14 Agosto 2025

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana +56 BCF

    (Teleborsa) – Salgono poco più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata l’8 agosto 2025 sono risultati in aumento di 56 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela superiore al consensus (+53 BCF). La settimana prima si era registrato un aumento di 7 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.186 miliardi di piedi cubici, risultando in calo del 2,4% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 3.265) e in crescita del 6,6% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 2.990 BCF. LEGGI TUTTO

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    Apple, nuova funzione di misurazione dell’ossigeno nel sangue in orologi negli USA

    (Teleborsa) – Apple, colosso tecnologico statunitense, introdurrà una funzionalità “Blood Oxygen” riprogettata per alcuni utenti di Apple Watch Series 9, Series 10 e Apple Watch Ultra 2 tramite un aggiornamento software per iPhone e Apple Watch. Si tratta della funzione per la misurazione dell’ossigeno nel sangue.A seguito di questo aggiornamento, i dati dei sensori su Apple Watch verranno misurati e calcolati sull’iPhone associato e i risultati potranno essere visualizzati nella sezione Respiratory dell’app Health. Questo aggiornamento è stato reso possibile da una recente decisione della dogana statunitense. L’aggiornamento è arrivato dopo anni di controversie legali con Masimo, azienda californiana che ha accusato Apple di aver assunto i suoi dipendenti e di aver rubato la sua tecnologia. Masimo era riuscita a bloccare le importazioni di orologi con questa funzione, ma ora le autorità doganali statunitensi hanno approvato l’aggiornamento del software. LEGGI TUTTO

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    Ulta Beauty e Target hanno concordato di terminare la partnership nel 2026

    (Teleborsa) – Ulta Beauty, il più grande rivenditore di prodotti di bellezza degli Stati Uniti, e Target, azienda statunitense attiva nel settore della grande distribuzione, hanno concordato di non rinnovare la partnership shop-in-shop Ulta Beauty at Target alla scadenza dell’attuale accordo, prevista per agosto 2026. La partnership era stata lanciata nel 2021.”Per 35 anni, Ulta Beauty ha rivoluzionato il modo in cui le persone vivono la bellezza, offrendo un assortimento ineguagliabile che spazia dai prodotti di massa a quelli di lusso, e la nostra partnership con Target è stata uno dei tanti modi unici in cui abbiamo portato il potere della bellezza ai clienti di tutto il paese – ha dichiarato Amiee Bayer-Thomas, Chief Retail Officer di Ulta Beauty – Mentre continuiamo a realizzare i nostri piani Ulta Beauty Unleashed, siamo fiduciosi che il nostro ampio assortimento, i servizi specialistici e le esperienze stimolanti in negozio rafforzeranno la nostra leadership nel settore della bellezza e definiranno il prossimo capitolo del nostro marchio”.”Siamo orgogliosi del successo condiviso con Ulta Beauty e dell’esperienza che abbiamo offerto insieme – ha dichiarato Rick Gomez, Vicepresidente Esecutivo e Chief Commercial Officer di Target – La magia di fare shopping di bellezza da Target risiede nella combinazione di prodotti di tendenza che deliziano i consumatori con un’esperienza di acquisto stimolante e conveniente. Guardiamo avanti e continuiamo a impegnarci per offrire l’esperienza di bellezza che i consumatori si aspettano da Target: un’esperienza incentrata su un entusiasmante mix di marchi di bellezza in continua evoluzione, il tutto a un prezzo imbattibile”. LEGGI TUTTO

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    India, upgrade a “BBB” da S&P resilienza economica e consolidamento fiscale sostenuto

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha alzato il rating dell’India a “BBB” da “BBB-“. L’outlook è stabile. L’upgrade riflette la sua vivace crescita economica, sullo sfondo di un contesto di politica monetaria rafforzata che ancora le aspettative inflazionistiche. Insieme all’impegno del governo per il consolidamento fiscale e agli sforzi per migliorare la qualità della spesa, l’agenzia di rating ritiene che questi fattori si siano combinati a vantaggio degli indicatori di credito.Viene evidenziato che l’India rimane tra le economie con le migliori performance al mondo. Ha messo a segno una notevole ripresa dalla pandemia, con una crescita del PIL reale dall’anno fiscale 2022 (fine anno 31 marzo) all’anno fiscale 2024 in media dell’8,8%, la più alta nell’area Asia-Pacifico. Viene previsto che queste dinamiche di crescita continueranno nel medio termine, con un aumento del PIL del 6,8% annuo nei prossimi tre anni. Ciò avrà un effetto moderatore sul rapporto debito pubblico/PIL, nonostante i deficit fiscali ancora ampi.Secondo S&P, l’effetto dei dazi statunitensi sull’economia indiana sarà gestibile. L’India è relativamente meno dipendente dal commercio e circa il 60% della sua crescita economica deriva dai consumi interni. Viene previsto che, qualora l’India dovesse abbandonare l’importazione di petrolio greggio russo, il costo fiscale, se interamente sostenuto dal governo, sarà modesto, dato lo stretto differenziale di prezzo tra il greggio russo e gli attuali benchmark internazionali.La debole situazione fiscale dell’India è sempre stata l’aspetto più vulnerabile del suo profilo di rating sovrano. Con la ripresa economica ormai ben avviata, il governo può delineare un percorso più concreto (seppur graduale) verso il consolidamento fiscale. Le proiezioni di S&P indicano un disavanzo pubblico del 7,3% del PIL nell’anno fiscale 2026, destinato a scendere al 6,6% entro l’anno fiscale 2029.La riforma della politica monetaria volta a passare al target di inflazione ha dato i suoi frutti. Le aspettative inflazionistiche sono meglio ancorate rispetto a un decennio fa. Tra il 2008 e il 2014, l’inflazione indiana ha raggiunto tassi a due cifre in numerose occasioni. Negli ultimi tre anni, nonostante la volatilità dei prezzi globali dell’energia e gli shock dal lato dell’offerta, la crescita dell’indice dei prezzi al consumo è stata in media del 5,5%. Negli ultimi mesi, si è attestata al limite inferiore dell’intervallo obiettivo della Reserve Bank of India (RBI) del 2%-6%. Questi sviluppi, uniti a un mercato dei capitali interno denso, riflettono un contesto più stabile e favorevole per gli assetti monetari.(Foto: Naveed Ahmed on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Wall Street debole dopo che i prezzi alla produzione accelerano a luglio

    (Teleborsa) – Seduta debole a Wall Street, dopo che i prezzi alla produzione degli Stati Uniti sono aumentati più del previsto a luglio sulla scia di un balzo dei costi di servizi e beni, facendo temere per una ripresa dell’inflazione nei prossimi mesi. La lettura è stata sorprendente, soprattutto perchè arriva dopo quella che ha indicato un moderata crescita dei prezzi al consumo sempre a luglio.Secondo i dati del Dipartimento del Lavoro americano, i prezzi alla produzione hanno segnato un +0,9% su base mensile, dopo il dato invariato del mese precedente e contro il +0,2% stimato dagli analisti. Sempre sul fronte macro, sono scese poco più delle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA nell’ultima settimana. Il rosso odierno arriva comunque dopo i solidi guadagni dei giorni scorsi: ieri l’S&P 500 e il NASDAQ Composite hanno registrato nuovi massimi storici, mentre il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in rialzo di oltre l’1%.A spingere gli acquisti sono state le scommesse sempre più forti su un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre. Il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha affermato che un taglio più aggressivo di mezzo punto percentuale dovrebbe essere sul tavolo, in parte a causa delle forti revisioni al ribasso della crescita dell’occupazione a giugno e maggio. Mary Daly, presidente della Federal Reserve di San Francisco, ha detto oggi che non vede la necessità di un taglio di 50 punti base il mese prossimo.Tra chi ha diffuso i conti prima della campanella, Deere ha registrato ricavi e utili in calo nel terzo trimestre; Tapestry ha segnalato un fatturato annuo record di 7 miliardi di dollari trainato dal marchio Coach; Advance Auto Parts ha abbassato la guidance sull’utile per maggiori oneri finanziari netti; Birkenstock ha confermato la guidance dopo un utile trimestrale in aumento del 73%.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones lima lo 0,32%; sulla stessa linea, l’S&P-500 ha un andamento depresso e scambia sotto i livelli della vigilia a 6.448 punti. Senza direzione il Nasdaq 100 (-0,18%); con analoga direzione, pressoché invariato l’S&P 100 (-0,13%). LEGGI TUTTO

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    Superluminal, accordo con Eli Lilly da 1,3 miliardi di dollari per farmaci contro l’obesità

    (Teleborsa) – Superluminal Medicines, azienda statunitense di ricerca di farmaci che integra intelligenza artificiale/apprendimento automatico, ha annunciato una collaborazione con Eli Lilly, colosso del settore, per sviluppare terapie a piccole molecole mirate a target GPCR non ancora divulgati, rilevanti per le malattie cardiometaboliche e l’obesità.”Insieme, puntiamo a sviluppare farmaci di nuova generazione che affrontino l’urgente e crescente onere globale delle malattie cardiometaboliche – ha dichiarato Cony D’Cruz, CEO di Superluminal – Siamo entusiasti di intraprendere questa collaborazione proprio mentre iniziamo a sviluppare il nostro farmaco candidato interno mirato a rare forme genetiche di obesità e obesità ipotalamica”.Lilly riceverà i diritti esclusivi per lo sviluppo e la commercializzazione dei composti derivanti dalla collaborazione dopo che Superluminal avrà consegnato candidati allo sviluppo che soddisfano criteri predefiniti. Superluminal ha diritto a ricevere fino a 1,3 miliardi di dollari, che includono pagamenti anticipati e a breve termine, un investimento azionario, traguardi di sviluppo e commerciali, nonché royalty a più livelli sulle vendite.Superluminal ha sede presso Lilly Gateway Labs, Boston, ed è supportata da una solida rete di investitori, tra cui RA Capital Management, Insight Partners, NVentures (la divisione di NVIDIA dedicata al venture capital), Catalio Capital Management, Eli Lilly, Gaingels e Cooley. LEGGI TUTTO

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    Klarna, ricavi secondo trimestre salgono del 20%. Perdita di 53 milioni di dollari

    (Teleborsa) – La fintech svedese Klarna, che ad aprile ha sospeso i piani per un’IPO a Wall Street, ha chiuso il secondo trimestre del 2025 con un fatturato pari a 823 milioni di dollari (cresciuto del 20% rispetto all’anno precedente su base omogenea), 111 milioni di clienti Klarna attivi, 790.000 partner commerciali e 1 milione di dollari di fatturato per dipendente, quasi il triplo rispetto a due anni fa (369.000 dollari).L’utile operativo rettificato si è attestato a 29 milioni di dollari, con un aumento di 1 milione di dollari rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, mentre la perdita netta si è allargata a 53 milioni di dollari dai 18 milioni di dollari di un anno fa con un peso maggiore delle tasse.”La Klarna Card sta diventando un metodo di pagamento preferito nei nostri mercati europei più maturi e ora stiamo lanciando una versione migliorata negli Stati Uniti – ha detto Sebastian Siemiatkowski, CEO e co-fondatore – Le integrazioni strategiche con i principali PSP e le nostre partnership con alcuni dei più grandi commercianti al mondo stanno espandendo la portata di Klarna e accelerando la nostra crescita. Allo stesso tempo, la nostra crescente base di clienti rimane solida, con un numero di clienti che pagano puntualmente più che mai.”Negli Stati Uniti, Klarna ha registrato una performance particolarmente positiva, con un aumento dei ricavi del 38% su base annua.Il tasso di insolvenza globale di Klarna sui prestiti BNPL è sceso allo 0,89% nel secondo trimestre del 2025, con un miglioramento di 14 punti base rispetto all’1,03% del secondo trimestre del 2024, a dimostrazione della continua solidità e dell’utilizzo responsabile del credito a breve termine da parte dei clienti. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi produzione salgono più delle attese a luglio: +3,3% su anno

    (Teleborsa) – Accelera più delle attese la crescita, a luglio 2025, dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti. Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione hanno segnato un +0,9% su base mensile, dopo dato invariato del mese precedente e contro il +0,2% stimato dagli analisti.Su base annua i prezzi hanno registrato un incremento del 3,3%, superiore al consensus (+2,5%) e al mese precedente (+2,4%).I prezzi dei beni e servizi “core”, ovvero l’indice depurato dalle componenti più volatili quali il settore alimentare e quello dell’energia, hanno registrato una salita dello 0,9% su base mensile (+0% il mese precedente e +0,2% atteso), mentre su anno registrano un +3,7% contro il +2,6% del mese precedente (+2,9% atteso).(Foto: Clayton Cardinalli su Unsplash) LEGGI TUTTO