13 Agosto 2025

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    Veneto e Canale LEB, Mit: “Un’opera idrica strategica per il futuro dell’agricoltura”

    (Teleborsa) – Si sono conclusi nei tempi previsti i lavori sul Canale LEB (Lessinio-Euganeo-Berico), la prima opera idrica italiana finanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con un investimento di 53 milioni di euro nell’ambito della Missione 2,”Rivoluzione verde e transizione ecologica”. È quanto annuncia il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in una nota.L’intervento – spiega il Mit – aveva un obiettivo preciso: “garantire un flusso continuo, sicuro ed efficiente di acqua a una delle aree agricole più strategiche del Veneto, riducendo gli sprechi e migliorando la sicurezza e la resilienza climatica. In due anni sono stati eseguiti lavori di manutenzione straordinaria su oltre 20 chilometri di tracciato, completati – in alcuni casi persino in anticipo – senza mai interrompere il servizio irriguo alle campagne tra Verona, Vicenza e Padova. La regolazione dei flussi idrici è ora più precisa, grazie anche all’uso di microdeviazioni e canali naturali minori”.Il Canale LEB irriga oltre 80mila ettari di terreni coltivati, attraversando un’area a forte vocazione agricola, con numerose produzioni DOP e una filiera avicola di qualità in continua crescita, capace oggi – si legge nella nota – di rispondere anche ai picchi della domanda internazionale, come quello in corso per le uova provenienti dagli Stati Uniti.Al centro dell’intervento c’è anche l’innovazione tecnologica. “Grazie al PNRR, – evidenzia il Mit – è stato sviluppato un avanzato sistema di modellazione idrologica basato su dati satellitari, in collaborazione con università italiane e internazionali. Questo strumento sarà in grado di prevedere con 15–20 giorni di anticipo il fabbisogno idrico del territorio, rendendo più efficiente la gestione della risorsa e ottimizzandone le allocazioni”.La visione è orientata al lungo periodo. “La scelta di materiali durevoli, il riutilizzo di componenti preesistenti e l’attenzione all’impatto ambientale – sottolinea il Mit – rendono l’opera sostenibile per almeno cinquant’anni, evitando la necessità di futuri interventi straordinari di pari entità. Oggi il Canale LEB è più efficiente, sicuro e digitale. È pronto ad accogliere ulteriori sviluppi legati alla gestione automatizzata delle risorse e, in prospettiva, anche all’integrazione dell’intelligenza artificiale. Un’infrastruttura che – conclude la nota – rafforza il ruolo dell’agricoltura veneta e contribuisce, giorno dopo giorno, alla costruzione dell’Italia sostenibile di domani”. LEGGI TUTTO

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    Fondazione Eni: “Con incentivi elettrico 39mila autoveicoli”

    (Teleborsa) – Le immatricolazioni di autovetture elettriche in Italia stanno procedendo molto più speditamente rispetto agli scorsi (quasi il 29% rispetto ai primi sette mesi del 2024, con una quota di mercato del 5,2%), ciò nonostante gli obiettivi europei restano lontanissimi per non dire irraggiungibili. A cominciare dal traguardo delle 4,3 milioni autovetture circolanti al 2030 indicato nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima aggiornato nel 2024. È quanto emerge dai dati elaborati da Antonio Sileo, direttore del programma di ricerca Sustainable Mobility presso la Fondazione Eni Enrico Mattei. “Anche se quest’anno si dovessero superare le 90 mila immatricolazioni, cosa non scontata anche con l’arrivo dei nuovi incentivi annunciati dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a fine 2025 – calcola Sileo – saranno meno di 370 mila le autovetture elettriche con targa italiana”. Le difficoltà del nostro Paese, che per parco circolante e auto vendute è secondo solo alla Germania, sono analizzate nel working paper “What Hinders Electric Vehicle Diffusion? Insights from a Neural Network Approach” in cui i ricercatori della FEEM con un approccio innovativo basato su reti neurali, oltre a identificare i principali ostacoli alla diffusione dei veicoli elettrici, segnalano l’utilità di approcci integrati, che vadano oltre le sole politiche di incentivazione, e confermano il troppo e troppo rapido slancio richiesto dagli obiettivi fissati dall’Unione Europea. Non a caso oggetto di accese discussioni.”L’impatto dei nuovi incentivi, a fronte di uno stanziamento di 597 milioni di euro – prosegue Sileo – è stimato in 39 mila autoveicoli, non solo automobili dunque, che dovrebbero essere acquistati entro giugno 2026, ma per l’ormai vicino obiettivo PNIEC non ne basterebbero 390 mila. Nei prossimi anni il numero di vetture elettriche, anche in Italia, anche senza incentivi, crescerà significativamente, ma è inutile attendersi miracoli. Proprio per questo c’è da attendersi che la discussione sui regolamenti UE in capo ai costruttori automobilistici, che entrerà nel vivo nei prossimi mesi, sarà caratterizzata da maggior realismo”. LEGGI TUTTO

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    OPAS Banca Ifis su illimity, sell-out allo 0,81%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis su azioni ordinarie illimity Bank, risulta che oggi 13 agosto 2025 sono state presentate 1.734 richieste di adesioni alla procedura di sell-out. Pertanto dall’inizio della proceduta di obbligo d’acquisto sono state presentate complessivamente 51.648 adesioni, pari allo 0,817823% dell’offerta.La procedura di sell-out, iniziata il 28 luglio, terminerà il 29 agosto. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity acquistate sul mercato nei giorni 28 e 29 agosto 2025 non potranno essere oggetto delle richieste di vendita. LEGGI TUTTO

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    Borse europee positive. Piazza Affari inclusa

    (Teleborsa) – Valori in rialzo per la Borsa di Milano, così come per il resto di Eurolandia. Nel frattempo sulla piazza americana l’S&P-500 si muove poco sopra la parità dello 0,21%, dopo i record della vigilia trainati, dalla crescita più lenta del previsto dell’inflazione americana. Il dato sui prezzi al consumo ha rafforzato le ipotesi tra gli addetti ai lavori, di un taglio dei tassi di interesse, da parte della Federal Reserve, in occasione della riunione di politica monetaria, in calendario a settembre.Seduta in lieve rialzo per l’Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,172. Lieve aumento per l’oro, che mostra un rialzo dello 0,24%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) in calo (-1,46%) si attesta su 62,25 dollari per barile.In discesa lo spread, che retrocede a quota +82 punti base, con un decremento di 4 punti base, mentre il BTP decennale riporta un rendimento del 3,49%.Tra i listini europei Francoforte avanza dello 0,67%, ferma Londra, che segna un quasi nulla di fatto, e si muove in modesto rialzo Parigi, evidenziando un incremento dello 0,66%. Lieve aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul FTSE MIB un rialzo dello 0,60%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 44.741 punti.Tra i best performers di Milano, in evidenza Banca Popolare di Sondrio (+3,25%), BPER (+2,12%), Unipol (+1,78%) e Leonardo (+1,70%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Prysmian, che ha archiviato la seduta a -1,39%.Discesa modesta per STMicroelectronics, che cede un piccolo -1%.Pensosa Tenaris, con un calo frazionale dello 0,87%.Tentenna Buzzi, con un modesto ribasso dello 0,83%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Fincantieri (+7,07%), NewPrinces (+2,70%), SOL (+2,15%) e Banco di Desio e della Brianza (+1,91%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Maire, che ha archiviato la seduta a -3,40%.Si concentrano le vendite su WIIT, che soffre un calo del 3,24%.Vendite su Moltiply Group, che registra un ribasso del 2,05%.Seduta negativa per LU-VE Group, che mostra una perdita dell’1,85%. LEGGI TUTTO

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    USA, aumento a sorpresa delle scorte di petrolio settimanali: +3 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono salite a sorpresa le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stock di petrolio, negli ultimi sette giorni all’8 agosto 2025, sono saliti di circa 3 milioni di barili a 426,7 MBG, contro attese per un decremento di 0,9 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 0,7 MBG, arrivando a 113,7 MBG, mentre le scorte di benzine hanno registrato un decremento di 0,8 milioni a quota 226,3 MBG.Le riserve strategiche di petrolio sono salite di 0,2 milioni a 403,2 MBG. LEGGI TUTTO

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    Tavolo Moda: Urso informa Capasa, Sburlati e Lunelli su bollino filiera Made in Italy

    (Teleborsa) – Introdotti, con specifici emendamenti al disegno di legge sulle Pmi — in via di approvazione entro la sessione di Bilancio — gli interventi normativi anticipati a fine luglio dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante il Tavolo Moda. Si tratta di – spiega il Mimit in una nota – di misure volte a rafforzare la competitività e la reputazione internazionale della filiera moda italiana, introducendo un sistema di certificazione unica di conformità.”Abbiamo predisposto misure che certifichino sostenibilità e legalità, per contrastare quei comportamenti illeciti di pochi che rischiano di compromettere la reputazione di un intero comparto – ha dichiarato Urso –. Un risultato frutto della collaborazione con le associazioni del settore. Ho informato i principali attori del sistema con i quali ci eravamo confrontati, Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Luca Sburlati, presidente di Confindustria Moda, e Matteo Lunelli, presidente della Fondazione Altagamma”.L’iniziativa, promossa in stretta collaborazione con le rappresentanze di settore aderenti al Tavolo moda – tra cui appunto Camera Nazionale della Moda Italiana, Confindustria Moda, Altagamma, oltre a Confindustria Accessori Moda, Confartigianato e CNA Federmoda – – sottolinea il Mimit – “mira a tutelare l’immagine e la reputazione del saper fare italiano in un comparto strategico per l’economia nazionale, caratterizzato da filiere articolate, con brand capofila e una rete di fornitori sia italiani che esteri. La certificazione rappresenterà una sorta di “bollino di garanzia”, avrà durata di un anno e sarà soggetta a controlli periodici tramite ispezioni e audit. Verrà istituito al ministero delle Imprese e del Made in Italy un registro pubblico delle aziende certificate, strumento che consentirà sia un monitoraggio costante sia l’adozione di eventuali misure sanzionatorie, inclusa la revoca della certificazione, in caso di perdita dei requisiti.Nell’ambito dello stesso provvedimento, inoltre, la sezione Destinazione Italia introduce misure per attrarre investimenti e competenze straniere. Nello specifico, il testo prevede visto per lavoro autonomo a dirigenti d’azienda di imprese estere con capitale sociale superiore al milione di euro e con una sede operativa in Italia, agevolazioni per investitori stranieri in operazioni strategiche entro 6 mesi dalla richiesta del nulla osta, agevolazioni fiscali per pensionati esteri che intendono trasferirsi in comuni con meno di 60 mila abitanti nel Centro-Sud del Paese e delle facilitazioni per chi sceglie l’Italia come sede per lavorare da remoto e pianifica il pensionamento in città medie italiane.”Nel complesso – conclude la nota – disposizioni normative che mirano a rafforzare la competitività del Made in Italy, in particolare a tutelare l’eccellenza e il prestigio del settore moda in tutta la sua catena produttiva, e a rendere il Paese sempre più attrattivo per investitori e professionisti esteri”. LEGGI TUTTO

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    OPA MFE su ProSiebenSat, con adesioni odierne arriva al 40,4% del capitale

    (Teleborsa) – MFE-MEDIAFOREUROPE (ex Mediaset, che oggi scambia con MFE A e MFE B) ha comunicato che, al 13 agosto 2025 (alle ore 14:00), l’offerta pubblica di acquisto (OPA) sulla totalità delle azioni ProSiebenSat.1 Media è stata accettata per un totale di 16.485.919 azioni. Ciò equivale al 7,08% del capitale sociale e dei diritti di voto.Al 13 agosto, l’offerente deteneva direttamente 77.607.953 azioni P7. Ciò equivale a circa il 33,31% del capitale sociale e il 33,34% dei diritti di voto.Il numero totale di azioni P7 per le quali è stata accettata l’OPA, sommato al numero di azioni P7 detenute direttamente dall’offerente o da una persona che agisce congiuntamente con esso o una persona che agisce congiuntamente con l’offerente che ha stipulato accordi per l’acquisto di tali azioni P7, ammonta a 94.093.872 azioni P7. Ciò equivale a circa il 40,38% del capitale sociale e circa il 40,42% dei diritti di voto.Dopo l’aumento del corrispettivo il 28 luglio 2025, il termine per l’accettazione dell’offerta è stato prorogato e terminerà il 13 agosto 2025, ore 24:00 (ora locale di Francoforte sul Meno), salvo ulteriore proroga. LEGGI TUTTO

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    ETF, crescita record nella prima metà dell’anno. Più operatori europei lanciano ETF attivi

    (Teleborsa) – Gli Exchange Traded Fund (ETF) continuano a alimentare i mercati finanziari a livello globale, con flussi di investimento in ETF a metà anno 2025 superiori a 0,9 trilioni di dollari USA, con un aumento del 25% rispetto alla metà del 2024, che a sua volta ha stabilito un nuovo benchmark per i più alti afflussi di ETF mai registrati (1,9 trilioni di dollari USA). È quanto emerge dal “Global ETF Megatrends Midyear Review” di State Street, il principale fornitore di servizi per ETF al mondo.Sul fronte dell’espansione globale e dell’innovazione, il report evidenzia che nel 2025 sono stati 68 i gestori che hanno presentato domanda di adesione per ETF di classi azionarie a gestione attiva negli Stati Uniti. Di questi, 34 sono clienti di State Street e quattro “early adopter” pianificati hanno richiesto la creazione di team di lancio. In Europa, le classi azionarie stanno guadagnando terreno, con Eurizon Asset Management che ha lanciato una tranche di prodotti quotati/non quotati. State Street sta supportando attivamente i lanci di cinque clienti con diverse share class in Europa, così come di diversi asset manager in Australia. Nella regione Asia-Pacifico, Taiwan ha visto il lancio del suo primo ETF attivo da parte di Nomura, seguito rapidamente da diversi altri gestori patrimoniali, e attualmente State Street sta collaborando con diversi gestori patrimoniali per lanciare ETF attivi anche lì.La storia principale degli asset digitali nel 2025 è stata l’incredibile ascesa dell’iShares Bitcoin Trust ETF (IBIT) di BlackRock. Ora il più grande ETF sulle criptovalute, IBIT ha raggiunto la cifra record di 75 miliardi di dollari in asset (di cui 52 miliardi di dollari provenienti da afflussi netti in meno di un anno), espandendo le sue aspirazioni Bitcoin per quest’anno a Canada ed Europa. Tuttavia, il Canada è stato il vero pioniere dell’espansione degli asset in valuta digitale in Nord America con il lancio su Solana e XRP quest’anno. Gli Stati Uniti hanno registrato oltre 40 richieste di approvazione per una serie di nonapproved coin, tuttavia, ad oggi non si è assistito a un’espansione oltre gli ETF su Bitcoin, Ethereum e Solana.Il trading retail di ETF continua a espandersi a livello globale. Un indicatore del mercato retail negli Stati Uniti è l’utilizzo di ETF a basso costo rispetto ai loro omologhi con commissioni più elevate utilizzati da trader e investitori istituzionali tattici. Dei quattro ETF che replicano l’indice S&P 500, i tre più economici (SPLG, IVV, VOO) hanno registrato afflussi netti per 82 miliardi di dollari, mentre la versione più costosa (SPY) ha registrato deflussi per 27 miliardi di dollari.In Europa, gli emittenti di ETF stanno accelerando gli accordi di distribuzione con i broker digitali retail, poiché i giovani investitori stanno adottando il wrapper di investimento ETF come strumento di accumulo di ricchezza. Inoltre, società come BNP, Fineco, GSAM, HSBC, Invesco, Nordea, Schroders, SSIM e UBS sono entrate o hanno annunciato l’ingresso nel mercato attivo degli ETF in Europa nella prima metà del 2025.Scendendo nei dettagli, il report evidenzia che il mercato europeo degli ETP si attesta a 2.740 miliardi di dollari (con una crescita del 19,5%). Al ritmo attuale, gli asset supereranno i 2,8 trilioni di dollari. I nuovi lanci sono a quota 198, leggermente al di sotto del ritmo di 400 per l’anno stimato da State Street a inizio 2025. I lanci di ETF attivi sono attualmente alla pari con i lanci di ETF azionari passivi per la percentuale più alta.In merito alla previsione che in Europa si assisterà ad almeno 10 nuovi operatori che lanceranno ETF attivi o passeranno da ETF passivi ad attivi, State Street ha detto che si è già avverata, citando come società: Amerant, Eldridge, Eurizon, Fineco, GSAM, iM Global, Jupiter, Leo Wealth, Tidal Investments, UBS, Ultramarin. LEGGI TUTTO