21 Luglio 2025

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    Wall Street in leggero rialzo in attesa di trimestrali big tech e progressi su negoziati dazi

    (Teleborsa) – Seduta in leggero rialzo a Wall Street, mentre gli investitori si preparano a una serie di trimestrali chiave dei colossi tecnologici nei prossimi giorni, oltre che sviluppi sul fronte commerciale, con i colloqui tra Stati Uniti e Unione europea che proseguono.Nonostante l’imminente scadenza per l’introduzione dei dazi fissata al 1° agosto, gli investitori sperano in qualche progresso nei negoziati. L’ottimismo è alimentato dalle dichiarazioni rilasciate domenica dal Segretario al Commercio degli Stati Uniti, Howard Lutnick, che ha espresso fiducia nella conclusione di un accordo commerciale con l’UE.Sul fronte delle trimestrali, gli occhi sono puntati su Alphabet e Tesla, che pubblicheranno i risultati mercoledì e che fanno parte del cosiddetto gruppo dei “Magnifici Sette”, composto da titoli tecnologici a mega capitalizzazione.Intanto, prima dell’apertura del mercato, Verizon ha rivisto al rialzo le sue previsioni di profitto annuale, mentre Domino’s Pizza ha superato le aspettative degli analisti sulle vendite a parità di punti vendita negli Stati Uniti nel secondo trimestre.In una settimana che offre pochi spunti dal punto di vista macroeconomico, gli investitori analizzeranno le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, di martedì per individuare eventuali indizi sulla prossima mossa della banca centrale statunitense dopo le letture dell’inflazione della settimana scorsa.Guardando ai principali indici, Wall Street riporta una variazione pari a +0,12% sul Dow Jones, mentre l’S&P-500 procede dello 0,28%, avanzando a 6.312 punti. Leggermente positivo il Nasdaq 100 (+0,35%); come pure, in frazionale progresso l’S&P 100 (+0,29%). LEGGI TUTTO

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    Ryanair, profitti 1° trimestre raddoppiati e outlook cautamente positivo

    (Teleborsa) – Ryanairha più che raddoppiato i profitti nel 1° trimestre dell’anno (aprile-giugno) per effetto del recupero delle tariffi e del buon andamento del traffico durante le festività pasquali. La low-cost irlandese ha infatti riportato un utile netto di 820 milioni di euro, che si confronta con i 320 milioni di un anno prima, superando largamente le attese che indicavano profitti per 760 milioni di euro.Il traffico è cresciuto del 4% a 58 milioni di passeggeri, a fronte di tariffe medie in aumento del 21%. I ricavi per passeggero, sono aumentati del 15%. “Le tariffe del primo trimestre hanno beneficiato in modo sostanziale delle vacanze pasquali cadute ad aprile – ha spiegato il Ceo Michael O’Leary – della debolezza dei prezzi dell’anno precedente e di prezzi di chiusura leggermente superiori alle aspettative”. I ricavi accessori hanno registrato un’altra solida performance, con un aumento del 7% a 1,39 miliardi di euro. Ryanair ritiene che il traffico, per l’anno fiscale 2026, rimanga sulla buona strada per crescere del 3%, raggiungendo i 206 milioni di passeggeri, a causa dei forti ritardi nelle consegne Boeing. Quanto alle tariffe la compagnia low cost prevede “con cautela di recuperare quasi completamente il calo tariffario del 7% registrato lo scorso anno, il che dovrebbe portare a una ragionevole crescita dell’utile netto nell’anno fiscale 2026”. LEGGI TUTTO

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    Doppio sciopero nazionale dei treni il 22 e 23 luglio, gli orari

    Matteo Runchi Editor esperto di economia e attualità Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia Tra il 22 e il 23 luglio i sindacati confederali hanno proclamato due scioperi nazionali dei trasporti. Non ci sarà però nessun disagio per i passeggeri, almeno direttamente, perché si tratta di scioperi del trasporto merci […] LEGGI TUTTO

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    Cina, Banca centrale mantiene tassi fermi sui minimi storici

    (Teleborsa) – Tassi fermi in Cina. La Banca Popolare Cinese, al termine della riunione di politica monetaria odierna, ha deciso di lasciare invariato il tasso di riferimento primario sui prestiti a 1 anni9, che si conferma al minimo storico del 3%, come ampiamente previsto. Il tasso viene confermato per il terzo mese consecutivo, dopo la riduzione di 10 punti base annunciata ad aprile. Allo stesso modo il tasso sui pr4estiti a 5 anni, che viene usato come benchmark per i mutui, resta fermo al 3,5%. La decisione è in linea con l’aspettativa di un rallentamento degli stimoli monetari da parte di Pechino, soprattutto dopo che Cina e Stati Uniti hanno trovato l’accordo per ridurre i rispettivi dazi commerciali.Si prevede, comunque, che la politica monetaria cinese rimarrà in gran parte espansiva. Ne consegue che potranno essere annunciate altre misure di stimolo ed altri tagli dei tassi da parte di Pechino, dal momento che la grande economia asiatica è alle prese con un rallentamento della crescita. LEGGI TUTTO