1 Agosto 2025

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    Le Borse europee iniziano agosto in netto calo. Ancora incertezza su dazi

    (Teleborsa) – Le Borse europee, Piazza Affari inclusa, hanno chiuso la prima seduta di agosto in netto calo. Al rosso della mattina, con dazi tra il 15% e il 50% che entreranno in vigore dal 7 agosto per decine di Paesi (l’UE ha visto la conferma dell’aliquota al 15%, anche se restano negoziati per la versione finale dell’accordo politico raggiunto domenica scorsa), si sono aggiunte nel pomeriggio le cattive notizie sull’economia statunitense nel pomeriggio: negli Stati Uniti il report sull’occupazione di luglio ha mostrato un brusco raffreddamento del processo di creazione di posti di lavoro, con i nuovi occupati non agricoli che si sono attestati a 73 mila (contro 104 mila attesi) e una significativa revisione al ribasso del dato di giugno (passato a 14 mila da 147 mila, in parte a causa di posti pubblici meno numerosi).Sempre sul fronte macroeconomico, a luglio nell’eurozona l’inflazione flash headline ha registrato, come a giugno (e rispetto a +1,9% previsto), una variazione annua di +2% (l’indice è risultato invece invariato su base mensile, contro attese di ribasso pari a -0,1%), mentre il dato flash core ha segnato un incremento annuo di +2,3% (come previsto e precedente).L’Euro / Dollaro USA continua gli scambi a 1,155 Euro / Dollaro USA, con un aumento dell’1,17%. Pioggia di acquisti sull’oro, che sta portando a casa un guadagno dell’1,78%. Prevalgono le vendite sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 67,34 dollari per barile, in forte calo del 2,91%.Lo Spread peggiora, toccando i +83 punti base, con un aumento di 2 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,43%.Tra i listini europei pessima performance per Francoforte, che registra un ribasso del 2,65%, preda dei venditori Londra, con un decremento dello 0,70%, e sessione nera per Parigi, che lascia sul tappeto una perdita del 2,91%.A picco Piazza Affari in chiusura di seduta, con il FTSE MIB che accusa un ribasso del 2,55%; sulla stessa linea, giornata da dimenticare per il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 42.436 punti, ritracciando del 2,47%. In netto peggioramento il FTSE Italia Mid Cap (-1,58%); sulla stessa tendenza, pessimo il FTSE Italia Star (-1,69%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, vola Campari, con una marcata risalita del 7,95%. Bilancio positivo per Nexi, che vanta un progresso dell’1,40%. Sostanzialmente tonico Inwit, che registra una plusvalenza dell’1,16%. Guadagno moderato per Hera, che avanza dello 0,64%.Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Fineco, che ha chiuso a -5,80%. Si concentrano le vendite su Intesa Sanpaolo, che soffre un calo del 5,57%. In perdita Saipem, che scende del 4,69%. Pesante Banca Popolare di Sondrio, che segna una discesa di ben -4,49 punti percentuali.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, ENAV (+5,51%), WIIT (+3,33%), IREN (+2,47%) e Ascopiave (+1,98%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su CIR, che ha archiviato la seduta a -7,40%. Seduta negativa per Carel Industries, che scende del 6,71%. Sensibili perdite per Fincantieri, in calo del 5,41%. In apnea NewPrinces, che arretra del 4,61%. LEGGI TUTTO

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    OPAS Banca Ifis su illimity, sell-out allo 0,35%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis su azioni ordinarie illimity Bank, risulta che oggi 1 agosto 2025 sono state presentate 7.295 richieste di adesioni alla procedura di sell-out. Pertanto dall’inizio della proceduta di obbligo d’acquisto sono state presentate complessivamente 22.118 adesioni, pari al 0,350229% dell’offerta.La procedura di sell-out, iniziata il 28 luglio, terminerà il 29 agosto. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity acquistate sul mercato nei giorni 28 e 29 agosto 2025 non potranno essere oggetto delle richieste di vendita. LEGGI TUTTO

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    OPS MPS su Mediobanca, adesioni allo 0,035%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da Banca Monte dei Paschi di Siena sulle azioni ordinarie di Mediobanca, risulta che oggi 1 agosto 2025 sono state presentate 7.250 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 293.374, pari allo 0,0352% delle azioni oggetto dell’offerta (o allo 0,0345% sulle eventuali massime 849.458.551 azioni oggetto di offerta emesse a favore dei beneficiari dei Piani di Incentivazione).L’offerta è iniziata il 14 luglio 2025 e terminerà l’8 settembre 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Mediobanca acquistate sul mercato nei giorni 5 e 8 settembre 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Istat, associazioni consumatori: “Su dato vendite al dettaglio prevale incertezza”

    (Teleborsa) – Il dato di giugno conferma il buono stato di salute del sistema. Tuttavia, i segnali di vivacità, inseriti in un contesto di scarsa fiducia e di preoccupazioni legate anche alla situazione internazionale, stentano a tradursi in un percorso di crescita apprezzabile. In linea con questa situazione, infatti, da alcuni mesi le vendite mostrano andamenti altalenanti, elemento che impone di guardare con prudenza al favorevole dato di giugno”. È quanto afferma l’Ufficio Studi Confcommercio commentando i dati Istat di oggi sulle vendite al dettaglio che vedono a giugno le vendite in valore al dettaglio salire dello 0,6% su base mensile e dell’1% su base annua.”Nei primi sei mesi dell’anno il volume delle vendite al dettaglio, al netto dell’inflazione, cala per complessivi 8,5 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2024″ afferma Assoutenti. “Nel primo semestre le vendite registrano in volume una contrazione del -1% su anno, a fronte di una crescita in valore del +0,5% – spiega il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso –. Al netto dell’aumento dei prezzi al dettaglio, è come se le famiglie italiane avessero tagliato gli acquisti per ben 8,5 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La crisi delle materie prime continua a pesare sulle tasche dei consumatori, e sta aggravando i sensibili rialzi dei prezzi per prodotti alimentari di largo consumo, beni che registrano in alcuni casi una inflazione a due cifre che costringe i consumatori a cambiare abitudini e ridurre gli acquisti: basti pensare che a giugno 2025, a fronte di un calo annuo dei volumi del -0,3%, il valore delle vendite alimentari si è impennato del +2,8%”.”Non va trascurato il fatto – prosegue Confcommercio – che in termini di volumi il primo semestre si è chiuso con una riduzione, sullo stesso periodo del 2024, dell’1%. Infine, dagli episodici recuperi dei consumi restano escluse le imprese di minori dimensioni e alcuni importanti segmenti di spesa quali i mobili e l’abbigliamento, da tempo in difficoltà, ulteriore testimonianza di un quadro complesso di cui è difficile decifrare l’evoluzione prospettica”.”Si conferma un quadro economico sostanzialmente in stallo e la ripresa rimane un auspicio – rileva Confesercenti –. Dal commercio al dettaglio giungono segnali contrastanti: nonostante un lieve recupero congiunturale rispetto a maggio, il mese di giugno – come evidenziano i dati diffusi oggi da Istat – mostra alcune ombre. Se confrontiamo infatti il dato rispetto allo stesso mese dello scorso anno registriamo una variazione tendenziale media negativa, in volume, dello 0,7%, che diventa addirittura poco meno del -3,5%, secondo nostre valutazioni, per le imprese operanti su piccole superfici. Ma la stima più preoccupante è quella relativa all’intero primo semestre: è -1% il dato medio in volume, -2,5% per le piccole imprese. Le vendite del mese scontano inoltre ‘l’effetto attesa’ per i saldi estivi. Uno scenario al ribasso, dunque, che si inserisce in un contesto geopolitico di forte incertezza dovuto alla questione dazi. E per le imprese operanti su piccole superfici la situazione è sempre più difficile: nel comparto alimentare, secondo nostre stime, le vendite crollano di quasi il 4,5% in volume. Nella sfida tra le diverse tipologie di canali distributivi, preoccupa la forte contrazione del commercio al dettaglio tradizionale che continua a perdere quote di mercato – un fenomeno ormai strutturale – rispetto ai segnali di vivacità di grande distribuzione e discount. In questo contesto, il mercato interno e la ripresa dei consumi assumono perciò una valenza fondamentale per la tenuta economica e vanno sostenuti con una riforma fiscale che allenti il carico sulle famiglie, insieme a sostegni mirati per le attività di vicinato, per evitare che questa delicata fase si trasformi in stagnazione nei prossimi mesi”.”Dati altalenanti! È da novembre 2024 che si alternano rialzi e ribassi su base congiunturale. Ora a giugno, dopo il calo di maggio, si è tornati in territorio positivo, ma certo non si tratta di dati esaltanti. Ci sono, infatti, luci e ombre. Se rispetto a maggio 2025 tutti i valori sono in crescita, rispetto allo scorso anno quelli in volume sono tutti negativi, sia quelli alimentari che quelli non alimentari, mentre il +2,8% degli alimentari in valore, unico dato con il segno più, è solo un effetto ottico dovuto ai rincari dei Prodotti alimentari e delle bevande analcoliche a giugno erano decollati su base tendenziale del 3,5% – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori –. Insomma, gli italiani continuano la loro dieta forzata, una cura dimagrante dovuta ai prezzi lunari e alla difficoltà di arrivare alla fine del mese. Si mangia meno ma si spende di più. Se si traduce in euro il dato dei volumi consumati su giugno 2024, le spese alimentari per una famiglia media scendono su base annua di 19 euro a prezzi del 2024. Una coppia con 2 figli acquista 27 euro in meno di cibo”.”Prosegue il trend negativo delle vendite al dettaglio che anche a giugno continuano a calare su base tendenziale, confermando l’andamento preoccupante che prosegue oramai da mesi – afferma il Codacons, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat –. Il volume delle vendite diminuisce a giugno sia per i beni alimentari (-0,3%), sia per quelli non alimentari (-0,9%), portando la media dei primi sei mesi dell’anno a quota -1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Dati che dimostrano in modo inequivocabile come i rincari dei prezzi nel comparto alimentare che si stanno registrando nell’ultimo periodo impattino sulle famiglie e sulle loro abitudini, portandoli a tagliare la spesa ma al tempo stesso a spendere di più per un carrello sempre più vuoto: non caso nel primo semestre del 2025 a fronte di una crescita in valore degli alimentari del +1,9%, il volume delle vendite cala del -0,8%”.(Foto: Alexander Kovacs on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Assogestioni, Alberto Zorzi (Arca Fondi) nuovo coordinatore del comitato dei gestori

    (Teleborsa) – Il Consiglio Direttivo di Assogestioni ha nominato Alberto Zorzi, Responsabile Direzione Investimenti di Arca Fondi SGR, Coordinatore del Comitato dei Gestori.Il nuovo Coordinatore rimarrà in carica – unitamente alle due Vice-Coordinatrici, Elena Ferrarese di Amundi SGR e Oriana Bastianelli di Kairos Partners SGR – fino al prossimo rinnovo degli organi dell’Associazione, previsto per il 2028.Il Consiglio Direttivo esprime un sentito ringraziamento al Coordinatore uscente, Emilio Franco, Amministratore Delegato di Mediobanca SGR, per l’impegno profuso e i risultati ottenuti.(Foto: Benjamin Child on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    ASTM, ricavi ed EBITDA in leggera crescita nel primo semestre

    (Teleborsa) – ASTM, colosso italiano del settore delle infrastrutture controllato dalla famiglia Gavio, ha chiuso il primo semestre 2025 con un volume d’affari di 2.197,8 milioni di euro, in crescita del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2024 (2.132 milioni di euro). A tale risultato contribuiscono i ricavi del settore autostradale in Italia e Brasile per 1.226,0 milioni di euro, i ricavi del settore EPC per 759,1 milioni di euro e i ricavi del settore tecnologico per 64,6 milioni di euro.L’EBITDA si attesta su 945,9 milioni di euro ed evidenzia una crescita dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2024 (935,3 milioni di euro). L’utile del periodo di pertinenza del Gruppo risulta pari a 98,8 milioni di euro; l risultato del primo semestre 2024 (121,4 milioni di euro) includeva il contributo operativo delle tratte A5 Torino-Aosta e A21 Torino-Piacenza.L’indebitamento finanziario netto è di 9.006,8 milioni di euro (8.241,3 milioni di euro al 31 dicembre 2024), influenzato dal pagamento dell’upfront fee relativa alla nuova concessione brasiliana di Ecovias Raposo Castello pari a 360,5 milioni di euro. L’ulteriore variazione è collegata all’attività operativa del Gruppo e, in particolare, agli investimenti sul corpo autostradale in Italia e in Brasile. LEGGI TUTTO

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    Ue: dazi Usa al 15% su importazioni decorrono dall’8 agosto

    (Teleborsa) – L’ordine esecutivo emanato ieri dall’amministrazione Trump negli Usa, che riconduce al 15% i dazi sulla maggior parte delle importazioni dall’Unione europea, lascia ancora fuori – almeno per ora – il settore delle auto e delle componenti per l’auto, sottoposto attualmente a dazi del 27,5%, nonostante fosse inteso fare parte dell’accordo politico sui dazi al 15% raggiunto domenica scorsa. È quanto chiarisce Bruxelles.Come ha affermato stamattina dal commissario europeo al commercio, Maros Sefcovic, l’ordine Usa è “un primo passo” della attuazione degli accordi raggiunti. Nel frattempo la Commissione Ue assieme agli Usa continua a lavorare per finalizzare una dichiarazione congiunta, come era stato concordato domenica scorsa. Inoltre – fa sapere Bruxelles – essendo il nuovo ordine esecutivo sui dazi commerciali dell’amministrazione Trump datato il 31 luglio, e dato che prevede una entrata in vigore dopo 7 giorni dalla data dell’ordine stesso, i dazi livellati al 15% decorreranno a partire dall’8 agosto. LEGGI TUTTO

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    CONSOB autorizza Italfund come fornitore di servizi di crowdfunding

    (Teleborsa) – CONSOB ha autorizzato Italfund, con sede a Rovigo, come fornitore di servizi di crowdfunding. In particolare, la società è stata autorizzata a prestare i servizi di crowdfunding consistenti nell’intermediazione nella concessione di prestiti e nel collocamento senza impegno irrevocabile e nella ricezione e trasmissione degli ordini di clienti relativamente a valori mobiliari e strumenti ammessi a fini di crowdfunding emessi da titolari di progetti o società veicolo. LEGGI TUTTO