Maggio 2025

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    Fine Foods, Intesa incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato a 11,9 euro per azione (dai precedenti 11,7 euro) il target price su Fine Foods & Pharmaceuticals, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore dello sviluppo e nella produzione in conto terzi di forme orali solide destinate all’industria farmaceutica e nutraceutica, confermando la raccomandazione “Buy”.Gli analisti scrivono che, in termini di EBITDA e margine, il primo trimestre del 2025 è stato il migliore di sempre; questo livello di redditività è stato raggiunto sia in modo organico che attraverso azioni tradizionali. L’azienda ha confermato le sue prospettive qualitative positive per l’esercizio 2025, supportate da un solido portafoglio ordini per l’anno in corso e dagli accordi pluriennali in essere. Ricordano che Fine Foods sta investendo strategicamente in capacità produttiva per capitalizzare sulla robusta domanda, supportata dalla prevista forte crescita dei suoi mercati chiave. Questa iniziativa mira inoltre a rafforzare ulteriormente la sua posizione competitiva e ad espandere la sua quota di mercato in tutte e tre le principali business unit. LEGGI TUTTO

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    Interpump, utile primo trimestre scende a 57 milioni di euro. Vendite -4,5%

    (Teleborsa) – Interpump, gruppo che fa parte del FTSE MIB ed è attivo nella produzione di pompe ad acqua e nel settore oleodinamico, ha comunicato che le vendite nette del primo trimestre 2025 sono state pari a 521,6 milioni di euro, in calo del 4,5% rispetto ai 545,9 milioni del corrispondente periodo del 2024 (-7,5% la variazione a parità di perimetro). Su base organica il calo è stato pari al 8,1%: il dato sconta il processo di normalizzazione della domanda che interessa il settore Olio, processo iniziato nell’estate del 2023 e tutt’ora in atto. Quest’ultima divisione ha difatti registrato un calo del 12,3% sul totale (-14,1% a parità di perimetro) mentre la divisione Acqua, viceversa una crescita del 15,5% sul totale (9,1% a parità di perimetro).L’EBITDA è stato pari a 117,3 milioni di euro, rispetto ai 127,4 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente, in calo del 7,9% e con una incidenza sulle vendite pari a 22,5% rispetto al 23,3% del primo trimestre 2024. L’utile netto è stato pari a 57 milioni di euro, rispetto ai 67,6 milioni del primo trimestre 2024 con un decremento del 15,7%.Al 31 marzo 2025 la posizione finanziaria netta è pari ai 383,3 milioni di euro, rispetto ai 409 milioni al 31 dicembre 2024. Gli investimenti sono stati pari a 35,1 milioni, mentre 3,2 milioni sono stati dedicati all’acquisto di azioni proprie.”I risultati del Trimestre sono in linea con le aspettative – ha commentato il presidente esecutivo Fulvio Montipò – Il Gruppo conferma in positivo la capacità di mantenere elevato il livello di profittabilità anche in situazioni negative di mercato grazie alla diversificazione delle proprie attività e alla flessibilità che caratterizza il modello operativo. Per questo il Gruppo, nonostante un contesto che rimane incerto e di difficile lettura, conferma un fatturato per l’esercizio, su base organica, fra +1% e -5% e stima di poter consolidare la marginalità in un intervallo compreso fra il 22% e il 22,5%”. LEGGI TUTTO

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    TLC: Sparkle adotta l’IA per la gestione e il controllo della rete

    (Teleborsa) – Sparkle annuncia i risultati del progetto Artificial Intelligence Sparkle Network Assurance (AISNA) per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel proprio Network Operation Center (NOC) dedicato alla gestione e controllo della rete internazionale. Frutto della collaborazione con Engineering, AISNA abilita l’automazione delle attività di monitoraggio, gestione e miglioramento della qualità, permettendo di diminuire il rischio di errori e disallineamenti e dunque rispondere con rapidità alle richieste di assistenza dei clienti.Semplificando l’accesso alle informazioni e automatizzando gli interventi più ripetitivi, la soluzione – fa sapere Sparkle in una nota – ha ridotto del 30% il tempo di gestione operativa delle segnalazioni al NOC e fino all’80% i tempi medi di esecuzione per campagne di aggiornamento massivo della rete. Inoltre, grazie alla capacità dell’IA di analizzare il contenuto delle e-mail, riassumere le informazioni chiave e aggiornare automaticamente i ticket, è stato possibile ridurre di circa 3mila ore annue il tempo dedicato alle attività legate alla gestione delle segnalazioni dei clienti e di circa 700 ore l’anno quello impiegato nella reportistica RFO (Report For Outage). Questo ha consentito alle risorse coinvolte di concentrarsi maggiormente sul rapporto diretto con il cliente e sulla risoluzione dei problemi, con un impatto positivo sulla qualità complessiva del servizio.”Sparkle è impegnata in diversi progetti con l’obiettivo di migliorare attraverso l’AI l’esperienza dei clienti e dei dipendenti nonché arricchire la propria proposizione sul mercato. Il progetto AISNA, nell’ambito della gestione della Rete, è stato tra le nostre priorità per i suoi impatti sul cliente e sull’operatività”, ha dichiarato Lorella Scalcione, chief information officer di Sparkle.”Grazie a questo progetto – conferma Danilo Decaroli, responsabile delle Operations di Sparkle – il nostro NOC ha oggi la possibilità di un’interazione con il cliente più tempestiva e trasparente e, al contempo, l’opportunità di operare in modo più efficiente e mirato, riducendo il carico di attività ripetitive a favore di quelle di cura del cliente e risoluzione dei problemi”. LEGGI TUTTO

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    Banca d’Italia, Sergio Nicoletti Altimari entra nel Direttorio come Vice Direttore Generale

    (Teleborsa) – Su proposta del Governatore Fabio Panetta, il Consiglio Superiore della Banca d’Italia ha nominato all’unanimità nel Direttorio in qualità di Vice Direttore Generale Sergio Nicoletti Altimari, attuale Funzionario generale a Capo del Dipartimento Economia e Statistica.La nomina deve essere approvata con decreto del Presidente della Repubblica, promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, sentito il Consiglio dei Ministri.Sergio Nicoletti Altimari, che prende il posto di Alessandra Perrazzelli, è a capo del Dipartimento Economia e Statistica dal 1 dicembre 2021.Ha studiato economia all’Università di Roma “La Sapienza”, dove si è laureato con lode nel 1988, e alla University of Pennsylvania, con una borsa di studio Giorgio Mortara della Banca d’Italia, conseguendo un Ph.D. in Economia nel 1998. Nel 1992 entra nel Servizio Studi della Banca d’Italia. Dal 1998 al 2006 lavora alla Banca Centrale Europea (dal 2000 al 2006 è Vice Capo della Divisione di Strategia di Politica Monetaria). Dal 2006 al 2008 è al Ministero dell’Economia e delle Finanze come Consigliere economico del Ministro. Rientrato al Servizio Studi della Banca d’Italia nel 2008, ricopre vari incarichi tra cui la preparazione di analisi e discorsi per i membri del Direttorio, la partecipazione al Comitato di Economia e Finanza della UE, l’organizzazione della Segreteria Tecnica per l’Eurosistema e la Stabilità Finanziaria (poi Servizio per la Stabilità Finanziaria). Dal 2012 al 2014 è Vice Capo del Servizio Operazioni di Mercato. Dal 2015 al 2021 è Direttore Generale per la Politica Macroprudenziale e la Stabilità Finanziaria della Banca Centrale Europea. LEGGI TUTTO

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    Iveco separa business Defence. CdA valuterà proposte ricevute

    (Teleborsa) – Il CdA di Iveco ha deciso di procedere con la separazione del business Defence tramite uno spin-off, mentre esplora manifestazioni preliminari di interesse da parte di potenziali acquirenti strategici. Lo comunica il gruppo nella nota dei conti trimestrali.”A seguito della valutazione di dettaglio annunciata il 7 febbraio scorso, il CdA ha deciso di procedere con la separazione del business Defence del Gruppo attraverso uno spin-off. Ci si aspetta che questo avvenga entro il 2025, subordinatamente alla necessaria approvazione del Consiglio e degli Azionisti di Iveco Group (nonché dei Consigli delle altre società del Gruppo coinvolte) e alle necessarie approvazioni di legge”, dichiara il CEO Olof Persson. Nel contempo, aggiunge il top manager, Iveco Group “ha recentemente ricevuto alcune preliminari manifestazioni di interesse per il business Defence da parte di potenziali acquirenti strategici. Il Consiglio ha pertanto dato mandato al management di proseguire le attività preparatorie allo spin-off, mentre esplora tali interessi preliminari”. LEGGI TUTTO

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    Turchia, negoziati per la pace (ma Putin non ci sarà)

    (Teleborsa) – Vladimir Putin non sarà ad Istanbul per incontrare faccia a faccia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che fa sapere che Kiev è pronta a “qualsiasi formato di negoziato per arrivare alla pace”. Cadute nel vuoto le pressioni e gli appelli di diversi Paesi e gli auspici del presidente americano Donald Trump perché Putin partecipasse di persona ai colloqui che lui stesso ha proposto a sorpresa in un incontro notturno con i giornalisti nelle prime ore di domenica.A guidare la delegazione russa nelle prime trattative dirette tra i due nemici dal 2022 sarà lo stesso consigliere del leader russo che fu a capo dei negoziatori di Mosca tre anni fa: l’ex ministro della Cultura Vladimir Medinsky, affiancato da un vice ministro degli Esteri, uno della Difesa e dal generale Igor Kostyukov, direttore dei servizi d’intelligence militare (Gru). Assente anche Donald Trump, riferiscono fonti della Casa Bianca alla Cnn. Intanto, gli ambasciatori dei Paesi membri della Ue hanno dato il via libera al 17/o pacchetto di sanzioni contro la Russia. Nel mirino delle misure, che dovranno essere approvate il 20 maggio dai ministri degli Esteri, quasi 200 navi della cosiddetta ‘flotta ombra’ russa, che si ritiene utilizzata in larga parte per le esportazioni di petrolio. Ma secondo il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, non basta. Stati Uniti ed europei, ha affermato, devono “prepararsi a imporre sanzioni devastanti” per “prendere la Russia alla gola” e costringerla a cessare le ostilità in Ucraina. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 15 maggio 2025

    (Teleborsa) – Giovedì 15/05/202508:00 Germania: Prezzi ingrosso, mensile (atteso 0,2%; preced. -0,2%)08:00 Germania: Prezzi ingrosso, annuale (preced. 1,3%)08:00 Regno Unito: PIL, trimestrale (atteso 0,6%; preced. 0,1%)08:00 Regno Unito: Bilancia commerciale beni (atteso -19,7 Mld £; preced. -20,96 Mld £)08:00 Regno Unito: Produzione industriale, mensile (atteso -0,6%; preced. 1,7%)08:00 Regno Unito: Produzione industriale, annuale (atteso -0,9%; preced. 0,4%)08:45 Francia: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,5%; preced. 0,2%)08:45 Francia: Prezzi consumo, annuale (atteso 0,8%; preced. 0,8%)11:00 Unione Europea: Produzione industriale, mensile (atteso 1,7%; preced. 1,1%)11:00 Unione Europea: Produzione industriale, annuale (atteso 2,5%; preced. 1,2%)11:00 Unione Europea: PIL, annuale (atteso 1,2%; preced. 1,2%)11:00 Unione Europea: Occupazione, trimestrale (atteso 0,1%; preced. 0,1%)11:00 Unione Europea: PIL, trimestrale (atteso 0,4%; preced. 0,2%)14:30 USA: Prezzi produzione, annuale (atteso 2,5%; preced. 2,7%)14:30 USA: PhillyFed (atteso -9,9 punti; preced. -26,4 punti)14:30 USA: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,2%; preced. -0,4%)14:30 USA: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0%; preced. 1,4%)14:30 USA: Vendite dettaglio, annuale (preced. 4,6%)14:30 USA: Empire State Index (atteso -7,9 punti; preced. -8,1 punti)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 229K unità; preced. 228K unità)15:15 USA: Produzione industriale, annuale (preced. 1,3%)15:15 USA: Produzione industriale, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,3%)16:00 USA: Vendite industria, mensile (preced. 1,2%)16:00 USA: Indice NAHB (atteso 40 punti; preced. 40 punti)16:00 USA: Scorte industria, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,2%)16:30 USA: Stoccaggi gas, settimanale (preced. 104 Mld piedi cubi)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Ddl partecipazione lavoratori agli utili, Calderone: “È legge, impegno mantenuto”

    (Teleborsa) – Via libera definitivo del Senato alla legge sulla partecipazione dei lavoratori agli utili di impresa. Il testo è lo stesso modificato nel corso dell’esame alla Camera, che l’aveva approvato il 26 febbraio, frutto di una proposta di iniziativa popolare promossa dalla Cisl. E che per questo trova contrarie le opposizioni e divide il sindacato, con le posizioni critiche di Cgil e Uil. Soddisfatti invece il governo e la maggioranza che, insieme alla sigla guidata da Daniela Fumarola, parlano di “pagina storica”. Il disegno di legge ha incassato il disco verde di Palazzo Madama con 85 sì, 21 no e 28 astenuti. “Voglio ringraziare i parlamentari che hanno approvato in via definitiva la legge sulla partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese. Un impegno importante che – afferma la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone – abbiamo preso con le migliaia di firmatari e il mondo del lavoro, perché oggi abbiamo finalmente applicato l’art. 46 della nostra Carta fondamentale. Come Governo e come Ministero siamo sempre stati in prima linea, perché crediamo nella collaborazione tra imprenditori e lavoratori, rifuggendo logiche conflittuali fuori dalla storia. La partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili delle imprese è inoltre un impegno anche economico che il Governo Meloni ha sempre sostenuto, perché ovviamente la fase iniziale di questa norma avrà degli oneri finanziari, anche questi coperti dalla legge. Si scrive oggi, dunque, una nuova fase dei rapporti nel mondo del lavoro: viviamo un’epoca di profondi cambiamenti, nella quale il lavoro e i lavori cambiano in maniera molto veloce, a volte anche con conseguenze sociali significative. Anche per questo, la collaborazione tra imprenditori e lavoratori assolve una funzione strategica, nell’ottica sia del rafforzamento delle imprese, che è la vera garanzia dei livelli occupazionali, sia delle trasformazioni aziendali e del grande tema della formazione della forza lavoro, la più grande sfida che abbiamo di fronte a noi. Oggi è stata scritta una pagina storica. Siamo felici di aver accompagnato il processo di approvazione della norma”.Di diverso avviso le opposizioni, con l’eccezione di Iv che parla di “passo avanti”. Il Pd sceglie l’astensione e accusa la maggioranza di aver la svuotato il provvedimento, “stravolgendolo e rendendolo in gran parte inefficace, se non dannoso”. Per il M5s è “un’operazione di maquillage normativo”. Con questa legge, avverte Avs, “i lavoratori non toccano palla”.I lavoratori parteciperanno alla gestione delle imprese, ma non nelle banche e nelle partecipate pubbliche. Inoltre non saranno in quota minima fissa nei consigli di sorveglianza delle imprese con sistema dualistico. Nelle altre società la partecipazione di uno o più rappresentanti dei lavoratori ai consigli d’amministrazione non sarà più prevista direttamente dai contratti collettivi, ma dagli statuti societari, se la fattispecie è disciplinata dagli stessi contratti. Per il 2025 viene inoltre elevato da 3mila a 5mila euro lordi il limite di importo complessivo cui si applica l’imposta sostitutiva del 5%, in caso di distribuzione ai dipendenti di una quota degli utili di impresa non inferiore al 10% degli utili complessivi, in esecuzione dei contratti collettivi aziendali o territoriali. Si prevede inoltre per quest’anno che i dividendi corrisposti ai lavoratori e derivanti dalle azioni attribuite in sostituzione di premi di risultato siano esenti dalle imposte sui redditi per il 50% del loro ammontare, esclusa la quota eccedente il limite di 1.500 euro. Le imprese con meno di 35 lavoratori possono favorire forme di partecipazione anche attraverso gli enti bilaterali. “Con l’approvazione definitiva al Senato della ‘legge Sbarra’ sulla partecipazione, si scrive oggi una pagina storica per il mondo del lavoro e per l’Italia”, commenta la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, sottolineando che “dopo 77 anni, l’articolo 46 della Costituzione (che riconosce ai lavoratori il diritto di partecipare alla gestione delle imprese, ndr) trova finalmente attuazione grazie a una mobilitazione durata due anni” e dopo una “lunga marcia” che ha visto la Cisl raccogliere quasi 400mila adesioni in tutte le regioni, nei luoghi di lavoro, nelle piazze, nei territori. Bocciano invece il provvedimento Cgil e Uil, convinte che così la partecipazione verrà svuotata e ridotta ad una concessione. “Con la legge sulla partecipazione si cancella la contrattazione e la si sostituisce con una logica di subordinazione delle relazioni nelle imprese”, attacca la segretaria confederale della Cgil Francesca Re David. Il ddl “rappresenta un passo indietro rispetto agli obiettivi originari”, aggiunge la segretaria confederale della Uil Vera Buonomo. LEGGI TUTTO