneria gestionale, oggi all’avanguardia a livello internazionale. Ha maturato oltre trent’anni di esperienza nel campo della ricerca e della formazione e coordinato numerosi progetti su temi bancari, finanziari, di governance e risk management, digital innovation e sostenibilità. È fondatore e Direttore Scientifico dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano ed è Direttore dell’International Master in Financial Risk Management della Polimi Graduate School of Management. È Amministratore Indipendente e Presidente del Comitato Rischi in Mediobanca e Amministratore Indipendente e Presidente del Comitato Controllo e Rischi in Terna. Ricopre inoltre la carica di Presidente di NedValue, la società di Nedcommunity che si occupa della creazione, gestione e organizzazione delle attività di formazione, studio e ricerca. L’assemblea dei soci ha nominato il nuovo Consiglio direttivo per il triennio 2025-2027 composto da 12 amministratori. I membri eletti sono Marco Giorgino (Presidente), Ilaria Antonella Belluco, Alberto Borgia, Sabrina Bruno, Filippo de’ Donato, Paolo Di Benedetto, Ines Gandini, Piercarlo Gera, Patrizia Giangualano, Pietro Angelo Guindani, Annapaola Negri-Clementi, Barbara Poggiali, Anna Chiara Svelto.L’assemblea ha anche nominato Alessandro Carretta e Maria Pierdicchi come presidenti onorari di Nedcommunity. LEGGI TUTTO