Agosto 2025

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    FNM, Intesa aumenta target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato a 0,69 euro per azione (dai precedenti 0,66 euro) il target price su FNM, società quotata su Euronext Milan e attiva nella mobilità integrata in Lombardia, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo visto l’upside potenziale del 64%.Gli analisti scrivono che i risultati del secondo trimestre del 2025 hanno superato le aspettative, in parte sostenuti da componenti straordinarie positive nei settori Mobilità e Servizi e Infrastrutture Ferroviarie. L’utile netto è aumentato del 78% su base annua, principalmente grazie a una plusvalenza da rivalutazione di 7,7 milioni di euro su TE. La società ha ottenuto un rifinanziamento di 1 miliardo di euro, estendendo la scadenza del debito al 2031 a un costo inferiore al previsto. Le previsioni sull’EBITDA per l’esercizio 2025 sono state confermate, con una revisione delle previsioni sulla PFN che riflette il miglioramento della performance del flusso di cassa. LEGGI TUTTO

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    Aegon valuta trasferimento della sede negli USA e quotazione principale al NYSE

    (Teleborsa) – Il gruppo assicurativo olandese Aegon ha detto di essere “in linea” con il raggiungimento di tutti gli obiettivi finanziari del 2025, dopo aver chiuso il primo semestre 2025 con un utile netto di 606 milioni di euro, rispetto a una perdita netta di 65 milioni di euro nel primo semestre 2024.Il risultato operativo è stato di 845 milioni di euro, in aumento del 19% rispetto al primo semestre 2024, grazie alla crescita del business e del miglioramento della variabilità dell’esperienza negli Stati Uniti. Aegon ha annunciato un aumento di 200 milioni di euro del programma di riacquisto di azioni proprie attualmente in corso, portando il totale dei riacquisti di azioni proprie per il secondo semestre 2025 a 400 milioni di euro, oltre che un acconto dividendo 2025 di 0,19 euro per azione ordinaria, in aumento di 0,03 euro rispetto all’acconto dividendo 2024.La società ha avviato una valutazione su un potenziale trasferimento della sede legale e della sede centrale della società negli Stati Uniti. “Questa analisi approfondita analizzerà le implicazioni di un potenziale trasferimento, incluso l’impatto su tutti gli stakeholder di Aegon, e la quotazione al NYSE come quotazione principale, accanto a quella su Euronext”, si legge nella nota sui conti.Se Aegon decidesse di procedere con il trasferimento, si prevede che la transizione richiederà dai due ai tre anni. Aegon prevede di concludere l’analisi nei prossimi mesi e intende fornire maggiori dettagli in occasione del Capital Markets Day del 10 dicembre. LEGGI TUTTO

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    Fed, rischio dazi ancora incerto. “Dissidenti” preoccupati per mercato lavoro

    (Teleborsa) – Nell’ultima riunione di fine luglio, la Federal Reserve ha deciso per l’ennesima volta di mantenere fermo il tasso federale sui Fed Funds nell’intervallo del 4,25-4,50%, ritenendo che i rischi legati ai dazi siano ancora tutti da valutare e che l’inflazione risultasse ancora troppo elevata per procedere con un taglio. Per la prima volta, però, il FOMC si è spaccato e due membri hanno votato contro la decisione di mantenere i tassi d’interesse fermi, preferendo ridurli di 25 punti base. Una opzione che teneva conto dell’incertezza circa l’impatto dei dazi su inflazione e crescita. E’ quanto emerso dai verbali dell’ultimo incontro di politica monetaria del 30 luglio scorso.La view su economia e inflazioneNelle discussioni di politica monetaria, i membri del FOMC hanno convenuto che, sebbene le oscillazioni delle esportazioni nette avessero influenzato i dati, gli indicatori recenti suggerivano che la crescita economica si fosse indebolita (moderata) nella prima metà dell’anno, che il tasso di disoccupazione si fosse mantenuto a un livello basso e le condizioni del mercato del lavoro solide. I membri del Board hanno anche giudicato che l’inflazione fosse rimasta piuttosto elevata e che l’incertezza sulle prospettive economiche fosse elevata.Due voti contro la stabilità dei tassi: ecco perchéCome noto, quasi tutti i membri del FOMC hanno concordato di mantenere fermo l’intervallo obiettivo per il tasso sui fondi federali tra il 4,25% ed il 4,50%, mentre due membri – Michelle W. Bowman e Christopher J. Waller – hanno votato contro questa decisione, preferendo abbassare l’intervallo obiettivo di 25 punti base.I due membri “dissidenti” hanno infatti ritenuto che, escludendo gli effetti tariffari, l’inflazione si stesse avvicinando all’obiettivo del 2% fissato come target dal FOMC e che fosse improbabile che dazi più elevati avessero effetti persistenti sull’inflazione. Inoltre, hanno valutato che il rischio al ribasso per l’occupazione fosse aumentato significativamente con il rallentamento della crescita economica e della spesa dei consumatori e che alcuni dati in arrivo indicassero un indebolimento delle condizioni del mercato del lavoro, tra cui bassi livelli di aumento delle retribuzioni nel settore privato e la concentrazione di tali aumenti in un ristretto gruppo di settori meno influenzati dal ciclo economico. Confermato approccio ancorato ai dati Il FOMC alla fine ha confermato che, nel valutare l’entità e la tempistica di ulteriori aggiustamenti dei tassi, avrebbe valutato attentamente i dati in arrivo, l’evoluzione delle prospettive ed il bilancio dei rischi. Tutti i membri hanno concordato che lo statement avrebbe dovuto ribadire il “forte impegno a sostenere la massima occupazione ed a riportare l’inflazione all’obiettivo del 2%”.I membri del FOMC hanno dunque convenuto che, nel valutare l’orientamento appropriato della politica monetaria, avrebbero continuato a monitorare le implicazioni delle informazioni in arrivo per le prospettive economiche e sarebbero stati pronti ad adeguare l’orientamento della politica monetaria, qualora emergessero rischi che potessero ostacolare il raggiungimento degli obiettivi. Il FOMC ha infine concordato che le valutazioni avrebbero tenuto conto di un’ampia gamma di informazioni, tra cui i dati sulle condizioni del mercato del lavoro, sulle pressioni inflazionistiche e sulle aspettative di inflazione, nonché sugli sviluppi finanziari e internazionali. LEGGI TUTTO

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    Aker BP, scoperta “significativa” di petrolio nel Mare del Nord norvegese

    (Teleborsa) – Aker BP, importante società norvegese di esplorazione e produzione di petrolio, ha completato con successo la campagna esplorativa Omega Alfa nel Mare del Nord norvegese, portando a un’importante scoperta di petrolio che aggiunge nuove risorse sostanziali all’area di Yggdrasil. Il volume recuperabile è stimato tra 96 ??e 134 milioni di barili di petrolio equivalente (mmboe).”Omega Alfa è tra le più grandi scoperte commerciali in Norvegia degli ultimi dieci anni – ha detto il CEO Karl Johnny Hersvik – Forte dello slancio della scoperta di petrolio a East Frigg nel 2023, segna un passo importante verso il nostro obiettivo di produrre oltre un miliardo di barili dall’area di Yggdrasil”.La campagna ha coinvolto cinque obiettivi esplorativi – Omega, Alfa, Alfa Sud, Sigma NE e Pi – attraverso un pozzo multilaterale situato a ovest di Yggdrasil. A luglio, Aker BP ha segnalato in via preliminare una scoperta di 20-40 milioni di boe da due di questi obiettivi. Al termine della campagna, i volumi recuperabili complessivi sono aumentati a 96-134 milioni di boe. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 21 agosto 2025

    (Teleborsa) – Giovedì 21/08/202502:30 Giappone: PMI manifatturiero (atteso 49,2 punti; preced. 48,9 punti)10:00 Unione Europea: PMI composito (atteso 50,7 punti; preced. 50,9 punti)10:00 Unione Europea: PMI servizi (atteso 50,8 punti; preced. 51 punti)10:00 Unione Europea: PMI manifatturiero (atteso 49,5 punti; preced. 49,8 punti)11:00 Unione Europea: Produzione costruzioni, mensile (preced. -1,7%)14:30 USA: PhillyFed (atteso 6,8 punti; preced. 15,9 punti)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 226K unità; preced. 224K unità)15:45 USA: PMI manifatturiero (atteso 49,7 punti; preced. 49,8 punti)15:45 USA: PMI servizi (atteso 54,2 punti; preced. 55,7 punti)15:45 USA: PMI composito (preced. 55,1 punti)16:00 Unione Europea: Fiducia consumatori (atteso -15 punti; preced. -14,7 punti)16:00 USA: Vendita case esistenti, mensile (preced. -2,7%)16:00 USA: Leading indicator, mensile (atteso -0,1%; preced. -0,3%)16:00 USA: Vendita case esistenti (atteso 3,92 Mln unità; preced. 3,93 Mln unità)16:30 USA: Stoccaggi gas, settimanale (preced. 56 Mld piedi cubi)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Eventi e scadenze del 21 agosto 2025

    (Teleborsa) – Giovedì 21/08/2025Appuntamenti:Jackson Hole Economic Symposium – La Federal Reserve Bank di Kansas City ospita l’annuale simposio di politica economica a Jackson Hole al quale intervengono economisti, banchieri centrali, accademici e responsabili delle politiche economiche di tutto il mondo per discutere temi cruciali riguardanti l’economia globale. Il titolo di questa edizione sarà “Labor Markets in Transition: Demographics, Productivity, and Macroeconomic Policy” (da giovedì 21/08/2025 a sabato 23/08/2025)08:00 – Economia – Gran Bretagna – Bilancio mensile finanza pubblica della Gran BretagnaTitoli di Stato:Tesoro – Comunicazione BTP Short – BTP€iAziende:Wal-Mart – Risultati di periodo(Foto: a_korn – stock.adobe.com (ex Fotolia)) LEGGI TUTTO

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    Borse asiatiche miste con Tokyo in calo, Australia su nuovi record

    (Teleborsa) – Seduta mista per i mercati azionari asiatici, con i titoli tecnologici che si sono stabilizzati dopo le vendite dei giorni scorsi, mentre spicca la Borsa australiana, che ha raggiunto massimi storici grazie ai dati positivi sull’attività economica di agosto.Sul fronte macroeconomico, i dati PMI hanno mostrato che il settore manifatturiero giapponese ha registrato un’ulteriore contrazione ad agosto, sebbene a un ritmo inferiore alle aspettative. La crescita del settore dei servizi ha rallentato.Il listino di Tokyo continua la seduta poco sotto la parità, con il Nikkei 225 che lima lo 0,59%, continuando sulla scia ribassista rappresentata da tre cali consecutivi, in essere da martedì scorso, mentre, al contrario, performance positiva per Shenzhen, che continua la giornata in aumento dell’1,21% rispetto alla chiusura della seduta precedente.Pressoché invariato Hong Kong (-0,06%); guadagni frazionali per Seul (+0,51%). Poco sopra la parità Mumbai (+0,32%); sulla stessa linea, in rialzo Sydney (+1%).Sostanzialmente invariata la seduta per l’Euro contro la valuta nipponica, che scambia sui valori della vigilia. La giornata del 20 agosto si presenta piatta per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che mostra un esiguo -0,11%. Giornata fiacca per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che passa di mano con un trascurabile -0,12%.Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese scambia 1,61%, mentre il rendimento per il titolo di Stato decennale cinese è pari 1,79%. LEGGI TUTTO

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    Coty prevede calo di ricavi e utili nel trimestre in corso

    (Teleborsa) – Coty, colosso statunitense della cosmetica, ha conseguito risultati in linea con le aspettative nel quarto trimestre, ha ampliato il margine lordo per l’anno fiscale 2025 e ha avviato un piano articolato per favorire il miglioramento dei trend operativi e finanziari nell’anno fiscale 2026 e oltre.”Coty opera in una posizione di forza rinnovata dopo cinque anni di trasformazione e comprovata efficacia – ha dichiarato Sue Nabi, CEO di Coty – Dall’anno fiscale 2021 all’anno fiscale 2025, abbiamo registrato un CAGR del 10% del fatturato netto nelle vendite di fragranze Prestige e del 2% nel segmento Consumer Beauty, una forte espansione degli utili e una riduzione di 3 volte della nostra leva finanziaria, contribuendo a 12 upgrade da parte delle agenzie di rating”.”Nell’anno fiscale 2025, nonostante le difficoltà dovute alla debolezza degli Stati Uniti, al destocking dei rivenditori, alla graduale uscita del segmento profumi da un anno fiscale 2024 positivo e alla pressione nel settore dei cosmetici di massa, ci siamo mossi con rapidità e concentrazione per riportare Coty su un percorso di crescita costante e redditizia”, ha aggiunto.Per i dodici mesi conclusi il 30 giugno 2025, rispetto ai dodici mesi conclusi il 30 giugno 2024, il fatturato netto di 5.892,9 milioni di dollari è diminuito del 4% e ha incluso un impatto negativo dell’1% sui tassi di cambio. Su base comparabile (LFL), il fatturato netto è diminuito del 2%. Il margine lordo del 64,8% è migliorato di 40 punti base, mentre il margine lordo rettificato è aumentato di 50 punti base, attestandosi al 64,9%. L’EBITDA rettificato di 1.081,7 milioni di dollari è diminuito dell’1% su base annua, con un margine EBITDA rettificato del 18,4%, che riflette un’espansione del margine di 60 punti base.La perdita netta è stata di 381,1 milioni di dollari, rispetto all’utile netto di 76,2 milioni di dollari dell’anno precedente. L’utile per azione di -0,44 dollari è diminuito rispetto agli 0,09 dollari dell’anno precedente e include un impatto negativo del mark-to-market dell’equity swap di 0,28 dollari. L’utile per azione rettificato di 0,22 dollari è diminuito rispetto agli 0,37 dollari dell’anno precedente e include un impatto negativo del mark-to-market dell’equity swap di 0,28 dollari.Con riguardo alla guidance, Coty afferma che, all’inizio dell’anno fiscale 2026, “il contesto di mercato rimane complesso. La domanda di prodotti di bellezza da parte dei consumatori continua a essere solida, in particolare per le fragranze in tutte le fasce di prezzo e in tutti i formati. Allo stesso tempo, la maggiore incertezza macroeconomica e tariffaria sta alimentando una certa cautela negli ordini da parte dei rivenditori e un contesto competitivo più promozionale”.In linea con le previsioni precedenti, Coty prevede un graduale miglioramento dell’andamento delle vendite nel corso dell’anno fiscale 2026 rispetto ai livelli di fatturato netto del quarto trimestre del 2025, quando la società è intervenuta attivamente per ripulire la baseline del business. Coty prevede un calo del fatturato netto del 6-8% nel primo trimestre del 2026 e un calo del fatturato netto del 3-5% nel secondo trimestre del 2026, con un ritorno alla crescita del fatturato netto nel secondo semestre dell’anno fiscale 2026.Il beneficio derivante sia dalla riduzione degli oneri finanziari che da una minore aliquota fiscale sta supportando un calo percentuale “high single digit to mid-teen” nell’utile per azione rettificato del primo semestre del 2026, tra 0,33 e 0,36 dollari, con una crescita dell’utile per azione rettificato nel secondo semestre del 2026.(Foto: ©olegdudko /123RF) LEGGI TUTTO