5 Giugno 2025

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    USA, licenziamenti Challenger in leggero calo a maggio

    (Teleborsa) – In leggero calo i licenziamenti negli Stati Uniti nel mese di maggio 2025. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di 93.816 posti di lavoro. Il dato rivela una diminuzione dell’11% rispetto al mese precedente, quando si erano registrati 105.441 licenziamenti, e un aumento del 47% rispetto allo stesso periodo del 2024.”Dazi, tagli ai finanziamenti, consumi e il pessimismo economico generale stanno mettendo a dura prova la forza lavoro delle aziende. Le aziende stanno spendendo meno, rallentando le assunzioni e inviando avvisi di licenziamento”, ha dichiarato Andrew Challenger, Vicepresidente Senior di Challenger, Gray & Christmas.Da inizio anno si sono registrati 696,309 licenziamenti (+80% rispetto allo stesso periodo del 2024).(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Bankitalia: nel 2022 spesi 12 miliardi in strumenti di pagamento

    (Teleborsa) – Nel 2022, i costi complessivi sostenuti dalla collettivita` (cd. “costi netti complessivi” o “costo sociale”) per la produzione e l’accettazione degli strumenti di pagamento – contanti, assegni, bonifici, addebiti diretti e carte di pagamento – in Italia si stimano attorno a 12 miliardi di euro, pari allo 0,61% del PIL, con un risparmio di 0,1 punti percentuali di PIL rispetto alle precedenti indagini sul 2016 (0,73%) e sul 2009 (0,75%). È quanto emerge dal rapporto del Comitato Pagamenti Italia “Il costo sociale degli strumenti di pagamento in Italia. I risultati della terza indagine”, pubblicato oggi dalla Banca d’Italia. Il Rapporto illustra i risultati della terza indagine sul costo degli strumenti di pagamento in Italia, avviata nella seconda meta` del 2023 su dati del 2022, con l’obiettivo di aggiornare l’analisi di un settore chiamato ad affrontare crescenti pressioni concorrenziali e regolamentari. L’indagine – condotta nell’ambito del Comitato Pagamenti Italia – riguarda essenzialmente i costi complessivi di offerta e quelli di accettazione presso esercenti e imprese e ha coinvolto diversi stakeholder (prestatori di servizi di pagamento, imprese commerciali). Il costo complessivo sostenuto dagli intermediari e` stato pari a quasi 7 miliardi, con una crescita del 26% rispetto alla precedente indagine del 2016 a fronte, nel periodo intercorrente tra le due indagini, di un raddoppio del numero delle transazioni (+106%), trainato in particolare dai pagamenti con carte. Il costo per operazione si e` sensibilmente ridotto, da 1,01 a 0,62 euro (1,39 euro nel 2009). Questi andamenti riflettono il conseguimento di importanti economie di scala, oltre che i processi di innovazione digitale e di razionalizzazione che hanno interessato l’offerta degli strumenti di pagamento. La flessione dei costi unitari si registra per tutti gli strumenti considerati, con la sola eccezione dell’assegno, che sembra risentire di diseconomie di scala a fronte della riduzione dell’utilizzo. Al complessivo risparmio generato dalla flessione dei costi unitari ha contribuito anche il processo di sostituzione di operazioni tradizionali (es. allo sportello fisico) con quelle svolte attraverso canali telematici o digitali (es. home/mobile banking) la cui quota sul totale e` salita a oltre il 93% (da 83 e 74%, nel 2016 e nel 2009, rispettivamente). L’incidenza del costo degli strumenti cartacei (contante e assegni) su quello complessivo si e` ridotta al 31%, dal 41 del 2016, anche in relazione al minor peso sull’operativita` totale. Il confronto tra gli indicatori mostra come particolarmente elevati i costi unitari dei prelievi/versamenti di contante e degli assegni processati, pari a 2,44 e 5,28 euro, rispettivamente. L’addebito diretto si conferma lo strumento meno costoso (0,19 euro), seguito dalle carte di pagamento (0,46 euro) e dai bonifici (0,70 euro). Il costo di questi ultimi si differenzia in base alla tipologia di servizio (istantaneo o tradizionale) e dal canale utilizzato (remoto o fisico): per gli intermediari il bonifico istantaneo (0,66 euro) e` piu` costoso di quello tradizionale online (0,45 euro), ma entrambi sono molto meno costosi del bonifico effettuato presso la rete degli sportelli (2,11 euro). Il costo sostenuto dagli intermediari per i bonifici verso paesi situati fuori dalla Single Euro Payment Area – SEPA – e` quasi nove volte piu` elevato dei bonifici SEPA. La sostenibilita` economica dell’intero comparto resta garantita dalla redditivita` associata agli strumenti elettronici (soprattutto al segmento della “monetica”, ossia le carte), a fronte di una non sufficiente copertura dei costi degli strumenti tradizionali (contante e assegni). I risparmi indotti dalle economie di scala e di sostituzione dal lato dell’offerta dei servizi di pagamento si riflettono anche nella riduzione dei costi privati di accettazione presso imprese ed esercenti commerciali, soprattutto per quanto riguarda gli incassi tramite addebiti diretti e carte di pagamento; i costi unitari riferiti a questi strumenti registrano un’importante contrazione dei costi unitari rispetto alle precedenti indagini e nel confronto con i costi di accettazione del contante. LEGGI TUTTO

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    Listini europei in leggero rialzo in attesa delle indicazioni della Bce

    (Teleborsa) – Acquisti diffusi sui listini azionari europei, con il FTSE MIB che mette a segno la stessa performance positiva del Vecchio Continente.Seduta caratterizzata dai bassi volumi a Milano con gli investitori in attesa delle indicazioni che arriveranno dalla Banca Centrale Europea sui tassi di riferimento. Sempre più solida la convinzione tra gli analisti che Francoforte opterà per un nuovo taglio di 25 punti base, l’ottavo negli ultimi due anni.In Europa, seduta caratterizzata dalla buona performance di EssilorLuxottica a Parigi dopo l’annuncio dell’accordo per l’acquisizione di più di 90 negozi in Malesia e dal crollo di Wizz Air a Londra che paga il netto calo degli utili nell’ultimo esercizio fiscale (-62%) e la decisione di non pubblicare una nuova guidance dopo il taglio delle previsioni sugli utili per l’anno fiscale in corso.Sul fronte macroeconomico, ad aprile 2025 Istat ha stimato per le vendite al dettaglio in Italia una variazione congiunturale positiva in valore (+0,7%) e in volume (+0,5%). Sono in aumento sia le vendite dei beni alimentari (+1,3% in valore e +0,9% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (rispettivamente +0,2% e +0,3%).Sempre ad aprile, i prezzi alla produzione della Zona Euro hanno registrato un calo del 2,2% su base mensile, rispetto al -1,7% del mese precedente e al -1,8% stimato dagli analisti.Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,143. L’Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,62%. Seduta in lieve rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che avanza a 63,25 dollari per barile. LEGGI TUTTO

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    Ucraina, Putin a colloquio con Trump e il Papa: “No a pace immediata”

    (Teleborsa) – “Ho appena finito di parlare al telefono con il presidente russo Vladimir Putin. La chiamata è durata circa un’ora e 15 minuti. Abbiamo discusso dell’attacco agli aerei russi attraccati da parte dell’Ucraina e di vari altri attacchi perpetrati da entrambe le parti. È stata una buona conversazione, ma non una conversazione che porterà alla pace immediata”. È quanto ha fatto sapere Donald Trump, su Truth, al termine della telefonata con Putin.Una posizione, quella riguardante gli sviluppi della guerra in Ucraina, che il Cremlino, ha ulteriormente definito durante la giornata di ieri: nessuna tregua, nessun vertice con il “terrorista” Volodymyr Zelensky, nessun credito agli occidentali, che avrebbero aiutato Kiev ad attaccare la Russia sul suo suolo. Una linea ribadita da Putin anche nel colloquio con Leone XIV.A pochi giorni dalle trattative russo-ucraine di Istanbul, concluse senza esito e messe in ombra dal clamoroso blitz di Kiev contro le basi aeree nemiche in Siberia, Trump ha tentato per l’ennesima volta la via della diplomazia con una nuova telefonata a Putin. Ma la risposta del suo interlocutore non è stata conciliante. “Il presidente Putin ha affermato, con molta fermezza, che dovrà rispondere al recente attacco agli aeroporti” ha detto Trump. Il presidente americano – ha fatto sapere il Cremlino – ha assicurato a a Putin che non era stato informato dei piani di Kiev di attaccare domenica le basi aeree russe dove sono di stanza bombardieri strategici che fanno parte del sistema di deterrenza nucleare di Mosca. Il colloquio – ha sottolineato il Cremlino – è stato “positivo e produttivo”. I due leader – ha detto il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov – hanno concordato di continuare i contatti sull’Ucraina ai massimi livelli e attraverso altri canali.Nella telefonata con Papa Leone XIV, il presidente russo – fa sapere il Cremlino – “ha confermato il suo interesse a raggiungere la pace in Ucraina attraverso mezzi politici e diplomatici e ha sottolineato che per una risoluzione definitiva, equa e globale della crisi, è necessario eliminarne le cause profonde”. Putin ha affermato che “il regime di Kiev sta puntando sull’escalation del conflitto e sta attuando sabotaggi contro infrastrutture civili sul territorio russo”. Il presidente ha ricordato in particolare un attentato a un treno passeggeri nella notte tra sabato e domenica nella regione di Bryansk, che ha provocato 7 morti e oltre 100 feriti, tra i quali alcuni bambini. Si è trattato di un “attacco deliberato e mirato contro i civili condotto dalla parte ucraina, chiaramente classificato come terrorismo dal diritto internazionale”, ha affermato il capo del Cremlino. Putin ha “sottolineato che la parte russa sta adottando tutte le misure possibili per il ricongiungimento dei bambini con i loro familiari”. Un riferimento ai bambini ucraini che Kiev accusa Mosca di avere deportato in Russia. Le autorità russe affermano invece che essi sono stati evacuati dalle zone di combattimento e che sono consegnati ai genitori o ai tutori legali quando vengono rintracciati. La questione è stata negli ultimi anni al centro di due missioni compiute dal cardinale Matteo Zuppi a Mosca a nome di Papa Francesco. Putin ha inoltre “auspicato che la Santa Sede si adopererà più attivamente per difendere la libertà di religione in Ucraina”, riferendosi alla Chiesa ortodossa del Paese legata al Patriarcato di Mosca. Le autorità russe denunciano regolarmente misure discriminatorie e intimidatorie nei confronti di questa Chiesa, vista con sospetto dal governo ucraino come una sorta di quinta colonna russa. Per il Cremlino “la conversazione è stata costruttiva, entrambe le parti hanno espresso l’intenzione di proseguire i contatti”.”Confermo che nel pomeriggio di oggi c’è stata una conversazione telefonica tra Papa Leone XIV e il Presidente Putin” ha comunicato il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni. Nel corso della telefonata, oltre alle questioni di mutuo interesse è stata prestata particolare attenzione alla situazione in Ucraina e alla pace. Il Papa – fa sapere il Vaticano – ha fatto un appello affinché la Russia faccia un gesto che favorisca la pace, ha sottolineato l’importanza del dialogo per la realizzazione di contatti positivi tra le parti e cercare soluzioni al conflitto. “Si è parlato della situazione umanitaria, della necessità di favorire gli aiuti dove necessario, degli sforzi continui per lo scambio dei prigionieri e del valore del lavoro che in questo senso svolge il Cardinale Zuppi – ha spiegato ancora il portavoce vaticano –. Papa Leone ha fatto riferimento al Patriarca Kirill, ringraziando per gli auguri ricevuti all’inizio del suo pontificato e ha sottolineato come i comuni valori cristiani possano essere una luce che aiuti a cercare la pace, difendere la vita e cercare un’autentica libertà religiosa”. LEGGI TUTTO

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    Germania, ordini industria aprile +0,6% m/m

    (Teleborsa) – Calano meno delle attese gli ordinativiall’industria in Germania nel mese di aprile 2025. Secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica Destatis, si è registrato un aumento degli ordinativi dello 0,6% su base mensile, che segue il +3,4% del mese precedente (dato rivisto da +3,6%). Le attese degli analisti, dopo l’aumento del mese precedente, erano per una correzione pari a -1,5%. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente gli ordinativi risultano in aumento del 4,8% contro il precedente +3,7%.Nel dettaglio, gli ordini esteri sono diminuiti dello 0,3%, con i nuovi ordini dall’area dell’euro in aumento dello 0,5%, mentre i nuovi ordini provenienti da fuori l’area dell’euro sono diminuiti dello 0,9%. Gli ordini interni sono aumentati del 2,2%. LEGGI TUTTO

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    Ue, in procedura deficit Italia non richieste nuove misure

    (Teleborsa) – Nella procedura per deficit eccessivo aperta dall’Ue sull’Italia, la Commissione europea ritiene che per il Paese “non siano necessarie ulteriori misure”. E’ quanto si afferma nel Pacchetto di primavera del Semestre europeo. Medesimo il giudizio su Francia, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia. Al Belgio si raccomanda un nuovo percorso correttivo. Per la Romania si raccomanda al Consiglio una decisione che stabilisca che “non ha adottato misure efficaci”. Per l’Austria, invece, si propone l’apertura di una procedura per deficit.Nel meccanismo di allerta l’Italia “continua a presentare squilibri” per vulnerabilità che “rimangono complessivamente rilevanti”.Nel Pacchetto la Commissione Ue raccomanda all’Italia per la “sostenibilità di bilancio” di “rendere il sistema fiscale più favorevole alla crescita, contrastando ulteriormente l’evasione fiscale, riducendo il cuneo fiscale sul lavoro e le restanti spese fiscali, comprese quelle relative all’imposta sul valore aggiunto e ai sussidi dannosi per l’ambiente, nonché aggiornando i valori catastali nell’ambito di una più ampia revisione delle politiche abitative, garantendo al contempo l’equità”. Dovrà “intensificare gli sforzi” per efficienza e efficacia della spesa pubblica.Tra le raccomandazioni anche quella di “rafforzare la spesa complessiva per la difesa e la prontezza operativa, in linea con le conclusioni del Consiglio europeo del 6 marzo 2025″.Uno dei documenti che compongono il Pacchetto di primavera del Semestre europeo segnala che l’Italia è tra gli Stati membri dell’Ue più esposti ai rischi climatici. I costi annuali dei cambiamenti climatici per le infrastrutture in Italia sono elevati.Particolarmente vulnerabili le Pmi poiché gli eventi climatici hanno un impatto significativo sulla loro produttività e competitività”. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 5 giugno 2025

    (Teleborsa) – Giovedì 05/06/202502:45 Cina: PMI servizi Caixin (atteso 51 punti; preced. 50,7 punti)08:00 Germania: Ordini industria, mensile (atteso -1,5%; preced. 3,6%)10:00 Italia: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,2%; preced. -0,5%)10:00 Italia: Vendite dettaglio, annuale (preced. -2,8%)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, mensile (atteso -1,8%; preced. -1,6%)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, annuale (preced. 1,9%)13:30 USA: Challenger licenziamenti (preced. 105,44K unità)14:30 USA: Costo unitario lavoro, trimestrale (atteso 5,7%; preced. 2%)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 232K unità; preced. 240K unità)14:30 USA: Bilancia commerciale (atteso -120,4 Mld $; preced. -140,5 Mld $)14:30 USA: Produttività, trimestrale (atteso -0,8%; preced. 1,7%)16:30 USA: Stoccaggi gas, settimanale (preced. 101 Mld piedi cubi)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Cina, PMI Caixin servizi maggio sale a 51,1 punti

    (Teleborsa) – Si rafforza leggermente il settore dei servizi in Cina. Il PMI dei servizi elaborato da Caixin/S&P Global è infatti salito a quota 51,1 punti a maggio 2025 dai 50,7 precedenti. Il valore rimane sopra la soglia chiave dei 50 punti, che segnala una espansione dell’attività e risulta leggermente superiore ai 51 punti attesi dagli analisti.Unito ai dati del PMI manifatturiero, diffusi la scorsa settimana, il PMI composito scende a quota 49,6 dai 51,1 punti del mese precedente. “Mentre il settore dei servizi ha registrato un leggero miglioramento, la contrazione del settore manifatturiero ha pesato sul mercato complessivo. Il settore manifatturiero ha inoltre gravato su domanda, offerta e occupazione a livello composito”, ha commentato l’economista di Caixin, Wang Zhe. “Sul fronte della domanda esterna, i nuovi ordini dall’estero sono rimasti deboli sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi. I costi medi per le imprese sono leggermente aumentati, ma i prezzi di vendita hanno continuato a indebolirsi, aumentando la pressione sui profitti. Le aspettative del mercato, tuttavia, sono leggermente rimbalzate dal minimo storico di aprile”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO