Giugno 2025

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    Credito alle famiglie migliora ma restano prudenti le politiche di concessione

    (Teleborsa) – Nel 2024 e nei primi mesi del 2025 il credito alle famiglie registra un andamento positivo in un contesto favorevole di rientro dell’inflazione, ritorno a politiche monetarie più espansive, occupazione in aumento e recupero dei salari. Questi fattori hanno contribuito alla crescita del reddito disponibile e alimentato la domanda di finanziamenti, segno della ritrovata progettualità e capacità di spesa delle famiglie. Rimangono però prudenti le politiche di concessione dei prestiti volte a preservare l’equilibrio della qualità degli attivi, riflettendo anche l’incertezza legata alle tensioni geopolitiche e commerciali e il loro impatto sulla capacità di rimborso dei richiedenti.Nella fattispecie, nel 2024 le erogazioni di credito al consumo hanno registrato una crescita del 7,4%, superiore a quella di un anno prima e in linea con l’evoluzione dei consumi di beni durevoli, sostenuti dalla dinamica dei beni per la mobilità e della tenuta di quelli destinati alla casa. Il mercato ha beneficiato dell’apporto positivo di tutte le tipologie di finanziamento ed è stato guidato dalla crescita a doppia cifra dei prestiti personali (+12,2%), oltre che dal buon risultato dei finanziamenti finalizzati per auto/moto erogati da operatori captive e multiprodotto (+6,2%).Nel primo trimestre 2025 si conferma l’incremento dei flussi di credito al consumo (+5,9%), trainato ancora dai prestiti personali (+12,6%) e dalla buona performance della cessione del quinto dello stipendio/pensione (+7,6%). Per contro, si rileva una flessione dei finanziamenti per auto/moto (-1,8%), condizionati dal trend negativo delle immatricolazioni. Anche i finanziamenti finalizzati all’acquisto di altri beni/servizi (quali arredo, elettronica ed elettrodomestici, etc.) segnano una contrazione (-2,1%), analogamente alle operazioni di rateizzazione con carta di credito (-2,8%).I flussi di mutui immobiliari alle famiglie consumatrici nel 2024 sono tornati a crescere (+11,6%), con un’ulteriore accelerazione nei primi tre mesi del 2025 (+50,2%). Il risultato complessivo incorpora la decisa ripresa dei flussi di mutui per acquisto abitazione (+8,6% nel 2024, +46,9% nel primo trimestre 2025). Tale trend ha avuto un effetto decisivo sulle compravendite immobiliari residenziali (+1,4% nel 2024, +11,2% nel primo trimestre 2025) confermando l’importanza del credito per il progetto casa delle famiglie. Restano prevalenti le erogazioni a tasso fisso (88% nei primi tre mesi del 2025), non solo perché continuano ad assicurare condizioni più favorevoli per le famiglie, ma anche per effetto della nuova impennata delle surroghe (+63,7% nel 2024, +107,7% nei primi tre mesi del 2025).Sul fronte della sostenibilità, si conferma l’impulso positivo dei finanziamenti a sostegno della transizione ecologica nell’ambito dei mutui immobiliari per l’acquisto di case green (l’incidenza nel 2024 sale al 14%, dal 12% del 2023). Analogamente, nel credito al consumo la quota di finanziamenti finalizzati destinati al miglioramento dell’efficienza energetica dell’abitazione (pannelli solari /pompe di calore, etc.) sale al 19% sul valore totale dei finanziamenti in ambito casa (dal 17% del 2023), e quella per la mobilità sostenibile degli operatori multiprodotto aumenta fino al 18% sul totale dei finanziamenti auto/moto (era il 13% del 2023).Con l’ulteriore recupero di potere d’acquisto favorito dalla bassa inflazione, nel 2025 proseguirà il miglioramento delle condizioni economico-finanziarie delle famiglie, pur in una fase di forte incertezza a livello globale, esacerbata da fattori geopolitici e dalla minaccia dei dazi dell’amministrazione Trump. Gli impulsi attivati dal PNRR e la politica economica espansiva della Germania, che rappresenta il primo mercato di sbocco per le esportazioni italiane, giocheranno invece un ruolo di sostegno all’attività economica.In generale ci si aspetta comunque che le famiglie aumenteranno il ricorso al credito per finanziare i progetti di vita. Il mercato complessivo del credito, in termini di consistenze, mostrerà un’espansione maggiore quest’anno e nel prossimo biennio, quando la crescita si stabilizzerà intorno al 2%. Continueranno a crescere i flussi di mutui, sostenuti sempre più dalla componente di acquisto, e prestiti personali. Se per il mercato dei mutui casa invece rimarrà rilevante l’attuazione della direttiva europea “case green” (Energy Performance Buildings Directive), per il comparto del credito al consumo sarà cruciale il recepimento della nuova direttiva sul credito ai consumatori.Nel complesso, il 2025 avvia una fase di stabilizzazione della qualità del credito, con tassi di default che si attestano su valori minimi e nettamente inferiori rispetto ai livelli registrati nelle fasi acute delle crisi passate, seppure in uno scenario in cui gli oneri finanziari resteranno superiori alla media pre-Covid. In estrema sintesi quindi, in un quadro di incertezza a livello globale, le prospettive del settore sono di una crescita stabile, con livelli di rischio sotto controllo.(Foto: Antonio Deledda durante la presentazione del 59° rapporto del credito alle famiglie di CRIF) LEGGI TUTTO

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    Fed, Trump conosce “tre o quattro persone” che potrebbero sostituire Powell

    (Teleborsa) – “Tra tre o quattro persone so chi sceglierò”, come prossimo presidente della Federal Reserve. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nella conferenza stampa che ha chiuso il vertice NATO a l’Aia, quando gli è stato chiesto se avesse già iniziato i colloqui con i potenziali candidati che potrebbero sostituire l’attuale presidente Jerome Powell, una volta terminato il suo mandato nel 2026.”Fortunatamente se ne andrà presto perché penso che sia pessimo”, ha detto Trump, ripetendo gli insulti che aveva già espresso nelle scorse settimane: è “una persona mentalmente nella media”, ha “un basso QI per quello che fa”, “penso che sia una persona molto stupida”.Powell, di fronte al Congresso, ha ribadito la sua opinione secondo cui i banchieri centrali statunitensi non devono affrettarsi ad abbassare i tassi, in risposta alle richieste di Trump e alle recenti dichiarazioni dei membri del board della Fed Christopher Waller e Michelle Bowman, che hanno indicato la loro disponibilità ad abbassare i tassi già a luglio.”Non abbiamo inflazione – ha detto Trump in conferenza stampa – Abbiamo un’economia straordinaria. Centinaia di miliardi di dollari di dazi doganali stanno arrivando. Si stanno costruendo fabbriche. Penso che stiamo arrivando a quasi 15.000 miliardi di dollari di investimenti”.Trump ha ribadito di aver chiesto a Powell di abbassare i tassi di interesse e ha aggiunto che sarebbe d’accordo con un aumento dei tassi da parte della Fed qualora l’inflazione dovesse aumentare in futuro. LEGGI TUTTO

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    NATO, via libera ad aumento spese difesa al 5% del PIL

    (Teleborsa) – I 32 Paesi membri della NATO hanno dato il via libera all’impegno di spendere per la difesa il 5% del PILentro il 2035. Un risultato atteso, ma non scontato, dal vertice in corso a L’Aja, che ha discusso anche dei conflitti in corso, dall’Ucraina al Medioriente. Dal vertice alla fine è uscita una dichiarazione unanime sulla necessità di aumentare le spese militari ed un clima disteso a dispetto dei pareri contrastanti espressi alla vigilia dai membri dell’Alleanza. Il segretario Mark Rutte ha da principio ha smentito tensioni con la Casa Bianca, mentre Trump ha sin da subito assicurato l’adesione degli Stati Uniti all’articolo 5 sulla difesa reciproca dei membri dell’Alleanza.Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito il vertice “fantastico” ed ha affermato che “è stato un grande successo”, avendo accolto in pieno la sua richiesta di aumentare le spese per la difesa. Anche il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha parlato di un “summit storico”, aggiungendo “tutti insieme abbiamo deciso di alzare nei prossimi anni la quota destinata alla difesa al 5%. E questo è un segnale di forza di fronte a tutti i nostri possibili avversari. E un segnale di determinazione”. “Gli alleati si impegnano a investire il 5% del PIL per le esigenze fondamentali di difesa e per le spese relative alla difesa e alla sicurezza entro il 2035 – si legge nella dichiarazione finale – al fine di garantire gli obblighi individuali e collettivi, in conformità con l’articolo 3 del Trattato di Washington”. In particolare gli alleati si sono impegnati ad investire ” almeno il 3,5% del PIL” per le spesa della difesa entro il 2035, “per finanziare i requisiti fondamentali della difesa e per soddisfare gli obiettivi di capacità della Nato”, e l’1,5% del PIL per le spese più generali di sicurezza. I Paesi membri della NATO hanno accettato di “presentare piani annuali che mostrino un percorso credibile e incrementale per raggiungere questo obiettivo” ed è prevista una “revisione dei piani nel 2029”.Gli alleati hanno poi ribadito il loro “impegno sovrano a fornire sostegno all’Ucraina”, ma nel documento non si fa cenno ad impegni di carattere finanziario, né al futuro ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza, contrariamente a quando avvenne lo scorso anno, quando si sancì il principio del “percorso irreversibile”. I Paesi membri della NATO si sono detti anche “uniti di fronte a profonde minacce e sfide alla sicurezza, in particolare la minaccia di lungo termine rappresentata dalla Russia per la sicurezza Euro-Atlantica e la persistente minaccia del terrorismo”. Parlando in un punto stampa a margine del vertice NATO, la Premier Giorgia Meloni ha parlato di “un vertice importante per gli impegni che vengono assunti, impegni significativi e sostenibili”. Ricordando che le spese militari “sono necessarie per rafforzare la nostra difesa e la nostra sicurezza”, Meloni ha assicurato “non toglieremo nemmeno un euro dalle priorità del governo e dei cittadini italiani” ed ha ribadito che “i costi sono sostenibili”. L’Italia – ha aggiunto – non userà la clausola di salvaguardia prevista dal Patto di stabilità nel 2026. (Foto: NATO) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali scendono di 5,8 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono scese più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 20 giugno 2025, sono diminuiti di circa 5,8 milioni di barili a 415,1 MBG, contro attese per un decremento di 1,2 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 4,1 MBG, arrivando a 105,3 MBG, contro attese per una crescita di 0,7 MBG, mentre le scorte di benzine hanno registrato una diminuzione di 2,1 milioni a quota 227,9 MBG (era atteso un decremento di 0,5 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,2 milioni a 402,5 MBG. LEGGI TUTTO

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    Lottomatica, Fidelity ha il 9,99% dopo cessione quota Gamma Intermediate

    (Teleborsa) – FMR LLC (Fidelity) ha una partecipazione pari al 9,990% in Lottomatica, gruppo quotato su Euronext Milan e il maggiore operatore del mercato italiano dei giochi. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 17 giugno 2025.La quota è classificata come “indiretta gestione non discrezionale del risparmio”.La comunicazione è stata effettuata a seguito del perfezionamento dell’offerta di 53,5 milioni di azioni ordinarie Lottomatica, tramite un accelerated bookbuilding rivolto ad investitori istituzionali, promossa da Gamma Intermediate (società da ultimo controllata da David Benjamin Sambur in qualità di senior partner di Apollo Global Management). LEGGI TUTTO

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    MPS, Freni (MEF): Governo non è stato regista nell’OPS, ABB non collegato a Generali

    (Teleborsa) – “Il Governo non ha mai esercitato un ruolo di regista nell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria promossa da Monte dei Paschi di Siena sule azioni Mediobanca. Al contrario l’OPS si configura come un’operazione di mercato ed è pertanto soggetta a dinamiche e valutazioni che esulano dalla sfera di competenza del governo”. Lo ha detto il sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), Federico Freni, rispondendo ad un’interrogazione in Commissione Finanze della Camera.Freni ha evidenziato che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari e il Capo di Gabinetto del Presidente del Consiglio Gaetano Caputi “non hanno partecipato ad alcuna riunione organizzativa riguardante l’alienazione di azioni MPS né la successiva possibile acquisizione di Mediobanca da parte della banca senese”.L’accelerated book building (ABB) del novembre 2024 sul 15% di Banca Monte dei Paschi di Siena “è stato condotto secondo le usuali prassi di mercato e in totale conformità con la procedura già seguite dal MEF in precedenti analoghe operazioni”.”Al fine di assicurare trasparenza e partecipazione degli investitori all’operazione, sono state invitate quattro banche intermediarie, tra le quali una sola italiana – ha spiegato il sottosegretario – Il MEF avrebbe potuto optare per dismissione attraverso trattiva diretta rivolta ai singoli investitori, ma ha preferito optare per una procedura trasparente.”Tra queste banche c’era Banca Akros, perché l’invito corrisponde alle modalità di composizione del consorzio che prevede la presenza di almeno una banca italiana, nel rispetto di rotazione degli incarichi – ha continuato – Banca Akros ha proposto il migliore backstop price, ossia il prezzo garantito più elevato e quindi il minore sconto rispetto al prezzo di mercato, assicurando così il maggior introito per il MEF dalla vendita delle azioni. Conseguentemente il MEF ha scelto Banca Akros”.”Al momento della formazione del book, quando cioè la banca ha rappresentato al MEF le proposte di acquisto dei singoli investitori, vi sono state offerte da parte di quattro investitori che hanno richiesto quantitativi superiori rispetto a quello inizialmente messo in vendita, riconoscendo un premio del 5% rispetto al prezzo di mercato – ha detto Freni – Il MEF ha valutato queste richieste e ha deciso di incrementare la quota offerta in vendita dal 7% al 15% così rispettando tutti gli obblighi assunti nei confronti della Commissione europea – altrimenti sarebbe stato necessario un altro ABB entro la fine dell’anno – e massimizzando l’introito della vendita, valorizzando appieno l’operazione e chiudendo tutti gli obblighi assunti sin dal 2017 con la Commissione”.”È la stessa procedura seguita dal 2020 ad oggi per tutte le collocazioni di titoli, tutte – ha sottolineato – Le motivazioni dell’operazione si riconducono esclusivamente al rispetto cogente – anche in termini di data – degli impegni assunti nei confronti della Commissione europea di cessione del controllo della banca e non hanno alcun collegamento con il controllo di Assicurazioni Generali”. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite case nuove maggio -13,7% su mese

    (Teleborsa) – Si indebolisce la vendita di case nuove negli Stati Uniti nel mese di maggio 2025. Il dato ha evidenziato un decremento del 13,7% a 623 mila unità rispetto alle 722 mila unità di aprile, quando si era registrato un aumento del 9,6%. Lo ha comunicato il Census Bureau degli Stati Uniti. Le attese degli analisti erano per un calo meno robusto, ovvero fino a 694 mila unità.Rispetto alle 665 mila unità di maggio 2024 si registra una discesa del 6,3%.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Open Fiber arriva a Sant’Arcangelo Trimonte: si naviga sul web a 1 giga

    (Teleborsa) – Dalla telemedicina allo smart working, la fibra ottica FTTH abilita numerosi servizi digitali e applicativi a Sant’Arcangelo Trimonte, tra i più piccoli Comuni della provincia di Benevento, dove Open Fiber ha concluso i lavori della nuova rete pubblica di telecomunicazioni a banda ultra larga che raggiunge 78 unità immobiliari: i principali operatori partner e gli Internet Service Provider locali – fa sapere Open Fiber in una nota – stanno già commercializzando i servizi sulla rete ultraveloce per consentire a cittadini, imprese e professionisti di accedere ad Internet con prestazioni efficaci e all’avanguardia.Il progetto di cablaggio è stato presentato alla comunità locale nel corso di un incontro pubblico svoltosi al Municipio al quale hanno partecipato il sindaco Felice Iammarino, e per, Open Fiber, Roberto Confalone, Affari Istituzionali Territoriali, e Gennaro Schisano, Delivery & Assurance. Nel corso dell’incontro, sono state illustrate ai cittadini le modalità per verificare la copertura del proprio indirizzo sul sito openfiber.it, dal quale contattare uno degli operatori disponibili per scegliere il piano tariffario preferito e iniziare a navigare ad altissima velocità. La rete ultraveloce oggi disponibile a Sant’Arcangelo Trimonte è realizzata con la tecnologia FTTH (Fiber-to-the-home, la fibra ottica stesa fino all’interno degli edifici). Si tratta – spiega la nota – di un investimento strategico per la digitalizzazione dei territori che non grava sul bilancio del Comune. L’infrastruttura tecnologica è stata finanziata con fondi regionali e statali nell’ambito del Piano Banda Ultra Larga (BUL) gestito da Infratel Italia, società del ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il coordinamento della Regione Campania.I rappresentanti di Open Fiber, inoltre, hanno presentato il progetto previsto dal Piano Italia a 1 Giga, cofinanziato dal PNRR, che porterà la fibra ottica FTTH a oltre 200 civici situati in contrade e zone finora sprovviste di connettività ultraveloce.”L’arrivo della banda ultra larga e la possibilità di attivare i servizi di connettività segnano un passo fondamentale per la nostra comunità e le aree interne che soffrono lo spopolamento – ha affermato Iammarino –. Siamo estremamente soddisfatti di aver raggiunto questo traguardo che, grazie ai progetti di Open Fiber, offre a cittadini e imprese i benefici della fibra ottica in ambiti cruciali come il lavoro, l’istruzione, la telemedicina e l’interazione con i servizi digitali della Pubblica amministrazione”. “La piena sinergia istituzionale tra Open Fiber, la Regione e l’Amministrazione comunale oggi ci permette di mettere a disposizione di tutti un’infrastruttura di telecomunicazioni innovativa – ha detto Confalone –. Siamo impegnati con forza a colmare il digital divide in Campania e in altre aree del Paese, consapevoli che la connettività è un diritto primario indispensabile per lo sviluppo delle persone e per la crescita dell’economia locale”.”Questo investimento conferma l’impegno di Open Fiber per la digitalizzazione della Campania e l’inclusione digitale delle persone – ha aggiunto Schisano –. La rete FTTH è una conquista concreta che migliora la qualità della vita grazie a una connessione web veloce e stabile per ogni esigenza”. LEGGI TUTTO