28 Luglio 2025

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    Chiusura debole per le Borse europee dopo accordo su dazi, Milano sulla parità

    (Teleborsa) – Chiusura debole per le Borse europee, che hanno perso terreno nel corso della seduta, dopo un’apertura positiva in scia all’accordo commerciale tra Stati Uniti e UE annunciato nella serata di ieri; la tariffa base al 15% è la metà rispetto alla minaccia di dazi al 30% paventata da Trump nella sua lettera all’UE, ma soprattutto i mercati apprezzano il diradarsi del clima di incertezza. La tariffa base del 15% include automobili, prodotti farmaceutici e semiconduttori, prodotti importanti per Bruxelles, mentre le tariffe sull’acciaio e sull’alluminio rimangono per ora al 50%. Alcuni settori sono stati risparmiati: gli aeromobili e i loro componenti, mentre alcuni prodotti chimici e materie prime agricole fondamentali saranno soggetti a dazi zero. L’accordo prevede anche l’impegno dell’UE ad acquistare energia statunitense per 750 miliardi di dollari, investimenti negli Stati Uniti per 600 miliardi di dollari e “ingenti quantità” di attrezzature militari.Sul fronte della politica monetaria dell’Eurozona, “per quanto riguarda i dati in arrivo, non mi aspetto nulla di significativo che spinga ad agire già in settembre – ha detto il banchiere centrale slovacco Peter Kazimir – Servirebbe qualcosa come chiari segnali di tracollo nel mercato del lavoro per farmi agire in questo senso”.L’Euro / Dollaro USA è in calo (-1,14%) e si attesta su 1,161. Seduta in frazionale ribasso per l’oro, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,63%. Deciso rialzo del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (+1,96%), che raggiunge 66,44 dollari per barile.In forte calo lo spread, che raggiunge +79 punti base (-6 punti base), con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 3,44%.Nello scenario borsistico europeo si concentrano le vendite su Francoforte, che soffre un calo dell’1,02%, giornata fiacca per Londra, che segna un calo dello 0,43%, e piccola perdita per Parigi, che scambia con un -0,43%.Sostanzialmente stabile Piazza Affari, che archivia la sessione sui livelli della vigilia con il FTSE MIB che si ferma a 40.732 punti; sulla stessa linea, resta piatto il FTSE Italia All-Share, con chiusura su 43.257 punti. Senza direzione il FTSE Italia Mid Cap (-0,01%); guadagni frazionali per il FTSE Italia Star (+0,29%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, ben comprata STMicroelectronics, che segna un forte rialzo del 2,67%. BPER avanza del 2,14%. Si muove in territorio positivo Banco BPM, mostrando un incremento dell’1,74%. Denaro su Tenaris, che registra un rialzo dell’1,64%.Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Iveco, che ha terminato le contrattazioni a -3,79%. Vendite su Leonardo, che registra un ribasso del 2,88%. Seduta negativa per Stellantis, che mostra una perdita del 2,73%. Sotto pressione Campari, che accusa un calo del 2,62%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, NewPrinces (+9,28%), Avio (+5,03%), Ariston Holding (+3,13%) e Reply (+2,27%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su MFE A, che ha terminato le contrattazioni a -6,03%. Scivola GVS, con un netto svantaggio del 3,28%. In rosso Sanlorenzo, che evidenzia un deciso ribasso del 2,72%. Spicca la prestazione negativa di Fincantieri, che scende del 2,42%. LEGGI TUTTO

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    OVS, azioni proprie al 4% del capitale sociale

    (Teleborsa) – OVS, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie avviato lo scorso 9 giugno, ha comunicato di aver acquistato, tra il 21 e il 25 luglio 2025, complessivamente 270.994 azioni ordinarie (pari allo 0,106% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 3,6834 euro, per un controvalore pari a 998.187,53 euro.Al 25 luglio, il leader dell’abbigliamento in Italia ha in portafoglio un totale di 10.284.245 azioni proprie pari al 4,033% del capitale sociale.Intanto, a Milano, OVS registra una flessione dell’1,57% e si attesta a 3,636 euro. LEGGI TUTTO

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    Fitch taglia prospettive di settori auto e porti europei per impatto dazi

    (Teleborsa) – Fitch ha rivisto le prospettive di alcuni settori europei per il 2025 da “neutrali” a “in peggioramento” per riflettere i crescenti rischi commerciali e prevedere una decelerazione ciclica dell’economia globale. Lo si legge in un nuovo rapporto sul tema.I titoli sovrani dell’Europa occidentale, ad esempio, si trovano ad affrontare condizioni economiche più difficili, rischi geopolitici e una crescente pressione sulle finanze pubbliche, principalmente a causa di significativi impegni aggiuntivi di spesa per la difesa. La maggior parte dei paesi non sarà in grado di trovare misure di consolidamento sufficienti a compensare gli aumenti dei costi della difesa a medio termine, esercitando ulteriore pressione sui conti pubblici.Le prospettive dei settori Global autos e EMEA ports sono state modificate in “in peggioramento”, essendo direttamente interessate dai dazi e dalla riconfigurazione dei flussi commerciali, nonché dagli effetti di secondo ordine dei dazi. Anche le prospettive per la finanza a leva per il 2025 sono ora “in peggioramento”. Gli emittenti con leva finanziaria subiranno una pressione sproporzionata in caso di un considerevole inasprimento delle condizioni di finanziamento.Fitch ha anche rivisto le aspettative di performance in termini di fatturato per le aziende europee, con tagli alle previsioni di fatturato per il 2025 per la maggior parte dei settori. La riduzione di queste previsioni di crescita è stata in media di 3,4 punti percentuali da dicembre 2024 ed è stata più marcata per i settori automobilistico, petrolifero e del gas e chimico.Il settore aerospaziale e della difesa europeo, per il quale l’agenzia di rating ha mantenuto una previsione di “miglioramento”, rappresenta un’eccezione e continua a beneficiare della forte domanda da parte dell’aviazione commerciale e della difesa governativa, il che ha portato a una revisione al rialzo delle sue previsioni di fatturato. LEGGI TUTTO

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    Green bond eurozona, dopo anni in forte crescita devono affrontare nuovi venti contrari

    (Teleborsa) – Nel periodo 2014-2024, in base ai dati forniti dall’Agenzia Europea per l’Ambiente, il mercato dei green bond nell’Unione europea ha registrato una forte crescita e le emissioni green (corporate e governative) hanno raggiunto alla fine del 2024 il 6,9% sul totale del debito circolante. Lo si legge in report di Intesa Sanpaolo firmato da Federica Migliardi, Fixed Income Strategist.Nel corso del 2025, alcuni fattori potrebbero rallentare il ritmo di crescita registrato negli anni precedenti: il livello di elevata incertezza (gli ultimi quattro mesi sono stati caratterizzati da un elevato livello di incertezza, per il rischio di un’escalation nella guerra commerciale); le nuove priorità di spesa per i paesi UE (con le previsioni di un innalzamento della spesa per la difesa, le esigenze di spesa derivanti dalla transizione climatica rischiano di passare temporaneamente in secondo piano); la nuova amministrazione Trump (che ha reso operativi alcuni provvedimenti che frenano la transizione climatica con inevitabili impatti anche a livello globale).Viene fatto notare che attualmente il debito governativo circolante nell’Eurozona risulta pari a 317 miliardi di euro circa, 50 miliardi in più rispetto a luglio 2024. Se consideriamo anche i green bond dell’Unione Europea il totale di green bond sale a 392 miliardi di euro.Le emissioni governative dell’Eurozona nei primi sei mesi del 2025 hanno registrato un calo rispetto agli anni precedenti attestandosi a 42 miliardi, 8 miliardi in meno rispetto al 2024 ed al 2023, sui livelli osservati nel primo semestre del 2022. In prospettiva, Intesa si attende che l’offerta di green bond nella seconda parte dell’anno si attesti a 22 miliardi di euro (compresi i green bond dell’Unione europea), portando l’offerta complessiva per il 2025 a 70 miliardi, in linea con il livello del 2024. LEGGI TUTTO

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    Piquadro: Marco Palmieri confermato AD, Pier Paolo Palmieri vicepresidente

    (Teleborsa) – Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Piquadro, società quotata su Euronext Milan e attiva nell’ideazione, produzione e distribuzione di articoli di pelletteria, ha attribuito al Presidente Marco Palmieri anche la carica di Amministratore Delegato.Il CdA, inoltre, ha confermato Pier Paolo Palmieri quale Vice Presidente e ha, poi, provveduto a nominare il Comitato Controllo e Rischi e il Comitato Remunerazione e Nomine. Sono stati nominati quali membri sia del Comitato Controllo e Rischi che del Comitato Remunerazione e Nomine, Alessandra Carra, Marinella Soldi e Valentina Beatrice Manfredi tutti amministratori non esecutivi e indipendenti.Infine, il Consiglio di Amministrazione ha nominato Lead Independent Director Alessandra Carra. LEGGI TUTTO

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    USA, Indice Fed di Dallas luglio migliora a +0,9 punti

    (Teleborsa) – Migliora l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas, nel mese di luglio 2025, secondo quanto segnalato dai dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey.L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, si è portato a +0,9 punti rispetto ai -12,7 del mese precedente. Bisogna ricordare che quando le aziende che segnalano un aumento supera il numero di quelle che segnalano una diminuzione, l’indice sarà maggiore di zero e viceversa.(Foto: R K su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Dexelance, informativa sul buyback

    (Teleborsa) – Dexelance, gruppo industriale diversificato tra i leader italiani nel design, luce e arredamento, ha comunicato di aver acquistato tra il 21 e il 25 luglio 2025, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, complessivamente 22.166 azioni ordinarie (pari allo 0,082% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 6,8991 euro per un controvalore pari a 152.925,34 euro.A seguito delle operazioni finora effettuate, al 25 luglio Dexelance deteneva 397.699 azioni proprie, pari all’1,477% del capitale sociale.Nel frattempo, in Borsa, il Gruppo dell’arredamento di alta gamma si muove verso il basso e si posiziona a 6,94 euro, con una discesa dello 0,29%. LEGGI TUTTO

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    Cellularline, riepilogo periodico su azioni proprie

    (Teleborsa) – Cellularline ha comunicato, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, di aver acquistato dal 21 al 25 luglio 2025, complessive 13.043 azioni ordinarie proprie, al prezzo medio ponderato di 2,90349 euro per un controvalore complessivo di 37.870,20 euro.Al 28 luglio, l’azienda leader nel settore degli accessori per smartphone e tablet detiene direttamente 904.128 azioni proprie, pari al 4,13444% del capitale sociale.Intanto, in Borsa, si muove verso il basso Cellularline, che si posiziona a 2,9 euro, con una discesa dell’1,02%. LEGGI TUTTO