14 Luglio 2025

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    Cinema, Borgonzoni: “Revocati 66 milioni di credito d’imposta”

    (Teleborsa) – “La direzione generale Cinema e Audiovisivo del ministero della Cultura ha firmato la revoca di 66 milioni di euro di credito d’imposta precedentemente concessi a produzioni cinematografiche al termine di un lungo e scrupoloso lavoro di verifica e controllo”. Lo rende noto la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, sottolineando che “non sono state approvate e risultano quindi respinte richieste di credito d’imposta per ulteriori 22 milioni di euro”. “L’obiettivo prioritario – ha spiegato – è sostenere le imprese realmente meritevoli, nel rispetto dei principi di trasparenza, legalità e corretta gestione delle risorse”.”Il documento a firma di Nicola Borrelli – prosegue Borgonzoni – è frutto di una attività di vigilanza che si inserisce in una più ampia e articolata azione ispettiva avviata su diverse centinaia di opere audiovisive, svolta in collaborazione con la Guardia di Finanza e finalizzata ad accertare la correttezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche destinate al sostegno dell’industria cinematografica e audiovisiva nazionale”. “Le verifiche, condotte su domande formalmente regolari, sono state condotte mediante l’acquisizione e l’approfondita analisi di ulteriori documenti e attraverso controlli incrociati, che hanno permesso di accertare la non spettanza del beneficio – evidenzia la sottosegretaria –. A seguito di tali accertamenti, oltre alla revoca dei 66 milioni già concessi, non sono state approvate e risultano quindi respinte richieste di credito d’imposta per ulteriori 22 milioni di euro”. “Si tratta – si legge ancora nella nota – di una delle azioni della Dgca del MiC, che si inserisce nel quadro più generale delle varie modifiche messe in atto per tutelare uno strumento che nel tempo ha dimostrato di poter essere esposto ad abusi e utilizzi impropri di risorse pubbliche. L’obiettivo prioritario è quello di garantire che gli strumenti a disposizione continuino a sostenere le imprese realmente meritevoli, nel rispetto dei principi di trasparenza, legalità e corretta gestione delle risorse pubbliche. Un lungo lavoro durato anni e intensificatosi negli ultimi mesi. Le attività ispettive – conclude Borgonzoni – proseguiranno con un potenziamento del sistema di controlli e grazie anche alle nuove unità di personale in arrivo, per assicurare un utilizzo equo, efficiente e conforme dei fondi pubblici, contribuendo così a rafforzare la competitività e l’integrità del comparto audiovisivo italiano, su cui stiamo lavorando io e il ministro Giuli”. LEGGI TUTTO

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    Eurotech, Emera sale al 24,725% dopo l’aumento di capitale

    (Teleborsa) – Emera, il maggior azionista, ha una partecipazione di 24,725% in Eurotech, società quotata su Euronext STAR Milan che progetta, sviluppa e fornisce Edge Computer e soluzioni per l’Internet of Things (IoT). È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale all’8 luglio 2025. In precedenza, al 22 giugno 2023, la quota era del 18,126%.La comunicazione è stata effettuata a seguito del deposito, presso il registro delle imprese, dell’attestazione dell’aumento di capitale di Eurotech con esclusione del diritto di opzione, riservato a Emera e da questa sottoscritto in data 23 giugno 2025. LEGGI TUTTO

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    UE testa prototipo di app per verifica dell’età per minori online

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha presentato linee guida sulla tutela dei minori, nonché un prototipo di app per la verifica dell’età ai sensi del Digital Services Act (DSA). Tali linee guida intendono garantire che bambini e ragazzi possano continuare a godere delle opportunità offerte dal mondo online, come l’apprendimento, la creatività e la comunicazione, riducendo al minimo i rischi a cui sono esposti online, tra cui l’esposizione a contenuti e comportamenti dannosi.La pubblicazione di questo progetto avvia una fase pilota durante la quale una soluzione software per la verifica dell’età verrà testata e ulteriormente personalizzata in collaborazione con gli Stati membri, le piattaforme online e gli utenti finali. Danimarca, Francia, Grecia, Italia e Spagna saranno i primi ad adottare la soluzione tecnica in vista dell’integrazione nei loro portafogli digitali nazionali o della pubblicazione di un’app nazionale personalizzata per la verifica dell’età sugli app store. Anche gli operatori del mercato possono adottare la soluzione software e svilupparla ulteriormente.Parallelamente, saranno effettuati test approfonditi con le piattaforme online, compresi i fornitori di contenuti per adulti. Le piattaforme online non ancora coinvolte sono invitate a partecipare al progetto pilota e alla fase di test. I test utente sono già iniziati a fine giugno e saranno ampliati con il supporto dei Centri per la sicurezza in Internet dell’UE.Il progetto sulla verifica dell’età fornisce un metodo che consente agli utenti di dimostrare di avere più di 18 anni quando accedono a contenuti per adulti con restrizioni, come la pornografia online, senza rivelare altre informazioni personali. Si basa su tecnologia open source ed è progettato per essere robusto, intuitivo, rispettoso della privacy e pienamente interoperabile con i futuri portafogli di identità digitali europei.Sarà tecnicamente possibile estendere la soluzione di verifica dell’età ad altri limiti di età o ad altri casi d’uso, come l’acquisto di alcolici. Gli Stati membri possono decidere di farlo al momento della personalizzazione in base al contesto nazionale o in una fase successiva.”Garantire la sicurezza dei nostri bambini e ragazzi online è di fondamentale importanza per questa Commissione – ha detto Henna Virkkunen, Vicepresidente Esecutiva per la Sovranità Tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia – Le linee guida sulla protezione dei minori per le piattaforme online, insieme al nuovo modello di verifica dell’età, rappresentano un enorme passo avanti in questo senso. Le piattaforme non hanno scuse per continuare a mettere a rischio i minori”. LEGGI TUTTO

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    Popolare di Sondrio, Morgan Stanley riduce quota al 2,559%

    (Teleborsa) – Morgan Stanley ha una quota pari al 2,559% in Banca Popolare di Sondrio. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 7 luglio 2025. In precedenza, al 30 giugno 2025, la partecipazione era del 3,141%. LEGGI TUTTO

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    Fineco, Schroders riduce la partecipazione al 4,726%

    (Teleborsa) – Schroders, società britannica di gestione del risparmio, ha una partecipazione del 4,726% in Fineco. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 7 luglio 2025. In precedenza, al 17 marzo 2023, la quota era al 5,058%. LEGGI TUTTO

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    Snam, BlackRock ha una quota potenziale del 5,017%

    (Teleborsa) – BlackRock, il più grande asset manager al mondo, ha una partecipazione potenziale pari al 5,017% in Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 9 luglio 2025.In particolare, il 4,684% sono diritti di voto riferibili ad azioni, lo 0,318% sono azioni oggetto di contratti di prestito titoli con possibilità di restituzione non prestabilita a discrezione del prestatore o del prestatario e lo 0,014% sono “Contracts for Difference” senza data di scadenza. LEGGI TUTTO

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    Aste BTP, interesse quasi nullo nelle riaperture

    (Teleborsa) – Interesse quasi nullo da parte degli investitori nei collocamenti supplementari di titoli di Stato, riservati agli operatori specialisti, svolti nella giornata del 14 luglio 2025.Per quanto riguarda il BTP 2,35% 3 anni scadenza 15-01-2029, sono stati assegnati 220 milioni di euro a fronte di una offerta per 1.050 milioni di euro. Domanda nulla per il BTP 3,25% 7 anni scadenza 15-07-2032, a fronte di una offerta per 700 milioni di euro. Domanda nulla anche per il BTP 3,85% 15 anni scadenza 01-10-2040, a fronte di una offerta per 350 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Ue: 22,5 milioni per avvicinare la ricerca al mercato

    (Teleborsa) – Il Consiglio Europeo per la Ricerca (Erc) finanzierà con 150mila euro ciascuno, per un totale di 22,5 milioni, 150 progetti vincitori di un “Proof of Concept Grant”: si tratta di finanziamenti che mirano a spingere in avanti la ricerca scientifica verso le sue possibili applicazioni pratiche e commerciali e che sono infatti destinati solo ai ricercatori che hanno già ottenuto in passato sovvenzioni Erc per la ricerca di frontiera. Solo 9 di questi progetti verranno ospitati in Italia: il podio vede la Germania al primo posto con 27 studi, seguita da Spagna (20) e Regno Unito (17).I ricercatori italiani vincitori sono complessivamente 17, considerando coloro che lavoraziono in altri Paesi europei, e raggiungono così il terzo posto nella classifica per nazionalità, guidata da tedeschi (29) e spagnoli (20). I progetti vincitori sono stati selezionati fra le 480 proposte pervenute all’Erc e coprono una vasta gamma di argomenti: dall’uso dell’Intelligenza Artificiale per prevedere l’escalation dei conflitti a dispositivi portatili per rilevare e catturare sostanze chimiche inquinanti nell’acqua, dalla riduzione dell’impatto ambientale della produzione di paracetamolo allo sviluppo di uno strumento per individuare le distorsioni nel mercato dell’energia elettrica causate dalle aziende dominanti. L’Istituto Italiano di Tecnologia guida la classifica italiana con 2 finanziamenti ottenuti. Gli altri vincitori sono la Scuola Superiore Sant’Anna e la Scuola Normale Superiore di Pisa, le Università di Messina e di Padova, la Fondazione Ri.Med di Palermo, l’azienda Quantavis, spin-off dell’Università di Pisa che si occupa di elettronica, e il Politecnico di Torino. Il 2025 vedrà un secondo appuntamento con i “Proof of Concept Grant”, per un totale complessivo di 45 milioni di euro di finanziamenti. (Foto: Photo by National Cancer Institute on Unsplash) LEGGI TUTTO