21 Agosto 2025

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    Nuro valutata 6 miliardi di dollari nell’ultimo round Serie E

    (Teleborsa) – Nuro, startup statunitense attiva nella tecnologia di guida autonoma, ha chiuso un round di finanziamento di Serie E da 203 milioni di dollari, ottenendo una valutazione di 6 miliardi di dollari. Il round include Uber, l’investitore di ritorno Baillie Gifford e i nuovi investitori Icehouse Ventures, Kindred Ventures, NVIDIA e Pledge Ventures.Gli ulteriori 97 milioni di dollari di finanziamento seguono la prima tranche da 106 milioni di dollari annunciata nell’aprile 2025. Tra gli investitori annunciati ad aprile figuravano clienti assistiti da T. Rowe Price Associates, Fidelity, Tiger Global Management, Greylock Partners e XN.Il nuovo capitale consentirà la scalabilità della tecnologia di guida autonoma basata sull’intelligenza artificiale di Nuro e la crescita delle sue partnership commerciali, si legge in una nota. Nuro offre il suo avanzato sistema di guida autonoma Nuro Driver a produttori automobilistici e fornitori di servizi di mobilità.”La chiusura del nostro Series E rafforza la forte convinzione che i nostri investitori e partner strategici ripongono nella tecnologia di Nuro, nel nostro approccio scalabile alla commercializzazione e nella nostra visione per il futuro dell’autonomia – ha dichiarato Dave Ferguson, co-fondatore e presidente di Nuro – Con questo nuovo capitale, siamo ben posizionati per proseguire la nostra prossima fase di crescita, che ci vedrà concentrati sulla creazione di nuove partnership commerciali per realizzare l’autonomia su scala globale”.A luglio, Nuro ha annunciato una partnership con Lucid e Uber per il lancio di un servizio globale di robotaxi di nuova generazione. La partnership mira a distribuire 20.000 o più veicoli Lucid integrati con Nuro Driver in decine di mercati in tutto il mondo, a partire da una grande città degli Stati Uniti il ??prossimo anno.Nuro ha raccolto oltre 2,3 miliardi di dollari ad oggi. LEGGI TUTTO

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    Sinopec, utile semestrale crolla del 40% con calo dei prezzi del petrolio

    (Teleborsa) – Sinopec, colosso cinese a controllo stata del petrolio e della chimica, ha chiuso la prima metà del 2025 con un fatturato di 1.409,1 miliardi di RMB (circa 168,6 miliardi di euro), in calo del 10,6% su base annua. Questa variazione è dovuta principalmente al calo dei prezzi del petrolio e dei prodotti petrolchimici e al calo dei volumi di vendita di prodotti petroliferi raffinati.L’utile operativo è stato di 33,4 miliardi di RMB, in calo del 34,5% su base annua. L’utile netto è stato in calo del 40,4%, attestandosi a 21,48 miliardi di yuan (circa 2,57 miliardi di euro)Per quanto riguarda le spese in conto capitale, la società ha ottimizzato il suo piano annuale di investimenti e ha deciso di ridurlo di circa il 5%.”Trascinata da diversi fattori, come il calo dei prezzi internazionali del greggio e la debolezza dei margini chimici, la redditività della società nel primo semestre è diminuita significativamente su base annua – ha commentato il presidente Hou Qijun – Ciononostante, il nostro flusso di cassa operativo e la nostra posizione finanziaria sono rimasti solidi e pertanto il board ha deciso di distribuire un dividendo provvisorio in contanti di 0,088 RMB per azione per il 2025, in linea con il rapporto di distribuzione più elevato previsto dallo statuto”. LEGGI TUTTO

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    USA, Philly Fed agosto scende a -0,3 punti

    (Teleborsa) – In netto calo l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia (Stati Uniti). Ad agosto, l’indice relativo all’attività manifatturiera del distretto Fed di Philadelphia (Philly Fed) è sceso a -0,3 punti rispetto ai 15,9 punti di luglio. Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che indicavano un livello di 6,8 punti.Va detto che un indice superiore allo zero indica che all’interno del distretto di Philadelphia ci sono nel settore manifatturiero più imprese ottimiste che pessimiste, viceversa un indice sotto lo zero indica il prevalere del numero di imprese pessimiste.Fra le componenti dell’indice, quello dei nuovi ordini si è attestato a -1,9 punti da +18,4 punti, quello sulle condizioni di business è salito a 25 punti da 21,5 e quello sulla spesa per investimenti (capex) è salito a 38,4 punti da 17,1, mentre l’indice sull’occupazione si attesta a 5,9 punti da 10,3 punti e quello sui prezzi a 66,8 da 58,8 punti.(Foto: by Rabih Shasha on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Fed, Bostic: mi aspetto ancora un taglio dei tassi per quest’anno

    (Teleborsa) – “Mi aspetto ancora un taglio dei tassi per quest’anno, ma le previsioni sono in evoluzione”. Lo ha affermato il presidente della Federal Reserve di Atlanta, Raphael Bostic, in un evento alla Camera di Commercio di Atlanta, evidenziando che “quando la Fed si muove sulla politica monetaria, la direzione dovrebbe essere coerente”.”Non sono bloccato su nulla per quanto riguarda la politica monetaria”, ha detto in altro passaggio, sottolineando che “lo stato di fondo dei fondamentali economici è solido” e che “ntro la fine dell’anno ci sarà sufficiente chiarezza per le aziende affinché possano essere prese decisioni chiave”.Secondo Bostic, “la politica della Fed è marginalmente restrittiva al momento”. LEGGI TUTTO

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    Smartoptics Group verso uplisting su Euronext Oslo Bors

    (Teleborsa) – Euronext ha ricevuto da Smartoptics Group una domanda di ammissione alla negoziazione su Euronext Oslo Bors come trasferimento da Euronext Growth Oslo. Smartoptics si è quotata su Euronext Growth Oslo a giugno 2021.Si tratta di un’azienda scandinava fondata nel 2006 che fornisce soluzioni e dispositivi di rete ottica innovativi. La sua clientela comprende migliaia di aziende, enti governativi, provider cloud, internet exchange, nonché operatori via cavo e di telecomunicazioni. LEGGI TUTTO

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    Fed, Schmid: condizioni moderatamente restrittive, siamo sulla buona strada

    (Teleborsa) – Il presidente della Federal Reserve Bank di Kansas City, Jeff Schmid, ritiene che i rischi di inflazione siano leggermente superiori ai rischi per il mercato del lavoro, sebbene la politica monetaria sia in una buona posizione. Lo ha detto in un’intervista a Bloomberg Television.”Ora, man mano che ci si avvicina ai numeri ottimali del doppio mandato, diventa effettivamente più difficile prendere decisioni marginali rispetto a dove dovrebbe andare il tasso di riferimento”, ha sostenuto.”E quindi penso che sia qui che si sta assistendo a gran parte del dibattito e alle domande se le cose siano troppo restrittive sul lato del tasso di riferimento o meno – ha aggiunto – Io penso che siano moderatamente restrittive”.Secondo Schmid, in ogni caso, “siamo sulla buona strada”. LEGGI TUTTO

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    UE, Sefcovic: accordo con USA è “serio e strategico, lo sosteniamo pienamente”

    (Teleborsa) – “Si tratta di un accordo serio e strategico. Lo sosteniamo pienamente. E ci impegniamo a rispettarlo”. Lo ha detto il commissario al commercio dell’Unione europea, Maros Sefcovic, commentando la dichiarazione congiunta UE-USA pubblicata oggi che chiarisce i livelli dei dazi su cui era stato raggiunto l’accordo politico dalla presidente von der Leyen e dal presidente Trump lo scorso 27 luglio.”Voglio dirlo chiaramente: l’alternativa – una guerra commerciale con dazi alle stelle e un’escalation politica – non aiuta nessuno. Danneggia l’occupazione. Danneggia la crescita. E danneggia le imprese sia nell’UE che negli Stati Uniti”, ha aggiunto Sefcovic.Analizzando gli aspetti positivi dell’accordo, il Commissario evidenziato in primis il tetto tariffario onnicomprensivo del 15% per l’UE: “si tratta dell’accordo commerciale più favorevole che gli Stati Uniti abbiano mai esteso a qualsiasi partner. Un’ampia gamma di settori, tra cui industrie strategiche come l’automotive, i prodotti farmaceutici, i semiconduttori e il legname, trarrà beneficio da questo tetto. A differenza di altri partner commerciali, il tetto del 15% non si aggiunge alle tariffe della nazione più favorita esistenti. Al contrario, le include. Laddove le tariffe esistenti siano già pari o superiori al 15%, non verranno applicate tariffe aggiuntive. Ciò significa che l’UE beneficerà di tariffe effettive significativamente inferiori rispetto ad altri paesi”.Inoltre l’UE è riuscita a garantirsi “esenzioni significative – dazi pari a zero o quasi zero – in settori importanti. Tra queste rientrano le risorse naturali non disponibili, come il sughero, poi gli aeromobili e le loro parti, i farmaci generici e i loro ingredienti e i precursori chimici. Anche in questo caso, questo è solo il primo passo: l’UE e gli Stati Uniti valuteranno l’esenzione di ulteriori settori in futuro”.”La Commissione – ha spiegato Sefcovic – sta adottando misure concrete per rimuovere i dazi su tutti i beni industriali statunitensi e ampliare l’accesso al mercato per i prodotti ittici e agricoli statunitensi. L’UE rafforzerà inoltre la propria sicurezza energetica acquistando GNL, petrolio e prodotti nucleari statunitensi per un valore di 750 miliardi di dollari entro il 2028. Inoltre, l’UE potenzierà le proprie capacità di intelligenza artificiale assicurandosi una fornitura costante di chip di intelligenza artificiale dagli Stati Uniti per i centri di calcolo europei, per un valore di almeno 40 miliardi di dollari. Le nostre aziende prevedono 600 miliardi di dollari in nuovi investimenti UE in settori strategici statunitensi entro il 2028. E aumenteremo gli appalti per la difesa dagli Stati Uniti per rafforzare l’interoperabilità della NATO”. LEGGI TUTTO

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    In leggero calo i listini europei, Milano sulla parità con settore bancario sotto pressione

    (Teleborsa) – Seduta invariata per Piazza Affari, mentre si muovono in calo le principali Borse europee.A Milano al centro dell’attenzione restano le conseguenze dell’Assemblea degli azionisti di Mediobanca che registra un calo superiore dell’1%: riunitasi con la presenza del 78% del capitale, l’Assemblea ha respinto la proposta del CdA di acquisire Banca Generali – tra i titoli peggiori di giornata – attraverso la propria partecipazione del 13% in Generali. Male anche MPS.Intanto, Unione europea e gli Stati Uniti hanno pubblicato la dichiarazione congiunta che chiarisce i livelli dei dazi su cui era stato raggiunto l’accordo politico raggiunto dalla presidente von der Leyen e dal presidente Trump lo scorso 27 luglio. La dichiarazione congiunta precisa che ci sarà un’aliquota tariffaria massima e onnicomprensiva del 15% per la stragrande maggioranza delle esportazioni dell’UE, compresi settori strategici come automobili, prodotti farmaceutici, semiconduttori e legname. I settori già soggetti a dazi della nazione più favorita (Most Favoured Nation, MFN) pari o superiori al 15% non saranno soggetti a dazi aggiuntivi.Sul fronte macroeconomico, i dati previsionali dell’indagine PMI di agosto 2025 sull’Eurozona mostrano un incremento dei nuovi ordini, che pone così fine alla serie di contrazioni iniziata a giugno del 2024. Questa nuova espansione ha provocato un incremento dell’attività al livello maggiore in 15 mesi. Le aziende hanno anche aumentato il loro organico per il sesto mese consecutivo. Nel frattempo, le pressioni inflazionistiche di agosto sono aumentate con tassi maggiori sia dei costi che dei prezzi alla vendita. L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,06%. Lieve calo dell’oro, che scende a 3.328,7 dollari l’oncia. Seduta positiva per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno dello 0,94%. LEGGI TUTTO