13 Agosto 2025

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    IEA alza stime su offerta di greggio in 2025-2026 dopo aumento produzione dell’OPEC

    (Teleborsa) – L’International Energy Agency (IEA) ha rivisto al rialzo la crescita dell’offerta globale di petrolio di 370 kb/g, a 2,5 mb/g quest’anno, e di 620 kb/g, a 1,9 mb/g nel 2026, dopo che gli otto membri dell’OPEC+, soggetti a riduzioni volontarie della produzione, hanno concordato il 3 agosto di aumentare la produzione di ulteriori 547 kb/g a settembre, annullando completamente i tagli di 2,2 mb/g concordati a novembre 2023 da aprile.Il greggio e gli NGL OPEC+ rappresenteranno ora 1,1 mb/g di crescita dell’offerta quest’anno e 890 kb/g nel 2026. Nonostante i significativi guadagni dell’OPEC+, i produttori non-OPEC+ continueranno a guidare la crescita, aggiungendo 1,3 mb/g nel 2025 e 1 mb/g nel 2026, sostenuti dall’aumento della produzione di NGL statunitensi, greggio canadese e petrolio offshore statunitense, brasiliano e guyanese.Nel suo report mensile, l’IEA fa notare che la crescita della domanda globale di petrolio per il 2025 è stata ripetutamente rivista al ribasso dall’inizio dell’anno, con un totale di 350.000 barili al giorno. Si prevede ora che la domanda aumenterà di circa 700.000 barili al giorno quest’anno e il prossimo. Gli ultimi dati mostrano una domanda debole nelle principali economie e, con la fiducia dei consumatori ancora debole, una forte ripresa appare remota. I consumi nelle economie emergenti e in via di sviluppo sono stati più deboli del previsto, con Cina, Brasile, Egitto e India tutti rivisti al ribasso rispetto al rapporto del mese scorso. Il settore dell’aviazione ha rappresentato un’eccezione, con i robusti viaggi estivi che hanno spinto la domanda di carburante per aerei a massimi storici sia negli Stati Uniti che in Europa. La domanda globale di jet/cherosene è sulla buona strada per aumentare del 2,1% quest’anno, il più forte tra tutti i prodotti. Tuttavia, con 7,7 mb/g nel 2025, sarà comunque inferiore di 180.000 barili al giorno rispetto al livello del 2019 pre-Covid.I prezzi del petrolio “sono stati presi nel mirino da dinamiche di mercato in rapida evoluzione – si legge nel rapporto – Mentre le nuove sanzioni contro Russia e Iran minacciano di incidere sui flussi commerciali, la debole crescita economica è destinata a moderare la domanda. La volatilità sui mercati petroliferi è crollata quasi ai minimi storici a luglio, con i future sul greggio Brent che si aggiravano intorno ai 70 dollari al barile. Tuttavia, l’accordo di fornitura OPEC+ di inizio agosto e le prospettive di un accumulo di scorte insostenibile più avanti nel corso dell’anno hanno visto i future sul greggio Brent scendere a circa 67 dollari al barile”.Con riguardo agli sviluppi di mercato, l’IEA evidenzia che – mentre gli equilibri del mercato petrolifero sembrano sempre più gonfi, con l’offerta prevista che eclissa di gran lunga la domanda verso la fine dell’anno e nel 2026 – ulteriori sanzioni contro Russia e Iran potrebbero limitare le forniture del terzo e quinto produttore mondiale. Alla fine di luglio, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato le sue sanzioni più significative nei confronti dell’Iran dal 2018, volte a rendere più difficile per l’Iran vendere il suo petrolio. Washington sta anche facendo pressione sui principali acquirenti di greggio russo, in particolare l’India, affinché riducano gli acquisti. Da parte sua, l’Unione europea ha imposto un divieto sulle importazioni di prodotti petroliferi raffinati dal greggio russo a partire da gennaio 2026. Stabilirà inoltre un tetto massimo di prezzo più basso per il petrolio russo a partire dal 3 settembre, nell’ambito del suo 18° pacchetto di sanzioni contro Mosca. Al contrario, le restrizioni al Venezuela sono state allentate con la recente concessione a Chevron di una nuova licenza per operare ed esportare petrolio. “Sebbene sia ancora troppo presto per determinare l’esito di questi ultimi cambiamenti politici che vanno in direzioni diverse, è chiaro che qualcosa dovrà cambiare affinché il mercato si riequilibra”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Saipem, primo taglio lamiera per progetto Tangguh UCC al cantiere Karimun (Indonesia)

    (Teleborsa) – La cerimonia del primo taglio lamiera si è svolta presso il cantiere di fabbricazione di Saipem a Karimun, segnando l’inizio ufficiale delle attività di costruzione per il progetto Tangguh UCC, assegnato da bp Indonesia.Il progetto Tangguh UCC, situato nella provincia di Papua Barat, in Indonesia, è un progetto strategico nazionale che include lo sviluppo del giacimento di gas di Ubadari, l’aumento dell’acquisizione di gas tramite la tecnologia di cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio (CCUS) e la compressione onshore. Si prevede che permetta di sbloccare circa 3 trilioni di piedi cubi di risorse aggiuntive di gas naturale dal giacimento offshore di Ubadari.Le attività di Saipem comprendono l’ingegneria, l’approvvigionamento, la costruzione, l’installazione e la messa in servizio di due piattaforme di testate di pozzo, una piattaforma di reiniezione di CO2 e circa 90 km di tubazioni, cavi e collegamenti alle strutture esistenti in campo.Il cantiere di Karimun, riconosciuto come il centro strategico di fabbricazione di Saipem nel sud-est asiatico, è il più grande al mondo per Saipem e uno dei più grandi della regione, con oltre 5.000 dipendenti e un’area di circa 1,4 milioni di metri quadrati, comprendente la base marina e i pontili. LEGGI TUTTO

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    Bullish prezza l’IPO sopra la forchetta e raccoglie 1,1 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Bullish, piattaforma di asset digitali, ha prezzato a 37,00 dollari per azione la sua offerta pubblica iniziale (IPO) di 30.000.000 di azioni ordinarie. Si tratta di un valore superiore alla forchetta individuata in precedenza (giù aumentata dalle indicazioni iniziali).L’offerta ha raccolto quindi 1,11 miliardi di dollari, valutando la società a 5,41 miliardi di dollari.Le azioni inizieranno a essere negoziate sul New York Stock Exchange (NYSE) oggi 13 agosto 2025 con il simbolo “BLSH”.Inoltre, Bullish ha concesso agli underwriter un’opzione di 30 giorni per l’acquisto di un massimo di 4.500.000 azioni ordinarie aggiuntive, al prezzo di offerta pubblica iniziale, al netto di sconti e commissioni di sottoscrizione. LEGGI TUTTO

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    Porsche SE taglia la guidance e prevede maggiori investimenti sulla difesa

    (Teleborsa) – Porsche Automobil Holding SE (Porsche SE), la holding che detiene partecipazioni rilevati nelle case automobilistiche Volkswagen e Porsche AG, ha generato un risultato netto rettificato al netto delle imposte di 1,1 miliardi di euro nel primo semestre del 2025 (anno precedente: 2,1 miliardi di euro). Questo dato è stato significativamente influenzato dal risultato derivante dalla valutazione a patrimonio netto delle partecipazioni in Volkswagen e Porsche AG, rispettivamente di 1,2 miliardi di euro (anno precedente: 2,0 miliardi di euro) e 0,1 miliardi di euro (anno precedente: 0,3 miliardi di euro). Il risultato netto di gruppo per il primo semestre del 2025 ammonta a 0,3 miliardi di euro (anno precedente: 2,1 miliardi di euro).Porsche SE ha ridotto il debito netto a 4,9 miliardi di euro, rispetto ai 5,2 miliardi di euro al 31 dicembre 2024.Sullo sfondo di una situazione geopolitica in continua evoluzione e di crescenti requisiti in materia di sicurezza, Porsche SE “intravede un notevole potenziale di sviluppo nel settore della difesa e della sicurezza e intende capitalizzarlo”, si legge nella nota sui conti.”Nel nostro percorso verso una piattaforma di investimento diversificata, monitoriamo attentamente i settori della capacità di difesa, della sicurezza e della resilienza europea – ha commentato il presidente Hans Dieter Potsch – Per quanto riguarda gli investimenti di portafoglio, il nostro obiettivo è aumentare il nostro coinvolgimento nei settori della difesa e correlati, mantenendo al contempo il nostro focus principale sulla mobilità e sulla tecnologia industriale”.In particolare, come primo passo, la holding intende creare una piattaforma per investimenti in aziende tecnologiche emergenti nel settore della difesa, anche in collaborazione con altri investitori e partner di rilievo. L’obiettivo è quello di creare un ponte tra il capitale orientato all’innovazione e le tecnologie legate alla sicurezza. Porsche SE prevede di organizzare un “Defense Day”. Questo evento offrirà un’opportunità di networking per i family office tedeschi ed europei interessati a investire nel settore della difesa.Indipendentemente dalla creazione di una piattaforma, Porsche SE sta valutando attentamente possibili opzioni di investimento nel settore della difesa, in quanto futuro settore di importanza strategica. In linea con l’attuale strategia aziendale, l’attenzione si concentra su settori tecnologici come la sorveglianza satellitare, i sistemi di ricognizione e i sensori, la sicurezza informatica o i sistemi logistici e di approvvigionamento.Alla luce degli attuali sviluppi del mercato, in particolare nel settore automobilistico e come conseguenza diretta delle prospettive rettificate di Volkswagen e Porsche AG, Porsche SE prevede ora un risultato netto rettificato del Gruppo al netto delle imposte compreso tra 1,6 e 3,6 miliardi di euro (in precedenza: tra 2,4 e 4,4 miliardi di euro). Al 31 dicembre 2025, Porsche SE prevede ancora un indebitamento netto del Gruppo compreso tra 4,9 e 5,4 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    Nasdaq, S&P alza rating a “BBB+” con minore leva finanziaria

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha alzato il rating sul Nasdaq, società di servizi finanziari che gestisce listini azionari negli Stati Uniti e in Europa, a “BBB+” da “BBB”.Viene segnalato che il Nasdaq ha ridotto la leva finanziaria più rapidamente del previsto in seguito all’acquisizione di Adenza, grazie al rimborso del debito, a modesti riacquisti di azioni e a una crescita dell’EBITDA superiore alle aspettative quest’anno, grazie ai fattori favorevoli del settore.Viene previsto ora da S&P che i parametri finanziari del Nasdaq miglioreranno, con un rapporto debito/EBITDA di circa 3,0x entro la fine del 2025, da 3,6x a fine 2024, e un FFO (funds from operations) al debito del 25,6%.L’outlook stabile riflette l’aspettativa che il Nasdaq manterrà i margini EBITDA intorno ai livelli attuali e il debito rettificato rispetto all’EBITDA al di sotto di 3,5x, senza acquisizioni significative nei prossimi due anni. LEGGI TUTTO

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    La Bank of Thailand taglia i tassi di 25 punti base all’1,50%

    (Teleborsa) – Il Comitato di politica monetaria della Bank of Thailand ha votato all’unanimità per ridurre il tasso di interesse di riferimento di 0,25 punti percentuali, dall’1,75% all’1,50%, con effetto immediato.La banca centrale prevede che l’economia thailandese nel 2025 e nel 2026 si espanderà in linea con la precedente valutazione. Tuttavia, le politiche commerciali statunitensi esacerberanno i problemi strutturali e indeboliranno la competitività. Inoltre, alcuni settori dell’economia sono diventati più vulnerabili, in particolare le PMI. Il Comitato “ritiene che la politica monetaria debba essere più accomodante per garantire che le condizioni finanziarie favoriscano l’adeguamento delle imprese e per contribuire ad alleviare l’onere per i gruppi vulnerabili”, si legge nello statement.Scendendo nei dettagli, viene spiegato che la crescita è aumentata nella prima metà del 2025 grazie alle esportazioni di prodotti elettronici, alle spedizioni anticipate verso gli Stati Uniti e alla produzione manifatturiera. In futuro, si prevede un rallentamento dell’economia nella seconda metà dell’anno a causa delle politiche commerciali statunitensi, sia direttamente che indirettamente, e di un calo degli arrivi turistici a corto raggio dovuto all’intensificarsi della concorrenza regionale.Inoltre, si prevede che l’inflazione complessiva rimarrà contenuta. I prezzi delle materie prime diminuiranno grazie alle condizioni meteorologiche favorevoli che stimolano l’offerta, mentre i prezzi dell’energia tendono al ribasso, in linea con i prezzi globali del greggio. Tuttavia, il calo dei prezzi non è stato generalizzato per beni e servizi, come si evince dall’inflazione di fondo, che rimane stabile e prossima alla precedente stima. LEGGI TUTTO

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    Safilo ai massimi in oltre due anni dopo nuovo Buy da Berenberg

    (Teleborsa) – Seduta da protagonista a Piazza Affari per Safilo, società quotata su Euronext Milan e attiva nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di occhiali da vista e da sole, dopo che Berenberg ha avviato la copertura sul titolo con una raccomandazione “Buy” e un target price di 1,62 euro per azione. Safilo si attesta a 1,392 euro, con un aumento del 7,91%, attestando sui massimi da aprile 2023. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista in area 1,423 e successiva a quota 1,499. Supporto a 1,347. LEGGI TUTTO

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    Vertice Trump-Putin non convince Zelensky (che avverte sul Donbass)

    (Teleborsa) – Si terrà nella base militare di Elmendorf-Richardson, a meno di 10 chilometri da Anchorage, l’incontro del 15 agosto tra il presidente statunitense Donald Trump e il suo omologo Vladimir Putin. Lo riporta la Cnn.Nel frattempo, la Russia prosegue l’avanzata in Ucraina per rafforzarsi in vista del summit con Donald Trump e “prepara una nuova offensiva” con il vertice in Alaska che di fatto è “una vittoria personale” per Vladimir Putin, dice Zelensky senza troppi giri di parole in vista del vertice di Ferragosto che ribadisce con fermezza la sua posizione: ” “Escludo qualunque ritiro delle forze ucraine dal Donbass”. Il timore è sempre lo stesso: che il presidente Usa e il leader del Cremlino ad Anchorage si accordino su un’intesa che passi sopra la testa di Kiev. Preoccupazione che è condivisa dai partner europei che, a due giorni dal summit, hanno insieme a Zelensky un appuntamento virtuale con Trump oggi per ribadire la loro posizione: il destino dell’Ucraina si decide solo con l’Ucraina. Dal canto suo, la Casa Bianca non commenta la tesi di Zelensky di una possibile nuova offensiva russa, e si limita a ribadire il “rispetto” e l'”impegno” del presidente per il leader di Kiev e i partner europei. LEGGI TUTTO