18 Agosto 2025

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    Borsa elettrica, prezzo medio acquisto sale a 113,27 euro/MWh

    (Teleborsa) – Nella settimana dall’11 al 17 agosto 2025 il prezzo medio dell’energia elettrica è stato di 113,27 euro/MWh, in aumento del 4,9% rispetto alla settimana precedente. Lo comunica il Gestore dei Mercati Energetici (GME), che gestisce la borsa elettrica.I volumi di energia elettrica scambiati direttamente nella borsa del GME sono risultati pari a circa 4,25 milioni di MWh (-0,7%), con la liquidità all’81,4%.I prezzi medi di vendita si sono attestati tra 112,50 euro/MWh del Nord e 115,03 euro/MWh della Sicilia. LEGGI TUTTO

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    Regno Unito, esteso fino al 2027 il programma di incentivi per furgoni e camion elettrici

    (Teleborsa) – Il governo del Regno Unito ha deciso di estendere il programma di incentivi per le aziende per l’acquisto di furgoni e camion elettrici almeno fino al 2027. Lo schema di sussidi prevede un bonus fino a 2.500 sterline per i furgoni di piccole dimensioni, fino a 5.000 sterline per i furgoni di grandi dimensioni, fino a 16.000 sterline per i camion di piccole dimensioni e fino a 25.000 sterline per quelli di grandi dimensioni. Ad annunciarlo il ministro dei trasporti, Lilian Greenwood, che ha definito la proroga “un altro passo decisivo per accelerare la transizione della Gran Bretagna verso trasporti più puliti, sostenendo al contempo le industrie che mantengono in movimento la nostra economia, stimolando nuovi investimenti nei veicoli elettrici e aiutando le aziende a ridurre i costi e ad espandersi”. L’estensione rientra nel programma governativo da 650 milioni di sterline per la diffusione di veicoli elettrici nel Paese.A luglio il governo britannico aveva annunciato anche un investimento di 30 milioni di sterline annunciato per installare oltre 3.000 nuovi punti di ricarica presso i depositi in tutto il Regno Unito. LEGGI TUTTO

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    Estensione ammortizzatori sociali: i chiarimenti INPS

    (Teleborsa) – L’ Inps annuncia l’implementazione delle nuove disposizioni normative del decreto-legge 92/2025, convertito nella legge 1° agosto 2025, n. 113, un intervento strutturale fondamentale per rinforzare l’ occupazione e facilitare i processi di riconversione industriale. Si pone particolare attenzione ai settori più vulnerabili rispetto alle crisi economiche e climatiche.Tra le misure principali:Esonero contributi: le imprese nelle aree di crisi industriale complessa sono esonerate dal pagamento del contributo addizionale per la Cassa Integrazione Straordinaria (CIGS) per tutto il 2025, con uno stanziamento di 6,5 milioni di euro.Sostegno ai grandi gruppi: le realtà con almeno mille dipendenti potranno accedere alla CIGS fino al 31 dicembre 2027, consentendo riduzioni orarie anche fino al 100%. Le risorse disponibili ammontano a 30,7 milioni di euro per il 2025.Integrazione per cessioni aziendali: è previsto un intervento di integrazione salariale straordinaria per un massimo di sei mesi nel 2025, destinato a aziende con concrete prospettive di cessione e riassorbimento occupazionale, con un limite di spesa di 20 milioni di euro.Settore moda: questa filiera beneficia di una proroga di 12 settimane per l’integrazione salariale, utilizzabile dal 1° febbraio al 31 dicembre 2025, con possibilità di pagamento diretto da parte dell’INPS.Emergenze climatiche: accesso alla CIG per i settori edile, lapideo ed estrattivo, in caso di eventi atmosferici estremi nel periodo luglio-dicembre 2025, senza conteggio nei limiti di durata. LEGGI TUTTO

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    UE, numero di richiedenti asilo torna ad aumentare a maggio

    (Teleborsa) – A maggio 2025, 54.780 richiedenti asilo alla prima domanda (cittadini extra-UE) hanno presentato domanda di protezione internazionale nei paesi dell’UE, con un calo del 30% rispetto a maggio 2024 (77.945) e un aumento del 12% rispetto ad aprile 2025 (48.935). Lo rende noto l’Ufficio statistico dell’Unione europea (Eurostat). Si sono registrati inoltre 7.585 richiedenti successivi, con un aumento del 20% rispetto a maggio 2024 (6.300) e del 4% rispetto ad aprile 2025 (7.275).Dopo 3 mesi consecutivi di calo delle domande di asilo, a partire da febbraio 2025, il numero di richiedenti asilo per la prima volta e di richiedenti successivi è nuovamente aumentato a maggio 2025.A maggio 2025, i venezuelani sono rimasti il gruppo più numeroso di richiedenti asilo (8.085 richiedenti per la prima volta), seguiti da afghani (4.575), bengalesi (3.095) e siriani (2.935).Spagna (12.755), Italia (11.760), Francia (9.490) e Germania (8.330) hanno ricevuto il numero più elevato di richiedenti asilo per la prima volta, rappresentando poco più di tre quarti (77%) di tutti i richiedenti per la prima volta nell’UE.Il tasso totale di richiedenti asilo per la prima volta nell’UE a maggio 2025 era di 12,2 ogni centomila persone. Rispetto alla popolazione di ciascun paese dell’UE (al 1° gennaio 2025), i tassi più elevati di richiedenti asilo per la prima volta sono stati registrati in Grecia (30,3), davanti a Spagna (26,0), Cipro e Lussemburgo (25,8 ciascuno).A maggio 2025, un totale di 1.960 minori non accompagnati hanno presentato domanda di asilo per la prima volta nell’UE. I numeri più elevati provengono da Eritrea (410), Afghanistan (240) e Siria (215). Il paese dell’UE che ha ricevuto il maggior numero di domande di asilo da minori non accompagnati sono stati i Paesi Bassi (430), seguiti da Germania (355) e Spagna (280). LEGGI TUTTO

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    Fondo sovrano norvegese vende quote in 6 società legate a Cisgiordania e Gaza

    (Teleborsa) – Il fondo sovrano norvegese, il più grande al mondo per asset (quasi 1.700 miliardi di euro), ha deciso di escludere dal proprio portafoglio sei società legate alla Cisgiordania e a Gaza. È quanto emerge da una lettera in risposta al Ministero delle Finanze, che nei giorni scorsi aveva chiesto a Norges Bank di rivedere l’attuazione del mandato di gestione del Government Pension Fund Global in merito agli investimenti del fondo in società israeliane alla luce del peggioramento della situazione in Cisgiordania e a Gaza.Dalla lettera emerge che Norges Bank Investment Management (il ramo della banca centrale norvegese che gestisce il fondo) ha avviato nel 2024 revisioni specifiche delle società israeliane e che – nel 2024 e fino all’estate del 2025 – ha venduto le quote in 10 società israeliane di piccole dimensioni.La nuova revisione è stata avviata dopo indiscrezioni stampa secondo cui il fondo aveva acquisito una partecipazione in un gruppo israeliano di motori a reazione che fornisce servizi alle forze armate israeliane, tra cui la manutenzione di jet da combattimento. “La tanto discussa società Bet Shemesh Engines Holdings è stata valutata come società a rischio medio – si legge nella lettera odierna – Alla luce delle informazioni emerse, la società sarebbe stata valutata ad alto rischio. Con un portafoglio globale ampiamente investito, ci sarà sempre il rischio che le informazioni non vengano acquisite con sufficiente anticipo o che vengano formulate valutazioni che, a posteriori, avremmo formulato in modo diverso”.Viene anche spiegato che il 5 agosto Norges Bank Investment Management ha deciso di internalizzare la gestione di tutti gli investimenti azionari israeliani del fondo per semplificare la gestione di questo portafoglio. Norges Bank Investment Management ha inoltre venduto le 11 società in portafoglio che non sono incluse nell’indice di riferimento. Il Consiglio Etico non ha fornito raccomandazioni per escludere nessuna di queste 11 società. Per il momento, Norges Bank Investment Management non investirà in società israeliane al di fuori dell’indice di riferimento.Al 14 agosto 2025, il fondo aveva investito 19 miliardi di corone in 38 società quotate in Israele. Si tratta di una diminuzione rispettivamente di 4 miliardi di corone e 23 società rispetto al 30 giugno 2025. Il portafoglio è stato ridotto di 6 società minori dall’11 agosto. Alla fine del primo semestre, aveva investito 11 miliardi di corone in società israeliane in meno rispetto a quanto risulta dall’indice di riferimento. Alla fine del primo semestre, l’indice di riferimento comprendeva 56 società israeliane, corrispondenti a 34 miliardi di corone. Il fondo non ha investimenti in obbligazioni israeliane.L’8 agosto, il Consiglio Direttivo ha deciso di escludere sei società con attività collegate alla Cisgiordania e a Gaza, a seguito delle raccomandazioni del Consiglio Etico. Una volta completati i disinvestimenti, le partecipazioni azionarie israeliane del fondo saranno rappresentate da un numero inferiore di società e avranno un valore di mercato inferiore rispetto al 14 agosto.(Foto: Max van den Oetelaar on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    ELES, KT&Partners conferma Add: primo semestre in linea, OPAS a sconto

    (Teleborsa) – KT&Partners ha confermato il fair value (a 3,19 euro, per un potenziale upside del 39%) e la raccomandazione (Add) sul titolo ELES, società quotata su Euronext Growth Milan e fornitore di soluzioni per il test dei dispositivi a semiconduttore.Gli analisti ricordano che, il 4 agosto 2025, Mare Engineering Group ha concluso la sua offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria parziale (OPAS) su ELES, acquisendo 1,51 milioni di azioni tramite l’offerta (e i restanti 3,66 milioni al di fuori della finestra di offerta), raggiungendo una quota di capitale del 29,0% (27,2% dei diritti di voto; 28,2% escludendo le azioni proprie) e diventandone il principale azionista. L’offerta di 2,25 euro è inferiore del 42% al target price di 3,19 euro (e inferiore all’intervallo compreso tra 2,83 e 3,37 euro indicato nel parere di congruità indipendente) e implica un EV/EBITDA per l’esercizio 2025 di 5,7 volte rispetto a 8,2 volte di KT&Partners, “sottovalutando la forte crescita di ELES, l’espansione dei margini e il miglioramento del profilo di cassa netto”, si legge nella ricerca.Poiché i risultati preliminari di ELES per il primo semestre del 2025 sono sostanzialmente in linea con le aspettative, KT&Partners ha confermato le ultime stime pubblicate lo scorso maggio, in attesa della pubblicazione dei risultati completi del primo semestre del 2025 il 26 settembre 2025. Confermato un fatturato per l’esercizio 2025 di 41 milioni di euro (+12,2% su base annua), con un secondo semestre previsto in crescita rispetto al primo. Si prevede che la crescita sarà trainata da un rimbalzo dei semiconduttori (26,5 milioni di euro, +12,5% anno su anno), supportato dai segmenti AI e HPC, nonostante la debolezza prevista nel settore Automotive. Il segmento A&D (14 milioni di euro, +15,2%) continua a beneficiare dell’aumento dei budget globali per la difesa. L’EBITDA previsto per l’esercizio 2025 è di 6,7 milioni di euro, con un margine stabile del 16,4%. La liquidità netta prevista per l’esercizio 2025 è di 0,8 milioni di euro.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di Global Mensa da parte di OTPP

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo esclusivo di Global Mensa, società spagnola holding del Gruppo Donte, da parte dell’Ontario Teachers’ Pension Plan Board (OTPP) del Canada. L’operazione riguarda principalmente la fornitura di servizi odontoiatrici.La Commissione ha concluso che l’operazione notificata non solleverebbe preoccupazioni in materia di concorrenza, dato che le società non operano nello stesso mercato o in mercati verticalmente correlati. L’operazione notificata è stata esaminata secondo la procedura semplificata di esame delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    La Cina estende fino a febbraio 2026 l’indagine sui prodotti caseari UE

    (Teleborsa) – Il Ministero del Commercio cinese ha prorogato l’inchiesta antisovvenzioni sulle importazioni di determinati prodotti lattiero-caseari originari dell’Unione europea fino al 21 febbraio 2026. La decisione, si legge in una breve nota, è arrivata “data la complessità del caso”. L’inchiesta era stata avviata il 21 agosto 2024.L’annuncio odierno arriva dopo che a giugno la Cina ha prorogato un’indagine sulla carne di maiale europea e a luglio ha annunciato dazi sui produttori di brandy dell’UE (anche se i principali produttori di cognac sono stati risparmiati a condizione che rispettino i prezzi minimi richiesti).(Foto: Christian Lue on Unsplash) LEGGI TUTTO