26 Agosto 2025

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    USA, indice manifatturiero Fed Richmond migliora a -7 punti ad agosto

    (Teleborsa) – Migliora l’indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto si porta ad agosto 2025 a -7 punti dai -20 di luglio e contro i -11 punti delle aspettative.Il dato, pubblicato dal Distretto Fed della capitale della Virginia, evidenzia un peggioramento anche della componente delle consegne che si porta a -5 punti dai -18 del mese precedente, mentre quella dei servizi migliora a 4 da 2 punti. LEGGI TUTTO

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    USA, cala meno delle attese la fiducia dei consumatori ad agosto

    (Teleborsa) – Cala meno della attese la fiducia dei consumatori americani. Il sondaggio del Conference Board degli Stati Uniti sul sentiment dei consumatori ha segnalato un decremento dell’indice a 97,4 punti nel mese di agosto 2025, rispetto ai 98,7 punti del mese di luglio (rivisto da un preliminare di 97,2 punti) e contro una discesa fino a 96,4 punti attesa dal consensus.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente scende di 1,6 punti e si porta a 131,2 punti, mentre l’indice sulle attese cala di 1,2 punti a 74,8 punti.”La fiducia dei consumatori è leggermente calata ad agosto, ma è rimasta su livelli simili a quelli degli ultimi tre mesi – ha affermato Stephanie Guichard, Senior Economist, Global Indicators presso The Conference Board – Sia la situazione attuale che le componenti relative alle aspettative si sono indebolite. In particolare, la valutazione dei consumatori sulla disponibilità attuale di posti di lavoro è diminuita per l’ottavo mese consecutivo, ma le opinioni più positive sulle attuali condizioni economiche hanno attenuato il calo dell’Indice della Situazione Presente. Nel frattempo, il pessimismo sulla futura disponibilità di posti di lavoro è leggermente aumentato e l’ottimismo sul reddito futuro è leggermente diminuito. Tuttavia, questi fattori sono stati in parte compensati da aspettative più positive sulle future condizioni economiche”.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Meeting di Rimini, Porti: Rixi incontra vertici delle AdSP

    (Teleborsa) – Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, ha incontrato i commissari e i presidenti delle Autorità di Sistema Portuale (AdSP) presso il Padiglione “Cantiere Futuro” del Meeting di Rimini, coordinato dal MIT.?L’incontro è stato un’occasione di confronto sui principali temi della portualità italiana, con particolare attenzione allo sviluppo infrastrutturale, alla competitività del sistema logistico e alle strategie di crescita dei porti nazionali.?La partecipazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al Meeting di Rimini conferma l’impegno a promuovere un dialogo costante con i principali attori del settore e a valorizzare il ruolo dei porti come snodi strategici per la crescita economica del Paese e la proiezione internazionale dell’Italia. LEGGI TUTTO

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    Saipem, completata conversione da unità perforazione a impianto galleggiante per Eni in Congo

    (Teleborsa) – Saipem, società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture, ha completato la conversione dell’unità di perforazione semisommergibile Scarabeo 5 in impianto galleggiante per la separazione degli idrocarburi e la compressione del gas (Floating Production Unit – FPU). La conversione dello Scarabeo 5 in FPU costituisce un traguardo fondamentale del contratto assegnato a Saipem da Eni Congo nell’agosto del 2023 nell’ambito del Progetto Congo LNG di Eni, il primo progetto di liquefazione di gas naturale del Paese. Le attività di Saipem prevedevano l’ingegneria, l’approvvigionamento, la costruzione, il trasporto e la messa in esercizio della FPU da installare al largo della costa della Repubblica del Congo, a nord-ovest del Terminale di Djeno, a una profondità di circa 35 metri. Lo Scarabeo 5, costruito in Italia all’inizio degli anni ’90, rappresenta una delle migliori unità della sua generazione, motivo per il quale è stato scelto come asset per la conversione in impianto galleggiante per il trattamento del gas. Una volta installato, svolgerà la funzione di hub di controllo per tutto il campo di sviluppo offshore del Progetto Congo Lng di Eni. LEGGI TUTTO

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    Il Fondo sovrano norvegese disinveste da Caterpillar e cinque banche israeliane

    (Teleborsa) – Il fondo sovrano norvegese, il più grande al mondo per asset (quasi 1.700 miliardi di euro), ha disinvestito dal gruppo statunitense di attrezzature per l’edilizia Caterpillar e da cinque gruppi bancari israeliani per motivi etici. Si tratta delle società First International Bank of Israel e la holding FIBI Holdings, Bank Leumi Le-Israel BM, Mizrahi Tefahot Bank, Bank Hapoalim.Norges Bank Investment Management (il ramo della banca centrale norvegese che gestisce il fondo) ha parlato di “rischio inaccettabile che le società contribuiscano a gravi violazioni dei diritti individuali in situazioni di guerra e conflitto”.L’investimento in Caterpillar è cessato perché fornisce a Israele alcuni dei bulldozer con cui vengono demoliti gli edifici nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.L’organismo di controllo etico del fondo ha affermato che “nella valutazione del consiglio, non vi è dubbio che i prodotti Caterpillar vengano utilizzati per commettere violazioni estese e sistematiche del diritto internazionale umanitario” e che i bulldozer prodotti da Caterpillar “venivano utilizzati dalle autorità israeliane per la distruzione illegale e su vasta scala di proprietà palestinesi”. Le violazioni si verificavano sia a Gaza che in Cisgiordania, ha affermato il consiglio, aggiungendo che “l’azienda non ha inoltre attuato alcuna misura per impedire tale utilizzo” e che “poiché le consegne dei macchinari in questione a Israele sono ora pronte a riprendere, il consiglio ritiene che vi sia un rischio inaccettabile che Caterpillar stia contribuendo a gravi violazioni dei diritti individuali in situazioni di guerra o conflitto”.Quest’anno il fondo aveva già disinvestito da decine di aziende israeliane. LEGGI TUTTO

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    Wall Street poco mossa nonostante nuovo attacco di Trump all’indipendenza della Fed

    (Teleborsa) – Seduta poco mossa a Wall Street, con gli investitori che si interrogano sul futuro della banca centrale statunitense, dopo che Donald Trump ha tentato di rimuovere Lisa Cook, che fa parte del Board of Governors della Federal Reserve, citando presunte irregolarità nelle richieste di mutui del 2021. Cook, tuttavia, ha negato le accuse e sostiene che Trump non abbia l’autorità legale per rimuoverla.Questa mossa senza precedenti potrebbe mettere alla prova l’indipendenza della Fed e la rimozione di Cook consentirebbe a Trump di rimodellare ulteriormente il board della Fed, influenzando potenzialmente la futura politica monetaria. Il board, composto da sette membri, che attualmente include due persone nominate da lui (Christopher Waller e la vicepresidente per la supervisione Michelle Bowman).Sul fronte commerciale, Trump ha minacciato i paesi che hanno tasse digitali con “ulteriori dazi successivi” se non rimuoveranno tale legislazione. Molti paesi, in particolare in Europa, hanno imposto negli scorsi anni delle tasse sui ricavi delle vendite dei fornitori di servizi digitali, tra cui Alphabet, Meta, Apple e Amazon.Nel settore tecnologico, xAI di Elon Musk ha intentato una causa contro Apple e OpenAI, accusandole di pratiche monopolistiche che sopprimono la concorrenza nel mercato dell’intelligenza artificiale. Intanto, sale l’attesa per i risultati di Nvidia, che saranno pubblicati domani e saranno un importante catalizzatore per le azioni statunitensi legate all’intelligenza artificiale.Tra i titoli influenzati da notizie ci sono Interactive Brokers (è pronta a entrare nell’indice S&P 500 prima dell’apertura dei mercati del 28 agosto), AT&T (ha annunciato l’acquisto di alcune licenze per lo spettro wireless da EchoStar per circa 23 miliardi di dollari), Eli Lilly (ha annunciato che la sua pillola orforglipron in fase di sviluppo riduce peso del 10,5% nei pazienti con diabete tipo 2).Sul fronte macroeconomico, gli ordini di beni durevoli sono scesi meno delle attese a luglio, con il dato core – un indicatore degli investimenti in apparecchiature che esclude aeromobili e hardware militare – è aumentato dell’1,1% il mese scorso, dopo un calo rivisto dello 0,6% a giugno.Guardando ai principali indici di Wall Street, riporta una variazione pari a +0,02% il Dow Jones; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità l’S&P-500, che continua la giornata a 6.440 punti. Pressoché invariato il Nasdaq 100 (+0,04%); sulla stessa tendenza, sui livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,03%). LEGGI TUTTO

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    S&P 500, trimestrali trainati da vendite all’estero con dollaro debole e crescita società info tech

    (Teleborsa) – I ricavi delle aziende statunitensi più grandi sono cresciuti più rapidamente dell’attività economica complessiva; il sentiment sulla salute dei consumatori si è ripreso dopo il forte calo del trimestre precedente, ma una crescita più debole del reddito reale mette a dura prova le prospettive per il secondo semestre; i dazi hanno iniziato a pesare sui margini e le aziende stanno adottando diverse strategie, tra cui la rinegoziazione dei contratti con i fornitori e l’aumento dei prezzi per mitigarne l’impatto; gli incentivi fiscali per gli investimenti aziendali previsti dal One Big Beautiful Bill Act probabilmente aumenteranno significativamente le spese in conto capitale nei prossimi due anni. Sono i principali spunti emersi dalle trimestrali delle società che fanno parte dell’indice S&P 500, secondo una ricerca di Goldman Sachs.Con quasi tutti i risultati delle società che fanno parte dell’S&P 500 ora pubblicati, la stagione degli utili del secondo trimestre ha segnato un rialzo delle aspettative, che erano diminuite bruscamente a causa del crollo del mercato azionario a marzo e aprile. Gli utili del secondo trimestre sono sulla buona strada per crescere dell’11% su base annua (rispetto al 12% del primo trimestre e a una previsione del 4% all’inizio della stagione degli utili), il 60% delle aziende dell’indice S&P 500 ha superato le aspettative di consensus sugli utili di oltre una deviazione standard dalle stime degli analisti (rispetto a una media a lungo termine del 48%) e il 58% delle aziende ha alzato le proprie previsioni per gli utili dell’intero anno (rispetto alla media storica del 46% e solo del 29% nel primo trimestre).L’indicatore preferito di Goldman Sachs per l’attività economica tra le aziende dell’indice S&P 500 – i ricavi reali escludendo il volatile settore energetico – è aumentato di un forte 4,8% su base annua, mentre la crescita del PIL ha subito un brusco rallentamento sequenziale nella prima metà dell’anno. Due fattori hanno contribuito a questa divergenza: una maggiore esposizione alle vendite internazionali in un contesto di dollaro più debole e un peso maggiore delle società del settore dell’information technology in rapida crescita nell’indice S&P 500. A cambi costanti, la crescita del fatturato reale è rallentata al 2,7% per l’indice S&P 500, mentre il fatturato è diminuito per le società a media e piccola capitalizzazione.Secondo Goldman Sachs, le discussioni relative all’incertezza sui dazi si sono notevolmente attenuate e le aziende hanno iniziato a discutere dei costi imposti dai dazi e di come li stanno mitigando. Tra le aziende che hanno discusso di strategie di mitigazione, circa tre quarti hanno affermato di stare negoziando con i fornitori o adeguando la propria supply chain, mentre poco più della metà ha dichiarato di trasferire i costi ai clienti. LEGGI TUTTO

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    USA, indice case FHFA giugno -0,2% m/m +2,6% a/a

    (Teleborsa) – Sono misti i prezzi del mercato immobiliare statunitense nel mese di giugno 2025. L’indice FHFA elaborato dalla Federal Housing Finance Agency, che misura i prezzi delle abitazioni statunitensi, ha registrato un calo mensile dello 0,2%, dopo il calo dello 0,1% registrata nel mese precedente (rivisto da un preliminare -0,2%). Le stime degli analisti erano per un decremento dello 0,1%.Su base annua l’indice, calcolato sui prezzi dichiarati degli immobili all’accensione del mutuo presso Fannie Mae e Freddie Mac, è salito del 2,6% dal +2,9% del mese precedente. LEGGI TUTTO