27 Agosto 2025

Daily Archives

More stories

  • in

    Wall Street poco mossa in attesa dei risultati di Nvidia dopo la chiusura

    (Teleborsa) – Seduta poco mossa a Wall Street, in attesa dei risultati di Nvidia che saranno pubblicati dopo la chiusura del mercato e che hanno un impatto sul settore dell’intelligenza artificiale e sul più ampio comparto tecnologico.Intanto, prima della campanella, Kohl’s ha aumentato la guidance sull’utile annuale nonostante un calo delle vendite nel secondo trimestre, Abercrombie & Fitch ha migliorato la guidance dopo un secondo trimestre in crescita, e RBC ha registrato un utile record di 5,4 miliardi di dollari nel terzo trimestre.Rimane alta l’attenzione sull’indipendenza della banca centrale statunitense, dopo che Lisa Cook – che fa parte del Board of Governors della Federal Reserve – ha annunciato l’intenzione di intentare causa contro il tentativo del presidente Trump di licenziarla. Il suo avvocato ha ritenuto infondato il tentativo di Trump, mentre la Fed ha sottolineato che i mandati di 14 anni tutelano le decisioni “negli interessi a lungo termine del popolo americano”. La Fed ha dichiarato che lo status di Cook rimane invariato a meno che un tribunale non decida diversamente prima della riunione del 16-17 settembre.Il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, dovrebbe intervenire più tardi nel corso della giornata e i suoi commenti saranno esaminati per eventuali indizi sulla direzione della politica monetaria.Dopo Intel, il Segretario al Commercio Howard Lutnick ha dichiarato che l’amministrazione Trump è ora interessata ad acquisire una partecipazione in un’azienda del settore della difesa. Sono in corso trattative con il Pentagono per quanto riguarda Palantir, Boeing e Lockheed Martin.Sul fronte macroeconomico, le domande di mutuo negli Stati Uniti hanno continuato a diminuire la scorsa settimana, con i tassi sui mutui in marginale aumento.Guardando ai principali indici di Wall Street, variazione pari a +0,05% sul Dow Jones; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità l’S&P-500, che continua la giornata a 6.464 punti. Sulla parità il Nasdaq 100 (-0,13%); sulla stessa linea, senza direzione l’S&P 100 (-0,05%). LEGGI TUTTO

  • in

    Ponte sullo Stretto, Salvini: “Questa volta lo facciamo davvero”

    (Teleborsa) – Salvini è fiducioso: il Ponte sullo Stretto “lo facciamo davvero questa volta”. E poi smorza un po’ l’entusiasmo iniziale e ricorda che occorre “aspettare ancora un po’ perché ci vogliono sette anni per costruirlo”.E’ quanto ha spiegato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini a margine del Meeting di Rimini, parlando con un volontario di Radio Meeting mentre visitava i padiglioni della Fiera di Rimini.”Conto l’anno prossimo di essere qui a raccontare di tante infrastrutture fatte, a raccontare, della posa della prima pietra del Ponte sullo Stretto di Messina”, ha sottolineato Salvini, spiegando che opere come questa sono “frutto di un Governo solido: di gente che si parla” e di una “squadra che ha sensibilità diverse, ma riesce a fare sintesi”. Il vicepremier ha poi ricordato che il Ponte favorirà il rientro di “tanti ingegneri italiani che sono andati all’estero, tanti cervelli che sono andati via e che potranno tornare”.”Il Meeting è uno dei pochi luoghi in cui puoi parlare di quello che completamente fai al di là delle ideologie”, ha sottolineato il titolare del MIT, aggiungendo che al Meeting “parliamo di ponti e di autostrade, non parliamo di fascisti e comunisti”. LEGGI TUTTO

  • in

    Spread OAT-Bund a quota 80 punti, rischio di autunno nervoso per bond Eurozona

    (Teleborsa) – Dopo la débacle degli ultimi due giorni, il rendimento del titolo di stato decennale francese sale leggermente anche oggi a quota 3,52%, rispetto al 2,72% tedesco, al 3,58% italiano e al 3,33% spagnolo. Lo spread OAT-Bund aumenta quindi a 80 punti base, al massimo dalla crisi del Liberation Day statunitense dell’aprile 2025, dopo che a inizio settimana il primo ministro francese Francois Bayrou ha annunciato un voto di fiducia che si terrà l’8 settembre. I principali partiti di opposizione hanno dichiarato la loro intenzione di votare contro il governo, rendendo probabile che il voto fallisca e Bayrou debba dimettersi.Anche in assenza di nuove elezioni parlamentari, il processo di transizione verso un nuovo governo potrebbe essere dannoso per il paese, causando uno scostamento rispetto agli obiettivi di bilancio per l’anno in corso, come accaduto nel 2024. Ma il rischio più significativo è che un futuro governo sia (ancora) più vincolato nel perseguire il consolidamento del debito o renda tale obiettivo meno prioritario, scrivono gli strategist di Goldman Sachs.”Le nuove elezioni parlamentari probabilmente aumenterebbero la posta in gioco per i mercati – ha scritto in una nota Simon Freycenet, Interest Rate Strategist di Goldman Sachs – In primo luogo, la sensibilità degli spread sovrani alle aspettative di deficit non è stabile e può aumentare significativamente con l’incertezza politica. In secondo luogo, le nuove elezioni parlamentari probabilmente amplierebbero la gamma percepita di risultati politici plausibili, in particolare se un partito raggiungesse la maggioranza”.I sondaggi non sono cambiati in modo significativo rispetto allo scorso anno e continuano a mostrare una divisione degli elettori approssimativamente in tre parti: estrema sinistra e centro-sinistra, alleati del Presidente Macron e centro-destra, ed estrema destra. Tuttavia, non si possono escludere altri risultati, tra cui maggioranze per i partiti che propugnano una politica di bilancio più accomodante. Una differenza importante rispetto alla metà del 2024 è che i mercati sembrano assegnare basse probabilità di elezioni presidenziali anticipate, limitando la possibilità di cambiamenti in politica estera.”La Francia è un Paese solido con un’economia solida, ma dobbiamo prendere in mano le redini del nostro destino”, ha detto oggi la portavoce del governo Sophie Primas, riferendo i commenti del presidente francese Emmanuel Macron. “È un segnale forte che inviamo ai mercati finanziari: vogliamo una Francia ancora più solida”.L’analisi della banca d’affari statunitense mostra una significativa divergenza degli OAT dal più ampio impulso del credito sovrano europeo nel 2024, quando i mercati hanno rivalutato il rischio politico e lo slittamento fiscale, e più recentemente, con gli OAT che non hanno partecipato in modo significativo al restringimento degli spread guidato dall’Italia durante l’estate. Inoltre, sfruttando la relazione empirica tra spread sovrani e livelli di debito per confrontare gli OAT con i loro omologhi, l’analisi suggerisce che la Francia ha sovra-performato significativamente il suo livello di debito nel decennio precedente al COVID, ma che questo premio è stato effettivamente eliminato negli ultimi 18 mesi.La Francia non è l’unico paese europeo sotto osservazione dei mercati negli ultimi giorni. L’outlook del credito sovrano dell’Austria è stato ridotto a “negativo” da Moody’s quattro giorni fa, a causa del peggioramento delle prospettive fiscali e del debito. La società di rating prevede che il debito pubblico austriaco aumenterà nel medio termine, richiedendo un risanamento fiscale più ambizioso. La decisione rappresenta una battuta d’arresto per gli sforzi del governo per risanare le proprie finanze, che hanno risentito del taglio del rating ad “AA”, ai minimi storici, apportato da Fitch a giugno.Sempre a giugno, il rating del Belgio è stato tagliato da Fitch, segnalando un aumento dell’incertezza sulla capacità del paese di contenere anni di consistente accumulo di debito. L’agenzia ha abbassato la valutazione da “AA-” ad “A+”, portandola un livello sotto Moody’s e due livelli sotto S&P.Queste situazioni fanno dire agli strategist di ING che potrebbe esserci un “autunno nervoso” per i bond dell’Eurozona. “Guardando al contesto più ampio, si è registrato un generale incremento degli spread obbligazionari dell’Eurozona già da metà agosto. Ma potremmo attribuire questo fenomeno in parte al risveglio degli investitori, che hanno constatato la ripresa dell’attività di emissione dopo la pausa estiva, e naturalmente a una BCE che non è più così accomodante, avendo segnalato che il ciclo di allentamento sta volgendo al termine”, hanno scritto in una nota Benjamin Schroeder, Senior Rates Strategist di ING, e Michiel Tukker, Senior European Rates Strategist di ING.”Sebbene ciò prepari il terreno per modeste pressioni su ulteriori incrementi, le ultime variazioni degli spread, a seguito delle turbolenze politiche francesi, indicano ancora che il problema sembra restare limitato ai titoli di Stato francesi – hanno aggiunto – Mentre Paesi come Belgio e Austria sono sempre più al centro dell’attenzione delle agenzie di rating per le preoccupazioni di bilancio, questo è compensato da un sentiment più positivo in nazioni come Italia e Spagna, dove i recenti upgrade del rating e il miglioramento delle prospettive hanno rafforzato la fiducia degli investitori”.Lo spread BTP-OAT è di soli 6 punti base, mentre il rendimento del decennale spagnolo è più basso di 19 punti base di quello francese. LEGGI TUTTO

  • in

    Porsche AG, fine del doppio mandato: si cerca successore del CEO Blume

    (Teleborsa) – Porsche AG ha avviato la ricerca di un nuovo CEO, mettendo fine al doppio mandato che vedeva il numero uno della casa d’auto di lusso alla guida anche della controllante Volkswagen, che ne detiene l’intero capitale, eccetto le azioni quotate in Borsa a partire dal 2022. Secndo la stampa tedesca, la ricerca del successore dell’attuale CEO Oliver Blume è già iniziata, anche se nessuna conferma arriva dai diretti interessati.Le insistenti richieste degli azionistiIl doppio mandato di Oliver Blume, attuale CEO di Porsche e Volkswagen, è stato mal digerito dagli azionisti di Porsche sin dalla sua quotazione in Borsa nel 2022. La quotazione era parsa una buona occasione anche per un cambio di governance, che sinora è sempre stato rinviato. Più volte gli azionisti hanno chiesto le dimissioni di Blume da uno dei due incarichi, per problemi legati alla governance, ma il numero uno del gruppo è sempre stato evasivo, precisando che il doppio ruolo aveva solo natura temporanea, ma non dando mai una data definita per un cambio di guida. Ancora una volta, questo mese, il CEO ha affermato che non è stata fissata una data per la cessazione del rapporto, aggiungendo “vedremo come andrà quest’anno”.L’arrivo del successore di Blume atteso in autunnoNonostante le pressanti richieste degli azionisti, il Gruppo ha tenuto ferma l’attuale governance, a fronte d a struttura societaria complessa e piramidale che vede in campo Volkswagen, la controllata Porsche AG (casa d’auto) e la holding Porsche SE (veicolo di investimento delle famiglie fondatrici Porsche e Piech) che a sua volta controlla Volkswagen.I tempi però sarebbero ora maturi per un cambio al vertice. Secondo la rivista WirtschaftsWoche, che cita fonti aziendali e finanziarie, sono in corso trattative per la successione, con candidati sia interni che esterni in fase di valutazione. La nomina è prevista per l’autunno.L’andamento di Porsche alla Borsa di FrancoforteAlla notizia di un possibile cambio della governance, le azioni Porsche stanno guadagnando l’1,17% alla Borsa di Francoforte, ma il titolo da inizio anno risulta ancora in perdita del 20%. Dalla quotazione nel 2022, Porsche ha perso circa il 45%.La casa d’auto sportiva, fra l’altro, sta attraversando un periodo difficilissimo, come tutto il comparto automotive ed in linea anche con il settore delle lusso. Alla crisi economica ed alla debole domanda cinese, si sono aggiunti le difficoltà della UE nel portare avanti la transizione ai veicoli elettrici e, da ultimo, la mannaia dei dazi imposti dal Presidente Trump sulle importazioni in USA. Tutti fattori che hanno pesato sui conti, costringendo Porsche a rivedere al ribasso i target di redditività per l’anno in corso. LEGGI TUTTO

  • in

    Abercrombie & Fitch migliora la guidance dopo secondo trimestre in crescita

    (Teleborsa) – Abercrombie & Fitch, casa di moda statunitense focalizzata principalmente sulla moda casual giovanile, ha chiuso il secondo trimestre (terminato il 2 agosto 2025) con un fatturato netto di 1,2 miliardi di dollari, in aumento del 7% rispetto allo scorso anno, un utile operativo di 207 milioni di dollari (vs 176 milioni di dollari dello scorso anno). L’utile netto per azione di 2,91 dollari e 2,32 dollari su base rettificata si confrontano con i 2,50 dollari dello scorso anno.”Abbiamo registrato un fatturato netto record nel secondo trimestre, superando le nostre aspettative, con una crescita del 7% rispetto all’anno scorso – ha commentato il CEO Fran Horowitz – Abbiamo continuato a promuovere un coinvolgimento significativo con la nostra clientela adolescente per i marchi Hollister, con una crescita del 19% grazie alla forte domanda estiva e per il ritorno a scuola. Nonostante i progressi nelle principali iniziative di inventario, sfruttando le promozioni e testando nuovi concept di prodotto, il fatturato netto dei marchi Abercrombie è diminuito del 5%, sfiorando la crescita del 26% dell’anno precedente. In definitiva, abbiamo superato le nostre aspettative di redditività per il secondo trimestre, restituendo al contempo 50 milioni di dollari agli azionisti attraverso il nostro sesto trimestre consecutivo di riacquisto di azioni”.”Siamo entrati nella seconda metà del 2025 in attacco – ha aggiunto – Stiamo migliorando le nostre previsioni di fatturato netto per l’intero anno, riflettendo il nostro solido posizionamento e la nostra traiettoria di crescita, basandoci sui risultati record del 2024″.Per l’anno fiscale 2025, Abercrombie & Fitch prevede ora una crescita delle vendite nette compresa tra il 5% e il 7%, rispetto alla precedente previsione di un aumento tra il 3% e il 6%, e un utile per azione di 10-10,5 dollari (vs stima precedente di 9,5-10,5 euro).(Foto: © Qi ZHI / 123RF) LEGGI TUTTO

  • in

    Kohl’s aumenta guidance sull’utile annuale nonostante calo vendite

    (Teleborsa) – Kohl’s, catena statunitense di grandi magazzini, ha chiuso il secondo trimestre terminato il 2 agosto 2025 con un fatturato netto diminuito del 5,1% su base annua, attestandosi a 3,3 miliardi di dollari, con un calo del 4,2% del fatturato comparabile. Il margine lordo in percentuale sul fatturato netto è stato del 39,9%, con un aumento di 28 punti base.L’utile netto è stato di 153 milioni di dollari, pari a 1,35 dollari per azione, e l’utile netto rettificato di 64 milioni di dollari, pari a 0,56 dollari per azione rettificata. Questo dato si confronta con l’utile netto di 66 milioni di dollari, pari a 0,59 dollari per azione, dell’anno precedente.”I risultati del secondo trimestre di Kohl’s testimoniano i progressi che stiamo compiendo rispetto alle nostre iniziative per il 2025 – ha commentato il CEO Michael Bender – Ciò ha portato a risultati di vendita superiori alle nostre aspettative. Sebbene sia chiaro che queste iniziative stiano iniziando a trovare riscontro tra i nostri clienti, il nostro team rimane concentrato sul conseguimento di progressivi miglioramenti per il resto dell’anno, in un contesto economico difficile”.”Oltre ai progressi registrati in termini di fatturato, abbiamo gestito l’attività con grande disciplina nel trimestre – ha aggiunto – Siamo riusciti ad aumentare i nostri margini lordi, ridurre le scorte e abbassare le spese, ottenendo solidi utili nel secondo trimestre”.Kohl’s ha migliorato le previsioni finanziarie per l’intero anno 2025. Ora prevede un utile per azione rettificato per il 2025 compreso tra 0,50 e 0,80 dollari, rispetto al precedente obiettivo di 0,10-0,60 dollari. Si attende un fatturato netto in calo tra il 5% e il 6%. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, richieste di mutui settimanali scendono dello 0,5%

    (Teleborsa) – Continuano a diminuire le domande di mutuo negli Stati Uniti. Nella settimana al 22 agosto 2025, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un decremento dello 0,5%, dopo il -1,4% registrato la settimana precedente.L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è sceso del 3,4%, mentre quello relativo alle nuove domande è aumentato del 2,1%.Lo rende noto la Mortgage Bankers Associations (MBA), indicando che i tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,69% dal 6,68% precedente.(Foto: Mylo Kaye su Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Manovra, parte “l’assalto” dei partiti: da fisco a salari, per pensioni tesoretto da Tfr?

    (Teleborsa) – Dopo la pausa estiva è ufficialmente ripartito il “cantiere” manovra: si va dai salari al fisco, con la Lega in pressing sulla rottamazione, fino al capitolo pensioni. Con il Tfr, nuova fonte da cui attingere risorse. Con un tassello in più:: la messa a punto del budget 2026 viaggia in parallelo con la campagna elettorale per le regionali con la maggioranza pronta a sfruttare ogni opportunità per portare a casa consenso politico.Come detto, la Lega punta tutto sulla nuova rottamazione, assicura il congelamento dell’aumento dell’età pensionabile e ha già le sue idee su come anticipare il ritiro dal lavoro a 64 anni. I metodi utilizzati finora sono stati tutt’altro che risolutivi: secondo i dati dell’Inps, nel 2024 le uscite flessibili dal lavoro sono state 36.983, dimezzate rispetto alle 69.315 del 2023. Il calo è legato al crollo di Quota 103, dovuto prevalentemente al ricalcolo interamente contributivo, e a quello di Opzione donna.Per il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, la soluzione potrebbe arrivare tesoretto del Tfr che, trasferito all’Inps, potrebbe fungere da rendita tale da assicurare un assegno dignitoso. Ma anche da long term care, considerando l’aumento ormai continuo dell’età media della popolazione e la necessità di cure degli anziani. Proposte che non vengono escluse da Fratelli d’Italia che però rilancia proprio sul Tfr per bocca di Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro della Camera. L’idea non è nuova ma in questo periodo torna di attualità: versare parte del trattamento di fine rapporto nei fondi pensione. “Immagino di ripresentare il tema del cosiddetto ‘semestre di silenzio assenso’ per il versamento della quota Tfr ai fondi della previdenza complementare o eventualmente parlare anche dell’aumento della loro deducibilità. Oggi – spiega – è intorno ai 5.160 euro ma secondo me si può lavorare per ottenere una cifra più elevata di deducibilità”.Ragionamenti che non piacciono alla maggioranza che invita a mettere “giù le mani dal Tfr” perchè come spiega il dem Arturo Scotto, “è dei lavoratori, non di Durigon”. Sul capitolo fisco, Forza Italia, punta tutto sull’Irpef guardando anche ai salari. Per avere le idee più chiare bisognerà però aspettare ancora: il primo appuntamento pubblico del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è previsto non prima del 7 settembre a Cernobbio. Il primo dato da cui partire saranno invece le entrate di luglio che arriveranno il cinque settembre. Al Mef si attendono i numeri per capire quale potrebbe essere l’andamento anche dei mesi successivi e ricavarne le proiezioni per l’anno prossimo. Finora l’andamento è stato positivo, ma, in vista della prossima annunciata rottamazione i contribuenti non dipendenti potrebbero essere indotti ad un atteggiamento attendista (come ha segnalato anche la Corte dei Conti) LEGGI TUTTO