Giugno 2025

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    Giappone, tasso di disoccupazione maggio stabile al 2,5%

    (Teleborsa) – Risulta stabile la disoccupazione in Giappone. Il Ministero degli Affari interni delle poste e telecomunicazioni nipponico segnala che nel mese di maggio 2025 il tasso dei senza lavoro è rimasto al 2,5%, uguale anche al 2,5% atteso dagli analisti. Il numero di disoccupati è sceso a 1,83 milioni, in calo di circa 100 mila unità (-5,2%) rispetto l’anno precedente. Gli occupati sono pari a 68,38 milioni, in aumento di 720 mila unità (+1,1%) rispetto all’anno precedente.(Foto: Photo by Andre Benz on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Mediobanca aggiorna piano al 2028: 4,9 miliardi di euro agli azionisti, pay-out al 100%

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca ha approvato l’aggiornamento delle proiezioni economico-finanziarie per il periodo 2025-28 del Piano “One Brand-One Culture”. Confermata la visione strategica, che vede il Wealth Management (“WM”) come segmento prevalente e prioritario di sviluppo, il Corporate & Investment Banking (“CIB”) sinergico al suo sviluppo in una logica, unica in Italia, di Private & Investment Banking (“PIB”) ed il Credito al Consumo (“CF”) quale segmento di diversificazione del rischio macro/controparte ad elevata e sostenibile redditività.Viene prevista una crescita dei ricavi ad oltre 4,4 miliardi di euro (+20% nel triennio, +6%2) con solida contribuzione da parte di tutti i segmenti. Il WM registrerà la maggior crescita (oltre 0,2 miliardi nel triennio sino a 1,2 miliardi) divenendo il primo contributore alla crescita dei ricavi di Gruppo oltreché di commissioni, in via complementare al CIB, la cui crescita nei ricavi è attesa essere di oltre 0,1 miliardi1 sino a 1,0 miliardi; il CF manterrà la sua funzione di motore della crescita del margine di interesse di Gruppo con uno sviluppo dei ricavi complessivi per 0,2 miliardi (a circa 1,5 miliardi); il segmento Insurance (“INS”) confermerà la sua contribuzione positiva al Gruppo con ricavi in crescita di 0,2 miliardi1 (a circa 0,7 miliardi).La crescita degli utili è prevista a 1,9 miliardi di euro (+45% nel triennio, +14%) e dell’utile per azione a 2,4 (+14%) considerando il solido sviluppo degli utili ordinari a 1,7 miliardi (+30% o +9%) e il conseguimento di utili derivanti dalla progressiva valorizzazione del progetto immobiliare nel Principato di Monaco7 per un apporto lordo cumulato di 500 milioni nel triennio (30% nel es.27 e 70% nel es.28).È prevista una crescita nella remunerazione degli azionisti fino a 4,9 miliardi di euro nel triennio di cui 4,5 miliardi in dividendi e 0,4 miliardi tramite il completamento del piano di riacquisto e cancellazione di azioni proprie previsto nel BP26 presentato nel maggio 2023. L’aumento della distribuzione è consentito dalla maggiore generazione di capitale (280pb annui, +30% da 220pb) derivante dall’elevata redditività e dall’assenza di impatti regolamentari negativi nei prossimi anni.La politica di distribuzione del triennio (es.26/27/28) “sarà interamente per cassa, basata sugli utili ricorrenti e sarà affiancata nel es.26 dal completamento del programma di acquisto di azioni proprie previsto nel BP23-26”, si legge nella nota di Mediobanca. La politica di degli utili ricorrenti per gli es.26/27/28; il DPS è : 1.125 euro nel es.25, +50% nel es.26, in crescita fino al raddoppio a 2,1 euro nel es.28.La distribuzione complessiva è quindi di circa 5 miliardi cumulati nei tre anni, pari a circa il 30% della capitalizzazione di mercato e derivante da: monte dividendi complessivo di circa 4,5 miliardi; conclusione per 0,4 miliardi del programma annuale di riacquisto di azioni proprie annunciato nel BP23-26 per un controvalore complessivo di 1 miliardo (che saranno interamente dedotti dal CET1 a giugno 2025) e per il 60% eseguito negli esercizi 23/24 e 24/25.Relativamente alle poste patrimoniali, gli impieghi cresceranno da 54 a quasi 63 miliardi (+5%) per effetto della crescita di tutti comparti; la raccolta salirà da 69 a 82 miliardi, per la crescita dei depositi (da 30 a 33 miliardi, con costo in calo da 1,8% a 1,5%), e l’importante attività di emissioni cartolari (circa 20 miliardi, dopo rimborsi per 18 miliardi); le Total Financial Assets (TFA) saliranno da oltre 110 a 143 miliardi (+9%), con la componente AUM/AUA in crescita dell’11%. LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità, nasce il ReSMART Index: la nuova certificazione per quartieri intelligenti e inclusivi

    (Teleborsa) – Si è tenuto il 26 giugno, presso Factory NoLo di Milano, l’evento di lancio del ReSMART Index, la nuova certificazione ideata da Planet Smart City, in collaborazione con ARUP Italia e certificata da ASACERT, per misurare il livello di “intelligenza” e sostenibilità dei progetti immobiliari su scala di distretto urbano. Il ReSMART Index si distingue per l’approccio integrato e qualitativo, basato su un algoritmo proprietario che analizza oltre 200 parametri, tra cui: efficienza energetica, gestione idrica, innovazione tecnologica, inclusione sociale e qualità progettuale. Il sistema attribuisce tre livelli di certificazione: Certified, Merit e Mastery.”Il ReSMART Index rappresenta un punto di svolta nella valutazione degli sviluppi immobiliari: introduce un modello innovativo che supera i tradizionali indicatori prestazionali, per concentrarsi sulla dotazione tecnologica, infrastrutturale e sociale dei progetti – ha dichiarato Fabrizio Capaccioli, ad di ASACERT –. L’entusiasmo raccolto in occasione del lancio conferma quanto il mercato abbia oggi bisogno di strumenti seri, strutturati e trasparenti. Per ASACERT, contribuire a questa trasformazione è un impegno che ci assumiamo con orgoglio e responsabilità, nella consapevolezza che ogni parametro valutato è un passo concreto verso comunità migliori”.”Con il lancio del ReSMART Index nasce una nuova generazione di sistemi di certificazione immobiliare – ha spiegato Pietro Putetto, ceo di Planet Smart City – Advisory –. Non più soltanto energia, ambiente e connettività, ma anche e soprattutto una visione completa di innovazione applicata alla scala di quartiere, che misura con parametri oggettivi il miglioramento della qualità dell’abitare delle comunità di residenti. Dopo aver ideato questo nuovo strumento, siamo ora pronti per avviare la formazione dei futuri ReSMART Experts, professionisti qualificati per la valutazione degli sviluppi residenziali e mixed-use. Partiremo in autunno con i corsi di base e avanzati in tutta Italia, che dall’anno prossimo verranno estesi al resto del mondo”.”ReSMART è un indice digitale e interattivo, co-creato da Planet Smart City e Arup, per valutare le performance degli sviluppi immobiliari puntando sull’innovazione tecnologica combinata con le componenti sociali – ha sottolineato Stefano Recalcati, project director di ARUP –. Rappresenta una nuova frontiera negli strumenti di valutazione nell’ambito del real estate”.Durante l’evento è stato inoltre consegnato il primo certificato ReSMART al mondo al progetto Smart City Aquiraz, in fase di realizzazione a Fortaleza (Brasile): un distretto residenziale con 2.800 abitazioni e ben 55 soluzioni innovative, tra cui una app di comunità, attività di community management, spazi condivisi, orti urbani, microhabitat per la fauna, monitoraggio della qualità dell’aria e illuminazione intelligente. LEGGI TUTTO

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    Scuola, Anief: “Carta Docente ai precari con contratto al 31 agosto, il ministero dice sì”

    (Teleborsa) – “Finalmente non sono solo i giudici a dire che la Carta del docente per l’aggiornamento deve essere assegnata anche ai docenti precari: una nota ministeriale di queste ore dice che il supporto economico da 500 euro l’anno introdotto con la Legge 107/15 e destinato solo al personale di ruolo, va esteso ora anche ai supplenti con contratto annuale in scadenza al 31 agosto 2025”. È quanto afferma il sindacato Anief in una nota. Per il sindacato Anief, che da dieci anni si batte per l’estensione del beneficio utile a formarsi professionalmente, è un primo importante passo in avanti. Anche se – sottolinea il sindacato – “la strada per dire di avere finalmente ottenuto piena giustizia rimane ancora molto lunga e ardua: permangono, infatti, diverse categorie di lavoratori esclusi senza alcuna motivazione valida, ad iniziare dagli educatori (anche quelli di ruolo), pur essendo considerati per legge dei veri e propri docenti di scuola primaria; il mancato accesso alla card annuale per la formazione riguarda poi tutti gli altri supplenti di lunga durata, quindi quelli con contratto in scadenza 30 giugno o termine delle lezioni, come pure i supplenti brevi con contratti continuativi che di fatto vanno a realizzare una supplenza di tipo annuale, come più volte evidenziati dai tribunali”.”La storia della Carta del docente – ha spiegato alla rivista Orizzonte Scuola l’avvocato Walter Miceli, che opera per Anief – inizia nel 2015 con la legge della “Buona Scuola”, la quale la riserva ai soli docenti di ruolo, escludendo precari, educatori e insegnanti delle scuole paritarie. La svolta arriva nel 2022, quando la Corte di Giustizia Europea stabilisce che negare il bonus ai supplenti viola il principio di non discriminazione. Da quel momento, i tribunali italiani accolgono i ricorsi Anief dei docenti a tempo determinato, costringendo il legislatore a intervenire. Il primo passo è il decreto “salva infrazioni” del 2023, che estende la carta ai contratti al 31 agosto, ma solo per un anno. Nel 2025, la legge di bilancio rende la misura strutturale, pur lasciando la porta aperta a una possibile riduzione dell’importo annuale”.Dal 24 giugno 2025, anche i docenti con contratto annuale possono accedere alla piattaforma della Carta del docente e utilizzare il bonus di 500 euro entro il 31 agosto 2026. Il ministero ha chiarito che il credito non speso entro la scadenza sarà riaccreditato per l’anno scolastico successivo, a patto che il docente sia ancora in servizio. “La misura, attesa da anni e più volte oggetto di interpretazioni e sparizioni improvvise del bonus, ora – commenta Anief – trova finalmente una cornice normativa chiara. Tuttavia, resta il nodo della possibile riduzione dell’importo, che la legge ora definisce ‘fino a 500 euro’, lasciando spazio a future modifiche”.”Riteniamo che qualsiasi tipo di riduzione della Carta del Docente, anche minima, rappresenti un passo indietro verso la tutela del diritto alla formazione del corpo insegnante italiano – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – , ma allo stesso tempo siamo anche convinti di avere ottenuto un grande risultato nell’estendere la card annuale per l’aggiornamento anche ai supplenti con contratto fino al 31 agosto. Certamente, rimane alto il rammarico per l’esclusione degli educatori e di tutti gli altri supplenti. Da adesso in poi, la nostra azione sindacale si concentrerà sulla richiesta di estensione dei 500 euro annuali anche a loro”.Il presidente nazionale Anief coglie l’occasione per “rassicurare tutti gli insegnanti, precari o che nel frattempo sono stati immessi in ruolo, che l’avere ottenuto una sentenza favorevole sulla Carta del docente, parliamo di migliaia di precari o ex precari, porterà alla sicura esecuzione della decisione giudiziaria: i soldi arriveranno tramite Ministero o per ottemperanza. Per vedere nei fatti l’esito positivo, sottoforma di risarcimento, come previsto dal giudice del lavoro è solo questione di tempo: sull’assegnazione della somma spettante al ricorrente vincitore non vi è alcun dubbio. Tengo infine a precisare che quello che sta accadendo in tutti i tribunali d’Italia è in realtà – prosegue Pacifico – quanto hanno previsto la Cassazione, con la sentenza n. 29961 del 27 ottobre, la Corte di Giustizia europea, che ha prodotto una ordinanza chiarissima attraverso la VI Sezione, il18 maggio 2022, e anche da parte del nostro Consiglio di Stato, che con la sentenza n. 1842/2022 ha messo in ginocchio la parte della Legge 107/15 che discrimina i precari privandoli della Carta del Docente. Adesso, i precari o ex precari che ancora non hanno presentato ricorso gratuito con Anief hanno un motivo in più per farlo e recuperare fino a 3.500 euro netti più interessi, facendo attenzione a non andare oltre i cinque anni dalla stipula del contratto a tempo determinato per non incappare nella prescrizione”.(Foto: Alexas_Fotos /Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Elettricità, Arera: aumenta la bolletta per i clienti vulnerabili in Maggior Tutela (+1,9%)

    (Teleborsa) – Nel terzo trimestre del 2025, la bolletta elettrica per il “cliente tipo” vulnerabile servito in Maggior Tutela aumenterà dell’1,9%. L’aggiornamento riguarda unicamente i 3 milioni circa di clienti vulnerabili attualmente serviti in Maggior Tutela. È quanto annuncia l’Arera ricordando che tutti i clienti vulnerabili che si trovano nel mercato libero hanno il diritto di passare alla Maggior Tutela. L’incremento rispetto al trimestre precedente è dovuto in buona parte alle previsioni di prezzi più elevati dell’energia elettrica sui mercati all’ingrosso, sostenuti da una crescente domanda influenzata dalle temperature stagionali nella norma.”Questo rialzo – spiega l’Arera – segue la naturale stagionalità del mercato energetico, che tradizionalmente registra variazioni cicliche dei prezzi. A ciò si aggiunge un incremento dei costi relativi al mercato della capacità in quanto nel periodo estivo (in particolare nel mese di luglio) si concentrano le ore in cui la domanda di energia è più alta e, per questo, risultano più critiche per l’adeguatezza del sistema elettrico, oltre che un incremento delle partite economiche relative al servizio di dispacciamento ulteriori rispetto all’approvvigionamento di risorse nel mercato per questo servizio. Infine, la parte più esigua dell’incremento è imputabile alla revisione annuale della componente a copertura dei costi degli esercenti la tutela dei clienti vulnerabili.Complessivamente le bollette dei clienti del servizio di Maggior Tutela crescono dell’1,9% per effetto dell’aumento della spesa per la materia energia, mentre la componente degli oneri di sistema rimane invariata. L’Arera ricorda che, in attuazione del “dl bollette” (art.1 c.1, decreto-legge n.19/25), coloro che hanno un ISEE fino a 25mila si vedranno riconosciuto automaticamente il contributo straordinario di 200 euro, cumulabile con il bonus sociale percepito dalle famiglie con ISEE fino 9.530 euro o fino a 20mila per le famiglie numerose. Per ottenere in automatico i bonus sociali e il contributo straordinario è necessario presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e ottenere un’attestazione ISEE entro le soglie prevista dalla normativa.La spesa annuale per l’utente tipo vulnerabile in regime di Maggior Tutela si attesterà a 597,30 euro nel periodo compreso tra il primo ottobre 2024 e il 30 settembre 20253, in aumento del 16,2% rispetto ai 514,04 euro registrati nel periodo precedente (primo ottobre 2023 – 30 settembre 2024). Dal primo luglio 2025, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo sarà di 31,12 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. Spesa per la materia energia: 16,41 centesimi di euro (52,7% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia, in aumento del 2,2% rispetto al secondo trimestre 2025; 2,24 centesimi di euro (7,2% del totale della bolletta) per la commercializzazione al dettaglio, in aumento del 8,3% rispetto al secondo trimestre 2025. Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: 6,28 centesimi di euro (20,2% del totale della bolletta) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità; nessuna variazione rispetto al secondo trimestre del 2025. Spesa per oneri di sistema: 3,13 centesimi di euro (10,1% del totale della bolletta) per la spesa per oneri di sistema; nessuna variazione rispetto al secondo trimestre del 2025. Imposte: 3,06 centesimi di euro (9,8% del totale della bolletta) per le imposte che comprendono l’IVA e le accise, in aumento dell’1,7% rispetto al secondo trimestre 2025. LEGGI TUTTO

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    Abi: i consigli utili per operare online ancora più protetti e sicuri

    (Teleborsa) – Aumenta l’impegno del mondo bancario e finanziario nella lotta ai crimini informatici. In un contesto sempre più digitale, navigare online in sicurezza è fondamentale. Proteggere i propri dati, riconoscere le minacce e adottare comportamenti responsabili è la chiave per vivere l’esperienza digitale in modo più sicuro e consapevole. Questo il messaggio lanciato dall’Abi.Abi evidenzia alcune semplici regole da tenere per operare online in modo comodo e sicuro: usare password diverse e sufficientemente lunghe, con caratteri alfanumerici e caratteri speciali; accedere a Internet tramite i propri dispositivi, evitando reti pubbliche e/o aperte; installare un antivirus e mantenerlo costantemente aggiornato; limitare la diffusione delle proprie informazioni personali online; verificare l’attendibilità del mittente prima di aprire eventuali link e allegati presenti nelle mail o nei messaggi; in caso di telefonate “sospette”, verificare online il numero di telefono o confrontarlo con i contatti ufficiali della propria banca. In ogni caso, non fidarsi se vengono chiesti dati bancari o altri dati riservati; se si pensa di essere rimasti vittima di una truffa o di aver indebitamente condiviso i propri dati bancari o delle carte di pagamento, contattare immediatamente la propria banca; è sempre possibile denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine o alla Polizia Postale e delle Comunicazioni. LEGGI TUTTO

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    Seduta all’insegna del toro a New York, focus sul futuro di Powell

    (Teleborsa) – Giornata di guadagni per la Borsa di New York, con il Dow Jones che mostra una plusvalenza dello 0,80%; sulla stessa linea, l’S&P-500 fa un piccolo salto in avanti dello 0,65%, portandosi a 6.131 punti.Leggermente positivo il Nasdaq 100 (+0,65%); come pure, in frazionale progresso l’S&P 100 (+0,64%).Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti energia (+1,67%), materiali (+1,34%) e telecomunicazioni (+1,22%).Nonostante dati macro che indicano un rallentamento dell’economia statunitense, con il PIL Usa del primo trimestre rivisto al ribasso a -0,5%, Wall Street prosegue la sua giornata positiva.Dibattito dominato dal futuro del presidente della Federal Reserve dopo un’indiscrezione del Wall Street Journal che ha rivelato che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe accelerare l’annuncio del successore di Jerome Powell. Secondo la testata finanziaria il presidente statunitense avrebbe valutato l’idea di scegliere e annunciare il sostituto di Powell entro settembre o ottobre (il mandato di Powell scade a maggio 2026).Trump ha criticato ripetutamente il presidente della Fed sui social media e ha fatto molta pressione nel chiedere tagli immediati dei tassi di interesse. Powell ha ignorato le richieste e nell’ultima audizione al congresso ha ribadito la sua posizione, sottolineando che i dazi commerciali di Trump hanno offuscato le prospettive economiche e presentano rischi inflazionistici, impedendo alla FED di intervenire ulteriormente sui tassi di interesse. Tra i possibili sostituti il Wall Street Journal ha riportato i nomi dell’ex governatore della Fed, Kevin Warsh, e del direttore del Consiglio Economico Nazionale, Kevin Hassett. Tra i candidati ci sarebbero però anche il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, l’ex presidente della Banca Mondiale, David Malpass, e il governatore della Fed, Christopher Waller. LEGGI TUTTO