Luglio 2025

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    EssilorLuxottica, margini semestre sotto pressione da dazi. Fatturato +7,3%

    (Teleborsa) – EssilorLuxottica, colosso italo-francese dell’occhialeria, ha chiuso i primi sei mesi del 2025 con un fatturato pari a 14.024 milioni di euro (in crescita del 5,5% rispetto all’anno precedente), con un aumento del 7,3% a cambi costanti, con tutte le aree geografiche in crescita e il segmento Direct to Consumer che ha registrato una crescita superiore rispetto al Professional Solutions.L’utile lordo adjusted è stato pari a 8.896 milioni di euro, raggiungendo il 63,4% del fatturato, 90 punti base in meno rispetto al primo semestre 2024 (o -80 punti base a cambi costanti), a causa dell’impatto dei dazi negli Stati Uniti e della maggiore incidenza dei wearable sul fatturato, effetti parzialmente compensati dal contributo positivo del price-mix. L’utile operativo adjusted ha raggiunto 2.532 milioni di euro, pari al 18,1% del fatturato, rispetto al 18,3% del primo semestre 2024, con una diluizione del margine di 20 punti base. A cambi costanti, il margine si è mantenuto stabile al 18,3% del fatturato, nonostante l’introduzione dei nuovi dazi sulle importazioni statunitensi, grazie all’efficace contenimento delle spese G&A (in aumento di appena l’1% a cambi costanti).L’utile netto adjusted è stato pari a 1.799 milioni di euro, pari al 12,8% del fatturato rispetto al 13,1% del 2024, con una diluizione dei margini di 30 punti base (o -10 punti base a cambi costanti1 pari al 13,0% del fatturato), influenzato anche da un lieve aumento dell’aliquota fiscale.”Abbiamo chiuso un primo semestre solido, con ricavi in crescita in tutte le aree geografiche e in tutti i business. Un risultato che conferma la qualità del nostro percorso anche in un contesto volatile e in linea con gli obiettivi di lungo periodo – ha commentato il CEO Francesco Milleri – Stiamo aprendo la strada a una trasformazione profonda del settore, poiché l’occhiale diventerà sempre più una piattaforma tecnologica dove intelligenza artificiale, sensoristica e soluzioni medicali digitali permetteranno a tutti di accedere a nuove possibilità ed esprimere il proprio potenziale. Il successo dei Ray-Ban Meta, il lancio dei Performance AI glasses Oakley Meta e il debutto positivo degli occhiali Nuance Audio sono traguardi importanti lungo questa nuova frontiera”.”I passi avanti nel med-tech e il completamento dell’acquisizione delle cliniche Optegra ci permetteranno inoltre di offrire un’esperienza di cura sempre più personalizzata, integrata e costruita attorno alle esigenze del paziente – ha aggiunto – Percorsi completi di cura della vista, diagnostica avanzata e trattamenti terapeutici si affiancheranno a nuove possibilità per la diagnosi precoce di numerose patologie. Al tempo stesso, stiamo rafforzando la nostra leadership nella gestione della miopia con Stellest 2.0, in un anno in cui celebriamo con orgoglio il 50° anniversario di Oakley e continuiamo a innovare anche nelle aree più consolidate del nostro business. Tecnologie come Varilux Physio Extensee, che beneficia dell’intelligenza artificiale, e la nuova collezione Puffer di Ray-Ban sono solo alcuni dei successi che ci permettono di guardare con fiducia alla seconda metà dell’anno”.Il Gruppo ha chiuso il primo semestre con 2,79 miliardi di euro di disponibilità liquide e mezzi equivalenti e un indebitamento netto di 11,26 miliardi di euro (inclusi i 3,47 miliardi di euro di passività per leasing) a fronte di un indebitamento netto di 9,76 miliardi di Euro a fine giugno 2024.La società conferma il proprio obiettivo di crescita del fatturato annuo mid-single digit dal 2022 al 2026 a cambi costanti (sulla base dei ricavi pro forma del 2021), con un obiettivo compreso tra 27 e 28 miliardi di euro, e prevede di raggiungere un utile operativo adjusted compreso tra il 19 e il 20% del fatturato entro la fine di tale periodo. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, acquistate azioni proprie per oltre 53 milioni di euro

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie avviato lo scorso 2 giugno, ha reso noto che dal 21 al 25 luglio 2025, ha acquistato complessivamente 10.827.762 azioni proprie, pari a circa lo 0,06% del capitale sociale, ad un prezzo medio di 4,9042 euro, per un controvalore totale di 53.101.020,56 euro.Al 25 luglio 2025, dall’avvio del programma, Intesa Sanpaolo ha acquistato complessivamente 219.401.073 azioni, pari a circa l’1,23% del capitale sociale, a un prezzo medio di acquisto per azione pari a 4,8729 euro, per un controvalore totale di 1.069.118.725,62 euro.Sul listino milanese, oggi, controllato progresso per il Colosso creditizio, che chiude in salita dello 0,51%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in stand-by in attesa di trimestrali tech e riunione Fed

    (Teleborsa) – Seduta poco mossa a Wall Street, dopo che domenica è stato raggiunto l’accordo commerciale tra Stati Uniti e UE, prevedendo dazi del 15% sulle merci europee (incluso il settore automotive, invece del 25%, e la conferma dei dazi al 50% su acciaio e alluminio), un impegno dell’UE a importare 750 miliardi di dollari di energia/prodotti energetici statunitense, investire 600 miliardi di dollari nell’economia USA, acquistare ingenti quantità di equipaggiamento militare e aprire i propri mercati a beni USA a dazi zero.Gli investitori si stanno preparando a una settimana densa di trimestrali, con Apple, Microsoft, Amazon e Meta Platforms – quattro delle cosiddette “Magnifiche Sette” – pronte a pubblicare i loro risultati. La scorsa settimana, Alphabet ha sorpreso il mercato con un deciso aumento della spesa in conto capitale, ravvivando l’ottimismo per l’intelligenza artificiale, mentre Tesla ha avvertito di trimestri difficili a venire a causa della riduzione dei sussidi ai veicoli elettrici.Oltre ai colossi tecnologici, l’attenzione del mercato sarà anche su multinazionali di altri settori come Boeing, Spotify, Booking, Visa, ARM Holdings e Qualcomm.Oggi l’agenda macroeconomica è priva di indicazioni significative, ma nei prossimi giorni ne arriveranno numerose. L’attenzione sarà rivolta al rapporto sulla spesa per i consumi personali (PCE) – l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed (che si riunisce questa settimana) – e ai dati sulle buste paga non agricole per valutare l’impatto dei dazi sui prezzi al consumo e sul mercato del lavoro.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones si attesta sui valori della vigilia a 44.892 punti; sulla stessa linea, giornata senza infamia e senza lode per l’S&P-500, che rimane a 6.392 punti. In frazionale progresso il Nasdaq 100 (+0,34%); pressoché invariato l’S&P 100 (+0,19%).In luce sul listino nordamericano S&P 500 i comparti energia (+1,07%), beni di consumo secondari (+0,97%) e informatica (+0,44%). Tra i peggiori della lista dell’S&P 500, in maggior calo i comparti utilities (-1,11%), materiali (-1,06%) e beni di consumo per l’ufficio (-0,68%).Al top tra i giganti di Wall Street, Nike (+3,84%), Dow (+1,63%), Home Depot (+1,42%) e 3M (+1,18%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Cisco Systems, che ottiene -1,54%. Tentenna Travelers Company, con un modesto ribasso dell’1,45%. Giornata fiacca per Verizon Communication, che segna un calo dell’1,39%. Piccola perdita per Coca Cola, che scambia con un -1,17%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Tesla Motors (+4,06%), ON Semiconductor (+3,87%), Advanced Micro Devices (+3,76%) e Diamondback Energy (+3,33%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su T-Mobile US, che prosegue le contrattazioni a -1,91%. Preda dei venditori Coca-Cola Europacific Partners, con un decremento dell’1,82%. Si concentrano le vendite su Charter Communications, che soffre un calo dell’1,79%. Vendite su Gilead Sciences, che registra un ribasso dell’1,70%. LEGGI TUTTO

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    INWIT, buyback per oltre 7,2 milioni di euro

    (Teleborsa) – INWIT, nell’ambito della prima tranche di riacquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato tra il 21 e il 25 luglio 2025, complessivamente 694.621 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 10,4587 euro, per un controvalore pari a 7.264.841,54 euro.Al 25 luglio, considerando le azioni proprie già in portafoglio, Infrastrutture Wireless Italiane detiene 13.937.756 azioni proprie pari a circa l’1,496% del capitale sociale.A Milano, oggi, modesto recupero sui valori precedenti per la Società italiana che opera nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, che conclude in progresso dello 0,29%. LEGGI TUTTO

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    OPAS Banca Ifis su illimity, sell-out allo 0,03%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis su azioni ordinarie illimity Bank, risulta che oggi 28 luglio 2025 sono state presentate 2.070 richieste di adesioni alla procedura di sell-out. Pertanto dall’inizio della proceduta di obbligo d’acquisto sono state presentate complessivamente 2.070 adesioni, pari al 0,032778% dell’offerta.La procedura di sell-out, iniziata oggi, terminerà il 29 agosto. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity acquistate sul mercato nei giorni 28 e 29 agosto 2025 non potranno essere oggetto delle richieste di vendita. LEGGI TUTTO

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    Dazi, Calderone: sistema imprese “estremamente resiliente”

    (Teleborsa) – Il sistema delle nostre imprese è “estremamente resiliente”. Lo ha sottolineato il ministro del Lavoro Marina Calderone in riferimento alle ricadute sulle nostre imprese dall’accordo con gli Usa sui dazi. “Noi dobbiamo guardare con prudenza tutti quelli che sono i dati e le previsioni”, ha detto a SkyTg24.”In questo momento non abbiamo ancora tutti gli elementi per comprendere in che modo e su quali settori ci saranno, se ci saranno, ripercussioni negative”, ha spiegato. “È importante però porre l’accento sulle caratteristiche della nostra economia, il rapporto delle imprese italiane con le esportazioni non è dipendente totalmente da quelle che sono le politiche americane, diversificano moltissimo sul fronte delle esportazioni. Ciò non vuol dire non guardare con attenzione all’accordo però io credo che il nostro sia sistema estremamente resiliente, e credo che anche il fatto che noi siamo capaci di vendere prodotti qualitativamente elevati faccia la differenze”.”Sono convinta – ha concluso la Calderone – che un accordo sui dazi possa portare delle criticità in alcuni settori, ma l’incertezza di un non accordo deprime le capacità di investimento di tutte le aziende”. LEGGI TUTTO

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    Figma alza forchetta per IPO sul NYSE: punta valutazione di 18,8 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Figma ha alzato la forchetta di prezzo proposto per la sua offerta pubblica iniziale (IPO) negli Stati Uniti, puntando ora a raccogliere 1,18 miliardi di dollari e ottenere una valutazione di 18,8 miliardi di dollari. L’azienda di software intende ora vendere azioni con un prezzo compreso tra 30 e 32 dollari, rispetto al precedente obiettivo di prezzo di 25-28 dollari.Figma ha presentato domanda di quotazione delle sue azioni ordinarie di Classe A sul New York Stock Exchange (NYSE) con il simbolo “FIG”. La scorsa settimana ha lanciato il roadshow per l’IPO.L’offerta proposta consiste in 12.472.657 azioni ordinarie di Classe A offerte da Figma e 24.464.423 azioni ordinarie di Classe A offerte da alcuni degli attuali azionisti di Figma. Inoltre, gli azionisti venditori intendono concedere ai sottoscrittori un’opzione di 30 giorni per l’acquisto di un massimo di ulteriori 5.540.561 azioni ordinarie di Classe A per coprire le sovra-allocazioni al prezzo di offerta pubblica iniziale, al netto di sconti e commissioni di sottoscrizione. Figma non riceverà alcun ricavato dalla vendita delle azioni da parte degli azionisti venditori.Fondata nel 2012, Figma si è evoluta da uno strumento di progettazione a una piattaforma connessa basata sull’intelligenza artificiale che aiuta i team a passare dall’idea al prodotto finito. Che si tratti di ideazione, progettazione, costruzione o spedizione, Figma vuole rendere l’intero processo di progettazione e sviluppo del prodotto più collaborativo, efficiente e divertente, mantenendo tutti sulla stessa lunghezza d’onda. LEGGI TUTTO

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    Yolo, sottoscritta tranche del prestito obbligazionario per 2,2 milioni di euro

    (Teleborsa) – Yolo Group, operatore insurtech italiano quotato su Euronext Growth Milan, ha reso noto che sono stati sottoscritti accordi aventi ad oggetto la sottoscrizione di 22 obbligazioni del valore nominale di 100 mila euro, per un importo complessivo pari a 2,2 milioni di euro da emettere nell’ambito di un prestito obbligazionario non convertibile, non subordinato, di importo massimo complessivo pari a 4 milioni approvato dal CdA in data 21 luglio 2025. Ulteriori tranche potranno essere emesse, fino all’importo complessivo di 4 milioni, entro il 30 giugno 2026.Il prestito obbligazionario ha una durata di 5 anni e sarà di tipo amortising con un periodo di preammortamento. Le obbligazioni saranno fruttifere di un tasso di interesse variabile pari all’Euribor 6M + un margine di 5,75% annuo – da corrispondere in via posticipata con rimborsi attraverso rate semestrali.Yolo ha richiesto l’ammissione del prestito obbligazionario alla negoziazione sul Euronext Access Milan – segmento professionale, organizzato e gestito da Borsa Italiana. Non è prevista l’assegnazione di alcun rating, né all’emittente né alle obbligazioni. L’emissione e l’inizio delle negoziazioni è prevista per il 31 luglio 2025.Il prestito obbligazionario è stato ammesso all’intervento del Fondo di Garanzia e, pertanto, beneficia della Garanzia per un ammontare pari all’80% dell’importo nominale dello stesso e quindi per un importo massimo pari a 3.200.000 euro. LEGGI TUTTO