Agosto 2025

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    Mediobanca, in mattinata l’assemblea su Banca Generali con il 77-78% del capitale

    (Teleborsa) – È il giorno dell’assemblea degli azionisti di Mediobanca, che si riunisce alle 10 per approvare l’operazione con cui l’istituto di Piazzetta Cuccia intende acquisire Banca Generali. L’assemblea, d’obbligo per la passivity rule a cui Mediobanca deve sottostare per l’OPS di MPS su di essa, si terrà a porte chiuse con il metodo del rappresentante designato.Dovrebbero partecipare all’assemblea gli azionisti che rappresentano circa il 77%-78% del capitale sociale di Mediobanca, secondo quanto riferito ieri pomeriggio da fonti vicine alla banca. Per deliberare occorre il sì della maggioranza del capitale presente, tenendo conto che le astensioni vanno ad alimentare di fatto il fronte dei contrari all’operazione.L’approvazione dell’operazione appare complicata, con il fronte del no accreditato a un 40-41% del capitale, composto da Delfin, Caltagirone, Enpam, Enasarco, Cassa Forense, Benetton e Unicredit.In settimana la BCE ha approvato l’operazione con cui Mediobanca intende acquisire Banca Generali, dando il via libera al progetto di creazione del secondo polo italiano nel wealth management. Piazzetta Cuccia ha annunciato l’operazione lo scorso aprile, svelando la sua proposta di acquisizione di Banca Generali, controllata di Generali, offrendo come corrispettivo la sua quota del 13% della compagnia triestina, nel tentativo di respingere l’OPS lanciata da MPS.La settimana scorsa Mediobanca ha difeso la sua decisione di anticipare il voto degli azionisti sull’OPS su Banca Generali sottolineando che sia “non solo doveroso, ma anche particolarmente opportuno che siano gli azionisti ad esprimersi sulle differenti opzioni strategiche”.Lo scorso giugno, di fronte a una possibile sconfitta, Piazzetta Cuccia ha rinviato all’ultimo minuto il voto degli azionisti sull’operazione Banca Generali. L’assemblea era stata inizialmente spostata al 25 settembre, ma poi è stata anticipata al 21 agosto. LEGGI TUTTO

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    Giappone, PMI manifattura agosto in aumento a 49,9 punti

    (Teleborsa) – Migliora l’attività della manifattura in Giappone ad agosto 2025. L’indice PMI manifatturiero, pubblicato da Markit ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 49,9 punti, rispetto ai 48,9 punti di luglio.Il dato è migliore delle stime degli analisti che indicavano una lieve salita fino a 49,2 punti. L’indicatore si mantiene comunque al di sotto della soglia critica dei 50 punti, denotando contrazione dell’attività.Peggiora invece l’indicatore relativo allo stato dei servizi, che si attesta a 52,7 punti dai 53,6 precedenti.”Gli ultimi dati PMI per il Giappone hanno segnalato un’accelerazione della crescita nel settore privato ad agosto, con la produzione in aumento al tasso più rapido degli ultimi sei mesi – ha detto Annabel Fiddes, Direttore Associato per l’Area Economica di S&P Global Market Intelligence – È incoraggiante notare che la ripresa è stata generalizzata, con un nuovo aumento della produzione industriale accompagnato da un ulteriore forte incremento dell’attività nei servizi”.”Tuttavia, mentre i nuovi ordini hanno continuato a crescere nel settore dei servizi, il settore manifatturiero ha registrato un ulteriore calo delle vendite complessive ad agosto – ha aggiunto – Ciò suggerisce che la ripresa della produzione manifatturiera potrebbe essere difficile da sostenere a meno che non si assista a un miglioramento delle vendite nel breve termine. Inoltre, sia i produttori di beni che le aziende di servizi hanno registrato una minore domanda estera ad agosto, il che suggerisce che la crescita è attualmente alimentata in gran parte dalla domanda interna”. LEGGI TUTTO

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    Fed, Cook afferma che non si lascerà “intimidire” per dimettersi dall’incarico

    (Teleborsa) – Lisa Cook, che fa parte del Board of Governors della Federal Reserve, ha dichiarato di non avere “alcuna intenzione di essere intimidita a dimettersi dal suo incarico a causa di alcune domande sollevate in un tweet”. Le sue parole arrivano dopo che Bill Pulte, direttore della Federal Housing Finance Agency e un fedele alleato di Trump, ha affermato che avrebbe dovuto dimettersi o essere licenziata per quella che ha definito una prova di “frode ipotecaria”.In una lettera indirizzata al Procuratore Generale Pam Bondi – e pubblicata mercoledì su X – Pulte ha affermato che Cook aveva falsificato documenti per immobili in Michigan e Georgia, affermando che si trattava della sua residenza principale, il che avrebbe potuto costituire una potenziale frode ipotecaria. “A dire il vero, penso che debba dimettersi rapidamente – ha poi detto Pulte a CNBC – Penso che dovrà dimettersi, o penso che verrà licenziata”.Rispondendo alle accuse infondate di Pulte, Trump ha scritto in un post su Truth che Cook “deve dimettersi, subito!!!””Non ho intenzione di essere intimidita e dimettermi dal mio incarico a causa di alcune domande sollevate in un tweet – ha detto Cook – Intendo prendere sul serio qualsiasi domanda sulla mia storia finanziaria come membro della Federal Reserve e quindi sto raccogliendo informazioni accurate per rispondere a qualsiasi domanda legittima e fornire i fatti”.Cook, prima donna afroamericana e prima donna di colore a far parte del Board of Governors della Federal Reserve, ha assunto l’incarico nel maggio 2022 per ricoprire un mandato non ancora scaduto che sarebbe terminato a gennaio 2024. È stata riconfermata sotto la presidenza di Joe Biden per un mandato completo che scadrà a gennaio 2038.(Foto: @ Shutterstock) LEGGI TUTTO

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    Xiaomi, utile netto adjusted lievita del 75% a 10,8 miliardi RMB nel 2° trimestre

    (Teleborsa) – Utili in forte crescita per Xiaomi, che ha chiuso il secondo trimestre con un fatturato di quasi 116 miliardi di Renminbi (RMB), pari a circa 13,9 miliardi di euro, in aumento del 30,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile operativo è più che raddoppiato (+128%) a circa 26 milioni RMB, mentre l’utile netto adjusted è salito del 75,4% a 10,8 miliardi di RMB. Risultati che sono stati sostenuti dall’implementazione della strategia “Human x Car x Home”, che ha visto progredire le tre divisioni core: smartphone, veicoli elettrici ed elettrodomestici smart. I ricavi derivanti dalla vendita degli smartphone hanno raggiunto i 45,5 miliardi di RMB per circa 42,4 milioni di unità consegnate a livello globale (+0,6%). La quota di mercato, rilevata da Canalys si è attestata al 14,7%, confermando l’azienda cinese sul podio a livello globaleIl segmento auto elettriche (smart EV) ha registrato ricavi per 21,3 miliardi di RMB, con una crescita del 234% rispetto all’anno precedente, con consegne per oltre 157mila unità. Sulla base di questi risultati, la business unit ha ridotto a perdita operativa a 300 milioni di RMB, aprendo ad una prospettiva di pareggio già nella seconda parte dell’anno. Infine, i ricavi della divisione elettrodomestici smart (IoT and lifestyle prducts) ha realizzato ricavi record per 38,7 miliardi RMB, in aumento del 44,7% rispetto all’anno prima. Il numero di devices connessi (esclusi smartphone, tablet e laptop) al 30 giugno 2025 aveva raggiunto 989,1 milioni di unità (+20,3%). LEGGI TUTTO

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    Wall Street in stand-by, frenano ancora i titoli tech

    (Teleborsa) – Nessuna variazione significativa per il listino USA, con il Dow Jones che si attesta sui valori della vigilia a 44.873 punti, mentre, al contrario, si muove al ribasso l’S&P-500, che perde lo 0,54%, scambiando a 6.377 punti.Variazioni negative per il Nasdaq 100 (-0,98%); sulla stessa linea, in ribasso l’S&P 100 (-0,7%).Nell’S&P 500, buona la performance dei comparti energia (+0,94%), beni di consumo per l’ufficio (+0,86%) e sanitario (+0,52%). Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti informatica (-1,38%), beni di consumo secondari (-1,36%) e telecomunicazioni (-0,86%). LEGGI TUTTO

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    OPS MPS su Mediobanca, adesioni ancora ferme al 19,4%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da Banca Monte dei Paschi di Siena sulle azioni ordinarie di Mediobanca, risulta che oggi 20 agosto 2025 sono state presentate 27.090 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 161.830.384, pari al 19,4209% delle azioni oggetto dell’offerta (o al 19,0510% sulle eventuali massime 849.458.551 azioni oggetto di offerta emesse a favore dei beneficiari dei Piani di Incentivazione). LEGGI TUTTO

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    L’Oro risale a 3.344 dollari: snobba la pace in Ucraina e guarda a Jackson Hole

    (Teleborsa) – Torna a salire il prezzo dell’oro, sostenuto da una serie di fattori, dopo aver scontato ieri la probabilità di una soluzione della crisi in Ucraina. Il metallo prezioso oggi avanza dello 0,89% a 3.343,96 dollari l’oncia dopo aver ceduto ieri uno 0,5% a 3.314,35 dollari. UNa prezzo che è ancora lontano da record raggiunto a 3.439 USD e ben al di sotto delle stime degli analisti.La soluzione della guerra Russia Ucraina Ad esercitare pressioni sull’oro, negli ultimi giorni, hanno contribuito i colloqui di pace volti a risolvere il conflitto Russia-Ucraina, che si trascina ormai da tre anni. Dall’incontro in Alaska di Trump e Putin al vertice alla Casa Bianca: tutto sembra presupporre che sia la volta buona per giungere ad una pace duratura, anche se con Putin non è mai detta l’ultima parola. Di sicuro, l’effetto sul rpezzo dell’oro è depressivo, venendo meni il cosiddetto premio di guerra.L’attesa per il Simposio di Jackson HoleL’appuntamento clou della settimana è con il Simposio di Jackson Hole, in Wyoming. Un appuntamento di fine estate che riunisce le principali banche centrali e che, da qualche anno, è stato il trampolino di lancio per nuovi corsi della politica monetaria. Quest’anno, gli occhi sono puntati più che mai sul Presidente della Fed Jerome Powell, non solo per essere confortati circa un possibile taglio dei tassi a settembre, che il mercato già sconta con una probabilità dell’80%, ma anche per quello che concerne la successione alla Presidenza e la rosa dei candidati alla sua poltrona. Ovviamente, una politica monetaria più accomodante o meno restrittiva, favorita anche dal rientro dell’inflazione, avrebbe effetti positivi sull’oro a scapito del dollaro.UBS ha alzato le stime sul prezzo dell’oro Frattanto, la banca d’affari UBS ha alzato le stime sul prezzo dell’oro, alzandole di 100 dollari sino a marzo 2026 a 3.600 dollari l’oncia e di 200 dollari sino a giugno 2026 a 3.700 dollari l’oncia. Le previsioni a lungo termine sul prezzo reale dell’oro sono state alzate da 2.200 a 2.800 dollari l’oncia, il che implica prezzi nominali intorno ai 3.100 dollari entro il 2030, al netto dell’inflazione. La banca continua ad aspettarsi che l’oro raggiunga nuovi massimi nei prossimi trimestri, prima di rallentare verso la fine del prossimo anno o l’inizio del 2027. “I prezzi dovrebbero poi scendere, ma è improbabile che la correzione sia abbastanza ripida da riportare l’oro ai minimi del ciclo precedente”, hanno aggiunto gli esperti di UBS, che vedono uno “scenario in cui, dopo un periodo di moderazione e stabilizzazione, l’oro si assesta a livelli significativamente più alti rispetto ai cicli precedenti”.”In un contesto in cui il commercio globale e le relazioni politiche sono in continua evoluzione, i rischi macroeconomici sono elevati e i rischi geopolitici persistono, la diversificazione è più cruciale che mai”, spiega il team di UBS, aggiungendo “riteniamo che l’oro rappresenti per gli investitori uno dei modi più trasparenti per proteggersi da questi rischi”. LEGGI TUTTO

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    Usa, Sony alza di 50 dollari il prezzo della Playstation 5 a causa dei dazi

    (Teleborsa) – A causa dei dazi imposti dall’amministrazione Trump, Sony ha deciso di aumentare di 50 dollari i prezzi di tutti i modelli della sua console Playstation 5 in Usa. L’aggiornamento dei prezzi avverrà già a partire da domani. “Come molte aziende globali, continuiamo a navigare in un contesto economico difficile – ha spiegato in una nota la vicepresidente Global Marketing di Sony, Isabelle Tomatis – di conseguenza, abbiamo preso la difficile decisione di aumentare il prezzo di vendita consigliato per le console PlayStation 5 negli Stati Uniti a partire dal 21 agosto”. Sony ha sottolineato che “i prezzi di vendita consigliati per gli accessori per PlayStation 5 rimangono invariati e non abbiamo altre variazioni di prezzo da annunciare per altri mercati”. Il prezzo di vendita consigliato aggiornato passa da 499,99 a 549,99 dollari per la Playstation 5; da 459,99 a 499,99 dollari per la PlayStation 5 Digital Edition; da 699,99 a 749,99 dollari per la PlayStation 5 Pro. LEGGI TUTTO