25 Luglio 2025

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    UE, consumo di energia nel settore industriale è diminuito del 5% nel 2023

    (Teleborsa) – Nel 2023, il consumo finale di energia nel settore industriale nell’UE è stato di 8990 petajoule (PJ), in calo del 5,3% rispetto al 2022 (9489 PJ). Il settore industriale ha registrato un calo a lungo termine del consumo di energia, con una diminuzione di quasi un terzo dal 1990. Lo dice l’Ufficio statistico dell’Unione europea (Eurostat).Elettricità e gas naturale hanno rappresentato quasi i due terzi del consumo finale di energia nel settore industriale dell’UE (rispettivamente il 32,6% e il 31,3%). Petrolio e prodotti petroliferi hanno rappresentato l’11,4%, seguiti da fonti rinnovabili e biocarburanti (11,2%). I combustibili fossili solidi hanno rappresentato una quota del 6,0% nel mix, il calore derivato il 5,3%, mentre i rifiuti non rinnovabili hanno rappresentato il 2,1%.In uno dei sotto-settori, l’industria della carta, della cellulosa e della stampa, le energie rinnovabili e i biocarburanti rappresentano di gran lunga il gruppo di combustibili più importante (302,5 PJ, pari al 70,3%) per il consumo energetico.Per la prima volta, le energie rinnovabili e i biocarburanti (246,8 PJ, pari al 33,9%) hanno registrato la quota di consumo energetico più elevata nella produzione di carta e altri prodotti cartacei (cellulosa esclusa), davanti all’elettricità (236,9 PJ, pari al 32,6%) e al gas naturale (147,3 PJ, pari al 20,3%).(Foto: Marek Piwnicki on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Maersk avvia le operazioni al porto di Milazzo in Sicilia

    (Teleborsa) – Maersk, colosso danese del trasporto marittimo, ha ufficialmente avviato le operazioni al porto di Milazzo, rafforzando ulteriormente la sua connettività di rete nel Sud Italia. Strategicamente situato vicino allo Stretto di Messina, Milazzo offre un accesso migliorato sia alla Sicilia che alla Calabria, rendendolo un’aggiunta competitiva alla rete Maersk.Il nuovo servizio è stato inaugurato con la maiden call della m/n Sider London il 17 luglio 2025, in arrivo tramite l’hub di Cagliari. Le navi saranno movimentate presso il Duferco Terminal Mediterraneo (DTM), il primo terminal container privato e multipurpose della Sicilia, situato nella zona industriale di Giammoro.Il servizio supporta container dry standard, refrigerati, IMO (escluse le classi 1 e 7) e fuori sagoma, e “si integra perfettamente” con le soluzioni di trasporto interno di Maersk per un’efficienza end-to-end, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Crisi agricola nel Calatino, Catania (Cia): “Servono interventi straordinari, siamo fuori tempo massimo”

    (Teleborsa) – Una lettera al Prefetto di Catania con la richiesta di un incontro urgente perchè “in vaste aree del nostro territorio la produzione agricola è cronicamente compromessa e tante, troppe aziende in sofferenza economica rischiano di mollare e abbandonare il lavoro di una lunga vita. Le ripercussioni sul tessuto economico e sociale delle comunità che vivono principalmente di agricoltura sarebbero devastanti”. A scrivere la lettera è Giosuè Catania, presidente Cia Sicilia Orientale, che stamattina ha inviato una lettera al prefetto di Catania, Pietro Signoriello, per convocare un incontro urgente, così come sollecitato anche dal sindaco di Mineo, Giuseppe Mistretta, riunendo attorno ad un tavolo i sindaci dei comuni che ricadono nel comprensorio calatino e i rappresentanti delle organizzazioni produttive, rappresentanti di regione e del Consorzio di Bonifica. “Servono interventi straordinari non piu’ procrastinabili- avverte il presidente Cia Sicilia Orientale – siamo fuori tempo massimo e bisogna reagire a questo stato di cose che non sono frutto nè del caso nè degli effetti dei cambiamenti climatici e neppure della riforma dei Consorzi di Bonifica che puntualmente da 30 anni e in ogni legislatura viene affossata all’ARS”. “Gli agricoltori si ritrovano per il terzo anno consecutivo a vivere una stagione da incubo. I danni sono già incalcolabili e nonostante le rassicurazioni che ci vengono fornite, l’intero sistema non regge più, crollato sotto i colpi di una responsabilità politica che negli anni non ha saputo investire e programmare, mantenendo in vita carrozzoni che hanno accumulato debiti e cattiva gestione”, aggiunge.”Rispetto agli altri anni – spiega – in cui l’assenza di piogge invernali negli invasi aveva posto in secondo piano la fatiscenza delle condotte, in questi giorni in cui il caldo torrido fa la sua parte, emerge in tutta la sua drammaticità la questione della inadeguatezza della rete di distribuzione, dei ritardi nell’espletamento dei lavori infrastrutturali e di ammodernamento degli impianti, in riferimento ai quali la beffa della diga Ogliastro, piena di acqua ma inaccessibile, è solo la punta dell’iceberg”. “Quest’anno gli invasi hanno avuto una disponibilità a sufficienza ma non si riesce a irrigare ugualmente perchè saltano le tubazioni, non si fa in tempo a riparare un punto che se ne rompono altri”. “Sulla questione della gestione dell’acqua, ricordo solo che – sottolinea Catania – il normale turno di irrigazione avviene ogni 21 giorni, se per ipotesi già da domani fosse disponibile l’acqua, comunque l’ultima azienda agricola del comprensorio avrebbe la disponibilità ad irrigare il proprio fondo solo a metà agosto: e tutto ciò è assurdo, anche in ragione del fatto che il ruolo irriguo viene pagato in anticipo”. LEGGI TUTTO

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    Iberdrola, Fitch: aumento di capitale da 5 miliardi di euro è credit positive

    (Teleborsa) – L’aumento di capitale di Iberdrola da 5 miliardi di euro è credit positive dell’azienda, migliorandone la flessibilità di bilancio e puntando a ulteriori opportunità di investimento nelle reti elettriche negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Lo afferma Fitch Ratings in un report sul tema. Non vi è alcun impatto immediato sul rating “BBB+” né sul suo Outlook Stabile. L’operazione, completata il 23 luglio attraverso un processo di bookbuilding accelerato, riduce il funds from operations (FFO) net leverage di circa 0,4 volte al closing e crea un maggiore margine di flessibilità finanziaria in un mercato che rimane difficile.Fitch prevede che la leva finanziaria netta FFO di Iberdrola sarà al di sotto della soglia di sensibilità positiva per il rating “BBB+” nel 2025. Tuttavia, prevede che questo aumento di capitale si traduca in maggiori spese in conto capitale nel medio termine e non intravede una pressione al rialzo immediata sul rating.L’obiettivo strategico di Iberdrola è espandere il suo business di rete regolamentato, che rappresenta circa il 60% degli investimenti per la crescita previsti dal suo piano strategico fino al 2026. Fitch ritiene che questo focus supporti il profilo di credito di Iberdrola, anche in considerazione dell’elevata qualità degli asset dell’azienda nel suo business di rete.Le attività regolamentate rappresentavano circa il 52% dell’EBITDA a fine giugno 2025 e Fitch prevede che questa quota aumenterà ulteriormente con l’accelerazione degli investimenti in rete, trainati dalla transizione energetica e dal trend di elettrificazione. Al contrario, la crescita del suo segmento di produzione e clienti sarà probabilmente frenata da una decelerazione nello sviluppo delle energie rinnovabili e da prezzi dell’energia più bassi e volatili. Detto questo, l’esposizione di Iberdrola ai prezzi dell’energia è mitigata dall’elevato profilo contrattuale dei suoi asset di generazione.Fitch ritiene che l’aumento di capitale sottolinei l’impegno di Iberdrola verso una politica finanziaria e una strategia di finanziamento conservative, che saranno probabilmente presentate al mercato a settembre 2025. L’operazione è inoltre in linea con l’impegno del management a mantenere i parametri di credito in linea con il rating “BBB+”, con un ampio margine di valutazione. LEGGI TUTTO

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    OPA Bialetti, raggiunto il 96,4%. Ora il delisting

    (Teleborsa) – Dopo il termine dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa da NUO su Bialetti, società quotata su Euronext Milan e specializzata nella produzione di caffettiere, piccoli elettrodomestici e strumenti di cottura, l’offerente è arrivato a detenere complessivamente 149.259.129 azioni, pari a circa il 96,431% del capitale sociale.La riapertura dei termini non avrà luogo, mentre l’offerente eserciterà il Diritto di Acquisto e, contestualmente, adempirà all’Obbligo di Acquisto, dando corso ad un’unica procedura (la Procedura Congiunta).Borsa Italiana disporrà la sospensione dalla quotazione e dalle negoziazioni delle azioni e il delisting tenendo conto dei tempi previsti per l’esercizio del Diritto di Acquisto. LEGGI TUTTO

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    Sogefi, utile primo semestre sale a 19,8 milioni di euro. Ricavi -3%

    (Teleborsa) – Sogefi, società quotata su Euronext STAR Milan e operante nel settore della componentistica per auto (fa parte del gruppo CIR), ha comunicato che nel primo semestre del 2025 la debolezza del mercato automotive europeo e nordamericano e l’evoluzione dei tassi di cambio hanno determinato una flessione dei ricavi del 3% a 508,6 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2024 e dell’1,2% a tassi di cambio costanti.Ciononostante, il gruppo ha conseguito risultati operativi e un utile delle attività in continuità in crescita rispetto al primo semestre 2024: l’EBITDA è ammontato a 69,5 milioni di euro, 67 milioni nel primo semestre 2024, con una crescita dell’EBITDA margin al 13,7%, rispetto al 12,8%; l’EBIT è ammontato a 32,7 milioni di euro, 27,8 milioni nel primo semestre del 2024, con un EBIT margin pari al 6,4% del fatturato, rispetto al 5,3%; l’utile netto delle attività in continuità è stato pari a 19,8 milioni di euro, a fronte di 10,8 milioni nel primo semestre del 2024, grazie anche a minori oneri finanziari.Il free cash flow (FCF) delle attività in continuità è stato pari a 15,2 milioni di euro, rispetto a un FCF di 20,7 milioni nel primo semestre 2024, che includeva flussi positivi non ricorrenti derivanti dal saldo delle partite intercompany preliminari alla vendita della Filtrazione. L’indebitamento netto al 30 giugno 2025, dopo il pagamento di dividendi per 17,9 milioni, era pari a 59,3 milioni (55,0 milioni al 31 dicembre 2024) e a 19,3 milioni senza considerare i debiti per diritti d’uso secondo il principio IFRS16.Sogefi, per il 2025, conferma la previsione di un calo dei propri ricavi mid-single digit e di un EBIT margin in leggera crescita rispetto a quello registrato nell’esercizio 2024, escludendo eventuali oneri non ricorrenti ed eventi/circostanze nuove che impattino negativamente il mercato automotive. In particolare, tali previsioni non incorporano, in quanto di difficile previsione, gli effetti della guerra commerciale in corso sull’economia mondiale e sulla produzione di automobili, non potendosi tuttavia escludere un abbassamento dei volumi a partire dai prossimi mesi maggiore di quello già attualmente previsto. LEGGI TUTTO

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    BPER raggiunge l’80,7% di Pop Sondrio. Papa: inizio di un nuovo percorso di crescita

    (Teleborsa) – BPER ha concluso il periodo di riapertura dei termini dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria raggiungendo l’80,69% del capitale sociale di Banca Popolare di Sondrio.Non si sono verificati i presupposti per il delisting della Popolare di Sondrio, le cui azioni rimarranno negoziate sull’Euronext Milan. L’offerente deterrà una partecipazione superiore al 66,67% del capitale sociale, che consentirà a BPER di disporre di diritti di voto sufficienti per approvare le delibere nell’assemblea straordinaria dell’emittente, inclusa la fusione.”Il successo di questa operazione rappresenta una tappa significativa per BPER e un importante riconoscimento della validità del nostro progetto da parte del mercato e degli azionisti – dichiara l’AD Gianni Franco Papa – Con l’ingresso di Banca Popolare di Sondrio nel Gruppo si rafforza il nostro posizionamento tra i principali player del settore in Italia”. “Crescere: più forti, insieme. Questo era il nostro invito e oggi insieme siamo più grandi, più solidi e ancora più radicati nel tessuto economico e sociale del Paese, assistendo oltre 6 milioni di clienti, con più di 2.000 filiali distribuite capillarmente e gestendo circa 400 miliardi di asset finanziari – ha aggiunto – Diamo inizio ad un nuovo percorso di crescita che accelererà significativamente il raggiungimento degli obiettivi del nostro piano industriale, pronti a conoscere e lavorare con i nuovi colleghi con i quali condividiamo valori, passione e senso di responsabilità verso famiglie, imprese e comunità in cui operiamo”. LEGGI TUTTO

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    Next Re, utile primo semestre sale a 0,55 milioni di euro

    (Teleborsa) – Next Re SIIQ, società immobiliare quotata su Euronext Milan, ha chiuso il primo semestre del 2025 con un Net Operating Income di 1,78 milioni di euro (2,60 milioni di euro al 30 giugno 2024), che include ricavi da locazione pari a 2,2 milioni di euro e costi inerenti il patrimonio immobiliare pari a -0,4 milioni di euro. La variazione del Net Operating Income, pari a 0,81 milioni di euro rispetto al primo semestre 2024, è ascrivibile all’uscita dal portafoglio immobiliare gestito dalla società dell’asset di Milano, via Spadari.L’EBITDA, che rappresenta il margine prima del risultato della gestione finanziaria, degli adeguamenti e rettifiche delle attività e delle imposte, è pari a circa 0,35 milioni di euro e recepisce, oltre al Net Operating Income, anche costi del personale pari a 0,33 milioni di euro (0,34 milioni di euro al 30 giugno 2024) e costi generali pari a 1 milione di euro (1,1 milioni di euro al 30 giugno 2024).Il risultato del periodo, pari a 0,55 milioni di euro al 30 giugno 2025 (vs 0,36 milioni di euro al 30 giugno 2024), recepisce anche il risultato della gestione finanziaria, pari a 0,5 milioni di euro. La società ha provveduto a rilasciare il debito per ritenute su interessi per 0,5 milioni di euro, a seguito della risposta positiva da parte dell’Agenzia delle Entrate all’istanza di interpello presentata al fine di ottenere conferma della spettanza dell’esenzione prevista dalla Direttiva 2003/49/CE (c.d. Direttiva Interessi e Canoni) sugli interessi dovuti sui finanziamenti erogati dalla controllante CPI Property Group. Tale accantonamento era stato rilevato in relazione alle ritenute sugli interessi maturati, e non ancora corrisposti, sui finanziamenti contratti con CPI PG nel 2021. Rispetto al primo semestre 2024 si evidenzia il significativo risparmio in termini di oneri finanziari a seguito del rimborso parziale anticipato del finanziamento in essere con CPI PG, avvenuto nel mese di dicembre 2024, come comunicato al mercato in data 19 e 20 dicembre 2024Il valore degli investimenti immobiliari è pari a 74,82 milioni di euro, rispetto a 75,06 milioni di euro al 31 dicembre 2024 e recepisce il suddetto adeguamento negativo al fair value pari a -0,24 milioni di euro.Il Totale Indebitamento finanziario passa da 1,35 milioni di euro al 31 dicembre 2024 a -0,33 milioni di euro al 30 giugno 2025; la variazione, oltre a quanto sopra rappresentato in relazione al rilascio del debito per ritenute su interessi sui finanziamenti contratti con CPI PG, è principalmente imputabile alla variazione delle disponibilità liquide in relazione al pagamento, in data 7 maggio 2025, del dividendo deliberato dall’assemblea degli azionisti del 18 aprile 2025 per 1,06 milioni di euro e al ripagamento dei debiti finanziari nel semestre pari a 0,24 milioni di euro. LEGGI TUTTO