Maggio 2025

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    S&P: “Dinamiche commerciali in evoluzione sono boccata d’ossigeno per i mercati emergenti”

    (Teleborsa) – La riduzione bilaterale dei dazi tra Stati Uniti e Cina offre un sollievo a breve termine per i mercati emergenti (EM). Il conseguente calo dell’avversione al rischio e della volatilità migliora il contesto dei mercati finanziari per gli emittenti EM. Tuttavia, nonostante questo allentamento sui dazi, permane un’elevata incertezza riguardo alla politica commerciale statunitense, poiché continuano i negoziati tariffari bilaterali con altri Paesi. E questa incertezza potrebbe continuare a frenare gli investimenti nei mercati emergenti. È quanto emerge dall’aggiornamento sui mercati emergenti globali a cura di S&P Global Ratings.Il prezzo del Brent è sceso di 15 dollari al barile da inizio 2025, a causa – rileva S&P – di timori sulla domanda e dell’aumento della produzione da parte dell’OPEC+. S&P Global Ratings ha rivisto al ribasso la propria previsione sul prezzo del petrolio di 5 dollari al barile. Prezzi del petrolio più bassi, insieme a un indebolimento del dollaro statunitense, potrebbero sostenere il rallentamento dell’inflazione nella maggior parte degli EM, le cui valute si sono in genere apprezzate da inizio anno.I benchmark EM si sono stabilizzati ad aprile, mentre i rendimenti corporate sono aumentati, in modo più marcato per le entità con rating speculativo. Gli spread corporate hanno registrato un improvviso allargamento nella prima settimana successiva agli annunci del 2 aprile, per poi ridursi lievemente nelle settimane successive.Le turbolenze legate ai dazi hanno colpito l’attività di mercato al di fuori della Cina, più che dimezzata rispetto al mese precedente. L’emissione obbligazionaria mensile della Greater China è invece aumentata del 22%, in particolare tra istituzioni finanziarie e utility. LEGGI TUTTO

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    Mondo TV, nuovi accordi di distribuzione a Hong Kong e in Tanzania

    (Teleborsa) – Mondo TV, società quotata su Euronext Milan e attiva nella produzione e distribuzione di serie televisive e film d’animazione, ha finalizzato positivamente due nuovi accordi che hanno ad oggetto titoli della propria library e titoli in distribuzione provenienti da accordi con terze parti. Tali nuovi contratti hanno ad oggetto le aree geografiche quali Hong Kong (accordo con la società Now tv limited) e Tanzania (accordo con la società Manoranjanaira). Entrambi i contratti prevedono un minimo garantito, si legge in una nota. Mondo TV sta inoltre valutando prospettive di business derivanti da possibili accordi riguardanti nuove categorie di diritti, in primis quelli riguardanti l’ambito dell’intelligenza artificiale. È “lecito attendere una grande potenzialità da questo mercato e conseguentemente nuovo business per la società”, viene sottolineato.(Foto: © Fred Mantel / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Salone del Libro di Torino, ASviS presenta “Mille schegge di Intelligenza Artificiale”

    (Teleborsa) – Nel momento in cui cresce il bisogno di una governance condivisa dell’innovazione, come sottolineato anche dal “Patto sul Futuro” siglato alle Nazioni Unite nel settembre 2024, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) ha presentato oggi, al Salone del Libro di Torino, il volume “Mille schegge di Intelligenza Artificiale” nel corso dell’incontro intitolato “Oltre l’algoritmo: intelligenza artificiale e futuro della società” organizzato nel quadro del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025.Realizzato a cura della redazione del sito FUTURAnetwork, il volume raccoglie un anno di articoli sull’intelligenza artificiale e analizza il dibattito internazionale sull’intelligenza artificiale, caratterizzato da un accelerato confronto geopolitico tra Stati Uniti e Cina, potenze mondiali che stanno plasmando il futuro della tecnologia con approcci differenti. Interessanti, anche da questo punto di vista, sono i dialoghi tra diversi algoritmi di intelligenza artificiale contenuti nel libro, tra cui quelli americani e cinesi, che esplorano temi cruciali per il futuro, come la crisi climatica e le evoluzioni demografiche. Il confronto tra un’intelligenza artificiale cinese e una americana, in particolare, solleva interrogativi sulla competizione tra visioni tecnologiche contrastanti e sull’impatto che queste divergenze potrebbero avere sul futuro della cooperazione internazionale.I dialoghi tra ChatGPT, Claude, DeepSeek, Gemini, Grok mostrano le potenzialità, ma anche i limiti, delle IA nel fornire risposte concrete alle grandi questioni globali, invitando a una riflessione più ampia sulle implicazioni che l’intelligenza artificiale avrà sulle politiche globali, sull’equità sociale e sulla sostenibilità del pianeta. Temi sui quali le recenti dichiarazioni di leader globali e le iniziative politiche internazionali, come il Comitato per l’IA istituito dalla Commissione europea lo scorso anno, rivelano la crescente necessità di stabilire un quadro normativo globale condiviso, che possa garantire l’uso sicuro e vantaggioso delle intelligenze artificiali. In questo contesto, il libro offre un’opportunità di riflessione su come le diverse tecnologie emergenti possano influenzare non solo i singoli Paesi, ma anche la governance globale, proponendo soluzioni per affrontare le sfide che si pongono a livello politico, economico e sociale.La pubblicazione segue quella del 2024 “Mille schegge di futuro”, proseguendo l’esperienza editoriale di FUTURAnetwork, la piattaforma creata dall’ASviS nel 2020 con l’obiettivo di stimolare la riflessione pubblica sui futuri possibili attraverso articoli, studi, interviste e approfondimenti multidisciplinari. Un progetto editoriale che si inserisce nell’ambito di “Ecosistema Futuro”, iniziativa appena lanciata dall’ASviS per promuovere in Italia una cultura del pensiero di lungo periodo e potenziare le capacità istituzionali di analisi e previsione strategica. LEGGI TUTTO

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    TEHA: “Il Sud si conferma anche nel 2025 la terza regione più attrattiva nel Mediterraneo”

    (Teleborsa) – Il Sud Italia si conferma la terza Regione più attrattiva delMediterraneo, sui 20 paesi dell’area, e riduce il divario con la Spagna, mantiene il quinto posto nell’area economica, sale al secondo posto nell’area dotazione, quella legata a risorse e sostenibilità, ma scende dal quarto al quinto posto nell’Innovazione e cultura e dal settimo all’ottavo nell’area sociale. Inoltre, sono stati mappati investimenti nuovi o incrementali nel Sud Italia con orizzonte al 2030, per oltre 320 miliardi di Euroinvestiti, e più di 1 milione di occupati. Una criticità è rappresentata dai dazi USA che comporterebbero, nello scenario attuale, un calo fino a 1,8 miliardi di Euro nel valore complessivo delle esportazioni verso gli Stati Uniti, di cui 1 miliardo di Euro nelle filiere strategiche dell’Automotive, Agrifood, Aerospace e Farmaceutico. Sono alcune delle evidenze contenute nel Libro Bianco presentato oggi nella giornata di apertura della quarta edizione del Forum “Verso Sud: La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo”, organizzato da The European House – Ambrosetti (TEHA) a Sorrento (Grand Hotel Excelsior Vittoria) fino a domani. “Le sfide del Sud Italia, nel quadro euro-mediterraneo, non sono di breve periodo e devono costantemente adattarsi a uno scenario fortemente incerto e instabile. È per questo che, oggi più che mai, uno strumento come il Libro Bianco che unisce analisi approfondite e proposte concrete e argomentate acquista un valore particolarmente significativo – ha affermato Valerio De Molli, managing partner and CEO, The European House – Ambrosetti –. Il quadro del Sud che scaturisce dalla nostra analisi è quello di un’area che già oggi ha tutti gli elementi per smentire l’immagine stereotipata di elemento negativo e di peso per il paese ma che necessità di un ulteriore salto di qualità per consolidare i propri punti di forza. In questo senso, il Forum “Verso Sud” si sta rivelando una piattaforma preziosa che intendiamo continuare a sviluppare con l’aiuto delle istituzioni e dei nostri partner”.L’INDICE MSDI CONFERMA IL SUD COME TERZA AREA ATTRATTIVA NEL MEDITERRANEO TRA LUCI E OMBREIn base all’edizione 2025 del Mediterranean Sustainable Development Index (MSDI), indice progettato da TEHA per misurare l’attrattività e la competitività del Sud Italia nell’area, su un orizzonte di 13 anni e per un totale di oltre 16.500 daticensiti, il Sud si conferma come la 3a regione più attrattiva tra i 20 paesi considerati nell’analisi socio-economica. In particolare, si posiziona al quinto posto nel dominio di analisi economico, al secondo posto nel dominio di dotazione (che considera gli asset a disposizione del territorio) con una posizione in più rispetto allo scorso anno, al quinto posto nel dominio di innovazione e cultura (una posizione in meno del 2024) e scende dal settimo posto all’ottavo nel dominio sociale. L’indice MSDI ha messo, quindi, in luce profili di attrattività, competitività e sostenibilità che dimostrano quanto il Sud Italia possa giocare il ruolo di baricentrodell’area euro-mediterranea. Infatti, dal 2021, anno di nascita di “Verso Sud”, TEHA ha mappato investimenti nuovi o incrementali nel Sud Italia censiti da fonti dirette e/o fonti pubbliche e con orizzonte al 2030, per oltre 320 miliardi di Euroinvestiti e oltre 1 milione di occupati.LA ZES (ZONA ECONOMICA SPECIALE) UNICA SI AFFERMA Il Libro Bianco identifica la ZES Unica come una opportunità strategica per rilanciare il Sud Italia, attrarre investimenti e valorizzare il territorio come motore di sviluppo per l’intero Paese, con una rilevante accelerazione negli ultimi 10 mesi. Delle 620 Autorizzazioni Uniche (AU) rilasciate dall’entrata in vigore della ZES Unica, 522 sono state rilasciate tra il 6 agosto e il 6 maggio (valore pari al 84,2% del totale). Il 47,4% delle AU rilasciate nel quadro normativo della ZES Unica ha come oggetto investimenti in Campania, seguita dalla Puglia (22,1%) e dalla Sicilia (14,7%).Complessivamente, nella cornice amministrativa della ZES Unica sono stati attivati 8,5 miliardi di Euro di investimenti i quali potranno determinare un impatto economico superiore a 22 miliardi di Euro. Per ogni Euro investito nella ZES Unica del Mezzogiorno se ne sono attivati 1,6 addizionali nell’economia. LO STATO DI SALUTE DELL’ECONOMIA DEL SUD: SOFFRE L’AUTOMOTIVE. BENE ENERGIA, ECONOMIA DEL MARE, FOOD E PHARMA.L’Economia del Mare del Sud Italia rappresenta al 2023 il 32,2% del Valore Aggiunto (+42% rispetto al 2019) e il 37,3% degli occupati nazionali, garantendo al territorio la possibilità di qualificarsi come hub marittimo del Mediterraneo tramite un’opportuna espansione industriale, soprattutto nello sviluppo della cantieristica e dei porti. Per sviluppare ulteriormente questo settore, il Libro Bianco propone di rafforzare il coordinamento ed efficientare la governance del sistema portuale italiano e di promuovere lo sviluppo dell’intermodalità dei porti del Sud incentivando le connessioni ferro-mare. Inoltre, si ritiene necessario aumentare i contributi economici per la costruzione di navi competitive rispetto all’Asia, per sostenere gli effetti delle normative europee green (ETS, carburanti alternativi, ecc.) e per prevenire gli effetti della Trumponomics sulla cantieristica e sul trasporto marittimo. In ambito energetico il Sud Italia può affermarsi come piattaforma euro-mediterranea, diventando macro-area chiave per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza energetica e decarbonizzazione italiani ed europei. Il Mezzogiorno produce infatti il 37% delle energie rinnovabili italiane e nel 2024, ha visto passare il 74,3% del totale di gas importato dai gasdotti rispetto al 59,5% nel 2023 e tra gennaio e metà aprile 2025, con la chiusura del gasdotto dalla Russia attraverso l’Ucraina, dal Sud Italia è passato l’81% del totale di gas importato dai gasdotti (vs 73,9% gen-apr2024). Il Libro Bianco propone di definire una strategia nazionale che valorizzi il contributo del Sud Italia nelle diverse dimensioni legate alla decarbonizzazione del Paese e all’autonomia energetica della regione, tra cui: bacini di accumulo, depositi costieri di GNL, corridoi energetici, batterie, eolico offshore, dissalazione, sistemi di cattura e accumulo della CO2. Il rilancio delle filiere strategiche manifatturiere nel Sud Italia è essenziale per valorizzare le risorse del territorio e costruire uno sviluppo duraturo e inclusivo. Dal 2021 il numero delle imprese nel Sud è cresciuto in misura maggiore rispetto alle altre macroregioni italiane (+0,2%) mentre il Nord Est è cresciuto dello 0,1% e NordOvest e Centro sono arretrate rispettivamente dello 0,3% e dello 0,1%. Inoltre, il Valore Aggiunto del Sud è cresciuto del 15,9%, record in Italia. Considerando i quattro settori manifatturieri di eccellenza del Mezzogiorno (automotive, aerospazio, farmaceutico e agrifood), il quadro presenta luci e ombre. Ad esempio, nel 2024 gli stabilimenti automobilistici del Sud hanno perso oltre 193mila unità (-31,4%) e tra il 2023 e il 2024, l’export automotive è diminuito del -32,3% nel Sud Italia, contro un calo del -7,0% nel Centro-Nord. Di contro, Campania e Puglia rientrano tra le prime 5 Regioni italiane per export del settore aerospazio e sono in corso importanti progetti nel settore in Puglia e Campania, per un totale di 60 milioni di Euro di investimenti. Nel farmaceutico, le prime 4 Regioni per crescita dell’export sono nel Sud Italia e la crescita del settore è riscontrabile anche nel Valore Aggiunto delle imprese farmaceutiche del Sud Italia, con il Molise e la Puglia in testa a livello nazionale. Dal 2018 al 2023 il Valore Aggiunto del comparto è cresciuto del +55.467% in Molise e del +241% in Puglia, la Calabria al 4° posto (dopo le Marche) cresce del +113%. Per quanto concerne l’Agrifood, al Sud si concentrano il 44,5% degli occupati della filiera nazionale, con Puglia e Sicilia ai primi posti in Italia e la Campania al quinto posto per Valore Aggiunto della Filiera Agrifood. IL TURISMO CRESCE MA SERVONO INFRASTRUTTURE E INVESTIMENTIIl Libro Bianco sottolinea che il turismo nel Sud Italia mostra segnali di crescita, ma deve promuovere strategie mirate a valorizzare il patrimonio diffuso, sviluppare le infrastrutture, attrarre investimenti e diversificare l’offerta. La crescita media degli arrivi nel Sud Italia è del +31,7% nell’ultimo decennio: Basilicata (+55,4%), Sardegna (+45,5%) e Puglia (+44,4%) rappresentano le prime 3 Regioni italiane per crescita turistica tra il 2014 e il 2023. Basilicata (+172,6%) e Puglia (+144,9%) registrano anche la miglior performance di crescita di arrivi stranieri nel decennio. In generale resta però un ampio gap da colmare nel turismo internazionale: nel Sud Italia arriva il 14,3% del totale dei turisti stranieri. Resta centrale in tal senso il contributo del crocierismo: l’Italia è la prima destinazione in Europa e i porti del Sud sono cruciali (con Napoli quinta nel Mediterraneo). Permangono criticità legate alla bassa diversificazione e ad una insufficiente dotazione infrastrutturale. Su quest’ultimo aspetto il PNRR e il Gruppo FS intervengono con decisione. Nel Sud Italia il Gruppo FS sta infatti realizzando una vera rivoluzione infrastrutturale, grazie a oltre 25 miliardi di Euro di investimenti PNRR. Tra le opere chiave: la linea AV Napoli–Bari, la Salerno–Reggio Calabria e la Palermo–Catania–Messina, che ridurranno sensibilmente i tempi di percorrenza e miglioreranno l’accessibilità. In parallelo, gli interventi riguarderanno l’elettrificazione delle linee, il potenziamento tecnologico (ERTMS) e la riqualificazione di 38 stazioni del Centro-Sud. Ogni giorno sono attivi circa 1.200 cantieri su tutto il territorio nazionale, di cui oltre la metà per nuove opere. Una trasformazione storica, comunicata ai cittadini con campagne dedicate e strumenti digitali per restare sempre aggiornati. Tramite il Contratto di Programma 2022-2026, infine, RFI prevede 108 miliardi di Euro di investimenti, ai quali viene associato un effetto moltiplicativo pari ad 1,7, garantendo un impatto economico complessivo di 184 miliardi di Euro.SVILUPPARE IL CAPITALE UMANO: UNA SFIDA DA QUASI 46 MILIARDI DI EUROIl Libro Bianco identifica nella valorizzazione del capitale umano una delle sfide cruciali per l’Italia e per il Sud con ricadute enormi dal punto di vista economico. Oggi le imprese italiane non riescono a trovare 2,5 milioni di lavoratori e il costo annuo di questo gap tra domanda e offerta è pari a 45,9 miliardi di Euro. Il Sud è particolarmente giovane rispetto resto dell’Italia: Campania, Sicilia, Puglia, Calabria e Basilicata sono tra le prime 6 Regioni italiane per incidenza di giovani tra i 15 e i 29 anni sulla popolazione (17,1% vs 15,0% media nazionale). Purtroppo, il numero di NEET nel Sud (27,9%) è ampiamente maggiore rispetto al Nord (13,5%) e al Centro Italia (15,3%) anche se il numero dei NEET in Basilicata, Sardegna e Sicilia che diminuisce più della media nazionale. Per cambiare questo scenario il Libro Bianco suggerisce di promuovere il contributo della formazione professionale e specializzazione tecnica (ITS), Contrastare il gap di competenze e rafforzare le competenze nei settori strategici, Sostenere l’energia imprenditoriale dei giovani.L’OSSERVATORIO SUL PIANO MATTEILa quarta edizione del Forum “Verso Sud” ha visto l’avvio di diverse iniziative legate al Piano Mattei: prima tra tutte, l’avvio dell’Osservatorio TEHA Club sul Piano stesso. Il Piano Mattei prevede ad oggi l’attuazione di 22 progetti pilota, di cui 17 a dimensione prettamente nazionale e ulteriori 5 a carattere regionale o transnazionale. Tra i progetti più importanti vi è quello legato al Corridoio di Lobito, un’infrastruttura strategica ferroviaria che collegherà Lobito (Angola, sull’oceano Atlantico) a Luan (confine nordorientale dell’Angola), fino alla Repubblica Democratica del Congo e lo Zambia. Rappresenta una via commerciale chiave per minerali, prodotti agricoli e petroliferi, e favorirà la crescita economica e l’integrazione regionale. TEHA Group ha stimato che verranno trasportate fino a 2 milioni di tonnellate all’anno di merce per un valore economico fino a 6,6 miliardi di Euro annui dei beni, con un dimezzamento dei tempi di transito (da 16 a 7 giorni). UN’ACADEMY EURO-MEDITERRANEA PER COLTIVARE I TALENTI Consapevole dell’importanza cruciale del capitale umano e della crescita dei talenti per rendere concreta e duratura qualsiasi strategia di sviluppo, il Forum “Verso Sud” ha promosso il progetto di un’Academy del Mediterraneo, coerente con il Piano Mattei e che vedrà domani una tappa importante nella firma del protocollo “Verso Sud Academy” a cura dell’Associazione delle Università Arabe, l’Unione per il Mediterraneo, l’Università di NewGiza (Egitto), l’Università Euromed di Fez (Marocco), il Politecnico di Bari e l’Università Federico II di Napoli. LEGGI TUTTO

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    UE chiede feedback su impegni di Microsoft per pratiche anticoncorrenziali di Teams

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha invitato a presentare commenti sugli impegni proposti da Microsoft per affrontare le preoccupazioni in materia di concorrenza relative al vincolo del suo prodotto di comunicazione e collaborazione Teams alle sue popolari applicazioni di produttività incluse nelle suite per aziende Office 365 e Microsoft 365, come Microsoft Word e Microsoft Outlook.In base agli impegni proposti, Microsoft renderebbe disponibili versioni di queste suite senza Teams e a un prezzo ridotto; consentirebbe ai clienti di passare a suite senza Teams, anche nell’ambito di contratti esistenti; offrirebbe ai concorrenti di Teams una maggiore interoperabilità con altri prodotti Microsoft; e consentirebbe ai clienti di trasferire i propri dati da Teams per facilitare l’utilizzo di soluzioni concorrenti.A seguito dell’avvio di un’indagine formale nel luglio 2023, la Commissione ha constatato in via preliminare che Microsoft detiene una posizione dominante a livello mondiale nel mercato delle applicazioni di produttività Software-as-a-Service (SaaS) per uso professionale; e che, almeno da aprile 2019, Microsoft ha associato Teams alle sue principali applicazioni di produttività SaaS, in violazione dell’articolo 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e dell’articolo 54 dell’Accordo sullo Spazio economico europeo.La Commissione ha rilevato in via preliminare che, così facendo, Microsoft ha limitato la concorrenza sul mercato dei prodotti di comunicazione e collaborazione unificate, garantendo a Teams un vantaggio competitivo in termini di distribuzione, aggravato dalle limitazioni di interoperabilità tra i concorrenti di Teams e le offerte di Microsoft. Con la sua condotta, Microsoft ha difeso la propria posizione di mercato nel software di produttività e il suo modello incentrato sulle suite dai fornitori concorrenti di singoli software.Dopo l’avvio dell’indagine, Microsoft ha introdotto modifiche nelle modalità di distribuzione di Teams. In particolare, Microsoft ha iniziato a offrire alcune suite senza Teams. La Commissione ha rilevato in via preliminare che tali modifiche non erano sufficienti a rispondere alle sue preoccupazioni e che erano necessarie ulteriori modifiche alla condotta di Microsoft per ripristinare efficacemente la concorrenza. LEGGI TUTTO

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    Borsa, EnVent: utile aggregato società EGM triplicherà a 1,9 miliardi di euro entro 2026

    (Teleborsa) – Nonostante l’andamento negativo del mercato Euronext Growth Milan (EGM), i fondamentali delle società del listino “continuano a mostrare un miglioramento strutturale”. I ricavi dovrebbero passare da 10.419 milioni di euro nel 2024 a 15.895 milioni di euro nel 2026, mentre l’EBITDA dovrebbe più che raddoppiare (da 1.592 milioni di euro a 3.508 milioni di euro) e l’utile netto triplicare, passando da 554 milioni di euro nel 2024 a 1.855 milioni di euro nel 2026, evidenziando un sostanziale miglioramento della redditività. Lo afferma EnVent Group, società d’investment banking specializzata nell’assistenza alle imprese del Mid-Market, nel suo report del primo trimestre sui growth market europei.”Nel complesso e difficile contesto attuale il mercato guarda con grande attesa e aspettativa all’Umbrella Fund – ha detto Franco Gaudenti, CEO EnVent Group – La buona notizia è legata al costante miglioramento dei fondamentali delle società e al trend positivo dei settori specifici di appartenenza rispetto all’andamento del mercato EGM. È certamente in atto un significativo “shift” nel mercato dei capitali, dove resta costante l’esodo di emittenti con operazioni di de-listing, incentivate dai multipli correnti di valutazione espressi dal mercato e strutturate in combinazione con fondi ed operatori di private equity che entrano agevolmente riconoscendo un premio”.”Tuttavia, allargando lo sguardo agli altri mercati continentali in Europa, pur non trascurando fattori legati all’attrattività del mercato dei capitali US (nei 10 anni precedenti circa 130 aziende europee si sono dirette in US attraverso IPO, fusioni con SPAC, direct listing o trasferimento dalla piazza di quotazione), il driver principale è rappresentato dallo sviluppo dei private markets”, ha aggiunto.Dal report emerge che la capitalizzazione di mercato dell’EGM ha registrato un calo significativo negli ultimi anni, passando da 10.290 milioni di euro nel 2022 a 7.891 milioni di euro nel 2025. Questa contrazione è in gran parte attribuibile all’elevato numero di delisting, che non sono stati compensati da nuove attività di IPO, riflettendo la persistente debolezza delle dinamiche del mercato primario. Il numero di società quotate è cresciuto modestamente da 203 nel 2023 a 207 nel 2025, riflettendo una graduale ripresa dell’attività di mercato e delle nuove quotazioni. Nel corso dell’anno si sono verificati 6 delisting, di cui 4 tender offer.Il capitale raccolto ha registrato un calo significativo, passando da 913 milioni di euro nel 2022 a 180 milioni di euro nel 2024. Il numero di quotazioni ha seguito un’analoga tendenza al ribasso, passando da 26 nel 2022 a 21 nel 2024. Dall’inizio dell’anno sono state effettuate solo 3 IPO, che hanno raccolto un totale di 9 milioni di euro, evidenziando ulteriormente la persistente debolezza dei mercati dei capitali nel 2025.La turnover velocity è scesa bruscamente dall’8,6% nel 1° trimestre 2024 al minimo del 4,7% nel 3° trimestre, prima di riprendersi parzialmente al 6,2% nel 1° trimestre 2025. Questa traiettoria riflette un’attività degli investitori cauta ma in via di stabilizzazione dopo la debolezza di metà anno. LEGGI TUTTO

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    Adventure, EnVent alza target price e conferma Underperform

    (Teleborsa) – EnVent Italia SIM ha incrementato a 12,00 euro per azione (dai precedenti 9,00 euro) il target price di Adventure, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della comparazione di tariffe per gas e luce, telefonia, assicurazioni, e confermato la raccomandazione “Underperform” visto il downside potenziale del 41% sul prezzo attuale.Gli analisti ricordano che a febbraio Adventure ha acquisito il 100% di Primo Network, broker finanziario italiano per il mercato retail e corporate, per un corrispettivo di 4,7 milioni di euro, pari a 0,9 volte il rapporto EV/Ricavi. L’acquisizione è in linea con la strategia post-IPO di Adventure, volta ad ampliare il proprio portafoglio verticale e a generare sinergie attraverso l’integrazione dei canali di distribuzione fisici e digitali. Principali dati finanziari di Primo Network per l’esercizio 2023: ricavi pari a 4,9 milioni di euro, EBITDA pari a -0,4 milioni di euro, liquidità netta pari a 0,2 milioni di euro.A seguito dell’IPO avvenuta nell’agosto 2024 a un prezzo di offerta di 2,00 euro per azione, il prezzo delle azioni Adventure è aumentato, raggiungendo un valore pari a 15 volte il fatturato e oltre 500 volte l’utile operativo, secondo i dati dell’esercizio 2024. Successivamente, il prezzo ha oscillato dal massimo di 24 euro a un minimo di 13 euro, prima di tornare agli attuali 20 euro.A seguito dei risultati dell’esercizio 2024 e dell’acquisizione di Primo Network, EnVent ha aggiornato le stime anticipando il precedente andamento del fatturato. Sottolinea che si presume che la crescita del fatturato sia superiore alle previsioni del settore, data la dimensione ridotta di Adventure rispetto ai competitor consolidati.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Trevi, nuovi ordini in crescita a 139 milioni di euro nel primo trimestre

    (Teleborsa) – Trevi, società quotata su Euronext Milan e attiva nell’ingegneria del sottosuolo, ha chiuso i primi tre mesi del 2025 “in continuità col trend positivo dell’anno precedente”, acquisendo nuovi ordini per 139 milioni di euro (+11% su anno). Grazie a queste nuove acquisizioni, a fine marzo 2025 il portafoglio ordini del Gruppo risulta pari a 687 milioni di euro, sostanzialmente in linea con quello di fine dicembre 2024 (-2%). Nei primi tre mesi dell’anno corrente, l’andamento dei nuovi ordini e del backlog di Gruppo risultano, in linea con le previsioni per l’anno 2025.In particolare, a fine marzo la Divisione Trevi ha acquisito nuovi progetti per complessivi 114,9 milioni di euro. I principali ordini sono stati acquisiti in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti. Nello stesso periodo la raccolta ordini della Divisione Soilmec è stata pari a 31 milioni di euro (di cui 6,9 milioni di euro conferiti dalla Divisione Trevi).La posizione finanziaria netta è pari a 204,7 milioni di euro a fine marzo 2025, con indebitamento lordo in diminuzione di 3,4 milioni di euro e liquidità impattata dalla svalutazione del dollaro a fine marzo 2025.Il neonominato Consiglio di Amministrazione ha nominato Antonio Maria Rinaldi come presidente. Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, nominato – riconfermandolo – Giuseppe Caselli quale Amministratore Delegato. LEGGI TUTTO