Giugno 2025

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    Consob, 96 offerte pubbliche negli ultimi 5 anni. Spiccano transazioni amichevoli e reinvestimenti

    (Teleborsa) – Negli ultimi cinque anni in Italia sono state promosse 96 offerte pubbliche, di cui 13 nel 2020 (pari al 14%), 19 nel 2021 (pari al 20%), 24 nel 2022 (pari al 25%), 20 nel 2023 (pari al 21%) e 20 nel 2024 (pari al 21%). Nel periodo considerato nel 92% dei casi il pagamento del corrispettivo è avvenuto in denaro (88 Opa), mentre nel restante 8% il corrispettivo è rappresentato da strumenti finanziari (quattro Ops e quattro Opas) quotati o non quotati su mercati regolamentati italiani (nello specifico tra le Ops, in due casi sono state offerte in cambio azioni e in due casi obbligazioni, mentre tra le Opas gli strumenti offerti in cambio sono stati rappresentati esclusivamente da azioni). In termini di controvalore, le offerte hanno registrato un valore complessivo pari a circa 29 miliardi di euro. È quanto emerge dalla relazione per l’anno 2024 di Consob.Analizzando la natura dell’offerta, i dati mostrano una prevalenza delle offerte volontarie (complessivamente pari a 59) su quelle obbligatorie (complessivamente pari a 37, dato che comprende anche gli obblighi di acquisto). In termini aggregati, le offerte volontarie hanno rappresentato circa il 61% delle offerte promosse, contro circa il 39% di quelle obbligatorie. All’interno della categoria delle offerte volontarie, 49 sono state totalitarie (pari al 51% del totale di tutte le offerte), mentre dieci sono state parziali (pari al 10%).Analizzando le offerte per tipologia di prodotto finanziario, emerge che le azioni ordinarie sono state oggetto di offerta nel 97% dei casi delle offerte (93 operazioni sulle complessive 96), mentre nel restante 3% hanno riguardato azioni di risparmio e warrant. Si registra poi un trend crescente del numero delle offerte promosse su azioni negoziate su EGM (pari a 21 di cui un’offerta nel 2020 e nel 2021, quattro offerte nel 2022, dieci offerte nel 2023 e cinque offerte nel 2024).Prevalgono le offerte di acquisto finalizzate all’incremento della partecipazione già detenuta dai soci di controllo nella società bersaglio (Opa da completamento) e al conseguente delisting dell’emittente (circa il 70% delle offerte). Rientrano in tali offerte anche le Opa obbligatorie a cui ha fatto seguito il delisting. Risultano residuali, invece, le offerte il cui obiettivo principale è l’acquisizione del controllo (pari a circa il 20%). Queste evidenze mostrano che i cambiamenti di controllo si caratterizzano maggiormente per essere il risultato di transazioni amichevoli, tra gli azionisti di controllo storici e i nuovi acquirenti, piuttosto che come operazioni ostili.Con riferimento al fenomeno del delisting, “una possibile spiegazione potrebbe derivare da una “disaffezione” verso lo status di società quotata da ricondurre all’ampio dibattito in corso in tema di prevalenza dei private markets sui public markets”, si legge nel rapporto, dove si fa notare che, tra le motivazioni dichiarate nei documenti di offerta da parte degli offerenti, sono evidenziati i vantaggi per gli emittenti del conseguimento dello status di società non quotata (semplificazione normativa, minori oneri e maggior flessibilità gestionale e organizzativa, maggior competitività e velocità di esecuzione). In più occasioni emerge poi la circostanza che: i) la capitalizzazione di mercato spesso non riflette i valori fondamentali della società; ii) l’operatività degli investitori si caratterizza su orizzonti di breve periodo (cosiddetto short termism); iii) la liquidità dei titoli quotati registra valori inferiori alle attese degli emittenti (volumi di negoziazione bassi e insufficiente attività di sostegno alla liquidità da parte del liquidity provider/specialista).Focalizzando l’analisi sulle sedi di negoziazione e, in particolare sui premi di negoziazione, emerge che i mercati che registrano una maggiore liquidità presentano premi mediamente più bassi su tutti gli orizzonti temporali considerati. In particolare, i premi maggiori si registrano sull’EGM. Nell’ambito del mercato EXM, il Segmento Euronext STAR Milan offre i premi minori. Infine, si evidenzia come il reinvestimento dei soci dell’emittente nel capitale dell’offerente (o in altra società della catena di controllo di quest’ultimo), sia una pratica diventata sempre più comune nel periodo 2020-2024 (in 23 offerte sul totale di 96, pari al 24%). Il dato appare infatti quattro volte superiore nel periodo analizzato rispetto alle evidenze emerse nel periodo 2007-2019. LEGGI TUTTO

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    Consob, nel 2024 balzo delle sanzioni amministrative a 11,6 milioni di euro

    (Teleborsa) – Nel 2024 la Consob ha avviato 57 procedimenti sanzionatori (41 procedimenti sanzionatori nel 2023). Di questi, 47 sono sfociati nella adozione di delibere sanzionatorie, con applicazione di sanzioni pecuniarie nei confronti, complessivamente, di 83 soggetti (67 nel 2023); in sei casi invece i procedimenti sanzionatori, tutti in materia di transaction reporting (Regolamento MiFIR), si sono estinti anticipatamente e senza applicazione di sanzioni, essendosi i soggetti interessati avvalsi della facoltà del pagamento delle sanzioni in misura ridotta (cosiddetta oblazione). Infine, per quattro procedimenti sanzionatori, è stata disposta l’archiviazione. È quanto emerge dalla relazione per l’anno 2024 di Consob.L’ammontare complessivo delle sanzioni amministrative pecuniarie applicate nel 2024 è risultato pari a circa 11,6 milioni di euro (3,5 milioni di euro nel 2023). Le sanzioni interdittive accessorie, nel loro complesso, sono state pari a 260 mesi (176 mesi applicati nel 2023); il controvalore dei beni oggetto di confisca è stato pari a circa 5,8 milioni di euro (432 mila euro nel 2023).Più nel dettaglio, sono stati adottati in totale 19 provvedimenti sanzionatori per le violazioni del MAR, con la conseguente applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie complessivamente pari a 3,6 milioni di euro. Di questi provvedimenti, otto (sette nel 2023) hanno riguardato violazioni concernenti le condotte di insider trading e manipolazione del mercato e 11 (sei nel 2023) sono stati adottati per altre violazioni del MAR, come di seguito illustrato.Con riferimento agli illeciti in materia di abusi di mercato quattro hanno avuto ad oggetto le condotte di comunicazione illecita e abuso di informazioni privilegiate e gli altri quattro hanno riguardato condotte di manipolazione del mercato. Sono state applicate sanzioni amministrative pecuniarie complessivamente pari a circa 3,1 milioni di euro (1,5 milioni di euro nel 2023) nei confronti di 29 soggetti, di cui 24 persone fisiche e cinque persone giuridiche.È stato adottato un provvedimento sanzionatorio (quattro nel 2023) nei confronti di un’impresa di investimento di diritto cipriota, oggetto di numerose segnalazioni trasmesse alla CONSOB da parte di investitori italiani che lamentavano il mancato riscontro alle richieste di rimborso dai medesimi presentate a seguito della chiusura dei relativi conti. Tale condotta è stata sanzionata con l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 240 mila euro.I provvedimenti sanzionatori assunti dalla Commissione, concernenti le violazioni in materia di emittenti, informativa al pubblico e revisione legale sono stati 22 (12 nel 2023). Le sanzioni amministrative pecuniarie applicate sono risultate complessivamente pari a circa 2,4 milioni di euro (1,3 milioni di euro nel 2023). In particolare, in materia di offerta al pubblico sono stati adottati cinque provvedimenti sanzionatori, con applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie pari complessivamente a 920 mila euro e, nei confronti di due persone fisiche, sono state adottate sanzioni interdittive accessorie per complessivi 21 mesi. In materia di offerte pubbliche di acquisto e scambio, è stato adottato un provvedimento sanzionatorio, con applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria di 100 mila euro nei confronti della società e di 100 mila nei confronti del suo rappresentante legale. Per quanto concerne le violazioni in materia di informativa societaria e al pubblico sono stati adottati quattro provvedimenti sanzionatori, con l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie per un importo pari a 260 mila euro, mentre in materia di informazione finanziaria è stato adottato un provvedimento sanzionatorio con l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria complessivamente pari a 40 mila euro. In materia di partecipazioni rilevanti, sono stati adottati quattro provvedimenti sanzionatori nei confronti di una società e di tre persone fisiche, con l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie pari a 75 mila euro. Inoltre, per quanto concerne i doveri in capo ai componenti del collegio sindacale, sono state adottate due delibere sanzionatorie, con applicazione di complessivi 240 mila euro nei confronti di sei membri del collegio sindacale di due emittenti per inottemperanza ai propri doveri di vigilanza e di segnalazione delle irregolarità alla Consob.Nei confronti delle società di revisione contabile e dei responsabili dei lavori di revisione, infine, sono stati complessivamente adottati cinque provvedimenti sanzionatori. Di questi, tre provvedimenti hanno riguardato violazioni concernenti i lavori di revisione contabile e uno ha riguardato violazioni del decreto legislativo n. 231 del 21 novembre 2007 (disciplina antiriciclaggio). È stata altresì adottata una delibera sanzionatoria nei confronti di un revisore legale incaricato della revisione legale sulle relazioni di gestione dei fondi comuni di investimento di diritto italiano; il mancato riscontro, da parte del revisore, a talune richieste dell’Autorità ha ritardato l’esercizio delle funzioni vigilanza attribuite alla Consob. Con i cinque provvedimenti menzionati sono state irrogate sanzioni amministrative pecuniarie complessivamente pari 640 mila euro. LEGGI TUTTO

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    Consob, nel 2024 balzo delle sanzioni amministrative a 11,6 milioni di euro

    (Teleborsa) – Nel 2024 la Consob ha avviato 57 procedimenti sanzionatori (41 procedimenti sanzionatori nel 2023). Di questi, 47 sono sfociati nella adozione di delibere sanzionatorie, con applicazione di sanzioni pecuniarie nei confronti, complessivamente, di 83 soggetti (67 nel 2023); in sei casi invece i procedimenti sanzionatori, tutti in materia di transaction reporting (Regolamento MiFIR), si sono estinti anticipatamente e senza applicazione di sanzioni, essendosi i soggetti interessati avvalsi della facoltà del pagamento delle sanzioni in misura ridotta (cosiddetta oblazione). Infine, per quattro procedimenti sanzionatori, è stata disposta l’archiviazione. È quanto emerge dalla relazione per l’anno 2024 di Consob.L’ammontare complessivo delle sanzioni amministrative pecuniarie applicate nel 2024 è risultato pari a circa 11,6 milioni di euro (3,5 milioni di euro nel 2023). Le sanzioni interdittive accessorie, nel loro complesso, sono state pari a 260 mesi (176 mesi applicati nel 2023); il controvalore dei beni oggetto di confisca è stato pari a circa 5,8 milioni di euro (432 mila euro nel 2023).Più nel dettaglio, sono stati adottati in totale 19 provvedimenti sanzionatori per le violazioni del MAR, con la conseguente applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie complessivamente pari a 3,6 milioni di euro. Di questi provvedimenti, otto (sette nel 2023) hanno riguardato violazioni concernenti le condotte di insider trading e manipolazione del mercato e 11 (sei nel 2023) sono stati adottati per altre violazioni del MAR, come di seguito illustrato.Con riferimento agli illeciti in materia di abusi di mercato quattro hanno avuto ad oggetto le condotte di comunicazione illecita e abuso di informazioni privilegiate e gli altri quattro hanno riguardato condotte di manipolazione del mercato. Sono state applicate sanzioni amministrative pecuniarie complessivamente pari a circa 3,1 milioni di euro (1,5 milioni di euro nel 2023) nei confronti di 29 soggetti, di cui 24 persone fisiche e cinque persone giuridiche.È stato adottato un provvedimento sanzionatorio (quattro nel 2023) nei confronti di un’impresa di investimento di diritto cipriota, oggetto di numerose segnalazioni trasmesse alla CONSOB da parte di investitori italiani che lamentavano il mancato riscontro alle richieste di rimborso dai medesimi presentate a seguito della chiusura dei relativi conti. Tale condotta è stata sanzionata con l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 240 mila euro.I provvedimenti sanzionatori assunti dalla Commissione, concernenti le violazioni in materia di emittenti, informativa al pubblico e revisione legale sono stati 22 (12 nel 2023). Le sanzioni amministrative pecuniarie applicate sono risultate complessivamente pari a circa 2,4 milioni di euro (1,3 milioni di euro nel 2023). In particolare, in materia di offerta al pubblico sono stati adottati cinque provvedimenti sanzionatori, con applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie pari complessivamente a 920 mila euro e, nei confronti di due persone fisiche, sono state adottate sanzioni interdittive accessorie per complessivi 21 mesi. In materia di offerte pubbliche di acquisto e scambio, è stato adottato un provvedimento sanzionatorio, con applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria di 100 mila euro nei confronti della società e di 100 mila nei confronti del suo rappresentante legale. Per quanto concerne le violazioni in materia di informativa societaria e al pubblico sono stati adottati quattro provvedimenti sanzionatori, con l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie per un importo pari a 260 mila euro, mentre in materia di informazione finanziaria è stato adottato un provvedimento sanzionatorio con l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria complessivamente pari a 40 mila euro. In materia di partecipazioni rilevanti, sono stati adottati quattro provvedimenti sanzionatori nei confronti di una società e di tre persone fisiche, con l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie pari a 75 mila euro. Inoltre, per quanto concerne i doveri in capo ai componenti del collegio sindacale, sono state adottate due delibere sanzionatorie, con applicazione di complessivi 240 mila euro nei confronti di sei membri del collegio sindacale di due emittenti per inottemperanza ai propri doveri di vigilanza e di segnalazione delle irregolarità alla Consob.Nei confronti delle società di revisione contabile e dei responsabili dei lavori di revisione, infine, sono stati complessivamente adottati cinque provvedimenti sanzionatori. Di questi, tre provvedimenti hanno riguardato violazioni concernenti i lavori di revisione contabile e uno ha riguardato violazioni del decreto legislativo n. 231 del 21 novembre 2007 (disciplina antiriciclaggio). È stata altresì adottata una delibera sanzionatoria nei confronti di un revisore legale incaricato della revisione legale sulle relazioni di gestione dei fondi comuni di investimento di diritto italiano; il mancato riscontro, da parte del revisore, a talune richieste dell’Autorità ha ritardato l’esercizio delle funzioni vigilanza attribuite alla Consob. Con i cinque provvedimenti menzionati sono state irrogate sanzioni amministrative pecuniarie complessivamente pari 640 mila euro. LEGGI TUTTO

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    Testa (Borsa Italiana): perfetta corrispondenza di intenti con quanto auspicato da Savona

    (Teleborsa) – “Un discorso di ampio respiro, come è solito fare il presidente Savona, di cui colgo l’invito all’urgenza di mettere mano a riforme per mantenere e incrementare la competitività dei mercati nazionali in un quadro armonizzato di Unione Europea dei Risparmi e degli Investimenti che parta dalla realizzazione del Mercato dei capitali europeo”. Lo ha detto l’Amministratore Delegato di Borsa Italiana (Gruppo Euronext), Fabrizio Testa, a margine del discorso del presidente della Consob, Paolo Savona durante l’incontro annuale con il mercato finanziario.”In Italia lo stiamo già facendo con le iniziative messe in atto da Borsa Italiana e Consob e le proposte legislative in corso di approvazione – ha aggiunto – Trovo una perfetta corrispondenza di intenti tra quanto auspicato dal presidente per agganciare il risparmio europeo all’economia reale e il progetto che stiamo attuando come Gruppo Euronext: un percorso che, a partire dal rafforzamento degli asset strategici italiani, ha permesso di costruire una catena del valore europea solida ed efficiente”. “Questo ci consente di ampliare l’accesso a strumenti finanziari che possano essere scambiati e garantiti con efficacia su tutta l’infrastruttura europea”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Testa (Borsa Italiana): perfetta corrispondenza di intenti con quanto auspicato da Savona

    (Teleborsa) – “Un discorso di ampio respiro, come è solito fare il presidente Savona, di cui colgo l’invito all’urgenza di mettere mano a riforme per mantenere e incrementare la competitività dei mercati nazionali in un quadro armonizzato di Unione Europea dei Risparmi e degli Investimenti che parta dalla realizzazione del Mercato dei capitali europeo”. Lo ha detto l’Amministratore Delegato di Borsa Italiana (Gruppo Euronext), Fabrizio Testa, a margine del discorso del presidente della Consob, Paolo Savona durante l’incontro annuale con il mercato finanziario.”In Italia lo stiamo già facendo con le iniziative messe in atto da Borsa Italiana e Consob e le proposte legislative in corso di approvazione – ha aggiunto – Trovo una perfetta corrispondenza di intenti tra quanto auspicato dal presidente per agganciare il risparmio europeo all’economia reale e il progetto che stiamo attuando come Gruppo Euronext: un percorso che, a partire dal rafforzamento degli asset strategici italiani, ha permesso di costruire una catena del valore europea solida ed efficiente”. “Questo ci consente di ampliare l’accesso a strumenti finanziari che possano essere scambiati e garantiti con efficacia su tutta l’infrastruttura europea”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    (Teleborsa) – “Un discorso di ampio respiro, come è solito fare il presidente Savona, di cui colgo l’invito all’urgenza di mettere mano a riforme per mantenere e incrementare la competitività dei mercati nazionali in un quadro armonizzato di Unione Europea dei Risparmi e degli Investimenti che parta dalla realizzazione del Mercato dei capitali europeo”. Lo ha detto l’Amministratore Delegato di Borsa Italiana (Gruppo Euronext), Fabrizio Testa, a margine del discorso del presidente della Consob, Paolo Savona durante l’incontro annuale con il mercato finanziario.”In Italia lo stiamo già facendo con le iniziative messe in atto da Borsa Italiana e Consob e le proposte legislative in corso di approvazione – ha aggiunto – Trovo una perfetta corrispondenza di intenti tra quanto auspicato dal presidente per agganciare il risparmio europeo all’economia reale e il progetto che stiamo attuando come Gruppo Euronext: un percorso che, a partire dal rafforzamento degli asset strategici italiani, ha permesso di costruire una catena del valore europea solida ed efficiente”. “Questo ci consente di ampliare l’accesso a strumenti finanziari che possano essere scambiati e garantiti con efficacia su tutta l’infrastruttura europea”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Regno Unito, vendite al dettaglio maggio peggio di attese

    (Teleborsa) – Frenano più delle attese le vendite al dettaglio in Regno Unito. Secondo l’Office for National Statistics, le vendite retail hanno segnato a maggio una discesa del 2,7% su base mensile, dopo il +1,3% registrato ad aprile e contro il -0,5% stimato dal consensus. Su base annua si registra una variazione negativa dell’1,3%, anche in questo caso sotto le aspettative (+1,7%) e dopo il +5% di aprile.Le vendite al dettaglio core, che escludono i carburanti, sono scese del 2,8% su mese, (-0,5% le attese) dopo il +1,4% del mese precedente. Su anno, il dato core ha segnato un -1,3% rispetto al +5,2% precedente (+1,8% le attese). LEGGI TUTTO

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    Iran, Trump: “decido in 15 giorni, si può negoziare”

    (Teleborsa) – Il Presidente Trump temporeggia su un eventuale attacco all’Iran e sembra aprire la porta a nuovi negoziati con Teheran.Al momento, dunque, sembrerebbe rinviata la decisione di dare il via libera ad un intervento militare, riservandosi di prendere una decisione nel giro di 15 giorni, nella convinzione che la via diplomatica sia non solo ancora percorribile ma anche l’unica per evitare di trascinare l’America nell’ennesimo conflitto dagli esiti incerti.”Donald Trump deciderà se attaccare o meno l’Iran nelle prossime due settimane”, ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, smentendo le indiscrezioni che davano un attacco degli Stati Uniti imminente, nelle prossime 24-48 ore. Ma avvertendo anche come a Teheran basterebbero appena due settimane per produrre la bomba atomica. Qualche ora prima lo stesso presidente aveva respinto quanto sostenuto in un articolo del Wall Street Journal, secondo il quale il presidente avrebbe già approvato i piani per un intervento militare. “Non sa nulla delle mie idee riguardo all’Iran”.Altro segnale che l’attacco americano non dovrebbe essere imminente arriva dalla conferma della presenza del tycoon al vertice Nato dell’Aja, la settimana prossima. “Partirà lunedì”, ha detto la portavoce. LEGGI TUTTO