Luglio 2025

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    FS: in crescita il business internazionale, passeggeri e merci

    (Teleborsa) – Il Gruppo FS è oggi sempre più impegnato in un ruolo strategico nel settore del trasporto integrato. È quanto ha affemao l’ad del Gruppo Stefano Antonio Donnarumma durante l’evento di Confindustria “Economia del Mare: il motore blu della competitività italiana”. Una pianificazione che coinvolge non solo il trasporto ferroviario, ma anche il potenziamento della logistica intermodale.FS punta a costruire una rete logistica integrata, capace di connettere il sistema dei porti italiani ai grandi nodi europei. “I porti sono fondamentali perché, grazie alla posizione geografica dell’Italia, la collegano al resto del mondo, in particolare per il trasporto delle merci” ha detto Donnarumma. Su oltre 16 miliardi di euro di fatturato annuo del Gruppo, il comparto merci pesa circa un miliardo, con una quota crescente di business internazionale. “Tutto il business internazionale, passeggeri e merci, – ha sottolineato l’ad – vale circa tre miliardi dei sedici totali”. Un impegno, quello di FS, che si estende anche all’estero, con una presenza importante in Germania e una recente partecipazione in un terminal di Anversa. Infatti, l’Italia, grazie alla sua posizione strategica nel cuore del Mediterraneo e i collegamenti ai principali corridoi europei, rappresenta un nodo fondamentale nella logistica internazionale.In questo scenario, anche la decarbonizzazione è una priorità. “Solo nel 2023, il trasporto merci su rotaia ha permesso di risparmiare circa 1,5 milioni di tonnellate di CO2. Un risultato significativo, soprattutto se si considera che un singolo treno equivale a togliere circa 30 camion dalle strade – ha detto Donnarumma –. L’obiettivo è ridurre le emissioni e favorire soluzioni intermodali, lasciando al trasporto elettrico su gomma l’ultimo miglio”. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo: infrastrutture, energia e innovazione per accelerare la competitività

    (Teleborsa) – Il ruolo delle infrastrutture, della transizione energetica e dell’innovazione come fattori chiave per la competitività del Regno Unito e dell’Europa è stato al centro della conferenza “Infrastructure and Growth Opportunities for Europe and the UK: Focus on the UK Infrastructure Strategy”, tenutasi a Londra e organizzata dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo.L’incontro – fa sapere Intesa Sanpaolo in una nota – ha riunito esponenti istituzionali, rappresentanti del mondo imprenditoriale,finanziario e accademico per analizzare il nuovo Piano decennale per le infrastrutture del Regno Unito (2025-2035) e discutere delle opportunità connesse e delle iniziative utili per attrarre investimenti tra i diversi paesi.”Siamo convinti – ha commentato Mauro Micillo, chief della Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo – che un dialogo costruttivo tra settore pubblico e privato sia la chiave per accelerare progetti che rafforzano la competitività del Regno Unito e dell’Europa. Ilfinanziamento delle infrastrutture sostenibili, oltre a supportare la cosiddetta twin transition (green e digital), continuerà a rappresentare un pilastro chiave della strategia della Divisione IMI CIB, per la distintiva capacità di mobilitare capitali di mercato a favore dell’economia reale e per le competenze tecniche e specialistiche di advisory e di strutturazione nel project e public financing. In questo ambito, nel 2024 i volumi del mercato Project Finance a livello globale hanno superato i 300 miliardi di euro, di cui 45 miliardi – pari a circa il 15% del mercato complessivo – hanno riguardato operazioni che hanno coinvolto la nostra Divisione. A conferma, siamo impegnati, con un ruolo dicatalizzatori, nel sostenere gli investimenti, accanto a istituzioni, aziende, fondi e investitori per supportare i progetti chiave del nuovo piano decennale per le infrastrutture del Regno Unito, collaborando per creare sinergie e opportunità di business, con l’obiettivo di migliorare la competitività, promuovendo allo stesso tempo uno sviluppo sostenibile”.Grandi operazioni strategiche a supporto della transizione e dell’innovazioneLa Divisione IMI CIB ha partecipato dal 2023 a oggi a diverse operazioni internazionali originate nel Regno Unito, con il coinvolgimento di partner e investitori globali, per un controvalore complessivo di circa 11 miliardi di euro, consolidando la propria presenza a supporto di progetti strategici nei settori infrastrutture, energia, telecomunicazioni e transizione digitale. Tra questi, a titolo di esempio, il progetto di trasporto e stoccaggio di CO2 Liverpool Bay T&S (T&S), il perfezionamento dell’acquisizione di National Grid Transmission da parte di Macquarie AM, e operazioni nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica a fianco di TRIG e SEEIT. “Queste iniziative – si legge nella nota – confermano l’impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo, guidato dal CEO Carlo Messina, nell’affiancare la trasformazione sostenibile e digitale, favorendo la nascita di nuovi modelli di crescita in linea con gli obiettivi del Piano d’Impresa 2022-2025”.L’evento a Londra su Infrastrutture e Strategie di crescitaIl Piano decennale per le infrastrutture varato recentemente dal Governo del Regno Unito prevede investimenti pari a 725 miliardi di sterline (oltre 846 miliardi di euro) per stimolare lo sviluppo economico, modernizzare i servizi pubblici, accelerare il percorsoverso una economia low-carbon. Con un forte accento sul valore sociale, il piano mira ad affrontare le sfide di rilancio a lungo termine, stimolare la crescita economica del Regno Unito, attrarre nuovi talenti, adottare tecnologie all’avanguardia e migliorare lacompetitività globale. Il piano si articola su tre direttrici principali: opere infrastrutturali, transizione energetica e potenziamento delle strutture sociali e ambientali, con focus su mobilità urbana, edilizia residenziale, fonti rinnovabili, sanità e istruzione. Sulla scia della recente approvazione, la Divisione IMI CIB ha riunito a Londra aziende corporate, fondi infrastrutturali, investitori istituzionali provenienti da Italia, Regno Unito e Middle East per analizzare le opportunità offerte dal piano, sottolineando la crescente necessità di investimenti che vedano la partnership tra pubblico e privato e offrendo spunti sulle iniziative utili per supportare una crescita sostenibile in Europa e in UK.L’incontro si è aperto con l’intervento di Mauro Micillo, seguito dai Keynote Speech di John Edwards, Director e COO of the Office for Investment UK Government, di Enrico Letta, già Primo Ministro italiano, e di Alan Morrison, Intesa Sanpaolo Professor of Business, Ethics and Finance presso la Saïd Business School dell’Università di Oxford. La tavola rotonda ha poi riunito esponenti di IKIGAI Capital, ENI UK, Masdar, Macquarie AM, Ofgem, SSE Renewables e della Divisione IMI CIB.Presenza storica nel Regno UnitoLa branch di Londra della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, divenuta filiale nel 1981, rappresenta oggi una delle principali realtà del network internazionale, nonché hub di riferimento per le attività nella Regione UK & MEA, che include anche le sedi di Dubai, Abu Dhabi, Doha e Istanbul. Il volume di finanziamenti a clienti corporate e financial institutions ammonta a circa 8,5 miliardi di euro (dato al 31/12/2024). Nella regione operano circa 310 professionisti per la gestione delle relazioni commerciali con oltre 600 Gruppi tra Regno Unito e Medio Oriente, tra cui grandi multinazionali attive nei settori infrastrutture, energia, telecomunicazioni, real estate, principali financial sponsor, fondi sovrani e investitori istituzionali. A queste si aggiungono circa 400 filiali locali di importanti gruppi italiani e globali.Scambi commerciali tra il Regno Unito, l’UE e il Medio OrienteIl Regno Unito, l’Unione Europea (UE) e il Medio Oriente hanno forti relazioni commerciali, ben consolidate nel tempo, con ulteriori prospettive di sviluppo nel prossimo futuro. Queste tre geografie, unite, rappresentano oltre il 30% del PIL mondiale.Regno Unito – UE: l’UE è un importante partner commerciale per il Regno Unito: nel 2024, le esportazioni britanniche di beni e servizi verso l’UE ammontavano a 358 mld di sterline (41% di tutte le esportazioni del Regno Unito). Le importazioni dall’UE sono state pari a 454 mld di sterline (51% del totale del Regno Unito). Nel 2024, le esportazioni di servizi dal Regno Unito verso l’UE sono state superiori del 19% rispetto ai livelli del 2019 in termini reali.Regno Unito – Medio Oriente: il commercio del Regno Unito con il Gulf Cooperation Council (GCC)3 ammonta a circa 59 mld di sterline all’anno, rappresentando il settimo mercato d’esportazione per il Regno Unito. I singoli stati del Golfo perseguono specifici partenariati con il Regno Unito, e i fondi sovrani dei paesi del Golfo, tra cui quelli dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti, sono alcuni dei maggiori investitori stranieri nel Regno Unito.UE – Medio Oriente: l’UE è il secondo partner commerciale del GCC, rappresentando l’11,7% degli scambi totali di merci del GCC con il mondo nel 2024, pari a 161,7 mld di euro. LEGGI TUTTO

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    OPS MPS su Mediobanca, 2.080 adesioni nel secondo giorno

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da Banca Monte dei Paschi di Siena sulle azioni ordinarie di Mediobanca, risulta che oggi 15 luglio 2025 sono state presentate 2.080 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 3.008, pari allo 0,0004% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata, ieri 14 luglio 2025 e terminerà l’8 settembre 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Mediobanca acquistate sul mercato nei giorni 5 e 8 settembre 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    OPA Bialetti, le adesioni superano il 25,8%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa da NUO su Bialetti, società quotata su Euronext Milan e specializzata nella produzione di caffettiere, piccoli elettrodomestici e strumenti di cottura, risulta che oggi 15 luglio 2025 sono state presentate 7.634.896 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 8.530.901, pari al 25,843% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 7 luglio 2025 e terminerà il 25 luglio 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Bialetti acquistate sul mercato nei giorni 24 e 25 luglio 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Wall Street contrastata. Dopo inflazione focus su dazi e trimestrali

    (Teleborsa) – Sessione contrastata per Wall Street, con gli investitori che hanno digerito il dato sull’inflazione che ha rafforzato le ipotesi che la Federal Reserve mantenga stabili i tassi di interesse, alla prossima riunione di politica monetaria, in calendario questo mese, ed ora iniziano ad analizzare gli utili di una serie di importanti istituti di credito a stelle e strisce. Si tratta di JPMorgan Chase, Citigroup e Wells Fargo, che hanno superato le aspettative, ma hanno registrato una risposta del mercato contrastante, con Wells Fargo in calo a seguito del taglio delle previsioni per il 2025, mentre Citi e JPMorgan in rialzo. Giù anche BlackRock nonostante il patrimonio gestito dal più grande gestore patrimoniale al mondo abbia raggiunto la cifra record di 12.530 miliardi di dollari. Questi report trimestrali potrebbero fornire un’idea di come le aziende prevedono l’evoluzione dei rendimenti, nei prossimi mesi, in un contesto di crescenti tensioni commerciali internazionali. Secondo i dati LSEG, si prevede che gli utili dell’S&P 500 aumenteranno del 5,8% su base annua. Prospettive che si sono drasticamente attenuate rispetto alle previsioni di crescita del 10,2%, di inizio aprile, prima che Trump lanciasse la sua guerra commerciale. Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones sta lasciando sul parterre lo 0,83%; sulla stessa linea, l’S&P-500 ha un andamento depresso e scambia sotto i livelli della vigilia a 6.254 punti. Guadagni frazionali per il Nasdaq 100 (+0,29%); pressoché invariato l’S&P 100 (+0,11%).Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per il comparto informatica. Nella parte bassa della classifica dell’S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti materiali (-2,09%), sanitario (-1,66%) e finanziario (-1,37%).La sola Blue Chip del Dow Jones in sostanziale aumento è Microsoft (+0,73%): attesi questi settimana i risultati societari.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Merck, che prosegue le contrattazioni a -2,64%.Si concentrano le vendite su American Express, che soffre un calo del 2,54%.Vendite su Travelers Company, che registra un ribasso del 2,29%.Seduta negativa per United Health, che mostra una perdita del 2,20%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Trade Desk (+10,29%), Advanced Micro Devices (+6,22%), Nvidia (+4,43%) e MongoDB (+4,35%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Regeneron Pharmaceuticals, che prosegue le contrattazioni a -3,11%.Sotto pressione Moderna, che accusa un calo del 3,01%.Scivola Charter Communications, con un netto svantaggio del 2,92%. LEGGI TUTTO

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    Motor Valley: l’additive manufacturing sbarca in Moto GP

    (Teleborsa) – L’azzardo imprenditoriale di una Valle dei Motori in Emilia-Romagna si è dimostrato lungimirante. A circa di vent’anni di distanza dalla sua creazione, all’inizio degli anni Duemila, la Motor Valley non smette, infatti, di proiettarsi nel futuro con l’obiettivo di spingere al massimo le performance meccaniche, alleggerire i componenti e rivoluzionare la produzione. Insieme a Gentilini Power-Train e 3D4MEC Srl, e con il supporto tecnologico di Voestalpine High Performance Metals Italia è stato realizzato un albero a camme alleggerito del 14%, stampato in 3D con la polvere Böhler E185: una sfida ingegneristica che ridefinisce i limiti della produzione meccanica.Un’ambiziosa avventura che ha visto anche come protagonista il Centro di Competenza Start 4.0, che ne ha sostenuto lo svolgimento anche grazie ai fondi del PNRR. Start 4.0 è un partenariato pubblico-privato con sede a Genova e rappresenta uno strumento strategico per far crescere la maturità digitale del sistema economico italiano e supportare l’adozione nelle imprese di nuove tecnologie nei prodotti, nei processi e nei servizi. È qui che la sua funzione di catalizzatore tecnologico si è riconfermata, rendendo possibile il collegamento tra le attività di stampa 3D e quelle dei produttori di componentistica. La chiave di questa sfida risiede proprio nella volontà di unire, grazie all’expertise delle due PMI, ingegneria avanzata e manifattura additiva, dando alla luce un albero a camme per motori da competizione in acciaio speciale E185, alleggerito del 14% rispetto alla versione classica. La polvere E185, tradizionalmente sviluppata per applicazioni estreme in Formula1 e Oil&Gas, è da ritenersi ottimizzata per la produzione tramite tecnologia L-PBF (Laser Powder Bed Fusion). Un raggiungimento tecnico di altissimo profilo anche a detta degli esperti, sia da un punto di vista della complessità geometrica che dal lato del materialo utilizzato. Quello della manifattura additiva è un settore in grande espansione, con un mercato potenziale di circa 550 miliardi di dollari, secondo una stima espressa durante l’additive manufacturing Conference Italia, tenutosi a Modena nel 2024. Alla luce degli ottimi risultati ottenuti, Gentilini Power-Train ha deciso di potenziare l’impegno economico e tecnico, investendo ben 2 milioni di euro in macchinari di ultima generazione e prevedendo l’ingresso di 5 nuove figure professionali nel 2025 oltre che alla creazione di un percorso formativo per il resto del personale; così da poter diventare il primo operatore a portare l’additive manufacturing di leghe d’acciaio nella Moto GP e nella SuperBike. Una vera e propria Academy interna per formare continuativamente le competenze tecniche e le soft skills dei collaboratori e anche dei loro familiari. Grazie all’elevata competenza tecnica degli operatori di settore nella Motor Valley, è stato possibile portare su scala industriale il processo di stampa 3D con polveri metalliche, segnando un possibile punto di svolta per il settore delle competizioni motoristiche. Un’innovazione che non solo amplia significativamente le possibilità progettuali, ma introduce anche una rivoluzione nei processi produttivi. L’additive manufacturing, infatti, consente una libertà di design pressoché totale, permettendo la realizzazione di componenti prima impensabili con le tecnologie convenzionali. Ma i vantaggi non si fermano all’aspetto creativo: rispetto a tecniche tradizionali, la stampa 3D riduce gli scarti di materiale fino al 90%, con evidenti benefici sia in termini economici che ambientali. Dal punto di vista operativo e logistico, l’impatto è altrettanto significativo: i tempi di produzione vengono sensibilmente accorciati. A questo si aggiunge un’ottimizzazione della supply chain con la riduzione drastica di stoccaggio e dunque di dover gestire notevoli volumi in magazzino, sostituita da un sistema più snello e reattivo, basato su contenitori di polvere pronti all’uso, ideali per una produzione flessibile e just-in-time. Non solo, ma anche una notevole riduzione del capitale circolante immobilizzato a magazzino per la produzione dei semilavorati, eliminando la discrepanza esistente tra le piccole quantità richieste dai clienti e quelle necessarie per una produzione conveniente. LEGGI TUTTO

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    Moda, Pignatelli entra nel lifestyle con “Omnia”

    (Teleborsa) – Pignatelli amplia la propria proposta con Omnia, una nuova linea lifestyle che segna il ritorno del brand nel segmento informale. Il progetto – spiega Pignatelli in una nota – si inserisce nel percorso di rinnovamento avviato dalla Maison, che ha recentemente intrapreso un rebranding volto a consolidare il posizionamento in Italia e all’estero. Rivolta a una fascia di pubblico tra i 20 e i 40 anni, “Omnia – si legge nella nota – nasce per rispondere alle esigenze di una generazione attenta al design e alla versatilità del prodotto. L’ispirazione arriva dall’universo delle celebrities e dal loro stile off-duty, oggi punto di riferimento per un’estetica urbana, inclusiva e contemporanea”. La collezione si distingue per un approccio minimal e funzionale, con proporzioni rilassate e volumi over. I capi iconici della Maison, come capispalla e pantaloni, vengono reinterpretati in chiave casual attraverso nuovi tessuti e lavorazioni, mantenendo la riconoscibilità del marchio nei dettagli e nelle personalizzazioni.Sviluppata sotto la direzione creativa di Francesco Pignatelli, “la linea – conclude la nota – conferma i valori fondanti dell’azienda – qualità, artigianalità e Made in Italy – con una visione proiettata verso il futuro e orientata a un mercato internazionale”. LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, a che punto siamo: cosa ha detto Urso

    (Teleborsa) – Il verbale che rinvia al 31 luglio la decisione sull’accordo di programma per l’ex Ilva è “importante, significativo di un clima costruttivo che siamo riusciti a instaurare con tutti gli attori. Abbiamo deciso di accogliere la richiesta del sindaco di Taranto di sottoporre il piano di piena decarbonizzazione, che ci consentirà di realizzare a Taranto il più avanzato stabilimento siderurgico green d’Europa, alle valutazioni del consiglio comunale”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, al termine dell’incontro con gli enti locali.La conferenza dei servizi per l’esame dell’Aia (autorizzazione integrata ambientale) resta confermata per il 17 luglio e “dovrà comunque rilasciare un’autorizzazione anche ai fini sanitari per soddisfare le esigenze del tribunale di Milano e consentire di mantenere in attivita’ lo stabilimento mentre si realizza il piano di piena decarbonizzazione. Nel contempo il rilascio dell’Aia ci consente di proseguire nel negoziato”.”Siamo sulla strada giusta – ha detto – tutti gli attori industriali che hanno presentato un’offerta, e altri potrebbero aggiungersi, hanno chiesto come fattore preliminare che lo stabilimento abbia l’esercizio a produrre”. LEGGI TUTTO