30 Luglio 2025

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    Pininfarina incrementa la partecipazione in Signature all’84%

    (Teleborsa) – Pininfarina, società quotata su Euronext Milan e attiva nell’interiors e industrial design, ha perfezionato un accordo per incrementare la propria partecipazione in Signature dal 24% all’84% del capitale sociale di quest’ultima.In particolare, l’accordo, sottoscritto con i soci venditori di Signature, prevede, tra l’altro: la sottoscrizione, da parte di Pininfarina, di un aumento di capitale, a pagamento, al valore nominale, in forma inscindibile e con diritto di sottoscrizione riservato a Pininfarina, per complessivi 1.875 euro, da sottoscriversi e liberarsi mediante utilizzo, per pari importo, di una quota parte del versamento in conto futuro aumento di 200.000 euro effettuato dalla società il 23 febbraio 2018; la cessione delle partecipazioni detenute dai soci venditori a Pininfarina ad un prezzo complessivo pari a 132.500 euro, corrisposto per cassa mediante l’utilizzo di fondi immediatamente disponibili.”Con questa iniziativa – commenta l’AD Silvio Angori – completiamo un percorso strategico volto a rafforzare la nostra presenza sul canale consumer, contribuendo al contempo a valorizzare ulteriormente il marchio Pininfarina. Signature, nata nel 2018 come joint venture con Napkin, rappresenta per noi un vero laboratorio di innovazione: un progetto che, noto come Pininfarina Segno, unisce design, creatività e Made in Italy per dare vita a oggetti che rivoluzionano l’esperienza della scrittura. Il nostro obiettivo è sviluppare ulteriormente il mondo dello stationery, degli accessori e del lifestyle in generale come settore strategico per Pininfarina, aprendo scenari inediti in termini di materiali, tecnologie e modalità d’uso”. LEGGI TUTTO

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    Lindbergh, ricavi semestrali da 15,8 milioni di euro trainati da business unit HVAC

    (Teleborsa) – Lindbergh, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nell’offerta di servizi, prodotti e soluzioni di logistica, ha registrato ricavi consolidati pari a circa 15,8 milioni di euro nel primo semestre 2025. Non sono indicati dati comparativi relativi al primo semestre 2024 in quanto il perimetro del gruppo non risulterebbe omogeneo a valle della vendita delle attività in Francia realizzata nel corso del mese di dicembre 2024.La Business Unit Network Management, che dal 31 dicembre 2024 include anche i ricavi della Business Unit Warehouse Management, ha registrato ricavi pari a circa 6,3 milioni (39,9% dei ricavi consolidati). La Business Unit Waste Management/Circular Economy ha registrato ricavi pari a circa 2,2 milioni (13,9% dei ricavi consolidati). La Business Unit HVAC, presidiata dalla controllata SMIT, sta registrando una forte espansione e, al 30 giugno 2025, è la Business Unit con i ricavi maggiori, pari a circa 7,2 milioni (45,6% dei ricavi consolidati).Il Consiglio di Amministrazione ha accettato la proposta avanzata da Michele Corradi (Amministratore Delegato del Gruppo e Investor Relations Manager) di nominare Andrea Allegrini, azionista e membro del CdA, nonché Business Development Director del Gruppo, come nuovo Investor Relations Manager. LEGGI TUTTO

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    Landi Renzo, accordo di joint venture con il gruppo egiziano Saad El Din

    (Teleborsa) – Landi Renzo, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione a Metano, LNG, Idrogeno e GPL per autotrazione, ha sottoscritto un accordo di joint venture finalizzato alla costituzione di una joint venture tra la società e Go Green Gas Services Company e Gastone for Transport & Distribution Company, entrambe società del Gruppo Saad El Din, leader egiziano nel settore energetico, che occupa circa 2.000 dipendenti ed è attivo da 40 anni nel settore della produzione, trasporto e rifornimento di LPG/CNG, nel settore degli impianti fotovoltaici e nel settore immobiliare.La joint venture nasce con l’ambizioso obiettivo di accelerare la conversione della mobilità egiziana verso il gas naturale compresso (CNG), prevedendo tra le sue attività core l’assemblaggio di componenti strategici per servire il crescente mercato locale. La joint venture è partecipata al 50% da Landi Renzo e al 50% dal Gruppo Saad El Din.”Questa partnership ci permette di supportare un importante progetto locale di decarbonizzazione della mobilità, in un mercato vicino e per noi strategico – ha commentato l’AD Annalisa Stupenengo – Fornire le nostre tecnologie e le nostre competenze al Gruppo Saad El Din significa per noi collaborare con un partner storico, contribuendo anche alla formazione del personale e alla creazione di competenze locali, elementi chiave per raggiungere un successo duraturo” LEGGI TUTTO

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    Iveco taglia guidance 2025 dopo secondo trimestre in calo

    (Teleborsa) – Iveco ha comunicato che i ricavi consolidati sono stati pari a 3.781 milioni di euro nel secondo trimestre 2025, rispetto a 3.919 milioni di euro nel secondo trimestre 2024. I Ricavi netti delle Attività Industriali sono stati pari a 3.702 milioni di euro, rispetto a 3.819 milioni di euro nel secondo trimestre 2024, con maggiori volumi e mix migliore in Bus e Defence che compensano parzialmente minori volumi in Truck e Powertrain e un impatto negativo dei tassi di cambio.L’EBIT adjusted è stato pari a 215 milioni di euro rispetto a 295 milioni di euro nel secondo trimestre 2024, con un margine del 5,7% (7,5% nel secondo trimestre 2024). L’EBIT adjusted delle Attività Industriali è stato pari a 187 milioni di euro (264 milioni di euro nel secondo trimestre 2024), con azioni di contenimento delle spese generali, amministrative e di vendita (spese SG&A) e dei costi di ricerca e sviluppo (costi R&D) che hanno parzialmente compensato minori volumi e mix, minori prezzi e maggior costo del prodotto. Il margine EBIT adjusted delle Attività Industriali è stato pari al 5,1% (6,9% nel secondo trimestre 2024), con miglioramenti del margine in Bus e Defence.L’Utile netto adjusted è stato pari a 106 milioni di euro (182 milioni di euro nel secondo trimestre 2024) con risultato per azione adjusted pari a 0,39 euro (0,63 euro nel secondo trimestre 2024).La Liquidità disponibile è stata pari a 4.713 milioni di euro al 30 giugno 2025 (4.709 milioni di euro al 31 marzo 2025), inclusi 1.900 milioni di euro di linee di credito disponibili.Il secondo trimestre “si è svolto sostanzialmente in linea con le nostre aspettative, influenzato dalla riduzione della domanda del settore nei segmenti Truck e Powertrain europei – ha detto il CEO Olof Persson – La debolezza del mercato è stata particolarmente evidente nei veicoli commerciali leggeri, dove il confronto anno su anno è stato influenzato negativamente dall’effetto pre-acquisto dello scorso anno. In risposta a queste difficili dinamiche di mercato, siamo rimasti flessibili, allineando di conseguenza i nostri livelli di produzione, mantenendo al contempo una gestione rigorosa e un focus coerente sulla nostra visione strategica a lungo termine”.”Date le persistenti incertezze macroeconomiche e il ritardo nella ripresa nel segmento dei veicoli commerciali leggeri, in particolare nelle flotte di veicoli cabinati e a noleggio, abbiamo rivisto le nostre previsioni per l’intero anno – ha aggiunto – Di contro, va tuttavia considerato che le flotte dei clienti stanno invecchiando e che la ripresa arriverà a tempo debito, sebbene a un ritmo più lento del previsto. Nel frattempo, continueremo a gestire i costi e la capacità produttiva con cautela, soprattutto nel segmento europeo dei veicoli commerciali leggeri, dove stiamo adeguando i livelli di produzione per soddisfare la domanda al dettaglio prevista per il resto dell’anno”.Ora Iveco Group si aspetta per l’intero 2025 un EBIT adjusted tra 880 e 980 milioni di euro (stima precedente tra 980 e 1.030 milioni di euro), Ricavi netti delle Attività Industriali in diminuzione tra -3% e -5% rispetto al 2024 (vs stabili rispetto al 2024). LEGGI TUTTO

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    Tenax, ok CdA a prestito obbligazionario non convertibile da 4,5 milioni di euro

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Tenax International, società quotata su Euronext Growth Milan e uno dei principali produttori in Europa di macchine 100% elettriche per la pulizia stradale ed igiene urbana, ha deliberato l’emissione di un prestito obbligazionario non subordinato e non convertibile fino all’importo complessivo di 4,5 milioni di euro.Gli strumenti da emettere saranno collocati presso primari investitori istituzionali e professionali. I fondi raccolti verranno impiegati a servizio del Business Plan 2025-2028, che prevede investimenti per la crescita per 8 milioni di euro.Il CdA ha conferito mandato al Presidente e all’Amministratore Delegato affinché, disgiuntamente tra loro, possano provvedere, tenuto conto delle condizioni di mercato, a dare concreta attuazione alla deliberazione. LEGGI TUTTO

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    Iveco, accordo da 3,8 miliardi di euro per cessione a Tata Motors post-scissione Difesa

    (Teleborsa) – Tata Motors, colosso indiano dell’automotive, ha raggiunto un accordo per acquisireIveco Group, leader europeo nei veicoli commerciali e nella mobilità, e creare un gruppo nel settore dei veicoli commerciali che avrà la portata, il portafoglio prodotti e la capacità industriale per diventare un campione globale in questo dinamico settore. Insieme, Iveco e il business dei veicoli commerciali di Tata Motors avranno ricavi combinati di circa 22 miliardi di euro, suddivisi tra Europa (circa 50%), India (circa 35%) e Americhe (circa 15%) con posizioni interessanti nei mercati emergenti in Asia e Africa.L’OPA volontaria (che mira ad acquisire il 100% con il successivo delisting di Iveco Group da Euronext Milan) sarà effettuata da TML CV Holdings PTE o da una società a responsabilità limitata da costituire secondo la legge olandese, che sarà interamente posseduta, direttamente o indirettamente, da Tata Motors. L’offerta è condizionata alla separazione del Business Defence di Iveco, e riguarda tutte le common shares di Iveco Group ex separazione del Business Defence, a un prezzo unitario di 14,1 euro (cum dividend, al netto di qualsiasi dividendo distribuito in relazione alla vendita delle aziende del Business Defence) pagato in contanti. L’offerta comporta un corrispettivo totale di circa 3,8 miliardi di euro per l’intera Iveco Group, escludendo il Business Defence e i proventi netti riveniente dalla sua separazione.Il prezzo, unitamente al dividendo straordinario che sarà distribuito agli azionisti in relazione al trasferimento delle attività del Business Defence (stimato pari a 5,5-6,0 euro per azione), incorpora un premio del 22-25% rispetto al prezzo medio ponderato per volume nei tre mesi precedenti il 17 luglio 2025, pari a 16,02 euro (prima di qualsiasi speculazione su una possibile offerta). Il dividendo straordinario stimato di 5,5-6,0 euro per azione rimane soggetto agli adjustments di chiusura connessi alla vendita del Business Defence.Il Consiglio di Amministrazione di Iveco sostiene l’offerta e raccomanda ai titolari di common shares di aderirvi. Exor, principale azionista di Iveco Group, ha assunto l’impegno irrevocabile a sostenere l’offerta e portare in adesione la propria partecipazione, pari a circa il 27,06% delle common shares e al 43,11% dei diritti di voto complessivi di Iveco Group. La vendita del Business Defence a Leonardo è prevista entro il primo trimestre del 2026 e comunque non oltre il 31 marzo 2026.”Unendo le forze con Tata Motors, stiamo liberando nuovo potenziale per migliorare ulteriormente le nostre capacità industriali, accelerare l’innovazione nel trasporto a zero emissioni e ampliare la nostra presenza nei principali mercati globali – ha commentato Olof Persson, CEO di Iveco Group – Questa unione ci permetterà di servire meglio i nostri clienti con un portafoglio di prodotti più ampio e avanzato e di offrire valore a lungo termine a tutti gli stakeholder”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street vicina ai massimi in attesa della Fed. Economia USA solida

    (Teleborsa) – S&P 500 e Nasdaq scambiano vicini ai massimi storici, in attesa della decisione della Federal Reserve, dopo che i dati macroeconomici hanno mostrato che l’economia statunitense sta reggendo bene l’impatto dei dazi.Negli Stati Uniti, il PIL preliminare del 2° trimestre ha registrato una crescita di +3% t/t (rispetto a +2,6% atteso e -0,5% precedente), trainata dall’accelerazione dei consumi (+1,4% t/t da +0,5% precedente) e dal marcato calo dell’import (dovuto all’inversione degli acquisti anticipati in vista dei dazi), a fronte di una flessione di investimenti residenziali ed esportazioni. A luglio la variazione degli occupati ADP si è attestata a 104 mila, contro un consenso pari a 77 mila.La decisione della Fed sui tassi sarà resa nota alle 20:00 ora italiana e Powell terrà una conferenza stampa post-riunione 30 minuti dopo.Il presidente statunitense Donald Trump ha elogiato i dati sul PIL in un post sui social media definendoli “molto migliori del previsto” e ha rinnovato il suo appello a Powell e ai suoi colleghi affinché riducano i tassi di interesse.Guardando ai principali indici, il Dow Jones è sostanzialmente stabile e si posiziona su 44.685 punti, mentre, al contrario, piccolo scatto in avanti per l’S&P-500, che arriva a 6.386 punti. Guadagni frazionali per il Nasdaq 100 (+0,41%); con analoga direzione, in moderato rialzo l’S&P 100 (+0,3%).In buona evidenza nell’S&P 500 i comparti utilities (+1,06%), telecomunicazioni (+0,62%) e informatica (+0,53%). Nel listino, i settori energia (-0,84%) e materiali (-0,65%) sono tra i più venduti.Al top tra i giganti di Wall Street, Honeywell International (+1,01%), Caterpillar (+0,94%), Visa (+0,86%) e JP Morgan (+0,82%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Dow, che ottiene -2,82%. Seduta negativa per Nike, che mostra una perdita del 2,04%. Si muove sotto la parità Chevron, evidenziando un decremento dell’1,21%. Contrazione moderata per IBM, che soffre un calo dell’1,18%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Marvell Technology (+7,62%), Electronic Arts (+7,17%), American Electric Power Company (+3,74%) e Constellation Energy (+3,11%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Old Dominion Freight Line, che prosegue le contrattazioni a -8,52%. In apnea Mondelez International, che arretra del 5,90%. Tonfo di GE Healthcare Technologies, che mostra una caduta del 5,67%. Lettera su Palo Alto Networks, che registra un importante calo del 5,32%. LEGGI TUTTO

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    Pozzi Milano, ricavi primo semestre salgono a 10,1 milioni di euro

    (Teleborsa) – Pozzi Milano, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nel settore dell’arte da tavola, ha chiuso il primo semestre del 2025 con ricavi pari a 10,1 milioni di euro, in crescita del 7,5% circa rispetto ai 9,4 milioni al 30 giugno 2024. L’incremento è attribuibile principalmente all’ampliamento della base clienti nel mercato di riferimento e a una maggiore penetrazione commerciale in alcuni segmenti ad alto valore, nonostante il calo della spesa media annuale delle famiglie legato a pressioni inflazionistiche e all’incertezza macroeconomica generata dai conflitti internazionali. Circa il 65% dei ricavi complessivi nel primo semestre è stato realizzato sui mercati internazionali.L’Indebitamento Finanziario Netto si attesta a 2,2 milioni cash negative, in peggioramento rispetto ai 0,3 milioni cash positive registrati al 31 dicembre 2024. L’incremento del dato riflette principalmente gli effetti dovuti alle acquisizioni dell’intero capitale sociale di Mascagni Casa e di Venditio finalizzate nel corso del primo semestre 2025.”I risultati del primo semestre 2025 confermano la solidità del nostro modello e la coerenza della visione strategica che stiamo perseguendo – ha commentato il presidente Diego Toscani – Il rafforzamento della presenza internazionale, unito all’ingresso di realtà come Mascagni Casa e Venditio nel perimetro del Gruppo – i cui effetti si dispiegheranno nei prossimi esercizi – rappresenta un passo concreto verso un’offerta sempre più completa e una presenza più strutturata nei mercati chiave”. LEGGI TUTTO