Luglio 2025

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    Milano positiva insieme al resto d’Europa. Sprint finale di Iveco

    (Teleborsa) – Marginale aumento della Borsa di Milano, mentre il resto dell’Europa è all’insegna del toro. Negli USA, sostanzialmente stabile l’S&P-500, con l’attenzione degli investitori rivolta alle trimestrali e ai dati macroeconomici. Dopo che ieri sera il gigante dello streaming Netflix ha alzato la guidance dopo una trimestrale superiore alle attese, il produttore svedese di elettrodomestici Electrolux ha registrato un aumento più consistente del previsto degli utili del secondo trimestre, mentre il marchio di lusso britannico Burberry ha detto che le sue vendite trimestrali comparabili nei negozi sono scese meno della previsioni degli analisti.Seduta in lieve rialzo per l’Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,165. Lieve aumento dell’oro, che sale a 3.354,9 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,11%.Torna a scendere lo spread, attestandosi a +82 punti base, con un calo di 4 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,42%.Tra i mercati del Vecchio Continente giornata fiacca per Francoforte, che segna un calo dello 0,33%, Londra avanza dello 0,22%, e Parigi è stabile, riportando un moderato +0,01%. Piazza Affari archivia la giornata con un guadagno frazionale sul FTSE MIB dello 0,46%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 42.858 punti.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, svetta Iveco che sul finale segna un importante progresso dell’8,32%, spinta da voci secondo cui Exor, la holding degli Elkann, starebbe trattando la cessione di Iveco e tra i potenziali acquirenti della società di veicoli commerciali, camion e bus ci sarebbe l’indiana Tata Motors. “No comment” è stata la risposta di un portavoce di Exor a proposito delle indiscrezioni su trattative in corso.Bilancio decisamente positivo per Leonardo, che vanta un progresso del 3,21%.Buona performance per Amplifon, che cresce del 2,75%.Sostenuta Saipem, con un discreto guadagno dell’1,91%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Stellantis, che ha archiviato la seduta a -3,18%: l’assemblea straordinaria degli azionisti ha ratificato la nomina di Filosa a CEO.Piccola perdita per Tenaris, che scambia con un -1,31%.Tentenna Fineco, che cede lo 0,69%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, NewPrinces (+2,43%), Alerion Clean Power (+2,11%), Sanlorenzo (+2,10%) e Technogym (+1,99%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su GVS, che ha archiviato la seduta a -1,41%.Sostanzialmente debole El.En, che registra una flessione dell’1,26%.Si muove sotto la parità Cementir, evidenziando un decremento dell’1,22%. LEGGI TUTTO

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    Masaf, Pegno rotativo esteso ai mosti: boccata d’ossigeno per Moscato e Brachetto

    (Teleborsa) – Via libera del Masaf alla possibilità di ammettere al “pegno rotativo” anche i mosti parzialmente fermentati: categoria alla quale appartengono il Moscato d’Asti e il Brachetto, due fra i vini piemontesi che hanno denunciato sofferenze di esubero. Una notizia molto positiva per l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport, Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni: “grazie al via libera del Ministero e di Agea anche i produttori del Moscato e del Brachetto potranno accedere al pegno rotativo: uno strumento al quale finora erano ammessi solo i vini e da oggi anche i mosti parzialmente fermentati. Il Pegno rotativo è un prestito erogato dalle banche fornendo come garanzia il proprio vino in magazzino: in questo modo le giacenze si trasformano in liquidità immediata con cui poter pagare i propri viticultori associati e fornitori”. Per accedere al pegno rotativo occorre presentare una domanda sul Sian, il Sistema Informativo Agricolo Nazionale gestito da Agea che istruisce le pratiche e dà il proprio avallo. “Voglio ringraziare – prosegue Bongioanni – la direttrice generale del Masaf Eleonora Iacovoni, e il direttore di Agea Coordinamento Salvatore Carfì che ha già modificato in tempo reale la piattaforma del Sian per poter accogliere le domande e rendere la misura operativa da subito”. In attesa del Pacchetto Vino della Commissione Europa, annunciato per fine 2025, l’Assessorato ha allo studio altre misure per affrontare in modo strutturale il problema degli esuberi, là dove verificati, da definire attraverso ulteriori confronti con i consorzi e le associazioni di categoria. Fra le soluzioni per intervenire nell’immediato sulle giacenze: il taglio dell’annata 2024 nella misura del 15% con vini dell’annata precedente; la riduzione del rapporto di resa uva / vino applicabile già dalla vendemmia 2025; lo stoccaggio volontario, ossia il blocco dall’immissione sul mercato di una quota di prodotto per ridurre il volume dell’offerta e contenere la depressione dei prezzi. Nel medio periodo – già dal 2026 – un intervento utile potrà essere la “vendemmia verde”, ossia il taglio primaverile dei grappoli ancora immaturi per diminuire la produzione; e su tempi più lunghi soluzioni come la riduzione delle autorizzazioni ai nuovi impianti viticoli o gli espianti incentivati. “Valuteremo – ha concluso l’assessore – come poter impiegare sulla promozione del nostro vino ulteriori risorse e nuove misure dei fondi europei del Csr”.(Foto: Hermes Rivera su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Iveco, titolo in rally su voci cessione da parte di Exor. No comment da holding

    (Teleborsa) – Repentino marcato rialzo per il titolo Iveco, sul finire della seduta, che mostra un +9,30%.A fare da assist alle azioni, contribuiscono voci secondo cui Exor, la holding degli Elkann, starebbe trattando la cessione di Iveco e tra i potenziali acquirenti della società di veicoli commerciali, camion e bus ci sarebbe l’indiana Tata Motors. “No comment” è stata la risposta di un portavoce di Exor a proposito delle indiscrezioni su trattative in corso.Comparando l’andamento del titolo con il FTSE MIB, su base settimanale, si nota che il leader globale nel settore automotive mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +1,52%, rispetto a -0,57% del principale indice della Borsa di Milano).Il quadro tecnico di Iveco suggerisce un’estensione della linea ribassista verso il pavimento a 15,66 Euro con tetto rappresentato dall’area 17,33. Le previsioni sono per un prolungamento della fase negativa al test di nuovi minimi individuati a quota 14,56. LEGGI TUTTO

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    USA, Università Michigan: fiducia consumatori attesa in aumento a luglio

    (Teleborsa) – Attesa in miglioramento la fiducia dei consumatori americani a luglio. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in salita a 61,8 punti rispetto ai 60,7 punti del mese di giugno e ai 61,4 attesi dagli analisti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è salito a 66,8 punti da 64,8, mentre l’indice sulle attese è aumentato a 58,6 punti dai 58,1 precedenti. LEGGI TUTTO

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    Wall Street cauta guarda alle trimestrali

    (Teleborsa) – Apertura positiva per la borsa di Wall Street, nell’ultima seduta della settimana, sostenuta soprattutto da una buona stagione degli utili che controbilancia i timori per le minacce di dazi estesi da parte della presidenza Trump. Su tale questione le diplomazie americane ed europee trattano ad oltranza, per cercare di trovare un accordo entro il primo agosto e scongiurare così l’entrata in vigore di dazi al 30%. Sul fronte macroeconomico, sono giunti segnali positivi dal mercato edilizio in crescita e sopra le attese degli analisti. Atteso in giornata anche un aggiornamento preliminare sulla fiducia dei consumatori elaborata dall’Università Michigan.Sul versante societario, prosegue la stagione delle trimestrali. Focus su Netflix che ha annunciato conti superiori alle attese, nel secondo trimestre e, la revisione al rialzo della guidance per l’anno in corso.Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones si attesta a 44.448 punti; sulla stessa linea l’S&P-500 rimane a 6.309 punti. Consolida i livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,17%); sulla stessa tendenza, sulla parità l’S&P 100 (+0,15%). LEGGI TUTTO

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    Inverno demografico, Confesercenti: età media degli occupati sale a 44,2 anni

    (Teleborsa) – L’inverno demografico gela il lavoro e accelera l’invecchiamento degli occupati: nel 2024 l’età media sale a 44,2 anni, oltre due in più rispetto al 2019 (42 anni). A pesare è la riduzione del numero di giovani e la crescita degli over 50, tra cui oltre un milione di pensionati tornati a lavorare, aumentati di 76mila unità negli ultimi cinque anni. È quanto emerge da un’analisi condotta da Confesercenti su dati INPS, Istat e camerali.I lavoratori più anziani sono nel Centro, dove l’età media tocca i 44,6 anni. Segue il Nord con 44,4 anni, mentre la forza lavoro è più giovane al Sud (43,8 anni). L’invecchiamento è dovuto all’allungamento dei percorsi di studio, all’innalzamento dei requisiti pensionistici e a fattori demografici. L’età degli occupati, però, cresce più rapidamente di quella della popolazione generale, aumentata nello stesso periodo di poco più di due mesi. L’accelerazione è dovuta alla ricomposizione della struttura della forza lavoro: dal 2004 al 2024 si contano 1 milione e 631mila occupati in più, ma il saldo positivo nasconde un calo di oltre due milioni di giovani (15-34 anni) e di quasi un milione tra i 35 e 49 anni, più che compensato dall’aumento di quasi 5 milioni di over 50. Questa fascia comprende, stimiamo, oltre un milione di lavoratori già pensionati: per lo più autonomi e professionisti, ma anche quasi 360mila dipendenti.Il fenomeno riguarda anche gli imprenditori, la cui età media è passata nello stesso periodo da 51,1 a 51,9 anni. Un incremento che conferma il progressivo allontanamento delle nuove generazioni dall’imprenditorialità e segnala criticità nel ricambio generazionale. L’Umbria è la regione che segna l’incremento più forte, da 52,7 a 54,1 anni, seguita da Toscana (da 52,2 a 53,4) e Liguria (da 52,2 a 53,4). Anche il Mezzogiorno mostra una tendenza simile: in Campania l’età media passa da 50,1 a 51,6 anni, in Puglia da 51,3 a 52,4, in Calabria da 50,8 a 52,5. Fa eccezione il Lazio, che segna una lieve riduzione (da 50,5 a 50,3 anni), anche se è la Lombardia la regione con gli imprenditori più giovani (49,2 anni).Il ritorno dei pensionati e la difficoltà di ingresso dei giovani sono legati anche all’impoverimento del lavoro. Un fenomeno dovuto non solo a inflazione e fiscal drag, ma anche alla diffusione dei contratti cosiddetti pirata: accordi al ribasso rispetto ai contratti collettivi più rappresentativi, con sottoinquadramento e riduzione delle tutele. Una piaga che riguarda circa 800mila dipendenti, concentrati soprattutto nel terziario e nel turismo, privati anche di benefici come previdenza integrativa e assistenza sanitaria.”Inverno demografico e dumping contrattuale – commenta il presidente di Confesercenti Nico Gronchi – sono due micce accese che rischiano di far deflagrare il mondo dell’occupazione e ridurre le prospettive di sviluppo economico. Per invertire questa tendenza serve un intervento organico, dal rafforzamento dei benefici per chi assume under 35 ad un regime fiscale di vantaggio per le imprese giovani. Necessario anche premiare la contrattazione collettiva di qualità, detassando non solo gli aumenti salariali dei contratti più rappresentativi, ma anche 13esima e 14esima – spesso non previste dai contratti in dumping – così da aumentare il potere d’acquisto delle famiglie e incentivare la permanenza nel lavoro regolare”. LEGGI TUTTO

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    G7, Giorgetti: cresce impatto negativo della Cina sulla nostra industria

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Economia, GiancarloGiorgetti, ha dichiarato che “la sovraccapacità produttiva e le politiche commerciali della Cina stanno avendo un impatto crescente negativo sulla nostra industria manifatturiera”. Intervenendo nel corso del dibattito G7 dedicato alle previsioni economiche e all’Ucraina, il ministro ha poi sottolineato che la quota dominante della Cina negli appalti delle banche multilaterali di sviluppo dovrà “essere affrontata attraverso politiche volte ad aumentare il contenuto locale e a riequilibrare l’assegnazione dei contratti tra paesi donatori e azionisti”.”Siamo preoccupati per l’impatto dell’incertezza economica e delle persistenti tensioni commerciali sulle nostre economie”, ha dichiarato Giorgetti nel suo intervento. Il ministro ha poi richiamato l’attenzione sulle conseguenze economiche provocate dalla svalutazione del dollaro americano: “l’indebolimento del tasso di cambio del dollaro Usa si sta cumulando all’effetto dell’aumento dei dazi commerciali”.Nel ribadire il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina contro l’aggressione della Russia, il ministro dell’Economia ha inoltre ricordato “l’importanza di vigilare affinché, come deciso nel G7 di Banff, nessuna azienda o ente partecipi alla ricostruzione dell’Ucraina se ha finanziato o beneficiato a qualsiasi titolo di proventi frutto di affari in Russia”.Il ministro ha partecipato anche alla sessione del G20 a Durban dedicata all’Africa parlando del rilancio dei primi passi concreti per il Piano Mattei. Le iniziative a sostegno dello sviluppo dell’Africa “sono pienamente in linea con l’iniziativa di punta del governo italiano – il Piano Mattei – per promuovere lo sviluppo economico e sociale nei paesi africani, rinnovando i partenariati basati sulla cooperazione tra pari interessi condivisi e benefici reciproci”, ha sottolineato. “Concordiamo pienamente – ha aggiunto – sull’importanza di colmare il divario infrastrutturale di lunga data in tutta l’Africa, fondamentale per accrescere le opportunità di crescita e sviluppo occupazionale”. Giorgetti ha poi ricordato, tra l’altro, gli accordi con la Banca Mondiale, la Banca Africana di Sviluppo e il contributo degli Emirati Arabi Uniti che “hanno permesso la formazione di un elenco di progetti da finanziare per il 2025, concentrandosi su infrastrutture, trasporti e gestione idrica”. LEGGI TUTTO