Giugno 2025

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    Ena, Banca Finnat lima target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Banca Finnat ha confermato la raccomandazione (Buy) e abbassato il target price (a 1,35 euro per azione dai precedenti 1,38 euro) sul titolo Ena (precedentemente SIF Italia), società attiva nel settore dell’amministrazione degli immobili e quotata su Euronext Growth Milan. La revisione del TP è arrivata dopo l’incremento del numero complessivo delle azioni e tenuto conto della raccolta dell’aumento di capitale.Gli analisti ricordano che Ena ha avviato un processo di rafforzamento patrimoniale con l’obiettivo di supportare la crescita del gruppo e sostenere l’attuazione del piano industriale 2025-27. L’assemblea straordinaria ha approvato, in data 30 aprile 2025, il primo aumento di capitale sociale e ha conferito al CdA la delega per dar seguito al secondo aumento di capitale sociale. Il 29 maggio 2025 Ena ha comunicato la prima sottoscrizione parziale, da parte di RAM, SP e del management team, del primo aumento di capitale sociale per 920 mila euro. Il 27 giugno 2025 SP ha sottoscritto la quota residua dell’aumento di capitale, per un importo di 500 mila euro. A seguito dell’integrale sottoscrizione dell’aumento di capitale, quest’ultimo è ora pari a 4.241.882 euro suddiviso in 8.483.764 azioni ordinarie. SP ha superato la soglia di rilevanza del 10% detenendo l’11,44% del capitale sociale. LEGGI TUTTO

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    OVS, buyback per oltre 1 milione di euro

    (Teleborsa) – OVS, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie avviato lo scorso 9 giugno, ha comunicato di aver acquistato, tra il 23 e il 27 giugno 2025, complessivamente 292.750 azioni ordinarie (pari allo 0,115% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 3,6010 euro, per un controvalore pari a 1.054.195,00 euro.Al 27 giugno, il leader dell’abbigliamento in Italia ha in portafoglio un totale di 9.233.597 azioni proprie pari al 3,621% del capitale sociale.A Milano, intanto, amplia il margine di guadagno OVS, rispetto ai valori della vigilia e si attesta a 3,706 euro. LEGGI TUTTO

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    BAPS sceglie BlackRock per gestione di parte degli asset proprietari

    (Teleborsa) – Banca Agricola Popolare di Sicilia (BAPS) sceglie di affidarsi a BlackRock, colosso statunitense del risparmio gestito, per la gestione di parte degli asset proprietari della banca. L’iniziativa si inserisce nel più ampio percorso evolutivo delineato dal Piano di Impresa Futura, che punta a rafforzare la capacità di generare valore nel tempo, attraverso l’adozione delle migliori pratiche nella gestione finanziaria, si legge in una nota.”Questa collaborazione rappresenta un tassello importante nella nostra visione di banca moderna e aperta al mondo – ha commentato Saverio Continella, AD di BAPS – Nel percorso di attuazione del Piano di Impresa Futura stiamo costruendo nuovi canali di dialogo con primari player nazionali e internazionali. Lavorare con BlackRock ci consentirà di elevare ulteriormente la qualità della nostra gestione finanziaria, in coerenza con l’impegno verso i nostri stakeholder e con l’ambizione di una crescita strutturata e di lungo periodo”. LEGGI TUTTO

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    Regno Unito: PIL 1° trimestre confermato al +1,3%

    (Teleborsa) – Confermata la crescita dell’economia britannica nel 1° trimestre. Secondo i dati definitivi diffusi dall’ufficio statistico ONS, il PIL è cresciuto dell’1,3% su base annuale. Il dato è in linea con il consensus e con la precedente stima.Su base trimestrale, il PIL è risultato in crescita dello 0,7%, in linea con le attese.(Foto: © Chris Dorney / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Germania, prezzi import maggio -0,7 m/m e -1,1% a/a

    (Teleborsa) – Rallenta il calo dei prezziimport in Germania a maggio 2025 ma meno di quanto atteso. Il dato, comunicato l’Ufficio Federale di Statistica della Germania (DESTATIS), ha registrato una variazione del -0,7% su mese contro il -0,3% atteso dagli analisti e dopo il -1,7% di luglio.Su base annuale si registra un decremento dell’1,1% a fronte del -0,4% del mese precedente e rispetto al -0,8% atteso.Escludendo i prezzi dell’energia, i prezzi all’importazione a maggio 2025 sono stati superiori dello 0,4% rispetto a maggio 2024. Al contrario, sono stati inferiori dello 0,3% rispetto ad aprile 2025. Escludendo solo il petrolio greggio e i prodotti petroliferi, l’indice dei prezzi all’importazione è stato anch’esso superiore dello 0,4% rispetto al livello di maggio 2024 e inferiore dello 0,4% rispetto ad aprile 2025. Per quanto riguarda le esportazioni, i beni di consumo sono stati più costosi del 2,3% rispetto a maggio 2024 (+0,2% rispetto ad aprile 2025). Mentre i prezzi dei beni di consumo durevoli sono aumentati dell’1,6% su base annua, i beni di consumo non durevoli sono stati più costosi del 2,5% rispetto a maggio 2024. LEGGI TUTTO

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    Germania, vendite al dettaglio maggio -1,6% mese +1,6% anno

    (Teleborsa) – Cala ancora a maggio il commercio al dettaglio in Germania. Le vendite in termini reali hanno registrato un decremento dell’1,6% su mese, dopo il -0,6% registrato il mese precedente. Gli analisti si attendevano una crescita dello 0,5%Secondo l’Ufficio Federale di Statistica tedesco (DESTATIS), la variazione annua si attesta a +1,6% dal +4,6% rilevato ad aprile. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale a maggio torna a crescere (+0,5%) ma meno delle attese

    (Teleborsa) – Torna a crescere la produzione delle fabbrichegiapponesi ma meno delle attese. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale, nel mese di maggio 2025, ha registrato una crescita dello 0,5% su base mensile, dopo il calo dell’1,1% registrato a luglio. Le stime degli analisti sono per una salita fino al +3,4%.Su base annuale, il dato non destagionalizzato della produzione evidenzia una variazione pari a -1,8%.Al calo mensile della produzione ha contribuito il decremento delle scorte (-1,9%) mentre crescono le consegne (+2,2%)La ratio delle scorte è pari a -1,9%. LEGGI TUTTO

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    Canada annuncia riavvio negoziati su dazi con Stati Uniti

    (Teleborsa) – Armonia ristabilita fra Stati Uniti e Canada nell’arco di un weekend. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ed il premier canadese Mark Carney “hanno concordato” di riavviare i negoziati, al fine di raggiungere un accordo commerciale “reciprocamente vantaggioso” entro il 21 luglio 2025. Ad annunciare l’accordo fra i due leader è stato il ministro delle Finanze canadese Francois-Philippe Champagne, mentre non c’è stato alcun commento dalla Casa Bianca e dal presidente Trump.”L’annuncio odierno garantirà la ripresa dei negoziati in vista della scadenza del 21 luglio 2025, stabilita al Vertice dei leader del G7 di questo mese a Kananaskis”, ha affermato il premier Mark Carney.Ottawa, dal canto suo, si è impegnata a revocare la tassa sui servizi digitali forniti dalle aziende statunitensi, che aveva fatto infuriare il leader statunitense, spingendolo ad annunciare, prima del weekend, l’immediata revoca di ogni accordo con il Canada sul commercio e il ripristino di dazi salatissimi sulle importazioni. “L’abolizione della tassa sui servizi digitali consentirà ai negoziati su un nuovo rapporto economico e di sicurezza con gli Stati Uniti di compiere progressi essenziali e rafforzare il nostro impegno per creare posti di lavoro e costruire prosperità per tutti i canadesi”, ha affermato il Ministro delle Finanze Francois-Philippe Champagne.La tassa del 3% sui servizi digitali era stata emanata nel 2020, con l’intento di compensare le mancate tasse pagate dalle multinazionali tecnologiche. La tassa avrebbe dovuto generare un gettito stimato di 5,9 miliardi di dollari canadesi (circa 4,2 miliardi di dollari statunitensi) ed avrebbe colpiti società come Amazon, Alphabet (Google) e Meta, costringendole a pagare milioni di dollari al Canada entro il 30 giugno. Per questo, la Casa Bianca aveva chiesto più volte al governo canadese di risolvere la questione.Il Canada ha sinora evitato i dazi più pesanti imposti da Trump ad altri Paesi, impegnandosi su un accordo tariffario diverso, ma è stato assoggettato ai dazi sulle importazioni di acciaio ed alluminio, di cui è il principale fornitore degli USA. LEGGI TUTTO