Giugno 2025

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    USA, indici PMI: crescita rallenta mentre i prezzi dei beni aumentano

    (Teleborsa) – L’attività economica statunitense ha continuato a crescere a giugno 2025, sebbene il tasso di espansione complessivo abbia perso un po’ di slancio, rimanendo ben al di sotto di quelli registrati alla fine dell’anno scorso, secondo l’indagine di S&P Global. Il calo delle esportazioni di beni e servizi ha frenato la crescita, in parte compensato dall’accumulo di scorte da parte delle aziende statunitensi, spesso legato alle preoccupazioni relative ai dazi. I dazi sono stati anche ampiamente attribuiti all’aumento dei prezzi. Questi sono aumentati a un ritmo particolarmente rapido e sostenuto nel settore manifatturiero, ma hanno continuato a crescere rapidamente anche nei servizi.La stima flash sull’indice PMI manifatturiero elaborato da S&P Global indica un livello di 52 punti, sopra la soglia critica dei 50 punti oltre la quale scatta l’espansione. Il dato è uguale al mese precedente e risulta superiore ai 51,1 punti attesi.Si indebolisce invece il settore dei servizi, con il relativo indice PMI che scende a 53,1 punti da 53,7 precedenti e risulta sopra il consensus di 52,9 punti. L’indice composito si attesta così a 52,8 punti dai 53 precedenti, sopra ai 52,2 attesi.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Rocket Sharing, assemblea approva bilancio 2024 e riporta a nuovo la perdita

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Rocket Sharing Company, società quotata su Euronext Growth Milan che ha sviluppato un’innovativa piattaforma di marketplace integrata con un sistema di fidelizzazione, ha approvato il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, corredato delle relative relazioni e ha anche preso visione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.Inoltre, i soci hanno approvato di riportare a nuovo la perdita dell’esercizio di Rocket Sharing Company S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2024 pari a 1.658.972 euro. LEGGI TUTTO

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    Poco mossa Wall Street in attesa della risposta dell’Iran. Niente scossoni sul greggio

    (Teleborsa) – Seduta debole a Wall Street, dopo che l’Iran ha promesso rappresaglie per gli attacchi aerei statunitensi contro i suoi impianti nucleari nel fine settimana, alimentando il timore di un conflitto più ampio in Medio Oriente. Tehran ha definito la mossa di Trump un “azzardo” e ha lasciato intendere che gli attacchi del fine settimana abbiano ampliato la gamma di obiettivi legittimi per le sue forze armate. Trump, nel frattempo, ha sollevato la questione di un cambio di regime in Iran in un post sui social media.Occhi puntati soprattutto sui prezzi del petrolio, a causa delle preoccupazioni per la chiusura dello Stretto di Hormuz, una rotta chiave per l’approvvigionamento petrolifero da parte dell’Iran.Sul fronte della politica monetaria, questa settimana gli investitori seguiranno con attenzione l’audizione semestrale di due giorni del presidente della Federal Reserve statunitense, Jerome Powell, davanti al Congresso. L’audizione arriva dopo che la banca centrale statunitense ha mantenuto invariati i tassi di interesse nella riunione di politica monetaria di giugno, ma ha segnalato rischi inflazionistici dovuti all’aumento dei dazi commerciali.Sempre sul fronte dei tassi, oggi sono in calendario interventi da parte di Christopher Waller (board Fed), Austan Goolsbee (Fed di Chicago) e Mary Daly (Fed di San Francisco).Nei prossimi giorni si avranno anche alcune indicazioni da parte di grandi multinazionali, con le trimestrali del colosso dell’abbigliamento sportivo Nike e del gigante delle spedizioni FedEx. Oggi, prima dell’apertura del mercato, FactSet ha segnalato ricavi in crescita e margini in calo nel terzo trimestre.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones si ferma a 42.229 punti; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità l’S&P-500, che continua la giornata a 5.977 punti (+0,15%). Pressoché invariato il Nasdaq 100 (+0,05%); sulla stessa linea, sui livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,11%). LEGGI TUTTO

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    Lagarde (BCE): stablecoin comportano rischi per politica monetaria e stabilità finanziaria

    (Teleborsa) – “Le criptovalute sono diventate un segmento in rapida evoluzione del panorama finanziario. Le criptovalute non garantite – ovvero quelle non garantite da attività fisiche o finanziarie – hanno visto la loro capitalizzazione di mercato salire da meno di 200 miliardi di euro all’inizio del 2020 a circa 2.700 miliardi di euro quest’anno. Questa notevole crescita è stata caratterizzata dalla speculazione degli investitori e dall’estrema volatilità dei prezzi. Queste caratteristiche rendono tali attività inadatte come mezzo di scambio affidabile ed espongono gli investitori a rischi significativi”. Lo ha affermati la presidente della Banca centrale europea (BCE), Christine Lagarde, nell’introduzione della sua audizione al Parlamento europeo.”Per ora, i rischi per la stabilità finanziaria dell’area euro derivanti dalle criptovalute appaiono limitati – ha aggiunto – Tuttavia, il rapido ritmo degli sviluppi, unito alle lacune nei dati che potrebbero creare punti ciechi, richiede un monitoraggio più attento. I dati dei sondaggi condotti in alcuni paesi dell’area dell’euro suggeriscono che circa il 10% delle famiglie detiene criptovalute, con circa il 14% che esprime interesse per acquisti futuri. Con l’aumento delle partecipazioni e delle valutazioni delle criptovalute, aumenta anche il rischio per gli investitori di brusche correzioni dei prezzi, con possibili ripercussioni sull’intero sistema finanziario”.Con l’aumento degli unbacked crypto-asset, “è aumentata anche quella delle stablecoin – ha sottolineato Lagarde – Questo specifico tipo di criptovalute mira a mantenere un valore fisso rispetto a una o più attività di riferimento. Attualmente, il 99% delle stablecoin è denominato in dollari statunitensi. Le stablecoin fungono spesso da punto di accesso alle criptovalute e ne facilitano il trading. Inoltre, attraggono gli utenti promettendo pagamenti transfrontalieri aziendali e al dettaglio più rapidi ed economici”.Allo stesso tempo, “le stablecoin sono emesse privatamente e in particolare presentano rischi per la politica monetaria e la stabilità finanziaria – ha evidenziato – Questi asset non sono sempre in grado di mantenere il loro valore fisso, compromettendo la loro utilità come mezzo di pagamento e riserva di valore. Inoltre, un potenziale spostamento dei depositi utilizzati per pagamenti e risparmi – dalle banche alle stablecoin – potrebbe influire negativamente sulla trasmissione della politica monetaria attraverso le banche. Le stablecoin devono pertanto essere disciplinate da norme solide, soprattutto quando operano a livello internazionale”.La presidente della BCE ha riconosciuto che l’Unione europea ha compiuto un passo decisivo in questa direzione con il Markets in Crypto-Assets Regulation, che consente agli investitori in stablecoin con sede nell’UE di riscattare i propri investimenti al valore nominale in qualsiasi momento e richiede che una quota sostanziale delle riserve di stablecoin sia detenuta in depositi bancari. “La maggior parte delle principali giurisdizioni, tuttavia, compresi gli Stati Uniti, sta ancora lavorando per definire i propri quadri normativi – ha detto – Ad esempio, Tether, il principale emittente di stablecoin, ha attualmente sede a El Salvador, paese privo di un quadro prudenziale per le stablecoin”.”Questo approccio frammentato impedisce parità di condizioni a livello globale e può aprire le porte a nuovi rischi e vulnerabilità sistemiche. Dobbiamo quindi rimanere attenti agli sviluppi in altre giurisdizioni e sostenere normative allineate a livello globale per le stablecoin – ha detto Lagarde – In questo contesto, accelerare il progresso verso un euro digitale è una priorità strategica”. LEGGI TUTTO

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    Neosperience, CFO SIM pone rating under review dopo sospensione dagli scambi

    (Teleborsa) – CFO SIM ha posto under review il target price (prima a 1,20 euro) e la raccomandazione (prima Neutral) sul titolo Neosperience, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della Digital Customer Experience, in attesa di ulteriori evidenze sulla progressiva finalizzazione degli accordi di ristrutturazione del debito con gli istituti finanziari e della successiva approvazione del progetto di bilancio.Il Consiglio di Amministrazione di Neosperience ha preso atto che, al 20 giugno, non ha ancora finalizzato gli accordi con i creditori finanziari nell’ambito del processo di ristrutturazione del debito. Il 27 dicembre 2024 Neosperience ha annunciato di aver presentato richiesta di accesso alla procedura volontaria e stragiudiziale della “Composizione Negoziata della Crisi (CNC)”, senza richiedere l’applicazione di misure di tutela del patrimonio sociale e relativa alla sola capogruppo Neosperience SpA, per fronteggiare una temporanea situazione di difficoltà finanziaria. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha sottolineato che, sebbene il processo sia in corso e stia procedendo positivamente, necessita di ulteriore tempo per la valutazione di tutti gli aspetti legali e tecnici. Pertanto, il Consiglio di Amministrazione ha prudentemente deliberato di rinviare l’approvazione del progetto di bilancio per l’esercizio 2024 alla finalizzazione degli accordi quadro con tutti i soggetti finanziari coinvolti. Poiché Neosperience non approverà il progetto di bilancio entro il termine del 30 giugno 2025, Borsa Italiana ha proceduto alla sospensione delle negoziazioni delle azioni della società a partire da oggi, 23 giugno.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Terna, al via l’Innovation Zone Adriatico

    (Teleborsa) – Terna annuncia oggi il lancio del Terna Innovation Zone Adriatico, il nuovo polo di innovazione che il gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia ha deciso di aprire nelle Marche, con l’obiettivo di contribuire alla trasformazione della Regione e dell’area adriatica in un centro di eccellenza per sviluppare l’innovazione tecnologica a favore della transizione energetica e per valorizzare l’ecosistema imprenditoriale innovativo adriatico. Il nuovo hub di innovazione di Terna, che avrà sede ad Ascoli Piceno, è stato lanciato nel corso di un evento che ha visto la partecipazione di autorità istituzionali e accademiche regionali e del direttore Strategia, Digitale e Sostenibilità di Terna, Francesco Salerni.Il nuovo Terna Innovation Zone Adriatico – fa sapere Terna in una nota – sarà un hub dedicato alla ricerca, alla sperimentazione e alla collaborazione tra startup, PMI innovative, università e istituzioni, con l’obiettivo di favorire la crescita imprenditoriale del territorio in maniera inclusiva e sostenibile. L’iniziativa si propone di generare valore condiviso e opportunità per le comunità locali, secondo un modello di “economia dei distretti” che superi la concentrazione di risorse in poche aree consolidate e, al contrario, favorisca l’accesso diffuso a capitale e a competenze locali. Il Terna Innovation Zone intende promuovere, inoltre, soluzioni tecnologiche innovative per la transizione energetica e per la sostenibilità delle infrastrutture elettriche. Due le iniziative concrete previste nell’ambito del Terna Innovation Zone Adriatico: la prima, che si chiama “OpenHUB”, è un programma per supportare startup e PMI innovative, accelerando la crescita dell’imprenditoria locale grazie a sinergie con attori industriali, finanziari e istituzionali del territorio. Il programma si articolerà principalmente nell’avvio, con il sostegno della Regione Marche, di un percorso di accelerazione dell’innovazione dedicato alle PMI e alle startup locali più promettenti, attive nei settori legati alla transizione energetica e digitale, che Terna, nel suo ruolo di validatore industriale delle soluzioni proposte, sosterrà favorendone la crescita imprenditoriale.La seconda iniziativa si chiamerà “OpenLAB” e sarà un laboratorio di sperimentazione di soluzioni ingegneristiche avanzate, in particolare nel campo dei cavi in corrente continua ad alta tensione (High-Voltage Direct Current, HVDC) e delle tecnologie in ambito marittimo, fortemente connesse ai temi della sostenibilità e della transizione energetica.Entrambi i progetti – si legge nella nota – rafforzeranno la posizione delle Marche e dell’area adriatica come polo strategico per l’innovazione, favorendo una collaborazione stretta tra settore pubblico e privato. Un elemento distintivo del Terna Innovation Zone Adriatico, infatti, è la sua rete di partner strategici, tra cui Regione Marche, ANCI Marche, Sistema Universitario della Regione Marche, Confindustria, Unioncamere, Consorzio ELIS, SMAU, ed altre realtà industriali e finanziarie. I partner saranno coinvolti in varie iniziative, dal sostegno alle startup, alla promozione di progetti di ricerca o di programmi di trasferimento tecnologico e formazione specialistica, fino al supporto con risorse finanziarie e altri servizi per favorire la crescita di attività imprenditoriali legate al progetto.L’avvio del Terna Innovation Zone Adriatico ad Ascoli Piceno consolida l’impegno di Terna per le Marche. Il Piano di Sviluppo 2025-2034 del gruppo prevede un investimento di 700 milioni di euro nella Regione. Tra le opere principali in corso di realizzazione vi è l’Adriatic Link, il collegamento in corrente continua (HVDC) da 1.000 MW di potenza, lungo circa 250 km, di cui 210 in cavo sottomarino. La nuova infrastruttura, autorizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a gennaio 2024 e riconosciuta come strategica per il sistema Paese anche dall’Autorità di regolazione, rafforzerà lo scambio di energia nella parte centrale della Penisola, rispondendo alle esigenze di sicurezza, efficienza e flessibilità del sistema elettrico nazionale e agli obiettivi di incremento di produzione da fonti rinnovabili.Il lancio del Terna Innovation Zone Adriatico rappresenta un avanzamento del programma dei Terna Innovation Zone, avviato dal gruppo nel 2024, che mira a rafforzare la collaborazione fra Terna e gli ecosistemi nazionali e internazionali dell’innovazione. Quello nelle Marche è il terzo Terna Innovation Zone, il primo in Italia dopo i due lanciati a San Francisco e a Tunisi. LEGGI TUTTO

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    C&S Wholesale Grocers acquisirà SpartanNash per 1,77 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – C&S Wholesale Grocers, leader nel settore delle soluzioni per la supply chain e della fornitura all’ingrosso di prodotti alimentari negli Stati Uniti, ha stipulato un accordo di fusione definitivo in base al quale acquisirà SpartanNash per un prezzo di acquisto di 26,90 dollari per azione in contanti, per un corrispettivo totale di 1,77 miliardi di dollari, incluso l’indebitamento netto presunto. Il prezzo rappresenta un premio del 52,5% rispetto al prezzo di chiusura di SpartanNash del 20 giugno 2025, pari a 17,64 dollari, e un premio del 42,0% rispetto al prezzo medio ponderato per il volume delle azioni a 30 giorni al 20 giugno 2025. La transazione è stata approvata all’unanimità dai Consigli di Amministrazione di entrambe le società.Il dividendo trimestrale in contanti di SpartanNash, precedentemente annunciato, pari a 0,22 dollari per azione ordinaria continuerà a essere pagato il 30 giugno 2025 agli azionisti registrati alla chiusura delle contrattazioni del 13 giugno 2025.Si prevede che la transazione si concluda alla fine del 2025, subordinatamente a determinate condizioni di chiusura consuete, tra cui, tra le altre cose, l’approvazione degli azionisti di SpartanNash e le approvazioni normative applicabili. C&S ha ottenuto lettere di impegno finanziario per la transazione. Wells Fargo ha fornito un impegno di finanziamento tramite debito per la transazione.(Foto: Hanson Lu on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    FactSet, ricavi in crescita e margini in calo nel terzo trimestre

    (Teleborsa) – FactSet, fornitore globale di informazioni finanziarie, ha chiuso il terzo trimestre dell’anno fiscale 2025 (terminato il 31 maggio 2025) con ricavi aumentati del 5,9%, pari a 32,8 milioni di dollari, raggiungendo i 585,5 milioni di dollari, rispetto ai 552,7 milioni di dollari dell’anno precedente. I ricavi organici sono cresciuti del 4,4% su base annua, con la crescita trainata dai clienti istituzionali e dal settore wealth e buy-side.Il margine operativo è sceso al 33,2%, rispetto al 36,6% dell’anno precedente, mentre il margine operativo rettificato è sceso al 36,8%, rispetto al 39,4% dell’anno precedente. L’utile per azione (EPS) è diminuito del 5,4% a 3,87 dollari, rispetto ai 4,09 dollari dello stesso periodo dell’anno fiscale 2024, mentre l’EPS rettificato è diminuito del 2,3% a 4,27 dollari, rispetto ai 4,37 dollari dell’anno precedente. La diminuzione è stata principalmente determinata da maggiori costi operativi, parzialmente compensati dalla crescita del fatturato.”Siamo soddisfatti della performance del terzo trimestre, che riflette l’attuazione della nostra strategia di soluzioni aziendali. Con una pipeline solida e un maggiore slancio, siamo ben posizionati per concludere l’anno fiscale in modo positivo”, ha dichiarato il CEO Phil Snow.FactSet conferma le sue previsioni per l’anno fiscale 2025, fornite il 20 marzo 2025: i ricavi dovrebbero attestarsi tra i 2.305 e i 2.325 milioni di dollari; il margine operativo dovrebbe attestarsi tra il 32,0% e il 33,0%; il margine operativo rettificato dovrebbe attestarsi tra il 36,0% e il 37,0%; l’utile per azione dovrebbe attestarsi tra 14,80 e 15,40 dollari; l’utile per azione rettificato dovrebbe attestarsi tra 16,80 e 17,40 dollari. LEGGI TUTTO