Agosto 2025

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    4AIM SICAF, KT&Partners abbassa fair value e conferma Add

    (Teleborsa) – KT&Partners ha abbassato il fair value (a 157,3 euro per azione da 185 euro, per un potenziale upside del 215%) e confermato la raccomandazione (Add) sul titolo 4AIM SICAF, prima SICAF focalizzata su investimenti in società quotate e quotande su Euronext Growth Milan.Gli analisti ricordano che, il 30 luglio 2025, 4AIM SICAF ha pubblicato i risultati del primo semestre del 2025, che evidenziano una perdita da investimenti di 0,9 milioni di euro, in miglioramento rispetto al deficit di 3,3 milioni di euro registrato nel primo semestre del 2024. Tale risultato implica una performance del -10,2% nel primo semestre del 2025, sulla base del valore delle attività finanziarie totali di 8,9 milioni di euro alla fine dell’esercizio 2024, sceso a 7,0 milioni di euro alla fine del primo semestre del 2025 (suddiviso tra 5,1 milioni di euro in strumenti finanziari quotati e 1,9 milioni di euro in strumenti finanziari non quotati). Per confrontare la performance di 4AIM, l’indice FTSE Italia Growth ha registrato un rendimento del +4% nel primo semestre del 2025. I costi di holding sono aumentati a 0,84 milioni di euro da 0,78 milioni di euro, poiché le minori spese di consulenza sono state più che compensate dalle maggiori spese per il personale, la gestione e l’audit. Al netto di ammortamenti, oneri finanziari netti e altre voci, la perdita netta si è ridotta a 2 milioni di euro rispetto ai 4,2 milioni di euro dell’anno precedente: la differenza è principalmente dovuta a un minore impatto negativo derivante dalle attività quotate (-0,35 milioni di euro rispetto ai -3,2 milioni di euro del primo semestre del 2024 e 0,8 milioni di euro di liquidità). Di conseguenza, il patrimonio netto è sceso a 8 milioni di euro e il NAV per azione a 113,9 milioni di euro, in calo rispetto ai 142,3 milioni di euro dell’esercizio 2024.La nuova composizione del portafoglio di 4AIM contava 49 società alla fine del primo semestre del 2025, in calo rispetto alle 51 società detenute alla fine del terzo trimestre del 2025. Le partecipazioni del fondo includono 4 nuove società aggiunte nel secondo trimestre: A.B.P. Nocivelli, Class Editori, Eurogroup Lamination e Star7; due di queste (Class Editori ed Eurogroup Lamination) sono quotate sul segmento principale di Euronext Milan. Complessivamente, queste nuove partecipazioni rappresentavano il 2,3% del valore del portafoglio di società quotate del fondo a fine giugno 2025 (circa 0,15 milioni di euro). Nel frattempo, il fondo ha completamente disinvestito da 6 società: Arnoldo Mondadori Editore, Askoll EVA, Dominion Hosting Holding, Newprinces, Ubaldi Costruzioni e Zignago Vetro.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Sabaf, Fulvio Montipò al 12,3% dei diritti di voto. Non intende incrementare quota

    (Teleborsa) – Fulvio Montipò, presidente esecutivo di Interpump Group, non ha al momento intenzione di incrementare la propria partecipazione in Sabaf, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione di componenti per elettrodomestici. È quanto si legge nelle dichiarazioni di intenzioni alla CONSOB, dopo il superamento della soglia di rilevanza del 10% per quanto riguarda i diritti di voto.Si è trattato dell’ottenimento della maggiorazione di diritti di voto per n. 1.153.345 azioni Sabaf, essendosi verificate le condizioni di detenzione ininterrotta per 24 mesi dalla data di iscrizione nell’elenco speciale previste dallo statuto sociale e dal regolamento per il voto maggiorato. In particolare, Montinvest, il cui socio unico è Fulvio Montipò, detiene 1.235.000 azioni Sabaf, di cui 1.153.345 hanno ottenuto la maggiorazione del diritto di voto con efficacia dal 7 agosto 2025, conseguendo così un totale di 2.388.345 diritti di voto pari al 12,253% dei diritti di voto complessivi.Salvo il caso di maturazione di ulteriori diritti di voto per azioni Sabaf attualmente iscritte nell’elenco del voto maggiorato, Montipò non ha quindi al momento intenzione di incrementare la propria partecipazione, né di modificare la propria strategia alla base della partecipazione. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,25 milioni di quote di emissione a 70,54 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto quasi 3,25 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 70,54 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Birkenstock conferma guidance dopo utile trimestrale in aumento del 73%

    (Teleborsa) – Birkenstock, società tedesca di calzature quotata a Wall Street, ha chiuso il terzo trimestre dell’anno fiscale (terminato il 30 giugno 2025) con ricavi pari a 635 milioni di euro, in aumento del 12% su base reported e del 16% a valuta costante rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mostrando una crescita a due cifre dei ricavi in tutti i segmenti: 10% su base reported (16% a valuta costante) nelle Americhe, 13% in EMEA (su base reported e a valuta costante) e 21% su base reported (24% a valuta costante) in APAC.L’EBITDA rettificato è stato pari a 218 milioni di euro, in aumento del 17% su base annua; Margine EBITDA rettificato del 34,4%, in aumento di 140 punti base rispetto al 33,0% di un anno fa. L’utile netto è stato pari a 129 milioni di euro, in aumento del 73% rispetto ai 75 milioni di euro, con un utile per azione (EPS) di 0,69 euro, in aumento del 75% rispetto a 0,40 euro.La società continua a prevedere una crescita del fatturato per l’anno fiscale 2025 nella fascia alta del suo intervallo di previsione, pari al 15-17% a tassi di cambio costanti. Inoltre, continua a prevedere un margine EBITDA rettificato compreso tra il 31,3 e il 31,8%, nonostante il forte deprezzamento del dollaro statunitense.”Abbiamo registrato un significativo miglioramento del margine nel trimestre, trainato dagli adeguamenti dei prezzi di vendita al netto dell’inflazione e da un migliore assorbimento – ha detto il CEO Oliver Reichert – Questo ci pone sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo di margine EBITDA rettificato per l’anno, nonostante le difficoltà valutarie. Riteniamo di essere ben posizionati per gestire l’impatto dell’attuale accordo tariffario del 15% tra Stati Uniti e UE attraverso una combinazione di adeguamento dei prezzi, disciplina dei costi e gestione delle scorte, al fine di proteggere la salute e la redditività a lungo termine del marchio”. LEGGI TUTTO

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    Trenitalia (Gruppo FS): in corso l’omologazione del Frecciarossa 1000 di nuova generazione

    (Teleborsa) – Prosegue l’iter che porterà all’omologazione e poi all’entrata in circolazione del Frecciarossa 1000 di nuova generazione, il treno ad Alta Velocità di Trenitalia, società del Gruppo FS. Progettati da Hitachi Rail e realizzati nei siti produttivi di Pistoia e Napoli, i nuovi ETR1000 – fa sapere Trenitalia – mantengono il design esterno e la livrea attuale, ma introducono importanti innovazioni negli interni e nelle tecnologie di bordo nel segno dello stile Made in Italy.”Materiali di alta qualità, soluzioni di arredo ergonomiche e ambienti più accoglienti – sottolinea Trenitalia in una nota – contribuiscono a creare un’atmosfera in linea con le aspettative dei viaggiatori moderni. Il treno è inoltre dotato di sistemi digitali avanzati per la gestione del viaggio e dell’informazione a bordo. Oltre a raggiungere una velocità massima di 300 chilometri orari, questi treni risultano molto più affidabili grazie al miglioramento dell’efficienza del sistema di trazione. Determinante la spinta green, con un tasso di riciclabilità che raggiunge il 97,1%, ben 2,7 punti percentuali in più rispetto alla flotta precedente”. Il Frecciarossa 1000 di nuova generazione è anche il primo treno Alta Velocità al mondo ad aver ottenuto la certificazione ambientale EPD, basata su un’attenta Analisi del Ciclo di Vita (LCA).Tra gli elementi chiave anche l’attenzione al contesto internazionale. La nuova generazione di Frecciarossa 1000 è infatti stata progettata e realizzata per viaggiare, oltre che in Italia, su sette reti ferroviarie europee: Francia, Germania, Spagna, Austria, Svizzera, Paesi Bassi e Belgio. L’investimento da parte di Trenitalia è pari a oltre 1,3 miliardi di euro e prevede la fornitura di 36 nuovi treni, con opzione per ulteriori 10 convogli, per un totale di 46 treni. Da qui al 2028 il ritmo di consegna sarà di circa otto treni l’anno LEGGI TUTTO

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    Norvegia, banca centrale lascia tassi invariati al 4,25%

    (Teleborsa) – La Norges Bank, la banca centrale della Norvegia, ha deciso di mantenere il tasso di riferimento invariato al 4,25% nella riunione del 13 agosto. Le prospettive economiche sono incerte, ma se l’economia evolverà in linea di massima come attualmente previsto, il tasso di riferimento verrà ulteriormente ridotto nel corso del 2025, si legge nello statement diffuso al termine della riunione.”La lotta all’inflazione non è stata ancora completata – ha affermato la governatrice Ida Wolden Bache – È ancora necessaria una politica monetaria restrittiva. Allo stesso tempo, non vogliamo limitare l’economia più del necessario. A giugno abbiamo avviato un prudente allentamento della politica monetaria e sarà probabilmente opportuno proseguire con una cauta normalizzazione del tasso di riferimento in futuro”.A giugno, la Norges Bank ha avviato una cauta normalizzazione della politica monetaria e ha ridotto il tasso di riferimento dal 4,5% al 4,25%.Dalla precedente riunione di politica monetaria, i prezzi del petrolio sono diminuiti, mentre la corona si è indebolita leggermente più del previsto. Le prospettive generali per l’economia norvegese sembrano essere rimaste sostanzialmente invariate.”Le previsioni sui tassi di riferimento presentate a giugno indicavano uno o due ulteriori tagli nel corso dell’anno. Non abbiamo ancora elaborato nuove previsioni, ma le informazioni che abbiamo ricevuto finora indicano che le prospettive per l’economia norvegese sono rimaste sostanzialmente in linea con quelle di giugno”, ha affermato la governatrice Ida Wolden Bache.(Foto: Max van den Oetelaar on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Eurozona, produzione industriale cala più delle attese a giugno. Tiene il PIL nel trimestre

    (Teleborsa) – La produzione industriale dell’Eurozona è scesa più del previsto a giugno 2025, anche se la crescita economica complessiva ha tenuto nel secondo trimestre dell’anno. È quanto emerge dai dati dell’Ufficio statistico dell’Unione europea (Eurostat) pubblicati questa mattina, che tratteggiano un quadro poco roseo per Unione valutaria a 20 nazioni, considerando la debolezza della Germania e la revisione al ribasso delle stime di crescita della produzione per maggio.La produzione industrialeA giugno 2025, rispetto a maggio 2025, la produzione industriale destagionalizzata è diminuita dell’1,3% nell’area euro (vs stime per -0,9%) e dell’1,0% nell’UE. A maggio 2025, la produzione industriale è cresciuta dell’1,1% nell’area euro e dello 0,8% nell’UE.Il calo mensile dell’industria è stato determinato da un calo del 2,3% in Germania e dell’11,3% in Irlanda (che presenta dati eccezionalmente volatili a causa dell’attività delle grandi multinazionali, soprattutto farmaceutiche, che vi hanno sede).A giugno 2025, rispetto a giugno 2024, la produzione industriale è aumentata dello 0,2% nell’area euro (vs stime per +1,7%) e dello 0,5% nell’UE.Nell’area dell’euro, a giugno 2025, rispetto a maggio 2025, la produzione industriale: è diminuita dello 0,2% per i beni intermedi, è aumentata del 2,9% per l’energia, è diminuita del 2,2% per i beni strumentali, è diminuita dello 0,6% per i beni di consumo durevoli, è diminuita del 4,7% per i beni di consumo non durevoli.I maggiori cali mensili sono stati registrati in Irlanda (-11,3%), Portogallo (-3,6%) e Lituania (-2,8%). Gli aumenti più significativi sono stati osservati in Belgio (+5,1%), Francia e Svezia (entrambe +3,8%) e Grecia (+3,3%).Nell’area dell’euro, a giugno 2025, rispetto a giugno 2024, la produzione industriale: è diminuita dell’1,8% per i beni intermedi, è aumentata del 4,6% per l’energia, è diminuita del 2,1% per i beni strumentali, è diminuita del 4,0% per i beni di consumo durevoli, è aumentata del 5,8% per i beni di consumo non durevoli.Gli incrementi annui più elevati sono stati registrati in Svezia (+13,4%), Irlanda (+10,5%) e Lettonia (+7,3%). I cali più significativi sono stati osservati in Bulgaria (-8,2%), Ungheria (-4,9%) e Slovenia (-4,3%).Il PILNel secondo trimestre del 2025, il PIL destagionalizzato è aumentato dello 0,1% nell’area euro (uguale alle previsioni) e dello 0,2% nell’UE, rispetto al trimestre precedente. Nel primo trimestre del 2025, il PIL è aumentato dello 0,6% nell’area dell’euro e dello 0,5% nell’UE.Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il PIL destagionalizzato è aumentato dell’1,4% nell’area euro (uguale alle previsioni) e dell’1,5% nell’UE nel secondo trimestre del 2025, dopo il +1,5% nell’area dell’euro e il +1,6% nell’UE nel trimestre precedente.Nel secondo trimestre del 2025, il PIL negli Stati Uniti è aumentato dello 0,7% rispetto al trimestre precedente (dopo il -0,1% nel primo trimestre del 2025). Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il PIL è aumentato del 2,0% (dopo il +2,0% nel trimestre precedente).(Foto: Mika Baumeister on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Eurozona, occupazione 2° trimestre sotto attese

    (Teleborsa) – Nel 2° trimestre del 2025, l’occupazione nell’Euroozona è salita dello 0,1% rispetto al +0,2% del trimestre precedente. Il dato è stato reso noto dall’Istituto di Statistica dell’Unione Europea (Eurostat) e risulta inferiore alle previsioni degli analisti (+0,2%). A livello tendenziale l’occupazione è cresciuta dello 0,7%, ad un ritmo più forte rispetto al +0,7% del trimestre precedente, ma sopra il consensus (+0,6%).(Foto: © iloveotto/123RF) LEGGI TUTTO