Luglio 2025

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    Appuntamenti macroeconomici del 31 luglio 2025

    (Teleborsa) – Giovedì 31/07/202501:50 Giappone: Vendite dettaglio, annuale (atteso 1,8%; preced. 2,2%)01:50 Giappone: Produzione industriale, mensile (atteso -0,7%; preced. -0,1%)07:00 Giappone: Fiducia consumatori (atteso 35,1 punti; preced. 34,5 punti)08:00 Germania: Prezzi import, mensile (atteso -0,2%; preced. -0,7%)08:45 Francia: Prezzi produzione, annuale (preced. 0,2%)08:45 Francia: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,4%)08:45 Francia: Prezzi consumo, annuale (atteso 1%; preced. 1%)08:45 Francia: Prezzi produzione, mensile (preced. -0,8%)09:55 Germania: Tasso disoccupazione (atteso 6,4%; preced. 6,3%)10:00 Italia: Tasso disoccupazione (atteso 6,4%; preced. 6,5%)11:00 Unione Europea: Tasso disoccupazione (atteso 6,3%; preced. 6,3%)11:00 Italia: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,1%; preced. 0,2%)11:00 Italia: Prezzi consumo, annuale (atteso 1,5%; preced. 1,7%)12:00 Italia: Prezzi produzione, mensile (preced. -0,7%)12:00 Italia: Prezzi produzione, annuale (preced. 1,7%)13:30 USA: Challenger licenziamenti (preced. 48K unità)14:00 Germania: Prezzi consumo, annuale (atteso 1,9%; preced. 2%)14:00 Germania: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,2%; preced. 0%)14:30 USA: Redditi personali, mensile (atteso 0,2%; preced. -0,4%)14:30 USA: Spese personali, mensile (atteso 0,4%; preced. -0,1%)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 222K unità; preced. 217K unità)14:30 USA: Indice costo lavoro, trimestrale (atteso 0,8%; preced. 0,9%)15:45 USA: PMI Chicago (atteso 41,9 punti; preced. 40,4 punti)16:30 USA: Stoccaggi gas, settimanale (atteso 37 Mld piedi cubi; preced. 23 Mld piedi cubi)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Germania, prezzi import ancora deboli a giugno

    (Teleborsa) – Si moderano meno delle attese i prezzi import in Germania a giugno 2025. Il dato, comunicato l’Ufficio Federale di Statistica della Germania (DESTATIS), ha registrato una variazione pari a +0% su mese, contro il -0,2% atteso dagli analisti e dopo il -0,7% di maggio. Su base annuale si registra un decremento dell’1,4% a fronte del -1,1% del mese precedente e rispetto al -1,6% atteso.Al netto dei prodotti petroliferi e minerari, i prezzi sono scesi dello 0,4% su base annua e dello 0,3% su base mensile.Per quanto riguarda i prezzi alle esportazioni, si è registrato un incremento dello 0,7% su anno e un calo dello 0,1% rispetto al mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, risultati annuali record. Saldo dividendo di 0,59 euro

    (Teleborsa) – Mediobanca ha chiuso l’esercizio al 30 giugno 2025 con un utile netto di 1.330,1 milioni, in crescita rispetto allo scorso anno (+4,5%) con una tendenza di miglioramento trimestre dopo trimestre (336,9 milioni negli ultimi 3 mesi).I ricavi di Gruppo toccano il nuovo picco di 3,7 miliardi con una tenuta del margine di interesse (1.971,5 milioni; -0,7% a/a) ed una brillante crescita della componente commissionale (+14,2% a/a). Il risultato operativo salda a 1.875,7 milioni (+3,5% a/a) con un Cost/Income stabile al 43% e un costo del rischio in calo a 44bps. Il ROTE di Gruppo si mantiene al 14,2% mentre salgono RoRWA (dal 2,7% al 2,9%) e EPS (da 1,53 a 1,64 per azione; +7% a/a). I risultati poggiano su un solido quarto trimestre che chiude con utile netto di 336,9 milioni (+1% t/t, +2,9% a/a) e ricavi di 950,9 milioni.Le TFA salgono a 112,1 miliardi, ovvero del 12,8% a/a (+12,7 miliardi a/a,+3,9 miliardi t/t), trainati dalla raccolta netta (NNM) di 11 miliardi, superiore al target annuale di 9-10 miliardi (di cui 3,8 nell’ultimo trimestre). Gli AUM/AUA raggiungono 81,7 miliardi (+14,3% a/a, +3% t/t), i depositi crescono del 9,3% a/a, +5,3% t/t) a 30,4 miliardi. La crescita beneficia dell’entrata di circa 1,2 miliardi di liquidity events e di un asset mix in miglioramento (circa 60% della raccolta netta rappresentato da AUM). Tuttavia, gli ultimi sei mesi, caratterizzati dall’incertezza strategica derivante dall’offerta di MPS, vedono l’uscita di bankers di MB Private con deflussi di quasi 1,5 miliardi.Nei dodici mesi, i ricavi consolidati crescono del 3,1% da 3.606,8 a 3.718,8 milioni, con un contributo trimestrale di 950,9 milioni, con tutti i business bancari in crescita su base annua WM +5,3% (a €972,5m), CIB +16,4% (a €887,8m), CF +7,4% (a €1.277,2m), INS -1,6% (a €521,5m)Alla luce dei risultati, il Consiglio ha deliberato di proporre alla prossima assemblea: la distribuzione di un saldo dividendo unitario di €0,59 per azione che, tenuto conto dell’anticipo erogato a maggio (€0,56), porta il dividendo annuale a €1,15, corrispondente ad un payout del 70% ed un incremento annuo del 7,4%; l’avvio del terzo e conclusivo piano di riacquisto e cancellazione di azioni proprie per un controvalore pari a 400 milioni (cui corrispondono circa 21 milioni di azioni, pari a circa il 2,6% del capitale).”Mediobanca conferma nell’esercizio 2024/25 la crescita di tutte le sue divisioni, consolidando le principali iniziative del Piano One Brand-One Culture – ha commentato l’AD Alberto Nagel – La professionalità, l’indipendenza e la forza del marchio Mediobanca hanno consentito di raggiungere gli obiettivi fissati superando le difficoltà rivenienti, da un lato, da uno scenario macro economico indebolito dall’inasprimento delle tensioni geopolitiche e commerciali e, dall’altro, dai riflessi sulla gestione aziendale dell’OPS di MPS”. “Le interessanti prospettive di crescita e valore del Gruppo sono state presentate a fine giugno con l’estensione del Piano al 2028 – ha aggiunto – Mediobanca è concentrata sull’esecuzione della propria strategia e rigetta l’offerta di MPS in quanto priva di razionale industriale, non conveniente finanziariamente per gli azionisti Mediobanca ed ostativa all’ulteriore trasformazione del Gruppo Mediobanca, insieme a Banca Generali, in un leader del Wealth Management, punto di riferimento nel panorama finanziario italiano ed europeo”. LEGGI TUTTO

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    Bank of Japan, tassi fermi allo 0,5%. Aumenta stime su inflazione

    (Teleborsa) – La Bank of Japan ha mantenuto il tasso di interesse chiave allo 0,5%, con voto unanime, centrando le attese del mercato.Secondo la banca centrale, è probabile che la crescita economica del Giappone si moderi, poiché le politiche commerciali e di altro tipo in ciascuna giurisdizione portano a un rallentamento delle economie estere e a un calo degli utili aziendali nazionali e di altri fattori, sebbene si preveda che fattori come le condizioni finanziarie accomodanti forniscano un sostegno. Successivamente, è probabile che il tasso di crescita economica del Giappone aumenti, con le economie estere che tornano su un percorso di crescita moderata.Il tasso di incremento annuo dell’indice dei prezzi al consumo dovrebbe attestarsi tra il 2,5 e il 3,0% per l’anno fiscale 2025, tra l’1,5 e il 2,0% per l’anno fiscale 2026 e intorno al 2% per l’anno fiscale 2027.Confrontando le proiezioni con quelle presentate nel precedente outlook, i tassi di crescita del PIL reale previsti sono pressoché invariati. Il tasso di incremento annuo previsto dell’inflazione (tutti i prodotti, esclusi i prodotti alimentari freschi) per l’anno fiscale 2025 è più elevato, principalmente a causa dell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. I tassi di incremento previsti per questo IPC per gli anni fiscali 2026 e 2027 rimangono pressoché invariati.”Vi sono diversi rischi per le prospettive – si legge nel report della Bank of Japan – In particolare, rimane altamente incerto come evolveranno le politiche commerciali e di altro tipo in ciascuna giurisdizione e come reagiranno l’attività economica estera e i prezzi. È pertanto necessario prestare la dovuta attenzione all’impatto di questi sviluppi sui mercati finanziari e valutari e sull’attività economica e sui prezzi del Giappone”. LEGGI TUTTO

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    Trump, la minaccia di nuove sanzioni non spaventa Mosca

    (Teleborsa) – In seguito ai pwrsistenti attacchi russi in Ucraina, Trump ha lanciato l’ultimatum al Presidente russo Vladimir Putin, dandogli una decina di giorni o poco più per accettare una tregua, altrimenti vi saranno ulteriori ritorsioni economiche, che si andranno ad aggiungere alle attuali sanzioni contro Mosca. Ma anche Trump, in una conferenza stampa con i giornalisti, non è riuscito a dissimulare un certo scetticismo circa la capacità di persuadere Putin ed ha anche ammesso che le sanzioni potrebbero non avere alcune effetto sullo zar. “E’ ovvio che voglia continuare la guerra”, ha ammesso il tycoon di fronte alla resistenza di Mosca a giungere a qualsiasi tipo di compromesso.E Mosca tira dritto per la sua strada, ostentando sicurezza. “Teniamo conto delle dichiarazioni di Trump”, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, ribadendo “l’economia russa funziona con successo nonostante le sanzioni occidentali”. “Abbiamo già sviluppato una certa immunità a questo riguardo e continuiamo a prendere atto di tutte le dichiarazioni che provengono dal presidente Trump e da altri rappresentanti internazionali su questa questione”, ha aggiunto Peskov.La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha poi definito la minaccia di nuove sanzioni una “routine” ed ha evidenziato che Stati Uniti ed Occidente non hanno ancora capito che imporre sanzioni alla Russia “non funziona” e può solamente danneggiare le economie occidentali. “Stiamo reagendo e adottando misure per contrastare tutto questo o addirittura per volgerlo a nostro vantaggio”, ha concluso.. LEGGI TUTTO

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    Prysmian alza guidance 2025 grazie al contributo di Channell

    (Teleborsa) – Prysmian, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, ha comunicato che i ricavi di Gruppo nel secondo trimestre si sono attestati a 4.883 milioni di euro, rispetto a 4.132 milioni del 2Q24, con una crescita organica del 3,2%. Crescita organica positiva in Transmission (+22,8%), Power Grid (+5,2%), Specialties (+2,4%) e Digital Solutions (+2,9%), mentre la crescita organica in Industrial & Construction è stata negativa (-3,2%). I ricavi del primo semestre 2025 si sono attestati a 9.654 milioni di euro (7.819 milioni 1H24), con una crescita organica del 4%.L’Adjusted EBITDA ha raggiunto 605 milioni di euro nel 2Q25, in aumento del 32% rispetto a 457 milioni nel 2Q24. Il margine complessivo ai prezzi standard dei metalli è stato pari al 14,5%, in rialzo rispetto al 12,7% del 2Q24. L’EBITDA è aumentato a 1.134 milioni di euro nel primo semestre 2025 (801 milioni, 1H24).L’utile netto di Gruppo nel primo semestre 2025 è stato di 426 milioni di euro, rispetto a 402 milioni nel primo semestre 2024. L’incremento dell’EBITDA ha compensato ampiamente i maggiori ammortamenti dovuti all’Allocazione del Prezzo d’Acquisto di Encore Wire, alla variazione negativa del fair value dei derivati su materie prime e ai maggiori oneri finanziari netti a seguito dell’acquisizione di Encore Wire.L’Indebitamento Finanziario Netto è stato pari a 4.694 milioni di euro, in aumento rispetto ai 1.321 milioni al 30 giugno 2024.”Prysmian continua a dimostrare gli eccellenti progressi compiuti nella sua evoluzione da produttore di cavi a fornitore di soluzioni energy e digital, fondamentali nell’accelerazione della nostra crescita – ha commentato il CEO Massimo Battaini – L’aumento dei ricavi conferma la centralità del nostro ruolo, in collaborazione con i nostri clienti, per favorire la transizione energetica, l’elettrificazione e la trasformazione digitale a livello mondiale, mentre il forte contributo di EncoreWire e Channell, quest’ultima completamente consolidata a seguito del recente closing avvenuto in giugno, testimonia il valore creato dalle nostre acquisizioni. Grazie ai risultati raggiunti in questo semestre, abbiamo deciso di rivedere al rialzo la guidance per il 2025, nonostante il peggioramento del tasso di cambio, e siamo anche ben posizionati e focalizzati per il conseguimento degli obiettivi di medio termine della nostra strategia Accelerating Growth”.Sulla base della forte performance di Prysmian nel primo semestre, insieme al contributo di Channell (completamente consolidata a partire dal 1° giugno 2025), Prysmian ha deciso di rivedere al rialzo la propria guidance per il FY25, nonostante il peggioramento del tasso di cambio EUR/USD rispetto a Febbraio 2025: Adjusted EBITDA compreso nell’intervallo di 2.300 e 2.375 milioni; Free cash flow compreso nell’intervallo di 1.000 e 1.075 milioni; Riduzioni delle emissioni GHG Scope 1&2 nell’intervallo di -38% e -40% rispetto al 2019. LEGGI TUTTO

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    Giappone, produzione industriale sale inaspettatamente a giugno

    (Teleborsa) – Rimbalza più delle attese la produzione industriale giapponese a giugno 2025. Secondo il Ministero del Commercio Internazionale e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale destagionalizzato ha registrato un incremento dell’1,7% su base mensile, dopo il -0,1% registrato a maggio. Le stime degli analisti erano per una discesa dello 0,7%. L’indice grezzo ha segnato un incremento su base annuale del 4%.Alla frenata della produzione contribuisce la caduta delle scorte (-0,4% su mese), mentre diminuiscono le consegne (-0,8%). La ratio delle scorte è pari a +0,8%. LEGGI TUTTO

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    Tenaris, utile semestrale scende a 1,06 miliardi di dollari. Vendite -11%

    (Teleborsa) – Tenaris, colosso italiano della fornitura di tubi e servizi per l’esplorazione e la produzione di petrolio e gas, ha comunicato che le vendite nel primo semestre del 2025 sono diminuite dell’11% rispetto al primo semestre del 2024 a 6.008 milioni di dollari, a causa di una diminuzione del 5% dei volumi di prodotti tubolari spediti e di una diminuzione del 7% dei prezzi medi di vendita dei tubi a causa del calo dei prezzi in Nord America. A seguito del calo delle vendite, il margine EBITDA è sceso dal 26,7%, escludendo un accantonamento di 171 milioni di dollari, al 23,8%, mentre l’EBITDA è diminuito del 21%. Mentre l’utile netto è diminuito del 4% su base annua a 1.060 milioni di dollari, l’utile per azione è aumentato del 4% a seguito della riduzione delle azioni in circolazione dovuta al riacquisto di azioni proprie.Il flusso di cassa generato dalle attività operative è stato pari a 1,5 miliardi di dollari nel primo semestre del 2025, inclusa una riduzione del capitale circolante di 250 milioni di dollari. Dopo investimenti per 309 milioni di dollari, il free cash flow è stato pari a 1,2 miliardi di dollari. Dopo il pagamento di dividendi pari a 600 milioni di dollari e il riacquisto di azioni proprie per 474 milioni di dollari nel semestre, laposizione di cassa netta ammontava a 3,7 miliardi di dollari alla fine di giugno 2025. LEGGI TUTTO