Luglio 2025

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    Milano sopra la parità grazie alle banche al centro del risiko, l’Europa fa peggio

    (Teleborsa) – Seduta in leggero rialzo per Piazza Affari, sostenuta dalle banche al centro del consolidamento del settore italiano (BPER e Pop Sondrio dopo dopo la conclusione dell’OPAS con adesioni per oltre il 58% del capitale, sopra la soglia per l’efficacia dell’operazione; Banco BPM dopo che la Commissione europea ha detto che le prescrizioni che il governo italiano ha posto a UniCredit con il Golden power potrebbero violare il diritto UE), mentre hanno chiuso in calo le principali Borse europee (ad eccezione di Londra), dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato che i dazi sulle importazioni dall’Unione Europea saranno del 30% e saranno applicati a partire dal primo di agosto, in assenza di una intesa che soddisfi entrambe le parti. Nelle prossime seduta arriveranno importanti spunti da oltreoceano, con l’avvio della stagione delle trimestrali (si inizia con i grandi gruppi finanziari JPMorgan, Wells Fargo, Citigroup e Blackrock) e la pubblicazione di dati macroeconomici significativi (l’inflazione americana è in calendario domani).L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,169. L’Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,27%. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 67,56 dollari per barile, in calo dell’1,30%.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +86 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,52%.Tra i listini europei deludente Francoforte, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia, composta Londra, che cresce di un modesto +0,64%, e fiacca Parigi, che mostra un piccolo decremento dello 0,27%.Lieve aumento per la Borsa Milanese, con il FTSE MIB che sale dello 0,27% a 40.186 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 42.713 punti. Leggermente negativo il FTSE Italia Mid Cap (-0,37%); sulla stessa tendenza, in lieve ribasso il FTSE Italia Star (-0,25%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, brilla BPER, con un forte incremento (+6,54%). Ottima performance per Banca Popolare di Sondrio, che registra un progresso del 6,18%. Exploit di Banco BPM, che mostra un rialzo del 5,19%. Si muove in territorio positivo Leonardo, mostrando un incremento del 2,75%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Stellantis, che ha archiviato la seduta a -1,77%. Discesa modesta per STMicroelectronics, che cede un piccolo -1,48%. Pensosa Moncler, con un calo frazionale dell’1,37%. Tentenna Nexi, con un modesto ribasso dell’1,36%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, NewPrinces (+4,42%), Moltiply Group (+2,98%), Fincantieri (+2,06%) e MARR (+1,74%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su D’Amico, che ha archiviato la seduta a -4,98%. Si concentrano le vendite su Ferragamo, che soffre un calo del 2,74%. Vendite su Intercos, che registra un ribasso del 2,68%. Seduta negativa per Ferretti, che mostra una perdita del 2,48%. LEGGI TUTTO

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    Volvo Cars, svalutazione di 1 miliardi di euro per precedenti ritardi e nuovi dazi

    (Teleborsa) – Volvo Cars, casa automobilistica svedese di proprietà del gruppo cinese Geely, sta adeguando le ipotesi finanziarie per le piattaforme EX90 ed ES90, a causa di precedenti ritardi nel lancio e di nuovi dazi all’importazione in diversi mercati. In particolare, la società registrerà una svalutazione non monetaria una tantum di 11,4 miliardi di corone svedesi nel secondo trimestre del 2025 (oltre 1 miliardo di euro).La Volvo EX90 avrà una redditività ridotta durante il ciclo di vita, nonostante un importante aggiornamento della qualità del software e un aumento pianificato dei volumi. Ciò è dovuto ai significativi ritardi nel lancio in passato e ai conseguenti costi di sviluppo aggiuntivi. Nel frattempo, a causa dei dazi all’importazione, l’azienda non è attualmente in grado di vendere la Volvo ES90 in modo redditizio negli Stati Uniti, mentre i margini della ES90 sono sotto pressione anche in Europa per lo stesso motivo.”Alla luce di sviluppi di mercato come i dazi sulle importazioni negli Stati Uniti, i ritardi nello sviluppo e nel lancio della EX90 e le priorità di investimento strategiche, abbiamo rivalutato le ipotesi di volume per queste due vetture. Ciò ha comportato una redditività del ciclo di vita inferiore a quella pianificata”, ha dichiarato Fredrik Hansson, CFO di Volvo Cars.Si stima che 4,0 miliardi di corone svedesi di tale onere incideranno sul costo delle vendite, mentre la maggior parte dell’importo rimanente inciderà sulla voce R&S nella rendicontazione finanziaria. L’impatto sull’utile netto del gruppo sarà di 9 miliardi di corone svedesi e sarà riportato nei risultati del secondo trimestre di Volvo Cars, la cui pubblicazione è prevista per il 17 luglio 2025. LEGGI TUTTO

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    Cinema, Borgonzoni: “Revocati 66 milioni di credito d’imposta”

    (Teleborsa) – “La direzione generale Cinema e Audiovisivo del ministero della Cultura ha firmato la revoca di 66 milioni di euro di credito d’imposta precedentemente concessi a produzioni cinematografiche al termine di un lungo e scrupoloso lavoro di verifica e controllo”. Lo rende noto la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, sottolineando che “non sono state approvate e risultano quindi respinte richieste di credito d’imposta per ulteriori 22 milioni di euro”. “L’obiettivo prioritario – ha spiegato – è sostenere le imprese realmente meritevoli, nel rispetto dei principi di trasparenza, legalità e corretta gestione delle risorse”.”Il documento a firma di Nicola Borrelli – prosegue Borgonzoni – è frutto di una attività di vigilanza che si inserisce in una più ampia e articolata azione ispettiva avviata su diverse centinaia di opere audiovisive, svolta in collaborazione con la Guardia di Finanza e finalizzata ad accertare la correttezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche destinate al sostegno dell’industria cinematografica e audiovisiva nazionale”. “Le verifiche, condotte su domande formalmente regolari, sono state condotte mediante l’acquisizione e l’approfondita analisi di ulteriori documenti e attraverso controlli incrociati, che hanno permesso di accertare la non spettanza del beneficio – evidenzia la sottosegretaria –. A seguito di tali accertamenti, oltre alla revoca dei 66 milioni già concessi, non sono state approvate e risultano quindi respinte richieste di credito d’imposta per ulteriori 22 milioni di euro”. “Si tratta – si legge ancora nella nota – di una delle azioni della Dgca del MiC, che si inserisce nel quadro più generale delle varie modifiche messe in atto per tutelare uno strumento che nel tempo ha dimostrato di poter essere esposto ad abusi e utilizzi impropri di risorse pubbliche. L’obiettivo prioritario è quello di garantire che gli strumenti a disposizione continuino a sostenere le imprese realmente meritevoli, nel rispetto dei principi di trasparenza, legalità e corretta gestione delle risorse pubbliche. Un lungo lavoro durato anni e intensificatosi negli ultimi mesi. Le attività ispettive – conclude Borgonzoni – proseguiranno con un potenziamento del sistema di controlli e grazie anche alle nuove unità di personale in arrivo, per assicurare un utilizzo equo, efficiente e conforme dei fondi pubblici, contribuendo così a rafforzare la competitività e l’integrità del comparto audiovisivo italiano, su cui stiamo lavorando io e il ministro Giuli”. LEGGI TUTTO

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    Eurotech, Emera sale al 24,725% dopo l’aumento di capitale

    (Teleborsa) – Emera, il maggior azionista, ha una partecipazione di 24,725% in Eurotech, società quotata su Euronext STAR Milan che progetta, sviluppa e fornisce Edge Computer e soluzioni per l’Internet of Things (IoT). È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale all’8 luglio 2025. In precedenza, al 22 giugno 2023, la quota era del 18,126%.La comunicazione è stata effettuata a seguito del deposito, presso il registro delle imprese, dell’attestazione dell’aumento di capitale di Eurotech con esclusione del diritto di opzione, riservato a Emera e da questa sottoscritto in data 23 giugno 2025. LEGGI TUTTO

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    UE testa prototipo di app per verifica dell’età per minori online

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha presentato linee guida sulla tutela dei minori, nonché un prototipo di app per la verifica dell’età ai sensi del Digital Services Act (DSA). Tali linee guida intendono garantire che bambini e ragazzi possano continuare a godere delle opportunità offerte dal mondo online, come l’apprendimento, la creatività e la comunicazione, riducendo al minimo i rischi a cui sono esposti online, tra cui l’esposizione a contenuti e comportamenti dannosi.La pubblicazione di questo progetto avvia una fase pilota durante la quale una soluzione software per la verifica dell’età verrà testata e ulteriormente personalizzata in collaborazione con gli Stati membri, le piattaforme online e gli utenti finali. Danimarca, Francia, Grecia, Italia e Spagna saranno i primi ad adottare la soluzione tecnica in vista dell’integrazione nei loro portafogli digitali nazionali o della pubblicazione di un’app nazionale personalizzata per la verifica dell’età sugli app store. Anche gli operatori del mercato possono adottare la soluzione software e svilupparla ulteriormente.Parallelamente, saranno effettuati test approfonditi con le piattaforme online, compresi i fornitori di contenuti per adulti. Le piattaforme online non ancora coinvolte sono invitate a partecipare al progetto pilota e alla fase di test. I test utente sono già iniziati a fine giugno e saranno ampliati con il supporto dei Centri per la sicurezza in Internet dell’UE.Il progetto sulla verifica dell’età fornisce un metodo che consente agli utenti di dimostrare di avere più di 18 anni quando accedono a contenuti per adulti con restrizioni, come la pornografia online, senza rivelare altre informazioni personali. Si basa su tecnologia open source ed è progettato per essere robusto, intuitivo, rispettoso della privacy e pienamente interoperabile con i futuri portafogli di identità digitali europei.Sarà tecnicamente possibile estendere la soluzione di verifica dell’età ad altri limiti di età o ad altri casi d’uso, come l’acquisto di alcolici. Gli Stati membri possono decidere di farlo al momento della personalizzazione in base al contesto nazionale o in una fase successiva.”Garantire la sicurezza dei nostri bambini e ragazzi online è di fondamentale importanza per questa Commissione – ha detto Henna Virkkunen, Vicepresidente Esecutiva per la Sovranità Tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia – Le linee guida sulla protezione dei minori per le piattaforme online, insieme al nuovo modello di verifica dell’età, rappresentano un enorme passo avanti in questo senso. Le piattaforme non hanno scuse per continuare a mettere a rischio i minori”. LEGGI TUTTO

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    Popolare di Sondrio, Morgan Stanley riduce quota al 2,559%

    (Teleborsa) – Morgan Stanley ha una quota pari al 2,559% in Banca Popolare di Sondrio. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 7 luglio 2025. In precedenza, al 30 giugno 2025, la partecipazione era del 3,141%. LEGGI TUTTO

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    Fineco, Schroders riduce la partecipazione al 4,726%

    (Teleborsa) – Schroders, società britannica di gestione del risparmio, ha una partecipazione del 4,726% in Fineco. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 7 luglio 2025. In precedenza, al 17 marzo 2023, la quota era al 5,058%. LEGGI TUTTO

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    Snam, BlackRock ha una quota potenziale del 5,017%

    (Teleborsa) – BlackRock, il più grande asset manager al mondo, ha una partecipazione potenziale pari al 5,017% in Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 9 luglio 2025.In particolare, il 4,684% sono diritti di voto riferibili ad azioni, lo 0,318% sono azioni oggetto di contratti di prestito titoli con possibilità di restituzione non prestabilita a discrezione del prestatore o del prestatario e lo 0,014% sono “Contracts for Difference” senza data di scadenza. LEGGI TUTTO